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Autore: Arwen_theevenstar    28/03/2011    2 recensioni
Questa è una storia d'amore tra una ragazza di nome Silvia e Shannon, nata quasi per caso in un castello sperduto, ma strane coincidenze porteranno i due ad allontanarsi... PS SAREI MOLTO CONTENTA SE LASCIASTE DELLE RECENSIONI, IN MODO CHE IO POSSA CAPIRE COSA NE PENSIATE SIA DELLA STORIA SIA SU COME SCRIVO.GRAZIE MILLE!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Pensieri di Silvia* Era da tempo che non ricordavo un risveglio così, la luce entrava fioca dalla pesante tenda di velluto e si sentiva già un cinguettio incessante che proveniva dal bosco. Mi stiracchiai sotto le coperte, la testa mi girava un po’, probabilmente avevo esagerato un po’ la sera prima con il vino. Rimasi un po’li,al calduccio, credo una decina di minuti fin quando sentii arrivare un’auto. Oh cacchio, l’agente immobiliare! Se mi avesse trovato qui chissà cosa avrebbe pensato e chissà se Shannon si era già alzato. Il castello era così vuoto che si riusciva a sentire qualsiasi rumore. La porta si aprì dall’interno: -“Buongiorno Bro!!! Ben arrivato, allora com’è andato il viaggio? Sei stanco? Mio dio hai un’aria pessima, cosa sono quelle occhiaie? Dovresti mangiare di più. Allora che ne pensi? Non è meraviglioso? Voglio comprarlo così potremo venire qui a riposarci ogni qualvolta ne avremo bisogno. Niente Flash, niente stramazzi e urla…non sei contento?” Era la voce di Shannon, dal tono intuii che stesse parlando con qualcuno di familiare…ma cosa stava dicendo? Di che flash parlava? - “ Cavolo Shan, è davvero un posto magico! E pensa che all’aeroporto non mi ha riconosciuto nessuno. Nessuno!!! Sai che significa? Che questo posto merita davvero il primo premio tra i posti più rilassanti del mondo! A proposito…uh uh cosa vedo li… abiti femminili e dalla biancheria sembra proprio abbia un bel davanzale… “ Mio dio che vergogna, avevo steso i miei vestiti vicino al camino per ritrovarli asciutti , ma mi erano rimasti li. Che figuraccia! Continuò: -“Dai Bro… dimmi la verità…chi ti sei scopato stavolta? Il fantasma del castello o l’agente immobiliare era una bella preda? Cristo sei incontenibile! Non posso lasciarti un giorno da solo che ti scopi il mondo!Devo ammettere che in fatto di donne non conosci limiti. Dovresti farti visitare, secondo me sei malato! “ Disse ridendo “Che siano hostess, cameriere, infermiere, impiegate, giornaliste insomma… qual’è il pezzo raro che manca alla tua collezione? “ “Shhh smettila Jay! Dai non è vero, non ci sono andato a letto. E’ stato soltanto uno strano intreccio di coincidenze… anche se devo ammettere che è proprio un bel bocconcino. Sembra una ragazza onesta e di sani principi, non ho intenzione di portarmela a letto come le ballerine squallide di las vegas. E comunque torniamo a noi. Mi raccomando acqua in bocca sul nostro progetto 30stm. Ma… dov’è Tomo?” Ero incredula, suo fratello parlava di lui come un animale assatanato di sesso e lui… mi stava rifiutando. Come al solito, io ero la perfetta amica da 4 chiacchiere, erano altre le ragazze che valeva la pena di frequentare. Non che non mi facesse piacere essere una brava ragazza, ma alla fine è sempre questo che frena ogni mia relazione. Mi alzai, mi lavai velocemente in bagno, e con imbarazzo celato dalla mia solita irriverenza piombai in cucina. Dimenticavo di avere gli abiti di Shannon addosso e fui scrutata nei minimi dettagli da un ragazzo magro, castano e con gli occhi azzurri vivaci e impertinenti. Era carino, ma dal suo fare era proprio un montato. Tuttavia mi venne incontro porgendomi la mano: -“Piacere, io sono Jared e sono il fratello di Shannon. Lo so non ci somigliamo affatto ma credimi. Lo siamo. E tu invece sei? Ah comunque… bella maglietta… mi sembra di conoscerla!” - “Piacere, mi chiamo Silvia. Abitavo qui da piccolina, e per tua fortuna tuo fratello ha trovato me ieri, altrimenti il giro del castello se lo faceva da solo, e già immagino cosa avrebbe mangiato per cena” - “ ahhhh simpatica Bro! Dunque Silvia, potrei anch’io usufruire di te come guida? Vorrei proprio vedere questo posto, da quel che ho capito Shan ha intenzione di acquistarlo, che ne dici?” “Ottima idea!” disse Shan addentando una brioche e porgendomi un triste buondì incellophanato. “Io ho delle commissioni da fare in mattinata, tornerò per pranzo, ovviamente porterò qualcosa di meglio da mangiare e tu intanto puoi aiutare mio fratello a scoprire questa meraviglia” -“Ma veramente… dovrei andare a casa” -“Dai su!! Che ti importa, mi hai detto ieri sera di essere in ferie per 10 giorni! Cosa c’è di meglio di una vacanza in un posto così regale? Anzi ti dirò, se rimani, pagherò il tuo compenso di guida turistica promesso!” Aprii la merendina. Quanto era vero! Passare le mie ferie li sarebbe stato fantastico e davvero rilassante. Poi non sarei dovuta stare tutto il tempo con i fratelli, sono sicura che loro avrebbero voluto del tempo per loro stessi e io mi sarei riposata a dovere. -“ Beh dai, se è così accetto, ma niente compenso. Non è il mio mestiere fare la guida turistica , lo faccio perché questo posto mi appassiona più di qualsiasi altra cosa” dissi finendo di masticare l’ultimo boccone. Il viso di Shannon divenne raggiante. Sicuramente era la presenza di suo fratello a renderlo così felice e non avevo ancora notato quanto fosse carino quella mattina. Indossava una giacchina nera, dei jeans e delle sneakers della new balace. Un perfetto outifit informale. Mise gli occhiali da sole e prese le chiavi dell’auto di Jared. -“ Allora vi saluto, passo anche dal meccanico per la mia auto e ci vediamo per pranzo. Fai il bravo JJ… e cerca di non soffrire troppo la mancanza di twitter. Se guardi bene il blackberry qui è in stato vegetativo profondo” disse con un sorriso furbetto -“ Oh my god Shan! Noooo” disse Jared con un’espressione tristissima. Scoppiammo tutti in una fragorosa risata. Nonostante il primo approccio mi sentivo a mio agio con loro. Shannon uscì lasciandosi dietro una forte scia di profumo. Era un profumo forte e deciso, che mi fece tornare in mente le carezze della stessa notte, e i sogni che disturbarono il mio sonno. Presi i miei vestiti ormai asciutti e me ne tornai in camera a darmi una sistemata, mentre Jared mi studiava dalla testa ai piedi, poi si mise a gironzolare nella stanza fotografando ogni cosa col suo blackberry.
   
 
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