Amelia si impegnò anima e corpo, cercando di seguire gli insegnamenti di Zelgadis. La chimera non poté fare a meno di stupirsi della grande forza di volontà della ragazza: dopo neanche tre giorni, Amelia riusciva a reggere la spada sopra la testa; e dopo appena una settimana, riusciva già a maneggiarla quasi correttamente.
- Diventerò... sempre più... forte - ripeteva Amelia tra sé, vibrando colpi a vuoto. - Imparerò... ad ogni costo... e difenderò... "la giustizia!"
- Oooh - sospirò Zelgadis, rassegnato.
Purtroppo Amelia aveva sempre quell'idea fissa in testa ( il che da una parte poteva essere anche un bene, perché la rendeva sempre molto determinata davanti alle difficoltà ), cosicché Zelgadis cominciò a pentirsi seriamente di aver accettato di farle da maestro.
- Amelia...
- "Difenderò... la pace... e la giustizia!"
- Amelia...
- "Proteggerò... i deboli... e gli innocenti!"
- Amelia...
- "Sconfiggerò... tutti... i malvagi!"
Vedendo che non c'era modo di interrompere il suo sproloquio con le buone maniere, Zelgadis si vide costretto a ricorre a misure più... drastiche.
- Ahio - gemette Amelia, massaggiandosi la testa dolorante.
- A quanto pare, le orecchie ti fanno difetto - commentò la chimera severamente. - Impara a tenere la schiena più dritta possibile: devi essere TU a portare il peso dell'arma, non il contrario!
Amelia chinò la testa mortificata.
- Scusa Zel - esclamò. - Quando mi insegnerai a combattere sul serio ?
- Beh...
- Hm ?!?
- E sia - tagliò corto la chimera. - Aspettami al centro di quella radura, e continua a fare un po' di riscaldamento, io arrivo subito!
- EVVIVA - esclamò lei, sprizzando gioia da tutti i pori.
- Temo proprio che oggi sarà un giorno molto lungo...
***
Zelgadis e Amelia si guardarono negli occhi per diversi istanti; lui serio e impassibile come sempre, lei decisa e determinata.
- Bene - esclamò ad un tratto lui. - Cominceremo dagli esercizi più semplici... impugna la spada!
- Ma... e tu come farai, Zel ? Questa è la tua...
- Lo so benissimo - replicò la chimera, con una smorfia. - Per questo userò un bastone, invece della spada!
- Ma... ma...
Zelgadis afferrò un sottile ramoscello di legno di quercia e, dopo aver pronunciato una qualche formula magica, cominciò a brandirlo come se fosse una spada vera e propria.
- Aspetta - protestò Amelia. - No... Non va bene, potrei farti male così, e...
- Smettila di dire sciocchezze - la rimproverò Zelgadis. - A parte il fatto che il mio corpo è di pietra... Se io usassi la spada invece di questo bastone saresti TU a farti male; nessun maestro d'armi che si rispetti userebbe questa cortesia, e anche così ho seri dubbi di riuscire ad insegnarti qualcosa; perciò smettila di blaterare e mettiti in guardia!
Amelia inghiottì amaro, la lezione vera e propria stava per cominciare.
( continua )
NOTA:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:
http://www.autoriperilgiappone.eu/
Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...