CAPITOLO DUE:
Piacere Giglio!
Giglio
dice:
Ehi aspetta un attimo non
ho mica detto questo!
The
Punisher dice:
Sese… hai detto
proprio questo!
Giglio
dice:
Sai cosa volevo intendere…
The
Punisher dice:
No io so cosa hai scritto… ahahah!
Giglio
dice:
Dai allora me lo consigli?
Sì,
caso ve lo stiate chiedendo questa è una tipica
conversazione fatta con Messenger, svolta solitamente tra due persone che non
si conoscono e non si sono mai viste!
Lo
so ora molti di voi penseranno cose tipo: “che storia
patetica può uscire fuori da una tipa che conosce la gente su internet?”. Ed è cioè che penserei anche io… ma ciò che è venuto fuori da
questa conoscenza, in principio virtuale, va al di là della mia fervida
immaginazione.
Ma
adesso basta imbastirvi delle cavolate, se non volete restarmi a sentire
chiudete pure la pagina, posso assicurarvi che non perderete molto. Ma solo le confessioni di una qualsiasi ventiduenne
lunatica!
Le 15.50 del
25/08/2004!
“Cavolo… sono come al
solito in ritardo” - penso guardando l’orologio posizionato a destra in
basso nello schermo, senza però accennare ad alzarmi. Voglio assolutamente
sapere cosa ne pensa The Punisher prima di andarmene. In verità mi sento davvero patetica, comincio a preferire restare seduta
su questa sedia a chiacchierare con perfetti sconosciuti piuttosto che uscire
con le amiche!
Beh,
in verità non è proprio così. Però mi diverto davvero
molto con questi “sconosciuti”. Alcuni sono petulanti e ripetitivi, se ti
mostri disponibile e ironica cominciano ad insistere per avere una foto. Devono
essere degli esseri patetici che non hanno una vita al di fuori
da questa stupida scatola “interattiva”! Altri però sono molti
simpatici. Ci passo delle ore a parlare di tutto e di niente scherzando
tranquillamente e tirando fuori tutto il mio sarcasmo migliore.
È
proprio per questo che delle volte mi dispiace uscire e lasciare una
conversazione su Messenger. Non perché preferisco la vita,
comoda e “protetta” della virtualità, ma perché amo la ragazza in cui mi
trasformo quando non ho nessuno davanti a me.
Con
le amiche sono sempre allegra e pronta alla battuta,
ma so che: loro non apprezzano molto questo mio comportamento sempre scherzoso,
mi considerano una bambina cresciuta. E quindi sono spesso il loro zimbello o
il capro espiatorio per ogni cosa che va male, che poi effettivamente contribuisco sempre in qualche modo alla disfatta dei “loro
piani” (che quasi sempre riguardano i ragazzi), è un’altra storia!
Con
gli estranei invece mi comporto in maniera totalmente diversa, odio la persona
che sono. Silenziosa, taciturna,
timida e imbarazzata, non so mai cosa dire, e le risposte mi vengono solo
mezzora dopo di quando devono venire.
Quindi
adoro il mio modo di essere con quelle persone che non conosco.
Un
po’ perché il non conoscerle e non averle davanti elimina
metà del mio imbarazzo, e un po’ perché loro sono capaci di assecondare la mia
ironia e fare del sarcasmo un arte!
The
Punisher dice:
A me è piaciuto. È un po’ pesante, ma… per
una “professionista” come te ahahahah!
Scemo!
Giglio
dice:
Ok, allora provo a guardarlo ;o)! Ora devo scappare byebye!
Con
un sorriso sulle labbra e la borsetta tra le mani spengo
il computer e mi metto il capotto, pronta per un po’ di shopping con le amiche.