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Autore: MeiroKangourou    28/03/2011    2 recensioni
Mark Charme? Uno scienziato... che si trova ad avere sottomano l'opportunità della sua vita per farsi riconoscere come tale dalla comunità scientifica!! Basta andare a svelare cosa si nasconde dietro il mistero che circonda recentemente la Valle di Caraya, ma...
Una storia d'amore che (spero) riuscirà a togliervi il fiato, fra due ragazzi molto diversi, ovvero un ragazzo che fa delle scienze la sua passione, e una ragazza davvero misteriosa...
Una storia che riuscirà a catturarvi, per l'originalità dei personaggi e una trama avventurosa che si intreccia con la narrazione degli eventi amorosi della coppua più strana che si sia mai vista sulla faccia della Terra... e già, è davvero strano, quando si ha a che fare con una ragazza che... ehm, ehm... coff xD
Piccolo indizio... enigmatico (?): si dice che "altezza mezza bellezza"... e, in effetti...
Sperando che riusciate a gradire quella che è la prima storia non-comica che scrivo!
- Piccolo estratto della storia:
"Mi girai di scatto, e vidi... quella cosa!! O meglio, non so se fosse la stessa cosa che vide quel campeggiatore... ma fatto sta che anche io mi trovai davanti agli occhi qualcosa di gigantesco.
Però, subito notai qualcosa di strano...
Perché quella cosa non assomigliava affatto ad un animale..."
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A-A!! Il capitolo 19 =)) Un numero simpatico :D

Stando a Wikipedia, è un numero primo, un numero cubano e un numero felice ù_ù
Cose strane accadono in questo mondo... :P

G. - Un piccolo... grande amore

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

 

Capitolo 19

Kyanti... faccio sicuramente benissimo a definirla “marmocchio”!! È vero, ha soltanto 13 anni... ma ad una simile età si è già abbastanza grandi per capire che certe cose non si devono fare!
Certamente, andare ad infilarsi lì dentro era una cosa che soltanto lei avrebbe potuto fare... e adesso avrebbe dovuto subirne le conseguenze: di tutto ciò, oltretutto, in quel momento né io, né Darren né tantomeno G. eravamo consapevoli.

Tanto che quest'ultima, subito, si mosse, e cominciò a camminare in direzione della palestra.
E fu allora che per Kyanti cominciò il... calvario.

G. fece soltanto 2 o 3 passi per raggiungere l'entrata della palestra, ma già quei soli passi rischiarono di mandare all'altro mondo Kyanti: ogni volta che poggiava il piede a terra, comprimeva quella ragazzina contro la suola interna della scarpa, mettendo su di lei, con il suo piede, un peso infinitamente enorme... saranno almeno una trentina di tonnellate, per una ragazza alta mezzo centinaio di metri!!
Già dopo il primo passo, il colpo fu terribile per Kyanti, anche se fu presa soltanto di striscio dal piedone di G. Così, prima che facesse il secondo, ebbe il tempo per spostarsi in una zona della scarpa nella quale il piede di G. non poggiava mentre camminava: in questo modo, poté evitare di essere schiacciata.

Tuttavia, non bastava: Kyanti aveva certamente evitato di essere calpestata, ma non era certamente salva! Come avrebbe fatto ad uscire da lì, dal momento che non poteva nemmeno chiamare G.? Certamente non l'avrebbe sentita, da lì dentro.

E intanto, mentre Kyanti lottava per la salvezza... io e Darren salutavamo G., allontanandoci in direzione del punto di raccolta.

“Però, effettivamente mi sa che avevi ragione...”, dissi, rivolgendomi a Darren.
“A che ti riferisci?”
“Beh, non c'è nessun incendio qui: chissà perché è scattato l'allarme...”
“Non sarà stata soltanto un'esercitazione?”
“No, impossibile, se fosse così ci avrebbero avvertito, lo fanno sempre...”
“...”

Quindi, rimanemmo con questo dubbio. Già, un dubbio che, forse... poteva avere una soluzione:
“E se fosse stato il professor Carel stesso a far scattare l'allarme?”, chiesi.
“Uh? Che dici...?”
“Ma sì, pensa: in questo modo, in mezzo alla confusione, avrebbe potuto raggiungere la palestra senza essere notato da nessuno, trovare G... e farle chissà cosa. Ed effettivamente, se non fosse stato per il nostro intervento, sarebbe stato davvero così.”
“Hmm... sì, però...”
“Poi, fortunatamente, qualcuno ha richiesto la sua presenza, e quindi è dovuto scappare... beh, in un modo o nell'altro, il suo piano è fallito!”
“A proposito di questo, la voce che lo ha richiamato mi è sembrata familiare... a te ricorda qualcosa?”
“Eh? No, non adesso, almeno... però anche io ho la sensazione di averlo... ...bah... anche se, sicuramente...”
“...?”
“Immagino che sia logico che ci sia familiare, a chiamarlo è stato un alunno di questa scuola, a giudicare dal fatto che non era una voce adulta, e dal momento che conosciamo quasi tutti gli studenti della scuola, è logico che ci suonasse familiare...”
“Ah ah, hai ragione...”, concluse, infine, Darren.

E così, quando la nostra prof si fu accertata che non c'era nessun disperso, tornammo tranquillamente in classe.
Anzi, no.
Prima ci scartavetrò i cosiddetti per il fatto di esserci allontanati e di esserci fatti vedere soltanto all'ultimo.
Oh, santo cielo... beh, a parte questo, come dicevo, tornammo in classe tranquilli.
Ma, ovviamente, se avessimo saputo quello che stava passando in quel momento la sorellina di Cleo, Kyanti, non saremmo poi stati così tranquilli...

Si poteva quasi dire che stesse sospesa fra la vita e la morte: bloccata in uno spazio angustissimo, non poteva quasi nemmeno muoversi: G. era ormai in palestra, quindi non camminava più; ma Kyanti non poteva certo restare lì dentro fino a quando G. non avesse deciso di togliersi le scarpe. L'aria, infatti, cominciava già a mancare.
E, purtroppo... non aveva alcuna idea su come fuggire.

Inizialmente, cercò di fare in modo che G. si accorgesse che lei si trovava all'interno della sua scarpa. Pensò che se le avesse fatto il solletico lei si sarebbe sicuramente accorta del fatto che c'era qualcosa di... strano. Tuttavia, G. indossava anche dei calzini e il solletico di Kyanti non ebbe l'effetto desiderato, in quanto, essendo rispetto a G. piccola proprio quanto un insetto, avrebbe dovuto farglielo direttamente sulla pelle, per farsi almeno percepire da lei.
Quindi, sembrava che per lei ormai il destino fosse segnato. Ma, all'improvviso... un'illuminazione! Un'idea le sfiorò la mente... e poteva essere un'idea vincente!

Infatti, tirò fuori dalla sua tasca il cellulare, e, sempre con estrema fatica per via dello spazio ridottissimo, cominciò a scrivere un semplice messaggio di SOS, mandandolo al cellulare di sua sorella... Cleo.

Il messaggio arrivò in pochi secondi: Cleo era in classe a seguire una lezione di matematica, mentre tutti i suoi compagni erano ancora un po' scossi dall'allarme che era precedentemente suonato.
Ma non appena lesse il messaggio, la più scossa di tutte fu senza dubbio lei:

- SOS sono intrappolata dentro scarpa G aiutoo -

Il messaggio era brevissimo; Kyanti aveva tutto l'interesse a mandarlo il prima possibile, quindi fu tanto essenziale... quanto chiara.
Al che Cleo, quasi senza pensare, non perse tempo:
“Prof!! Posso andare in bagno??”
“Uh? Non puoi aspettare che finisca l'or...”
“Professoressa!! Ho... estrema urgenza!!!”

Cleo sembrava quasi star gridando. L'insegnante non poté opporsi ad un simile impeto... e acconsentì. Non appena uscì dalla classe, subito compose il numero della sorellina, e la chiamò:
“Kyanti! Come stai? Dove... dove sei?”
“Coff, coff... sono...”, rispose Kyanti, allo stremo delle forse e quasi sottovoce, per via della mancanza di energie, “dentro una delle... coff... scarpe di G... presto, vieni...”
“Cosa? Aspetta... e lei le sta indossando, in questo momento...??”
“Sì...”
“Ma cosi ti ammazzerà!!”
“Per ora è... coff... sdraiata, quindi sono salva... ma se... coff... coff... poggiasse i piedi per terra, mi schiaccerebbe sotto i piedi... coff...”
“Accidenti!! Resisti, sto arrivando!!”
“Coff... sbrigati...”

La telefonata si interruppe. La situazione era sicuramente gravissima! Kyanti stava per svenire, ma almeno non rischiava di essere calpestata: G. era momentaneamente sdraiata, e quindi le piante dei suoi piedi non poggiavano per terra: ma se si fosse alzata e le avesse appoggiate sul pavimento... l'enorme peso del suo corpo, concentrato sul suo piede, avrebbe ucciso senza alcun dubbio Kyanti, proprio come quando si schiaccia sotto i piedi un insettino.
Non era una bella prospettiva, certamente...
E Cleo era intenzionatissima a far sì che non accadesse: tanto che, in pochi minuti, arrivò davanti all'ingresso della palestra, quello stesso ingresso dove fino a poco prima io e Darren avevamo sudato sette camicie per evitare che G. venisse scoperta.

Ma adesso il problema era ben diverso. Senza perdere tempo, Cleo spalancò la porta della palestra, e all'istante cominciò a gridare:
“G.!! Togliti immediatamente le scarpe!!”
“Uh? Oh, sei tu...”, disse G.
“Mi hai sentita?? Toglitele!!”
“Eh? Perché devo togliermi le scarpe...”, le rispose, cominciando ad alzarsi.
“No!! Non alzarti!!”
“Va bene, adesso me le tolgo, se vuoi...”
“Non alzartiiiii!!!!”

Purtroppo, le parole di Cleo non poterono nulla: G. ormai si era alzata... Comunque, Kianty, finalmente e poco alla volta, era riuscita ad arrampicarsi quasi fino al bordo della scarpa: tuttavia, G. se la sfilò proprio in quel momento, e Kyanti, a quel punto, cadde sul pavimento della palestra, proprio davanti agli occhi di sua sorella.

“Kyanti!!”, gridò Cleo contentissima, vedendola sana e salva.
“Uff, e una è tolta...”, disse G., non essendosi completamente accorta di Kyanti. E fu in questo momento, e per questa ragione, che avvenne la tragedia.
Senza accorgersi di avere Kyanti sotto di sé, riappoggiò velocissimamente il piede per terra, in modo da poter alzare l'altro per sfilarsi anche quella scarpa.
E, terribilmente, posò il piede proprio su di Kianty.

Cleo vide, più incredula che mai, il piede di quella gigantessa posarsi sulla sua sorellina senza che lei potesse fare nulla: G. non si era accorta assolutamente di niente.
L'aveva spiaccicata come una formica.

SPLAFFF!!!

Questo fu il suono che produsse. G. a quel punto, sentendolo, capì che qualcosa non andava.
E, intanto... Cleo si gettò a terra, gridando e piangendo come una folle.

 

 

____________________________
Grazie ancora per tutti i vostri commenti!! Spero che vi sia piaciuto, questo diciottesimo xDxD

Sofia_94: Mi spiace che tu non abbia ancora commentato... T.T Ma avevo già questo capitolo pronto, quindi l'ho messo xDxD spero che non te la prenda ^^ e naturalmente... ti aspetto per questo capitolo!! :DDD

Black_Star: Sìsì, già ti avevo risposto xDxD Comunque... sì, un bell'applauso a Darren lo dobbiamo fare ù_ù voglio dire, c'è certa gente che sembra dimostrare avere mezzo neurone, e farne funzionare addirittura soltanto un quarto... ma poi c'è gente come Darren che almeno 2 neuroni in fila li usa, e gli escono fuori certe genialate!! :DDD

ale_chan88: Se quel capitolo puzzava di piedi (xD), allora questo di che cosa puzza?? ù_ù Ormai ogni capitolo ha la sua puzza assegnata :P :D Ma... e l'88? O.O È andato in pensione ed è venuto al suo posto il 19?? o.O Accidenti, proprio quando sto mettendo il 19° capitolo xDxD Ma come hai letto il 19 è un numero felice (Wikipedia dixit), quindi almeno è una bella cosa :P XDXD

  
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