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Autore: _Heavenly_    29/03/2011    3 recensioni
Lei non sembrava sentirlo tutto quel gelo, lei aveva un golfino di lana e una sciarpa lunghissima che quasi ripuliva il marciapiede. Passeggiava guardando dritto difronte a sé, gli occhi sporchi di azzurro e le guance rosee.
“ Sei mai stato innamorato?” chiese ad un certo punto schiudendo le labbra in un sorriso radioso.
Alessadro si ritrovava davanti ad una domanda difficile che lo porta a ricordare un dei periodi più importanti ed intensi della sua adolescenza.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Penultimo capitolo

Alessandro.


Siamo arrivati” urlai cercando sovrastare il casino formatosi all'interno della Panda di mia madre.

Giovanni, Carola e Pablo stavano sui sedili posteriori stretti come sardine. L'ospite del mio amico non aveva smesso un attimo di ricordare tutti i bei momenti passati insieme a Giò, il quale seguiva il suo discorso poco attentamente, troppo attirato dallo scollo del vestito di Carola.

Piccola chiudi lo specchio” le disse ad un certo punto con un sorriso smagliante.

Perchè?” sibilò la mia amica, fulminandolo con i suoi due occhioni neri messi in risalto dal rimmel.

Non devi farti bella per nessuno, stai con me!” cinguettò allegro.

Carola rimise nella borsetta i trucchi e incrociò le braccia mettendo il broncio.

Accosta qui mamma” indicai, ritornando a prestare attenzione alla strada.

Mi raccomando ragazzi. Niente alcool, niente pastiglie, niente sesso, niente..” cominciò lei prima che scendessimo.

Si fidi di noi Elisabetta! Siamo tutti bravi ragazzi!” le fece l'occhiolino Giovanni.

Mamma dai..” sbuffai.

Carola, ti prego. Controllali tu!” rise e la mia ospite con lei.

La casa di Rebecca era più grande di come l'aveva descritta e decisamente adatta ad ospitare folle di adolescenti scalmanati. Lo stile minimalista regnava su tutte le stanze; i mobili erano molto semplici e monocolori, il più delle volte privi di soprammobili. Solo ogni tanto sulle pareti o su alcuni cassettoni vi erano alcune fotografie, delle quali era spesso protagonista Rebecca.

Vi stavamo aspettando ragazzi!” ci raggiunse raggiante la nostra compagna.

Rebecca era stata un'esplosione di colore in quella casa monocromatica; indossava un abito a palloncino rosso sgargiante e le sue labbra carnose sembravano urlare “baciami!”.

Bella! Casa da paura eh!” esclamò Giò dandole il cinque.

Grazie, e voi che ne pensate?” ci chiese.

Hai una casa.. wow!” rispose al posto mio Carola.

Gracias! Seguitemi, gli altri sono in giardino” disse facendoci strada.

Come uscimmo l'aria fresca di fine primavera arrivò a sfiorarmi il viso. Il profumo dei fiori e quel colore verde acceso della vegetazione sembrava entrarti dentro e riportarti a quei giardini tipici della Sicilia.

Sul fondo vi era un terrazzo che molto probabilmente si affacciava sulla strada sottostante, ma ad attirare la mia attenzione fu una panchina isolata. Decisi immediatamente di andarmi a sedere lì.

Lasciai, come ormai era abitudine, che i miei pensieri scorrazzassero liberi e si innamorassero anch'essi di quel profumo inebriante.

Come mai stai qui tutto solo?” mi fece sobbalzare Rebecca con la sua voce squillante.

Oh nulla, non mi va di ballare” feci spallucce.

Dopo ormai tre anni di conoscenza avevo capito che Rebecca era una di quelle persone che sapevano leggerti dentro, me ne aveva già dato prova.

Non ci credo” scosse la testa facendo danzare i suoi ricci neri, poi prese posto accanto a me.

Immaginavo” sospirai con un sorriso sconfitto.

É per Chiara?” mi domandò facendosi seria.

Anche”.

E per Agnese scommetto” concluse con un sussurro.

Come fai a..” la guardai confuso.

Ascoltami Alessandro, indipendentemente dal fatto che mi sei sempre piaciuto e continui a piacermi, ascoltami”

S-si” balbettai pietrificato.

Qui mi sembra che l'abbiano capito tutti che devi prendere una decisione, tutti tranne te” riprese fiato “ L'amore non è premeditazione, l'amore è sapere cogliere il momento giusto. Carpe diem, capisci?” continuò prendendomi le mani.

Annuii.

Ma se arrivo tardi?” sussurrai imbarazzato.

Non ho ancora finito. Potrai fartelo scappare il tuo momento Ale, ma poi per una serie assurda di coincidenze riuscirai a rimediare. Potrai credere di averlo finalmente trovato, o di averlo perso per sempre. Ma non lo perderai l'amore vero” finì con il fiatone e rimase incantata dalla mia espressione perplessa.

Ma..” mormorai.

Lo so, ho mandato all'aria quello che poteva essere il nostro momento. Ma vuoi sapere perchè l'ho fatto?” mi domandò esigendo un mio “si”.

Perchè?” chiesi con la gola secca e un'ansia crescente.

Perchè non è con me che devi stare” sussurrò abbassando per la prima volta lo sguardo.

Rebbe io..” cercai di consolarla.

No, non serve” mi sorrise asciugandosi una lacrima e poi corse via tornando a ballare insieme a tutti gli altri, sfoggiando nuovamente il suo sorriso radioso.

Grazie” sorrisi.


A metà serata iniziarono ad arrivare gruppetti di ragazze in abito da sera seguite da uno stuolo di accompagnatori scodinzolanti. Fu in quel momento che la vidi.

Era bella da star male, Chiara. Indossava un abito verde smeraldo abbinato ai suoi gioielli più preziosi: gli occhi.

Mi salutò con un cenno, ma non sembrò avere intenzione di venirmi incontro.

Mi morsi le labbra, in collera con me stesso per come mi ero comportato con lei..

Sono andata a letto con Federico” aveva confessato con voce rotta dal pianto.

Mi ero allontanato di qualche passo sconvolto, mentre lei si lasciava cadere senza forze lungo la staccionata in ferro che delineava i limiti del cortile scolastico.

Perdonami” mi aveva pregato tra le lacrime attirandomi a sé.

Mi ero staccato da lei, lasciandola senza fiato.

Non adesso”avevo risposto freddo e l'avevo abbandonata al pianto dirigendomi in classe, consapevole che avrei passato cinque ore a fissarla e ad immaginare ciò che mi aveva appena confidato.

Ale, tutto ok?” Giò mi riportò al presente.

Si si” risposi distratto.

Non è che il drink ha già fatto effetto?” rise mollandomi un pugno.

Che dici!” risposi spingendolo.

Sarà, ma sembri essere su un altro pianeta” mi fissò serio.

Ho visto Chiara” spiegai.

C'avevo visto giusto allora!” esclamò.

Perchè non viene da me?” piagnucolai.

E dai, piantala!” sbuffò.

Mi zittii rendendomi conto che anche io avrei trovato ridicolo e noioso un ragazzo, brillante e piacente, che si strugge continuamente per amore. Dovevo darci un taglio.


Chiara


Mammaa!”strillai in preda al panico.

Non era affatto da me perdere ore davanti all'armadio, ma quella sera ogni particolare andava studiato. Avrebbe potuto fare la differenza.

Che c'è tesoro?” chiese facendo capolino da dietro la porta.

Non ho nulla da mettermi per la festa di questa sera” borbottai.

Sicura di sentirti bene? Hai sbattuto la testa da qualche parte, vero?” si avvicinò preoccupata “ L'ho sempre detto io che sei nata goffa e maldestra come tuo padre!” sbuffò divertita.

Nominare papà non era più causa di silenzi e battibecchi, ci scherzavamo ormai.

Non credi possibile che per una volta voglia essere bella anch'io?” risi, sciogliendomi la coda di cavallo.

Ma tu sei sempre bella piccola! Mi sembra impossibile però di non averti mai comprato un vestito elegante” scosse la testa e si mise a frugare tra i cassetti.

Sono stata io a non volere che i vestiti eleganti entrassero nel mio armadio” le spiegai.

Dovrei avere comunque una cosuccia carina da qualche parte” bisbigliò tra sé e sé.

Sparì e un attimo dopo tornò con, tra le mani, un meraviglioso abito verde smeraldo.

Ma è stupendo!” esclamai “ Non l'hai mai indossato!”.

Non ne ho più avuto l'occasione e per l'età che ho sarebbe troppo azzardato farlo” sorrise.

Sciocchezze!” risi e subito mi spogliai per provarlo.

Sembra che l'abbiano cucito su misura per te, è perfetto!” disse compiaciuta.

Già, è quello giusto” risposi soddisfatta.

Una volta terminati trucco e acconciatura corsi in cucina per sfilare davanti a mamma, che però sorpresi impegnata in una conversazione telefonica.

Mi dispiace davvero molto, vi sareste divertite di più insieme” sospirò mia madre dispiaciuta.

Che succede?” chiesi spontaneamente senza aspettare che riattaccasse.

Mi fece cenno di attendere.

Certo, Agnese, le chiederò scusa da parte tua. Vedi di rimetterti in forze, mi raccomando!” sorrise e terminò la telefonata.

Allora?” ridomandai.

Agnese non si sente bene, preferisce non venire questa sera” mi spiegò osservandomi attentamente, forse stava cercando di prepararsi alla mia reazione.

Per un attimo soltanto mi balenò per la mente che fosse tutta una finta. La mia amica era follemente innamorata di Alessandro e probabilmente aveva pensato bene di evitare situazioni spiacevoli.

Che peccato!” sospirai ricacciando indietro tutti quei pensieri cattivi.

Sbrighiamoci adesso! Altrimenti arriverai in ritardo” mi incitò allarmata mia madre, sembrava lei l'adolescente tra le due.


Durante il tragitto in auto cercai di prepararmi qualcosa che assomigliasse a un discorso, ma i risultati furono scarsi dato che mamma continuò a parlarmi della festa per tutto il tempo, dimostrando di saperne più di me.

Volevo chiarire tutto con Alessandro, anche se sapevo che l'amicizia di un tempo era ormai sepolta sotto un poco trascurabile ammasso di ricordi.

Dovremmo esserci” disse mia madre allegra.

Grazie mille, ti chiamo più tardi” l'avvisai mentre scendevo.

Stai attenta!” esclamò ricordandomi la serie infinita di avvertimenti che mi aveva fatto prima di partire.

Rebecca mi fece entrare in casa sua e mi accompagnò verso il giardino dove c'erano tutti, addirittura studenti che non avevano partecipato allo scambio.

Appena misi piede sulla veranda, che precedeva quell'enorme distesa di verde, incontrai il Suo sguardo attento. Non potei fare a meno di salutarlo, ma preferii non andargli incontro. Non mi sentivo ancora pronta per intavolare un discorso di senso compiuto e soprattutto convincente.

Chiara!” mi salutò Carola, che a quanto pare era già leggermente brilla.

Carola! ¿ Como estas?” sorrisi nervosa.

Muy bien! Ti vedo un po' rigida tesoro, che ti prende?” mi chiese alzando un sopracciglio sospettosa.

Sono un po' nervosa, non sono mai stata ad una festa” risi imbarazzata “ Tutto qua” mentii.

Vieni con me, so io come farti sciogliere un pochino” rise maliziosa “ Almeno con me ha funzionato!”.

Non ti riconosco più” risi “ Sicura di essere la Carola posata che pensavo di conoscere?”.

Claro! Bevi!” mi ordinò passandomi un bicchiere che emanava un odore nauseante di alcool.

Ma..” mormorai poco convinta.

Dai” mi incitò iniziando a raggiungere la pista.

Buttai giù quella roba tutta d'un fiato e le corsi dietro facendomi spazio tra i corpi di alcuni amici.

Avevo bisogno di concentrarmi e invece quella bibita mi aveva fatto l'effetto contrario. L'unica cosa che avevo in mente in quel momento era ballare fino a non sentirmi più le gambe.


Alessandro


Dopo il cenno indifferente di Chiara ero rimasto a bordo pista assumendo un'espressione delusa, che Giovanni non aveva aspettato a definire “faccia da funerale”.

Cercai in un angolo remoto della mia mente le parole confortanti di Rebecca, ma non ebbero l'effetto sperato.

Poi, come le caselle dei virus che ogni tanto spuntano sullo schermo del PC, mi era apparso il volto angelico di Agnese. Anche lei pretendeva un chiarimento, nemmeno il mio angelo in quel momento mi aiutava a sorridere.

Mi allontanai dalla pista da ballo, stordito dall'alcool che Giovanni aveva continuato a rifilarmi per non sentirsi solo, e presi posto su quella che ormai era diventata la mia panchina.

Ehi eremita!” rise qualcuno alle mie spalle e subito riconobbi la voce.

Chiara” le sorrisi voltandomi.

Non balli?” mi chiese piegando la testa da un lato e lasciando che il suo collo sottile facesse capolino da sotto quella coltre di capelli biondi.

Non mi va, non sono un bravo ballerino” mormorai imbarazzato.

Via! Non ti giudicherebbe nessuno” continuò ritagliandosi un po' di spazio accanto a me.

Non mi va comunque” borbottai e mi accorsi di quanto assomigliassi ad un bambino capriccioso.

Tanto meglio. Io e te dobbiamo parlare, no?” mi sorrise apparentemente tranquilla.

Quella panchina sembrava essere diventata il mio confessionale e tutti gli attori della mia vita venivano uno alla volta a regalarmi le loro perle di saggezza.

Non so” feci spallucce, non mi pareva di avere niente da dirle.

Fa niente, sono io che ho qualcosa da farti sapere. Forse non seguirà il filo logico che mi ero prefissata, perchè l'alcool giocherà la sua parte stasera..” rise e le sue guance si colorarono di rosa.

Dimmi” la invitai ad iniziare.

Non lo so perchè sono andata a letto con Federico. Io amo te, lo giuro.” si fermò per schiarirsi la voce “ Ci sono dei momenti in cui però la Chiara follemente innamorata di te viene oscurata da un altro lato di me” sorrise abbassando lo sguardo.

Un'altra Chiara?” domandai confuso.

Un specie. Si fa avanti pian pianino e mette a tacere la Chiara di sempre. È come se a volte mi stancassi di amarti, mi stancassi di un'amore non corrisposto” finì.

Q-quale delle due Chiara ha la meglio?” balbettai in ansia.

É questo il problema, nessuna delle due ha ancora prevalso sull'altra” sbuffò.

Non è..” cercai di articolare una frase che non fosse offensiva “ Non è molto normale” tipico da me, delicatezza sotto le scarpe.

Rise, ma riconobbi la sua risata imbarazzata, quella di quando si sentiva fuori posto.

Mi pare che anche tu sia parecchio confuso” tornò seria.

Già” annuii.

Forse siamo soltanto noi due che dobbiamo scegliere. Agnese è la vittima, lei non può..” cercò di trovare il termine adatto.

Lei non ha possibilità di cambiare le cose, né di influenzarle. Sta a noi decidere come dovrà andare a finire” sospirai d'accordo con Chiara.

Lei si scostò una ciocca di capelli biondi e lasciò che i suoi occhi smeraldo scintillassero sotto la luce della luna. Non avevo visto male, era davvero bella da morire.

Posso fare una cosa?” mi guardò pretendendo un “si”.

Io..” cominciai titubante.

Voglio un si o un no” mi bloccò.

E va bene. Si” annuii.

Fu più veloce di un battito di ciglia quel bacio. Fu leggero, dolce, fugace. Sembrava farcelo capire che non faceva per noi il “per sempre”, ma allo stesso tempo voleva farcelo sperare. Ed almeno io, stupido, ci sperai.

Buonasera gente! :) 

Immagino starete guardando lo schermo leggermente delusi da tutte le mie promesse non mantenute. 

In effetti avevo promesso che sarei stata più voloce, quasi puntuale. E invece così non è stato :( 

Non trucidatemi per questo! D:

Tornando alla cosa più importante, cioè la storia, vi avviso che questo è il penultimo capitolo. Il prossimo, purtroppo o per fortuna, sarà l'ultimo. 

Non mi soddisfa molto il fatto di aver cambiato la focalizzazione negli ultimi capitoli, ma altrimenti sarebbe rimasto tutto troppo vago ed impreciso. 

Spero comunque di non avervi deluso.

Un abbraccio :) 

Heavenly





  
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