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Autore: _CrazyWriters_    29/03/2011    4 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che la cosa che amavo di più al mondo mi si sarebbe rivolta contro? Chi avrebbe mai pensato ad una cosa simile? Una sola domanda… perché? Forse una risposta non la troverò mai… forse dev’essere così e basta…
E poi… lui è un vampiro. Insomma chi sarebbe tanto scema da mettersi con un vampiro? Ovvio, solo io...
*Ila*
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ila*

Capitolo 2: Inizia il cambiamento

Bussai alla porta di casa Salvatore alle 16.30 quel pomeriggio, lo ricordo ancora come se fosse ieri.
“Entra Jinny!” la voce di Stefan mi aveva permesso di entrare.
Appena superai la soglia le braccia di Damon mi avvolsero in un forte abbraccio.
“Stavo venendo ad aprirti... Ma mio fratello come sempre deve intromettersi.” disse il vampiro facendo un smorfia al fratello biondo che stava in cucina.
“Io me ne vado ragazzi, sono da Elena se avete bisogno. Vedete di non mettervi nei casini, capito Damon?” chiese Stefan rivolto soprattutto al vampiro dagli occhi azzurri.
“Si signore capitano!” rispose Damon posizionandosi sull’attenti come fanno i soldati.
Stefan lo guardò storto e poi uscì di casa lasciandoci soli.
“Bene, era ora!” disse liberatorio Damon.
“Che si fa?” continuò guardandosi intorno.
“Hmm… hai da mangiare?” chiesi dirigendomi nella grande cucina.
Sentivo il mio stomaco che iniziava a brontolare per la fame. Avevo bisogno di uno spuntino.
“Dovrebbe esserci qualcosa in frigo. Quando viene qui Elena per qualche giorno, Stefan si preoccupa sempre di comprarle un po’ di cosette.” mi rispose il vampiro.
Aprii l’enorme frigo ma l’unica cosa che notai fu un cestino con qualche fragola all’interno. Be, sempre meglio che niente.
Lo presi e poggiandomi con i gomiti sul bancone iniziai a mordere la prima fragola.
Damon era ancora nel corridoio all’entrata, ritto in piedi e mi stava guardando con gli occhi sbarrati.
“Cosa stai facendo?” chiese ad un tratto come se si fosse ripreso da uno shock.
“Mangio…” risposi io tranquilla mordendo la seconda fragola.
“No, voglio dire… Che stai facendo? Insomma, ho capito che stai mangiando, ma potresti farlo in modo un po’ meno sexy?” continuò avvicinandosi.
Mi voltai a guardarlo, non capivo cosa voleva dire.
“Mi ricordi molto Kim Basinger in quella scena del film “Nove settimane e mezzo”, sai, quello con Mickey Rourke, dove lui le fa assaggiare dei cibi e lei li mangia in un modo così stuzzicante… insomma hai capito no?” disse Damon che ormai mi aveva raggiunto.
“Non puoi paragonarmi a lei… Era stupenda in quel film, io non raggiungo i suoi livelli…” continuai mordendo la quarta fragola.
“Fidati… li raggiungi…” rispose osservando il frutto che si poggiava sulle mie labbra.
“Ahahah! Ora ti faccio vedere io come si fa…” dissi ridendo.
Iniziai a sorridere e presi una fragola mettendomela in bocca. Mentre la tenevo ferma sulle labbra tornai in soggiorno, vicino al bancone dei liquori.
Damon mi aveva seguita e osservava il mio show. Mi sentivo ridicola ma il vampiro non sembrava pensarla allo stesso modo.
Versai in due bicchieri un po’ di Bourbon e ne porsi uno a Damon, il tutto mentre ondeggiavo i fianchi al ritmo di una musica che in realtà non suonava.
Avvicinai le mie labbra alle sue e lui morse un pezzetto di fragola.
Sorrisi e deglutii la mia, seguita da un sorso del buon whiskey.
Il vampiro mi guardò dalla testa i piedi e io lo spruzzai con il resto del Bourbon che avevo nel bicchiere.
“Ma che fai sei pazza?!” disse guardandosi la maglietta ormai bagnata.
Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso.
Prese la maglietta tra le mani e se la sfilò velocemente.
Rimasi letteralmente a bocca aperta nel vedere il suo addome scolpito. Damon era semplicemente stupendo, meraviglioso, ti faceva rimanere senza fiato…
In quel momento provai uno stranissimo impulso.
Senza pensarci due volte mi lanciai addosso a Damon, aggrappandomi avida al suo corpo muscoloso.
Le mie labbra incontrarono le sue e non ci misi molto a convincerlo a baciarmi.
Sfioravo la sua pelle fredda ma morbida mentre lui mi baciava le labbra senza esitare.
Prendendolo per una mano lo trascinai al piano superiore di casa Salvatore e capii che ci saremmo soffermati parecchio nella sua stanza.
Sarebbe stata la mia prima volta con Damon. Lo so, sembra stupido visto che stavamo insieme da un po’ ormai, ma lui si era sempre dimostrato diffidente riguardo a quella cosa. Era comunque un vampiro e i suoi istinti di cacciatore avrebbero trasformato me in preda. Per questo non eravamo ancora stati a letto insieme.
Quando mi adagiò sul lenzuolo e iniziò a sfilarmi i vestiti, mi sentii più rilassata che mai.
Sapevo di essere al sicuro, protetta tra le sue braccia e che lui non mi avrebbe mai fatto niente di male.
Ma non mi rendevo ancora conto che forse potevo essere io a ferirlo…
Rimasi in biancheria intima e le labbra di Damon iniziarono a scendere verso la mia gola e il mio collo.
Vidi i suoi occhi diventare rosso sangue e si ritrasse velocemente, restando fermo a guardarmi, furioso per quello che aveva fatto. Non voleva che lo vedessi così.
Le mie dita sfiorarono il suo volto, mutato a causa dell’improvviso istinto di caccia.
Gli baciai le labbra, serrate, e appena lo convinsi a schiuderle, percepii i denti affilati.
Ricominciammo da dove ci eravamo fermati, e a quel punto sapevo che non si sarebbe più interrotto.
Quando mi prese i fianchi e li avvicinò forte ai suoi, non riuscii più a trattenermi.
Le mie braccia lo spinsero sul letto e ora io lo bloccavo, mentre mi muovevo sopra il suo corpo. Inconsapevole di quello che facevo lo baciai ovunque mentre accarezzavo quel fisico divino.
Raggiunsi il collo e dopo qualche bacio – tutt’altro che innocuo – piantai i denti…
Si esatto… avevo morso il collo di Damon…
“Ehi!!” mi fermò lui spingendo sulle mie spalle per farmi alzare.
Sui costretta a sedermi da un lato e rimasi attonita.
Il suo collo stava sanguinando.
Poggiai le dita sulle mie labbra e quando le ritrassi per osservarle, vidi che erano sporche di un liquido rosso.
Sangue… il suo sangue…
Il gesto fu istintivo.
La lingua passò veloce tra le labbra e le ripulì rapida. Il gusto che assaporai era una cosa indescrivibile.
“I tuoi occhi…” la voce di Damon mi costrinse ad abbandonare il sapore che stavo gustando.
Mi voltai verso lo specchio appeso davanti al letto e osservai attentamente il mio riflesso.
I miei occhi, che solitamente erano di un colore azzurro-grigio, erano diventati rossi esattamente come quelli di Damon qualche minuto prima. Il mio volto ugualmente modificato dall’istinto di cacciare.
Non restava che controllare una cosa…
Digrignai i denti… Due canini appuntiti e affilati risplendevano bianchi sotto la luce del sole che filtrava dalla finestra.
Non potevo crederci…
Mi voltai verso Damon che mi aveva guardata allibito.
“Cosa mi succede?” chiesi bisbigliando mentre sentivo gli occhi inumidirsi.
“Non ne ho idea…” rispose.
Tornai a guardare la figura riflessa allo specchio.
In quel preciso istante scoprii chi ero veramente.

...continua...
  
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