Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Arwen_theevenstar    28/03/2011    3 recensioni
Questa è una storia d'amore tra una ragazza di nome Silvia e Shannon, nata quasi per caso in un castello sperduto, ma strane coincidenze porteranno i due ad allontanarsi... PS SAREI MOLTO CONTENTA SE LASCIASTE DELLE RECENSIONI, IN MODO CHE IO POSSA CAPIRE COSA NE PENSIATE SIA DELLA STORIA SIA SU COME SCRIVO.GRAZIE MILLE!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*pensieri di Shannon* Quando veniva il mio momento mi saliva l’adrenalina a palla. Suonare L490 per i nostri fans era sempre una forte emozione, ogni volta chiudevo gli occhi e la mia testa volava fino ad arrivare ai miei desideri più segreti. Mi capitava spesso che immaginavo Silvia in mezzo a tutta quella gente. Era tutto così surreale, non riuscivo a capire se fosse li davvero o se era la mia testa ad essere andata oltre. A fine canzone partì un forte applauso e ringraziai come al solito. Posai la chitarra e mi girai di nuovo pensando di non vederla più, l’incanto del momento era finito eppure lei era li che stava scendendo dalle spalle di un ragazzo biondo molto alto. Ero geloso, chi era quel ragazzo? Perché era venuta proprio al nostro concerto? Dovevo scacciare quel fantasma, dovevo parlarci a tutti i costi, così finita la nostra esibizione scesi davanti al pubblico come solito con Jared e Tomo a salutare i fans con l’intento di chiedere alla security di tirarla fuori dal parterre per parlarci. Guardavo in mezzo alla folla ma non c’era più traccia di lei; quando la vidi seduta a terra davanti alla transenna mentre le sue amiche le picchiettavano la fronte con un fazzoletto bagnato. Pochi istanti ed ero da lei. –“cosa è successo?” le ragazze rimasero a bocca aperta, e mentre le facevano aria, la bionda mi rispose: -“non lo so, forse per il caldo, ma a fine canzone è svenuta” la mora aggiunse “eppure non ha mai sofferto di questi problemi, dai su Silvia siamo noi, su”. Piano piano apriva gli occhi e mi guardava incredula. Sembrava preoccupata – “oh Shannon, io devo dirti una cosa importantissima…” –“shhh me la dirai dopo “ la zittii e feci cenno ad un ragazzo della security di portarla nel backstage nella zona relax mentre le sue amiche si guardavano incredule. Feci una bella doccia, e negli spogliatoi incontrai Jared. -“ Shannon hai visto chi c’era li in mezzo?” mi disse Jared preoccupato. – “Si Jay… è in sala relax, l’ho vista che era svenuta ed ora è di la con le sue amiche. Che devo fare Jay?”. – “ Shan non lo so. Non so che dirti vedi tu. Io posso solo giurarti che non la toccherò più, abbiamo passato mesi infernali per colpa mia, non ho intenzione di tradirti di nuovo, te lo giuro. Fai quello che vuoi se ci tieni e io ne starò fuori , promesso” . Disse abbracciandomi. Era mio fratello, avevamo passato una vita insieme e anche se mi aveva ferito, io lo avevo perdonato. Non era facile passarci sopra, ma c’erano in ballo troppe cose: famiglia, sentimenti, lavoro, passioni. Non potevo cancellare tutto, ma ora stava a me scegliere. Finii di vestirmi e andai di là. Sentivo Silvia che si scusava con le amiche per avergli nascosto qualcosa, forse non aveva mai raccontato loro di noi due. Era seduta sul divano si era ripresa e stava bevendo un bicchiere di thè insieme alle sue amiche. Arrivarono anche Jared , Tomo e Matt che addentarono subito degli snack. Eravamo tutti molto stanchi, ma avevamo bisogno di rilassarci un po’ prima di tornare in hotel. Le ragazze si alzarono quando Jared con il suo solito savoir faire le invitò a restare, c’erano cibo e bevande per tutti ed era sempre un piacere conoscere belle ragazze. La situazione era imbarazzante, Jared aveva un conto in sospeso con Silvia tanto quanto lo avevo io, ma non era il momento adatto per parlarne. Matt ruppe il ghiaccio: -“ Ok è arrivato il momento delle presentazioni, io sono Matt… aspetta un attimo ma voi alloggiate al Boscolo Hotel New York a Budapest? Assomigliate tantissimo a delle ragazze che ho visto ieri…ma forse mi sono confuso” . Monica rispose: “Si noi siamo li! E comunque piacere noi siamo Monica, Cristina e Silvia, siamo Italiane!” Dopo un po’ erano già tutti sciolti a parlare di come fosse andato lo show, e di quanto era bella l’italia del cibo buonissimo insomma i soliti luoghi comuni che permettevano di attaccare bottone. Dopo una mezz’oretta fuori erano già tutti intenti a godersi il concerto dei metallica ora era possibile tornare in hotel indisturbati. Notai la tshirt di Silvia e le chiesi se le andava di restare con me a guardare il concerto dal palco, e con gli occhi lucidi mi disse di si, mentre gli altri si avviavano verso le grandi auto dai vetri oscurati. Le amiche di Silvia capendo la situazione le diedero un bacio e seguirono gli altri in hotel. Silvia era elettrizzata: cantava tutte le canzoni e osservava intensamente ogni movenza di tutti i componenti del gruppo. Dal vivo erano un’esplosione di rock ed energia, li ammiravo da sempre e Silvia era estasiata. Il concerto finì presto così tornammo nella saletta relax. Entrarono anche i magnifici 4: James, Lars, Kirk e Rob. Silvia si agitò, era davvero spaesata. -“Hey Shannon! Come stai? È una vita che non ci si vede! Dove sono gli altri?” Lars era sempre il solito amicone, Silvia era arrossita e stropicciava la tshirt nervosamente, sembrava una bambina alla recita scolastica. –“ Lars è un piacere rivedervi! Sempre carichi come al solito eh? I miei compagni sono tornati in hotel, comunque se vuoi possiamo vederci tutti a cena una di queste sere che siamo qui che ne dici?” –“Ottimo, allora ci vediamo Shan a presto!”. Era divertente vedere la faccia di Silvia. Tra l’incredulo, il felice e l’incomprensibile, era palese che era appassionata alla loro musica, ma non ero geloso, perché come guardava me non guardava nessun altro. Tornammo in hotel, il tragitto fu corto, entrammo dal retro, le chiesi di raggiungermi nella mia suite mentre io mi fermavo a firmare qualche autografo e scattare qualche foto con i fans, lei annuì dicendomi di passare un attimo in camera sua e poi sarebbe salita da me. Stavolta non sarebbe scappata.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Arwen_theevenstar