La luce del sole di settembre illuminò la stanza, la donna, con gli occhi chiusi allungò una mano per stiracchiarsi. – buongiorno – la donna sentendo quella voce spalancò gli occhi e tirò un grido- aaaaaa, che ci fai qui?-
-la domanda corretta sarebbe: che cosa fai tu, visto che è la mia stanza- la donna si passò una mano tra i capelli – perché che è successo ieri sera ,ho un vuoto – sbiascicò la donna sbadigliando- certo che tu sei strana… allora ieri sera.. – non sapeva come spiegarlo- eravamo intenti a ..baciarci.. quando Severus bussa e mi vede con la bandierina alzata…- la donna rimane in silenzio poi scoppia in una fragorosa risata- avrei voluto vederlo!
- a vederla ridere si rilassò- purtroppo il tempo di andare in bagno e ti sei addormentata- la ragazza si stropicciò gli occhi come una bambina poi tirò via la coperta
– che ore sono ? ho una fame da lupo- il mago si girò e gli lanciò un’occhiata – che c’è?, non si può neanche fare una battuta ora?, lasciamo perdere che è meglio – l’uomo stava per andare in bagno ma Tonks lo raggiunse e lo batté sul tempo chiudendo la porta. – fai in fretta che la natura mi chiama. – - aspetterà!- affermò una voce dal bagno.
Dopo dieci minuti la donna uscì e l’uomo si diresse con scattò fulmineo dentro il bagno. Uscirono di soppiatto senza farsi vedere e si diressero nella sala grande. Si sedettero lontani da Piton per paura che commentasse qualcosa su quello che aveva visto la sera prima poi salutarono i ragazzi passando dal tavolo di Grifondoro e si diressero verso il campo da Quiddich .
-dobbiamo controllare gli studenti che vanno alle serre , assoluta segretezza Tonks - uffa ti ci metti pure te! Sono così inaffidabile? – inaffidabile no ma maldestra si .- la donna gli lanciò un’ occhiata e si diresse dalla parte opposta. La giornata passò lentamente e quando l’orologio della torre segnò le sette e mezza la ragazza fu grata di potersi andare a stendere nel suo letto.
Non aveva voglia di andare al banchetto così si diresse spedita al secondo piano ; a metà scala incrociò Lupin – ciao, me ne vado a letto sono stanca .. –
- ma non hai fatto nulla ! –la rimbeccò l’uomo – appuntò- sorrise Tonks ,e salì in fretta la scalinata di pietra. Non riusciva ad addormentarsi tutti i suoi pensieri erano rivolti a lui…a Remus
– tu ti stai innamorando e questo non lo puoi negare.
Si certo ma lui è un lupo mannaro non puoi.
Oh al diavolo la sua natura !- con questo monologo interiore si addormentò.
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L’uomo era disteso a guardare il soffitto, le braccia dietro la testa
- lei è stupenda e spiritosa…
... e tu sei un vecchio mannaro che non potrà mai amarla.
Allora perché l’ho baciata ? ah già perché sono un idiota, l’ho solo illusa e basta!

Passarono un paio di settimane e Tonks, che sperava in un incontro con Remus da tempo, si era oramai rassegnata al fatto che lui non la volesse e per ciò stava male; non sorrideva più e il suo umore peggiorava con l’arrivo dell’inverno.
Una notte un ululato squarciò il silenzio della notte, Tonks si svegliò di soprassalto respirando affannosamente ; uscì nel corridoio e si affacciò alla finestra fissando la luna piena alta nel cielo ,e pianse.
 

Il mattino in sala grande lo cercò con lo sguardo ma non lo vide, sapeva benissimo che non sarebbe arrivato ma lei lo aspettò comunque; e così anche a cena .

Spazio autrice :
questo era il penultimo capitolo, corto triste ma intenso ditemi che ne pensate.
ringrazio Hills e H. baci DoraremusLupin =)