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Autore: Loves    29/03/2011    4 recensioni
Lei,Megan:una ragazza fredda,ma allo stesso tempo passionale,impulsiva,testarda,pungente e immatura. Lui,Josh:il classico ragazzo stronzo.Bello...dannatamente bello,insensibile e duro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi svegliai e un po' intorpidita andai a correre,come sempre. Quel giorno decisi di cambiare giro in modo che alla fine del percorso mi sarei ritrovata dinanzi alla piazza. Finalmente arrivai in piazza e vidi tutti i ragazzi intenti a svolgere i compiti assegnati da Lucy. Scesi silenziosamente le scale e sorpresi Lucy con un " buum" che,poverina,sobbalzò facendo cadere ciò che aveva in mano. Scoppiaia in una fragorosa risata << Ma sei pazza? >> urlò lei arrabbiata mentre io continuavo a ridere e non riuscivo a smettere. Dopo un po' anche lei incominciò a ridere e così ci trovammo con le lacrime agli occhi per le risate. << Vieni con me >> disse dopo un po' e mi portò in un capannone << Noi ci occuperemo del cibo >> detto ciò incominciammo a preparare panini. << Come va con Bryan? >> chiesi curiosa << Bhè.. il solito ci scambiamo sguardi,stiamo spesso insieme e qualche volta camminiamo vicini come le coppiette,ma ancora nulla >> disse un po' abbattuta << A te invece? Raccontami TUTTO >> disse con gli occhi che le brillavano avidi di informazioni. Le raccontai tutto ciò che era successo. << Che stronzo >> furono le sue uniche parole. Dopo aver completato tornai a casa verso le 18.
<< Nonna ti prego sono già venuta per due sere consecutive alla festa. Posso restare a casa? Per favore ... >> dissi con gli occhi dolci per la terza volta. I nonni si guardarono ed il mio nonnino fece un cenno con il capo << E va bene. >> disse esausta. La abbracciai e feci un occhiolino al nonno. << Mi raccomando stai attenza. Torneremo per le 23.30 . Stasera la festa finisce un po' più tardi e poi andremo a casa di Bryan da zia Lily >> disse mia nonna. Erano le 19.30 e avevo un'intera serata tutta per me. Incominciai a guardare alla tv un film che aveva visto cento volte,ma che non mi annoiava mai: " baciati dalla sfortuna " . Il film era quasi finito ed eravamo sulla parte più bella quando ad un tratto qualcuno bussò al campanello. Chi poteva mai essere che bussava alla mia porta quando era l'ultima sera in cui c'era la festa? << Chi è? >> chiesi un po' timorosa << Principessa >> sentì la SUA voce. Mi guardai allo specchio prima di aprire,indossavo un pantalone della tuta color indaco ed una magliettina a mezze maniche lilla e avevo i lunghi capelli legati in una coda. Aprì la porta << Che vuoi? >> chiesi acida << Ho visto che non c'eri alla festa. E così ho pensato di venire qui. Non sei contenta? >> disse con un finto broncio. Certo che ero contenta,ma ero arrabbiata e delusa. Dovevo stargli alla larga o avrei finito per farmi del male. << No, e non lo sarebbero nemmeno le tue amichette trattino oche se lo venissero a sapere. Quindi se permetti ... >> stavo per chiudere la porta,ma lui la bloccò con il piede << Non fare la gelosa,principessa >> disse scocciato << Non sono gelosa >> sussurrai << Vieni,andiamo a fare un giro >> disse << Non grazie,Mister Figo >> dissi con un finto sorriso sulle labbra << Ho la moto qui fuori >> disse con un sorriso malizioso . Non poteva fare così,non poteva usare il trucchetto della moto. Ci misi un po' di tempo prima di rispondere e mentre lo stavo per fare mi precedette << Lo prendo per un si >> disse con un sorriso sghembo << Per le 11 devo stare a casa >> dissi dura mentre prendevo il giacchettino rosa ed uscivo di casa << Si,signor capitano >> disse scherzando ed io risi. Mi porse un casco,lo indossai e salì sulla moto dietro di lui. Non volevo stringermi a lui e così feci l'indifferente,ma quando partì fu necessario stringere le mie braccia intorno alla sua vita per evitare di cadere. Sentivo sotto le dita il suo petto muscolo e contratto e il vento che mi sfiorava il viso e così chiusi gli occhi con il volto appoggiato alla sua schiena. Dopo un po' la moto si fermò e scendemmo. Mi accorsi che era il luogo in cui i nostri sguardi si erano incontrati per la prima volta. Non sapevo cosa dire non perchè fossi rimasta senza parole ... quello mai,ma avevo paura di rovinare tutto e così mi limitai a fissarlo mentre si toglieva il casco. 'Oh giusto il casco' pensai e mentre stavo per slacciarmi il cinturino le sue mani mi precedettero e con delicatezza mi sfilò il pesante casco dalla testa. << Allora principessa,come mai non parli più? >> mi stuzzicò. Mi sentivo un po' in imbarazzo volevo dire che sapevo dove mi aveva portata,ma forse era la risposta sbagliata perchè eravamo finiti lì per caso e così decisi di non rispondere. << Bene ... questo è il posto in cui ci siamo visti per la prima volta >> disse sicuro di sè << Te lo ricordi? >> chiesi sorpresa << Certo,ho una memoria di ferrio io. >> disse vantandosi ed io risi,l'atmosfera si fece più leggera. << E così che fai con tutte, Mister Figo? >> gli dissi sperando in una risposta negativa << In effetti no >> disse sorridendomi ed il mio cuore perse qualche battito. << Megan >> era la seconda volta che mi chiamava con quel nome,stava per chiedermi una cosa importante << Mmh.. >> lo invitai a parlare << Quando  discutevi con il tuo ex hai detto una cosa che mi ha colpito. >> disse cauto << Cosa? >> chiesi incuriosita << Che non sei in grado di provare certe emozioni >> disse sussurrando,come se avesse paura di una mia reazione. Aveva ascoltato più di quello che pensassi << E' la verità >> dissi sincera << Megan,tutti siamo in grado di provare forti emozioni. Ti capisco anche io fino a pochi giorni fa pensavo di non poter provare certe meozioni,forse per te ci vorrà più tempo,ma arriverà il momento in cui anche tu sarai in grado di amare. Sai non sei come tutte le ragazze,hai un carattere un po' particolare,ma sono riuscito un po' a capirti. Quel tanto che basta per dirti che hai costruito una corazza per tenerti alla larga da tutti e per evitare di soffrire. >> disse serio. Mi aveva capita,eppure non ci conoscevamo molto,ma aveva capito ed inoltre era stato discreto da non chiedermi il motivo.Ma una cosa non mi tornava,aveva detto che fino a poco tempo fa anche lui,come me,pensava di non poter provare certe emozioni.Dovevo capire. Per vari minuti non risposi << Quella corazza ha una crepa >> dissi con un filo di voce. Alzai la testa e ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio. Mi spostò alcuni capelli dalla fronte e lì mi poggiò un leggerissimo bacio. << Sono le 11 meno 10. Dobbiamo andare >> disse dolcemente. MI misi il casco e salì in sella. Pensai a quel bacio sulla fronte.Magari la maggior parte dele ragazza avrebbe preferito un bacio sulle labbra,ma quel bacio sulla fronte per me era stato importantissimo.Era stato un bacio casto, dolce e comprensivo.Arrivammo a casa e controllai l'orologio:erano le 11 precise. Ci guardammo per un istante negli occhi.  << Devo entrare >> dissi cercando di coprire il dispiacere. Mi poggiò un bacio sulla guancia vicino alle labbra << Buonanotte Megan >> disse dolce. Mise in moto e sgommò mentre io rimasi incantata << Buonanotte >> sussurai quando era già andato via. Quella sera qualcosa era cambiata.
  
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