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Autore: shinigamina_love    28/03/2011    0 recensioni
"Lo conoscevo da mezza giornata e già lo capivo come un libro aperto, lo conoscevo da mezza giornata e già mi stava smontando la corazza che mi ero creato...lo conoscevo da mezza giornata...e già lo volevo mio." nuova scuola...nuova gente nuovi amori, e guerre. E tutto questo a causa del Demone Kyubi, lo svolgimento della vicenda porterà a cose negative o positive? Naruto dovrà fare i conti con il proprio passato, sostenuto da Sasuke che non sarà da meno. Quale lato prevarrà...istinto o razionalità?
Genere: Azione, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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capitolo 1
Pov naruto.

La sveglia rimbombò nelle mie orecchie, era il giorno del mio altro primo giorno di scuola, ne avevo cambiate tante, -troppe per i miei gusti-.
Infine, provai la Moster High School consigliatami da Jiraya, mio nonno.
Non riesco ancora dimenticare ciò che ho fatto ai miei genitori, e credo che quella scuola sia la più appropriata per me, anche dopo quello che ho fatto Jiraya tenta di non farmelo pesare. Ma non passa giorno dove non pensi a ciò che ho fatto.
Mi vestii in fretta e furia, non volevo arrivare in ritardo anche sta volta.
L’edificio s’innalzava forte e maestoso, dava tanto l’idea di un manicomio, ma dovevo farlo...io dovevo imparare a controllare il demone che portavo dentro.
I professori, sebbene l’aspetto sinistro dell’edificio mi accolsero con un sorriso, o meglio...solo il primo,un uomo non tanto vecchio, anzi direi anche dall’aspetto giovanile, aveva una cicatrice perpendicolare al naso, l’altra era una donna, con un grande davanzale e i capelli raccolti indietro, diceva di chiamarsi Anko, ma se ne andò quasi subito. Io continuai a seguire quell’uomo, ci legai subito, gli spiegai la motivazione per cui mi trovavo la, mettendola sul più generico possibile...-non riesco a controllare la rabbia- lui comprese al volo, mi scortò in un aula, prima di andarsene mi rassicurò, ed infine mi lasciò in balia di me stesso.
Bussai, e titubante entrai.
<< buon giorno >> dissi quasi in un sussurro.
Due ragazzi in particolare si girarono per guardarmi, uno accanto a se aveva un enorme cane bianco, occhi sottili, come quelli di un lupo, capelli marroni. L’altro era piuttosto pallido, capelli nero corvino con riflessi blu, occhi neri come pece e profondi più degli abissi stessi.
Una voce mi distrasse << beh, tanto buongiorno non direi, hai visto che tempo? >>
<< ehm..si >> tentennando entrai, sedendomi nell’unico banco libero, quello in mezzo ai due ragazzi.
L’uomo che mi aveva fatto entrare, aveva i capelli bianchi, un occhio nero e uno rosso, e aveva una cicatrice proprio lungo quella parte.
Diedi uno sguardo veloce al resto della classe. Dietro di me una ragazza con due chignon che parlava tranquillamente, con un ragazzo dagli insoliti occhi lilla, alla loro destra, una ragazza dai capelli rosa girata indietro che discuteva vivamente con una bionda, dagli occhi azzurri e i capelli tirati indietro da una coda. Accanto alla rosa un ragazzo coperto dalla testa ai piedi, l’unica parte libera erano gli occhi, nascosti a loro volta da degli spessi occhiali a cerchio scuri.
Dal lato della finestra, una ragazza con i medesimi occhi dell’alunno dietro di me, accanto a lei un ragazzo che non smetteva più di guardarmi, era molto simile al corvino inquadrato appena entrato, a differenza che aveva i capelli più corti il viso più minuto e di un pallore quasi innaturale.
Sospirai e mi rigirai.
Il prof leggeva un libro infischiandosene altamente del casino che la classe emetteva. Tentai di ignorare cartacce e aereoplanini di carta che mi lanciavano. Infine sbottai, quando una palla di carta mi colpì alla testa e atterrò al centro del banco. Mi alzai di scatto, piantando bene i palmi delle mani nel banco e facendo cadere la sedia all’indietro. Calò il silenzio.
<< oh, un’altra testa calda…non facciamo nomi, vero Kiba? >> disse il professore guardando il ragazzo con il cane che si guardava attorno colpevole, e poi verso di me. Il moro accanto a me mi guardava con non curanza, ma infondo riuscivo a scorgere un minimo di stupore, che presto sparì. Il professore continuava a guardarmi in attesa di qualche mia reazione.
Respirai con molta calma. Non posso iniziare con il piede sbagliato, su Naruto mantieni la calma e andrà tutto bene!. Andai verso il cestino e buttai la pallina. Poi guardai l’uomo.
<< dovevo solo buttare questa >> risposi sta volta più sicuro di me.
Si non mi sarei fatto mettere i piedi in testa. Mi sedetti e aspettai la fine dell’ora, che grazie a Jashin non tardò ad arrivare. Tutti si alzarono io feci altrettanto.
Quando uscii, il ragazzo coi capelli castano era fuori ad aspettarmi…presumo.
<< non preoccuparti, fanno sempre così con quelli nuovi >>
<< oh, ma che bell’accoglienza e soprattutto che bell’impressione che danno >>
Il ragazzo rise di gusto, sembrava quasi divertito dalla mia reazione. << credo ti troverai bene qui, comunque piacere sono Kiba Inuzuka >>
<< Naruto Uzumaki >>
Così ci incamminammo verso la prossima aula .
Quando mio sentii chiamare, << Uzumaki Naruto, figlio di Minato Namikaze e Kushina Uzumaki, prendendo il cognome della madre per non farti riconoscere >> mi bloccai, da come parlava sembrava saperla lunga su di me e sul mio passato. Mi volta con tutti i muscoli tesi e i sensi in allerta, Kiba mi guardava confuso. Davanti a me un gruppo di poche persone, una ragazza dai capelli corti fino alle spalle e rossi, accanto a lei, il ragazzo che aveva parlato, alla sua destra il ragazzo dai riflessi blu, dietro di loro uno dai capelli arancioni teneva per mano un’altra ragazza con un fiore di carta in testa.
<< sono Sai >> disse semplicemente.
<< molto piacere >> risposi con decisamente poco entusiasmo...deglutii mentre senti lo sguardo delle persone davanti a me addosso, e mentre Kiba tentava di allontanarmi indicandomi i nomi delle rispettive persone.
<< quella accanto a Sai è Karin, Sasuke Uchiha, poi c’e Yahiko ma da tutti si fa chiamare Pain, e quella a cui tiene la mano è Konan. Andiamocene ora che non sono al completo. >>
<< al completo? >> ripetei bisbigliando.
Infine senza darmi nessuna spiegazione mi voltai, facendomi guidare da Kiba, mi voltai un’ultima volta, cercando lo sguardo dell’Uchiha...lo stesso Sasuke Uchiha che a momenti nemmeno mi calcolava. Mi rigirai, guardando dritto, prima di voltare l’angolo e dire a Kiba di darmi del tu, tornai a guardare quel gruppetto. Notai con felicità che l’Uchiha mi guardava, gli sorrisi, e notai un leggero stupore tingere i suoi occhi, lontano dalla sua apatia.

Angolo d’autrice: leggera introduzione, inizio a scrivere il secondo, spero vi sia piaciuto a presto.
  
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