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Autore: KairyUchiha97    29/03/2011    5 recensioni
-Mi manca mia madre…- sussurrò tornando a stringermi al suo petto.
-Gaara…hai mai conosciuto tua madre…?-
-No…ma Kankuro e Temari mi hanno parlato di lei…-
(...)
-Sai cos’è una mamma?-
-No…Non lo so… ma…sembra una cosa bella…-
(...)
-Gaara…posso essere la tua mamma…?-
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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                                "Posso essere la tua mamma?"

Nda:
Salve a tutti!!^^ Questa è la mia prima One-shot ed è frutto di un idea che mi è venuta a scuola durante un Gdr di Naruto con una mia amica... è una piccola storia dalle note tristi ma... a me piace moltissimo e poi non so perchè sono le storie che mi vengono meglio... 
Se qualcuno mi conosce saprà anche chi è Kairy, il mio OC. Ma per chi non lo conosce dirò qualcosa quì... Kairy è un Uchiha scappata da alba, suo padre è Madara Uchiha e non ha mai conosciuto sua madre. Beh. Credo che questo possa bastare a far intuire che il suo carattere sarà freddo per certi versi, ma vi assicuro che è anche dolce XXD per saperne di più potete leggere "Questa sono io" se vi va. Ma ora basta annoiarvi. Questa ff parlerà di Gaara che, nonostante la sua età e nonostante il fatto di aver superato finalmente il dolore che aveva prima, ha una specie di "ricaduta" e torna a sentire la mancanza di una figura materna. Buona lettura.^^ E recensite miraccomando è_é 
-Kairy Uchiha-




Ero entrata di soppiatto, quella notte.

In cui il vento soffiava forte fuori dalla porta della mia nuova casa a Suna…
Sollevava la sabbia creando un atmosfera lugubre che fino a poco tempo prima ho affrontato camminando nella notte…
Ed in quel momento mi sembrò il paradiso…
Mi scrollai gli abiti di dosso creando un tonfo silenzioso che si staglia nel religioso silenzio della stanza e mi mossi nel buio lontana dalle ombre degli oggetti…non volevo sbatterci contro come ogni notte quando uscivo di nascosto.
Detti retta alla logica, nessuno potrebbe nascondersi nel corridoio e camminai senza guardarmi troppo intorno, mi interessava solo raggiungere la mia stanza subito sulla destra, entrai, chiusi la porta alle mie spalle e feci qualche passo indietro trattenendo un grido di spavento e sorpresa.
-Gaara…- trovai la forza di sibilare il suo nome anziché gridarlo. Posai una mano sul comodino che trovai a tentoni e accesi la candela poggiando un dito sullo stoppino e lo alimentai con la mia fiamma.
-Cosa ci fai qui?-
Nessuna risposta da parte del cinico Kazekage dai capelli rossi. Gli occhi acquamarina erano lucidi, ed in quel istante le sue iridi sembravano un lago dalla superficie increspata dal vento.
Non lo avevo mai visto così, ma Temari e Kankuro mi avevano parlato spesso delle crisi che aveva ogni tanto…
-Cos’hai? Gaara…?-
-Non mi vuoi più bene?-Sussurrò con la sua voce glaciale che in quel momento mi sembrò strana... Il suo tremolio nel tono di voce sembrò l’eco di un dolore profondo che veniva dall’angolo più remoto della sua anima…
Mi sembrava così strano… non era da lui avere tutta questa confidenza con me… in fondo non ci siamo mai sopportati…
-Ho mai affermato il contrario?- chiesi alzando un sopracciglio confusa
-Allora abbracciami.- affermò secco allungando le braccia verso di me.
Non ci credevo. Lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Era fermo perfino con i suoi fratelli…
Mossi lo stesso un passo verso di lui e strinsi le braccia dietro alle sue spalle, era così insolitamente freddo… mi sentivo in imbarazzo e soprattutto mi sentivo stupida. Avevo la sensazione che mi stesse prendendo in giro…
-Gaara posso lasciarti adesso?...-
Lui non rispose, strinse le sue braccia intorno al mio corpo e appoggiò la testa sulla mia spalla,  mi premette contro il suo petto lasciandosi andare in un pianto silenzioso…sentivo il profumo dei suoi capelli, sentivo la sua anima straziata e il lento battere del suo cuore nel petto mentre rari singhiozzi lievi risuonavano nella stanza silenziosi, come il rumore che fa la sabbia quando fruscia con il vento…
-Gaara…cos’hai….?...-
-Mamma non lasciarmi di nuovo solo…non te ne andare…-
Sussurrò stringendomi ancora fino a farmi male.
-Mamma…?- posai le mani sul suo petto e lo allontanai leggermente da me anche solo per guardarlo in faccia…
Il suo viso era bagnato di lacrime, mi fissò negli occhi alla ricerca di qualcosa…
-Per un attimo la figura della mamma si è sovrapposta alla tua… adesso è sparita…ancora…-
Posai le mie mani sul suo viso candido asciugando le sue lacrime con i miei polpastrelli.
-Perché piangi? Non devi essere triste…- sussurrai con un debole sorriso nonostante le lacrime che scendevano copiose e silenziose dai miei occhi.
-Mi manca mia madre…- sussurrò tornando a stringermi al suo petto.
-Gaara…hai mai conosciuto tua madre…?-
-No…ma Kankuro e Temari mi hanno parlato di lei…-
Io non arrivai mai a comprendere il suo dolore… pensai solo ad una domanda, che nonostante tutto, rivolsi a Gaara. Anche se sembrava crudele…
-Sai cos’è una mamma?-
-No…Non lo so… ma…sembra una cosa bella…-
Ripensai al fatto che io non possedevo una mamma…Ma a differenza di Gaara non mi è mai dispiaciuto tutto ciò… non ci avevo mai pensato… ma chissà per quale motivo in quel momento mi mancava qualcosa… e mi sentivo stupida nel pensare di possedere tutto.
-Gaara…posso essere la tua mamma…?-
Colto di sorpresa da quella domanda si dimostrò un po’ stupito, allentò la presa e annuì…
-Si, forse si…-
-Una mamma soffre quando soffri tu?-
Gaara annuì ancora dubbioso.
-Allora posso essere la tua mamma!- aggiunsi con un altro sorriso. 
   
 
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