DELICATA
COME UNA CAMELIA
-Tsubaki
che diavolo combini?!-
Black Star
era davanti a lei, le mani suoi fianchi, con un’espressione irritata e spazientita.
Si stavano
allenando da giorni senza sosta e a volte dormivano qualche ora per dormire per
poi di nuovo ricominciare da capo.
Dopo l’allenamento
estenuante per lavorare e combattere con la lama incantata,avevano concentrato
le loro attenzioni sullo scontro diretto, chiamando Soul e Maka
per un aiuto.
Da allora
erano passate più di cinque ore di estenuante allenamento; Tsubaki
era a pezzi ma, evidentemente, a Black Star non
importava.
Non importava mai.
-Basta così,Black Star!-disse Maka posando
Soul a terra così che tornasse in forma umana.
-Tsubaki è
stremata! Non mi sorprende che non riuscite a fare nemmeno l’eco dell’anima!-
-Ma che
cazzo dici!-esclamò lui, irritato.-Tsubaki sta
benissimo e te lo dimostreremo!-
La ragazza
in questione tornò normale in quel momento: era evidente che fosse distrutta. Maka le si avvicinò per sorreggerla-Tutto a posto?-
-S-si… sono
solo un po’ stanca-
Black Star
incrociò le braccia al petto.
-Tsubaki! Lo
sai quanto ancora dobbiamo allenarci? Se non ci muoviamo non arriverò mai ai
livelli di Dio!-
-Amico…- si
avvicinò Soul, con la sua solita aria sicura e tranquilla. –La tua Buki è stanca e anche tu lo sei-
-Un big come
me non è mai stanco! Siete solo dei rompipalle! Ci alleneremo da soli, andiamo!-tirò
Tsubaki per un braccio, senza tatto, trascinandola
via.
-Ma è
impazzito!-
-Calma,Maka. Black Star è solo un po’
sotto pressione e il suo ego smisurato non lo aiuta per nulla a calmarsi.-
-Black
Star- lo richiamò Tsubaki,ormai incapace di correre
ancora,troppo stanca per farlo.
-Fermati!-
-Che ti
prende ,insomma!-
-Scusami
ma..-disse lei fermandosi -Ma sono ore che combattiamo senza sosta…sono
esausta-
-Esausta- ripetè lui ,sprezzante -Ti sei messa d’accordo con
loro,vero? Credevo che io e te avessimo un accordo! Dovevamo allenarci finché
non avessimo raggiunto i confini del mondo! Superare Dio! Voglio essere più
forte!-
-Nessuno te
lo vuole negare,ma…-
-Ma niente! Torniamo
a lavoro-
-No ,Black Star!- esclamò lei, decisa –Se mi lasciassi il tempo
di riposare qualche ora,io…-
Lui non la
lasciò finire che fece un urlo frustrato-Se non vuoi aiutarmi allora vattene!-
Tsubaki
rimase scioccata e lo guardò allibita. –Black…Black Star…-
-Vattene io
non ho bisogno di te! Troverò un’altra Buki di sicuro
più disponibile e più adatta ad un grande come me!-
L’arma
rimase lì, a sentirlo, stringendo i pugni a sangue.
-E ora
sparisci-
-Tu…tu…-alzò
lo sguardo su di lui, arrabbiata e ferita. –Sei il più grande egoista che io
abbia mai conosciuto! Uno che non si preoccupa mai degli altri ma sempre e solo
di se stesso! Sentimenti come l’amore sono per te sconosciuti!- indietreggiò e
abbassò il capo,piangendo di rabbia.
Lui le dava
le spalle,gli occhi chiusi e le braccia conserte,non avendo la minima idea di
girarsi. Tsubaki indietreggiò ancora di un passo e ,successivamente,
corse via.
Rimasto solo,Black Star si volse verso la direzione dove lei era andata
via con lo sguardo serio ma triste. Senza pensare ad altro cominciò ad
allenarsi come un matto per non pensare a nulla.
Solo due ore
di allenamento forzato, cadde sull’erba dormendo profondamente ma agitato.
***
Tsubaki
stava sul divano del salotto di casa,al buio. Aveva riposato tutto il
pomeriggio nella sua stanza e ora stava lì seduta.
Perché non
se ne era andata subito?
Voleva farsi
sgridare ancora da lui e sentirsi ancora di essere inutile?
La risposta
era semplice: quella era stata la sua casa per molto,troppo tempo.
Aveva deciso
che la mattina seguente sarebbe andata alla Shibusen
per dire a Shinigami –sama
che si sarebbe ritirata. Era inutile restare ancora lì visto che non aveva uno
scopo e per giunta ,non sarebbe mai stata l’arma di un’altra persona.
All’improvviso,le
tende della finestra ondeggiarono per il vento e quando lei alzò lo sguardo non
si stupì di trovare il Meister sul davanzale della
finestra, con i piedi su di esso e le ginocchia piegate dove aveva posato i
gomiti.
-Ben
tornato-disse lei piano,senza rancore. Lui annuì,il verde dei suoi occhi era
più intenso che mai. La ragazza si alzò lentamente con le mani davanti al
ventre.
-Vai via?-
chiese lui,bruscamente.
-Si-
-Tornerai?-
-No-
Il silenzio
li avvolse e poi lei continuò,sorridendo forzata -Non c’è bisogno per cui io
debba rimanere-lo guardò negli occhi e poi abbassò lo sguardo,avvicinandosi
alla porta.
-Tsubaki…-
Appena lui
pronunciò il suo nome,si arrestò senza voltarsi.
-Non andare…-
-Black
Star,tu hai…-
-So quello
che ho detto,Tsubaki, ma senza di te io non sarei a
questo punto.-
Lei si
voltò,guardandolo-Puoi scegliere un’altra Buki e…-
-Io non
voglio una nuova Buki! Non ci penso proprio! Avevo il
timore che fossi andava via.-
-Volevo
essere sicura che tu tornassi a casa. -
Black Star
la guardò.-Non voglio un’altra Buki all’infuori di
te. -
Le guance di
Tsubaki le se imporporarono un po’ per l’imbarazzo-E…io
non voglio andare via-
Lui si
avvicinò,guardandola negli occhi.
-Sono un’idiota.
Eri così stanca e…-
-Non
pensarci più… ho sbagliato anche io,so quanto tu ci tenga ad essere il più
bravo-
-Senza dite
,io non sarò mai un grande-disse lui con uno sguardo da cucciolo abbandonato.
Lei sorrise divertita
e si avvicinò al suo Meister -Potrei abbracciarti?-
-Ma
certo!-sorrise lui ,sorpreso e contento, aprendo le braccia. Tsubaki si avvicinò e lo strinse delicata.
Rimasero immobili,
stretti finché lei non cercò di separarsi.
-No…restiamo
ancora così- disse lui a bassa voce,facendola rabbrividire.
-Tsubaki…- Black Star non riusciva a parlare,era sempre stato negato
con le parole,preferiva i fatti. Le prese bruscamente il viso tra le mani e la
guardò deciso. La ragazza strinse gli occhi,temendo che lui le donasse un bacio
selvaggio come un vero e proprio dominatore faceva ma invece ricevette un
delicato e dolce bacio,tenero,timido e incerto.
Lei si
sciolse,tenendolo a se ,rispondendo al dolce bacio mentre lui prendeva
familiarità con le sue labbra.
Le labbra si
cercavano, sempre più esigenti…
Le mani
carezzavano i rispettivi corpi…
Black Star,senza
mai fermarsi dal baciarla, la trascinò in camera da letto per poi sbatterla su
esso e intrappolandola sotto di sei; lo sguardo di lui era pieno di sentimento
e aveva i muscoli tesi. Le accarezzava
il corpo da cima a fondo,sospirando estasiato. Lei era rossa d’imbarazzo ma era
felice.
Sapeva che era giusto.
Gli cinse il collo con le braccia,baciandogli
l’orecchio. Lui fremette rosso e sorrise,stringendola e premendo una mano sulla
sua schiena.
-Mi ami?-
Lei annuì.
-Anche io…-
Da lì non
parlarono più.
Mentre Black star baciava con desiderio crescente la sua Buki, pensò al suo essere big:
Essere big
non voleva dire soltanto essere il migliore nell’arte del combattimento o nei
duelli…
Era molto,
molto di più.
Si sentiva
un big anche soltanto tenendola in quel modo, stretta tra le braccia mentre le
baciava la pelle morbida…
Delicata come una camelia…
Finalmente non
c’erano più bugie o timori, ne incertezze ne ostacoli…
Forse l’unico
ostacolo, in quel momento,erano i loro vestiti .
-Angolo autore-
E a richiesta il finale più
passionale
-////- non ne sono capace vero???
Alla prossima ff*-* Cmq ecco un’altra
ff di questi due zucconi xD
Finirò con l’impazzire :3
Grazie a tutteee!
Siete gentilissime*-*
Trisha_Elric