Amore contrastato
Ron entrò nella Sala Comune dei
Grifondoro. Sulle scale che portavano al dormitorio delle ragazze
vide una figura rannicchiata che singhiozzava ed emetteva gemiti. Si avvicinò
con cautela e vide Hermione immersa in un mare di lacrime.
-Hermione…ma…cosa è successo?Perchè sei qui e non nella Sala
Grande insieme a tutti noi?Non starai piangendo per
aver preso un’insufficienza in Aritmanzia, spero…-
La ragazza continuò a piangere, poi quasi avesse
ritrovato la forza di parlare rispose:
-Oh Ronald…Non sarei qui a commiserarmi se non avessi fatto
una stupidaggine…-
Sospirò e si gettò fra le braccia di Ron
-Herm, puoi confidarmi tutto ciò che pensi…Sarò molto discreto…Te lo assicuro.-
Hermione era un po’ titubante, ma sentendosi rassicurata dal
battito del cuore di Ron decise di sfogarsi
-Tutto è cominciato sei mesi fa…Ero tesa per il mio esame di Antiche Rune e mentre andavo a lezione di Trasfigurazione
ho incontrato Malfoy al terzo piano. Era diverso
dalle altre volte, nel suo volto c’era un qualcosa di strano, un’espressione
compiaciuta come se sembrasse felice di vedermi…
-Ciao Hermione- disse Draco
Hermione, incuriosita, si fermò e chiese:
-Da quando mi saluti senza chiamarmi Mezzosangue o roba del genere?-
-Perché non credo sia giusto dirtelo…E’ una parola troppo crudele da dire in faccia.-
-Cosa vuoi dire?- rispose Hermione in tono di sfida –Hai perso tutta la tua spavalderia? Non sei più in grado di fare il presuntuoso con il primo che ti capita sottomano? Non critichi la sua classe sociale o i suoi modi di fare?
Draco non rispose, ma si limitò solo ad abbassare lo sguardo ed Hermione vide un’espressione che non aveva mai notato prima d’ora negli occhi del ragazzo…Sembrava stanco, il suo viso era smunto e pareva come se portasse un peso da cui non poteva liberarsi. Era come se fosse in uno stato di pentimento… Forse voleva redimersi da tutto ciò che aveva commesso negli ultimi anni? Forse la morte di Silente per mano sua l’aveva seriamente colpito?
- Bè,
se è così- continuò Hermione – allora tanto di
guadagnato. Forse tutti a Hogwarts non dovremo più sorbirci le tue prepotenze e cercare di non
ascoltarti. Comunque ora è meglio che vada altrimenti
farò tardi a Trasfigurazione.-
Ma Draco cercò di afferrarla per
un braccio, ma Hermione si scostò per non farsi
trascinare.
-Ma che ti prende?Non provare più a
toccarmi se non vuoi che ti scagli una Fattura…- ma non fece in tempo a finire
la frase poichè Draco era piombato sulle labbra di Hermione. La ragazza oppose
resistenza cercando di allontanare il ragazzo, ma Draco era molto più forte di lei e non aveva intenzione di
lasciare la presa. Hermione fece ricorso alla magia e
gli gettò uno Schiantesimo che scagliò Draco lontano da lei. Hermione
scappò via cercando di raggiungere il bagno di Mirtilla Malcontenta al primo
piano, ma fu raggiunta dal ragazzo al secondo piano a cusa
di un Incantesimo di Incarcerazione. Draco trascinò Hermione fino al
settimo piano dove entrarono nella Stanza delle Necessità. Questa si era
trasformata in una camera da letto illuminata da candele e circondata di rose
che emanavano un profumo afrodisiaco.
Draco gettò Hermione sul letto e fece scivolare il suo corpo
su quello della ragazza, che si dimenava per liberarsi dalla presa del ragazzo,
ma lui continuava imperterrito nella sua azione. Hermione
era ormai esausta e non riusciva a reagire. Ma la
dolcezza con cui Draco la trattava, inizialmente
lasciava Hermione in uno stato di serenità, ma in
seguito si lasciò trasportare dalle emozioni del ragazzo e subito dopo si rese
conto di capire lo stato d’animo nel quale si trovava Draco
da tanto tempo…da troppo tempo. A poco a poco la ragazza
apprese che i suoi sentimenti erano gli stessi che draco
provava per lei: amore, passione, complicità…Ormai completamente presa dai
suoi sentimenti per Draco,
aveva dimenticato tutte le divergenze avute in passato con colui che ormai la
possedeva. Dopo un’ora di sfrenata passione Draco disse alla ragazza:
-Era da due anni che avevo voglia di farlo con te…Sei stata
il mio chiodo fisso sin da quando avevo sedici anni.
Appena ero arrivato ad Hogwarts ero solo un ragazzino
viziato e prepotente, pensavo di essere il migliore di tutti…Ma poi tutto è
cambiato il giorno del Ballo del Ceppo al quarto anno…Eri bellissima, avevi un
grande fascino nei tuoi modi e non ho potuto fare a meno di desiderarti.
Hermione era ancora una volta inconsapevole delle sue azioni
e abbracciò il fiero corpo del ragazzo togliendogli il respiro a causa dei suoi
baci
-Non ero mai stata in grado di esprimere così apertamente i
sentimenti che reprimevo sin dal primo anno nei tuoi
confronti…Ho sempre nascosto agli altri ciò che provavo per paura di essere
allontanata dai miei migliori amici, ma da ciò che hai fatto oggi non posso
tirarmi indietro. Voglio stare con te, voglio essere la tua ragazza, amarti e
darti tutto ciò che nessuna ti ha mai dato.-
-Sarò pure stato un folle per averlo fatto con una come te, ma da oggi ho deciso che seguirò soltanto la
voce del mio cuore… Sono un uomo nuovo, mi sento libero dai miei vecchi
pregiudizi… Sono pazzamente innamorato di te, Herm…-