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Autore: tatabond93    30/03/2011    6 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, datemi un parere sincero. La storia è sulla relazione tra Castle e Beckett e sugli sviluppi possibili del loro amore
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Perdono perdono perdono...mi prostro ai vostri piedi. E' più di un mese che non aggiorno ma h avuto un pò di problemi. Vi ricordate quando avevo detto di avere
 più tempo per scrivere perchè il mio professore si era preso un mese di aspettativa?? Bè...mi sbagliavo, è arrivato un supplente che c'ha ammazzato di compiti e di interrogazioni.
Sono stata praticamente tutti i giorni suoi libri...e non è finita, anche questo se ne è andato ed è arrivata un'altra prof. Per fortuna che ieri è tornato il mio prof...improvvisamente lo adoro.
Strano come si può cambiare opinione su qualcuno...comunque adesso basta divagare, spero che vi piaccia questo capitolo. Vi lascio alla lettura...fatemi sapere che ve ne pare.
Baci a tutti quelli che mi seguono. :)

Cap 9


< Allora ragazzi, ci sono novità? >
< ' Giorno Beckett...pensavamo che non arrivassi più! >  Esposito mi guarda sogghignando.
Perchè ha quel sorriso strano...cos'ho fatto? Sono solo arrivata un pò in ritardo...
< Anzi hai fatto pure troppo presto ora che ci penso > Aggiunse Ryan.
Ma cosa stanno dicendo? Sono impazziti, prima dicono che sono in ritardo e poi che sono in anticipo.
< Bè...quando siamo arrivati abbiamo notato la tua macchina parcheggiata quà sotto e ci stavamo chiedendo come avvessi fatto ieri sera ad andare a casa e sta mattina a venire a lavoro...
se avessi preso la metro saresti arrivata molto più tardi! >
Oh cavolo!!! Ecco perchè avevano quei sorrisi maliziosi...e adesso che mi invento.
Ma prima che io inizi a parlare Castle irrompe nella discussione.
< Ieri sera Beckett si è persa le chiavi della macchina  e poi...>
< E poi Castle si è offerto di accompagnarmi e di venirmi a riprendere sta mattina...solo che abbiamo trovato un pò di traffico e siamo arrivati tardi >
Castle fà per ribattere che non è vero ma io lo ammonisco con un'occhiata glaciale...meglio non dire a gli altri che abbiamo dormito insieme.
I due detective non sono del tutto convinti della spiegazione ma decidono di lasciar perdere.
< Allora cosa volevate dirmi riguardo al caso? > Cerco di sviare la loro attenzione.
< Si...giusto. Siamo andati a controllare l'alibi dell'ex marito della vittima, in effetti il barista ha ammesso che il Sig. Milton và regolarmente al bar e che pure il giorno dell'omicidio si trovava lì. L'unica
cosa strana a suo dire era il comportamento tenuto da lui quel giorno. Secondo il testimone il sospettato era più taciturno del solito... non ha parlato per niente tranne che per ordinare i suoi soliti drink il barista l'ha riconosciuto sono grazie al cappello che era solito portare. Per il resto si è seduto in un angolo buio e se ne è stato lì per tutto il tempo fino alle 17. >
< Beckett e se avesse assoldato una spia della CIA per travestirsi e prendere il suo posto al bar in modo da dargli un alibi? >
Castle si volta verso di me con il volto raggiante.
< Ufff...quando la finirai una buona volta con questa storia della CIA...comunque per il resto potrebbe essere davvero come dici tu. Forse a pagato qualcuno affinchè prendesse il suo posto. Ryan controlla i filmati delle telecamere del bar, Esposito portami il Sig Miltono...voglio farci due chiacchere!>
Detto questo i due detective si allontanano alla velocità della luce. Io intanto prendo posto come mia consuetudine davanti alla lavagna e inizio a ripercorrere passo passo l'ultima giornata della vittima.
All'improvviso un profumo di caffè mi invade le narici...una mano al mio fianco mi porge una tazza fumante.
< Grazie Castle...mi ci voleva proprio una ricarica.! >
Faccio per prendere la tazza e mentre l'afferro le nostre mani si sfiorano provoncandomi un brivido. Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare quel mare azzurro che sono gli occhi di Castle.
Come stregata non risco più a muovermi...il tempo si ferma. Ci siamo solo io e lui...una detective e uno scrittore...una poliziotta con il suo partner...ma soprattutto una donna e un uomo.
Inalo il suo profumo virile e mi si innebriano i sensi. Sposto nuovamente il mio sguardo e inizio a fissargli le labbra con un crescente desiderio di provarne la morbidezza appoggiandomi le mie.
< Cough....mmm...scusate, abbiamo interrotto qualcosa! >
Mi scanso velocemente...Ryan ed Esposito sono già di ritorno.
< Ragazzi...avete già fatto >
I due mi guardano un pò stupiti.
< Beckett quarda che è passata più di mezz'ora >
Cosa????? Ora che mi ci fanno pensare mi accorgo che  la tazza di caffè che ho in mano è gelata...possibile che sia passato così tanto tempo e io non me ne sia accorta??
Guardo Castle e anche lui ha la mia stessa espressione stupita. Possibile che quest'uomo mi faccia questo effetto...ogni volta mi incanto a guardarlo e mi estraneo completamente dal mondo che mi circonda.
Cerco di riprendermi...< Allora che mi dite!>
< Le registrazioni del bar le possiamo passare a prendere domani mattina.>
Ryan intanto mi guarda un pò preoccupato.
< E tu cos'hai da dirmi!>
< Non ti arrabbiare...ma non sono riuscito a trovare l'ex marito, a casa non risponde e non si è presentato a lavoro .>
Molto sospetto...< Manda la sua foto alle altre centrali, fatemi sapere quando riuscite a trovarlo.>
< Agli ordini mamma! >
I due filano nuovamente via scambiandosi degli sguardi complici.
Mi siedo...quando mi accorgo della presenza di Castle vicino a me comincio ad agitarmi per quello che è auccesso poco prima...per fortuna lui sembra più interessato al caso in questo momento e cominciamo a discutere di quello.







Ormai è tardi...dopo un iniziale momento di imbarazzo io e Kate abbiamo parlato per tutto il giorno del caso. E' meglio se adesso andiamo a casa. Ci vuole un pò di riposo.
< Andiamo che ti riaccompagno a casa! > Stò per alzarmi ma noto le gote di Beckett tingersi di un rosso porpora.
< Vedi Castle...sta mattina...h-ho chiamato il fabbro... >
< SI > Dove vuole andare a parare.
< Bè....ecco...mi ha detto che non può passare fino a domani...quindi non è che potresti ospitarmi a casa tua anche sta sera? >
Sorrido...che dolce, è imbarazzata. Lo noto da come ha pronunciato l'ultima frase...velocemente torturandosi una ciocca di capelli con le mani.
< Ma certo Ka-Beckett è un piacere > Mentre pronuncio queste parole la guadro con un sorriso malizioso.
< Non metterti strane idee come ieri sera Castle...prova soltanto a sfiorarmi e.... >
< E  cosa detective? >
< E....... >
La guardo...per una volta non sà come rispondermi, capisco che non le dispiacerebbe che andasse a finire come il giorno precedente...però noto il suo imbarazzo allora decido di cambiare discorso.
< Su, adesso andiamo, sarai stanca >
Prendo la giacca e la precedo... è lei a dovermi correre dietro. Mi raggiunge all'ascensore con l'aria un pò affannata.
Piccole rivincite personali...per una volta i nostri ruoli si sono invertiti...e devo dire che non mi dispiace per niente essere inseguito da lei.
Sorrido nuovamente dei miei pensieri e poi ci infiliamo in ascensore.
< Castle smettila di sorridere come un idiota! >
Ops....beccato.




  
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