Torno in quel di Twilight con una piccola flashfic di 1000 parole.
Non credo ci sia molto da dire, in quanto la mia fantastica Leah riesce ad essere molto esaustiva! XD
Il titolo dice già tutto da sé!
Spero che questa piccola demenzialità possa strapparvi almeno un sorriso ;)
Enjoy!
Teorie
sull’Imprinting di Leah Clearwater ~
Imprinting.
Letteralmente: Sostituirsi alla madre biologica.
Penso
di essere l’unica del branco ad essersi interessata alla cosa.
Grazie
tante, agli altri va più che bene. Si ritrovano serviti e
riveriti da quelle
povere ragazze che hanno subito la magica lobotomia
dell’amore lupesco.
Alakazam,
una strizzatina d’occhio e la colf è servita.
Prendiamo
Emily per esempio.
È,
oggettivamente, una bella ragazza, tralasciando il piccolo problemino
cicatrici.
Avrebbe
potuto avere tutti i ragazzi che voleva (grazie per esserti presa il
mio!)
eppure anche lei ha scelto – sempre se si possa parlare di
scelta – di fare da
Colf Madre a tutti questi animali che mi ritrovo per fratelli. Veri o
Lupi che
siano.
Cucina
da mattina a sera, pulisce dove le bestie sporcano, fa il bucato,
rammenda,
cuce, taglia, attacca bottoni. Una volta ha provato a ricamare una
maglietta di
Sam, non serve sapere che fine ha fatto.
Emily
rappresenta tutto quello che la parola Imprinting significa.
L’unica eccezione
è che scalda anche il letto a Sam.
Passiamo
a Rachel.
Poveretta.
Si è trovata un bel lupo da pelare.
Torna
una volta a casa per trovare suo padre e suo fratello e…
BAM! Si ritrova
fregata.
Almeno Billy
ha qualcuno su cui fare affidamento. Jacob non è proprio
quella che si dice una
casalinga provetta.
La vita
di Billy è salva. Il suo frigo decisamente meno.
Ma
torniamo a Rachel.
Una
bravissima ragazza. Aiuta in casa, cucina,
aiuta suo padre, cucina, si
preoccupa
per suo fratello, cucina, fa la
spesa, cucina.
Una
vera fortuna che sia una cuoca. Paul non morirà mai di fame,
ma le urla di
Rachel si sentono per tutta la riserva quando la sua dolce
metà fa qualche
stronzata.
Rachel
sa come metterlo a cuccia.
Lei
assomiglia già più ad una compagna che ad una
madre.
L’unica
cosa che mi disturba è che non l’abbia scelto lei.
Poi
c’è
Kim.
Non
credo che la cucina rientri proprio nelle sue doti.
I
pensieri di Jared sono molto chiari al riguardo: ha fatto rifornimento
di
digestivi.
Ultima,
ma non ultima. La piccola Clare.
Ho le
lacrime agli occhi ogni volta che penso a Quil che gioca alle
principesse delle
fate.
E qui
mi scatta un altro pensiero.
La
continuazione della specie.
Ci
hanno rifilato questa bella storiellina per dare una scusa
all’Imprinting.
Ora io
mi chiedo: Qualcuno di loro ha mai provato a fare una piccola ricerca
etologica
sui lupi?
Oltre
ad essere la prima Lupa penso proprio di essere la prima che abbia
avuto questa
geniale idea.
Basterebbe
aprire qualsiasi libro sui lupi (o cercare su Google, molto
più veloce) per
sapere che solo il maschio Alpha e la sua compagna hanno diritto alla
riproduzione.
Ehi,
mica me lo sono inventato sul momento! È tutto vero.
Dubito
che Sam e Emily sforneranno a breve qualche pargolo.
La
spiegazione è anche troppo semplice.
Sam non
è il vero Alpha del branco. Jacob lo è.
Jacob
è
un cretino.
Un
cretino Alpha, non so se mi spiego.
Dovrebbe
sbattere Sam giù dal trono e accomodarci le sue pelosissime
chiappe.
Forse
è
troppo giovane per prendersi una responsabilità del genere,
non ha neppure
diciotto anni.
Guarda,
ascolta, impara. Intanto si allena a rompere le ossa agli altri per non
fargli
dimenticare chi sarà il capo.
Mi
sembra giusto.
Ed ora
veniamo a me.
Io
pretendo di trovare un compagno.
Ma non
un umano a cui dovrei nascondere cosa sono.
Ho
già
dei problemi per conto mio ad accettare di diventare pelosa, non ho
bisogno dei
piagnistei di qualcun altro.
Quindi:
Mi serve un lupo.
Il
punto è che non voglio un lupo qualsiasi, voglio un lupo
Alpha.
Non mi
accontento di qualcuno che mi cucini o mi scaldi il letto, voglio
qualcuno con
cui creare una famiglia.
Voglio
dei figli. Che siano pelosi o meno non m’importa, ma voglio
qualcuno il cui
legame con me non sia dettato da qualche stronzata soprannaturale.
Ricapitolando:
Sam è fuori gioco e, sinceramente, non tornerei con lui
nemmeno se trovassero
un vaccino anti-imprinting. Se il suo amore era così forte
come diceva niente
avrebbe potuto separarci. È stato bello finché
è durato. Amen.
Quil,
Jared e Paul come sopra.
Mi
rimangono una manciata di aiutanti lupi adolescenti in perenne calore.
Sono
veramente fortunata.
Ci sono
quelli troppi piccoli (Embry), quelli troppo stupidi (praticamente
tutti),
quelli con troppo DNA in comune (Seth) e quelli che non si decidono a
prendere
il loro posto (Jacob).
Jacob
potrebbe essere una scelta interessante.
È
nell’età giusta in cui potrebbe essere addestrabile.
Dovrei
solo fargli perdere la sua inutile fissazione per quella necrofila.
Fattibile.
È
l’unica ragazza con cui abbia mai parlato oltre le sue
sorelle.
“Sam
ho
bisogno di parlarti.”
Nemmeno
a farlo apposta Jacob entra in casa di Sam e Emily quasi scardinando la
porta.
Sam si
alza e insieme vanno fuori a parlare, o meglio a ringhiare.
Ci
trasformiamo tutti per assistere allo scontro del secolo.
Mi
ringhiano contro quando immagino un paio di lupi vestiti da cheerleader
con i
pon pon.
Mi
avrebbero risollevato notevolmente il morale!
Mi
aspettavo zampate, morsi e testate. Almeno una morra cinese. Sasso,
carta e
forbice. Pari o Dispari. La conta. Invece questi due non fanno che
parlare e
urlarsi contro come due donnicciole isteriche.
“Sono
io l’Alpha!” “No sono io!”
“Ma io lo
sono per diritto!” “Ma io ho pagato il
copiright!”
Non so bene
cosa stiano dicendo. Le mie battute sono decisamente migliori.
Da cosa
è dipesa la decisione di Jacob è palese.
Salvare
la necrofila incinta invece che farci colazione.
Poco
male.
Mi sta
solo facilitando le cose.
Lei
morirà e io avrò il mio Alpha.
Ancora
ringhi e poi silenzio.
Il
branco ha perso Jacob.
Ora
Jacob è il branco.
“Ehi
spelacchiotto. Vengo con te.”
È
strano non avere più tutte quelle voci in testa.
Ci
addentriamo nella foresta e Jacob torna umano. Lo imito, lasciando
però i
vestiti a terra.
Arrossisce
appena mi vede e mi avvicino.
“Ho
una
proposta che non potrai rifiutare.”
Da oggi
sei mio.