Contest: Dopo la morte in
effetti cosa c’è?
Nick: Namine22 Titolo: Dovunque Sia
Introduzione: Quando morire non fa male …
Genere: drabble Rating: verde
SOSPESA
non
sono mai riuscita a sognare questo istante, ad immaginare una fine
ho
tentato tante volte ma …
…
la mia anima esisteva di per sé, saldamente
allacciata ai ricordi ed ai
pensieri
INCONSISTENTE
ora
tutto si scioglie: le immagini si mescolano,
rotolano, sfumano, le linee si sciolgono
…
dunque sto svanendo
la
mia ombra si
deforma alla pallida luce di una candela che, traballando, si spegne
LIBERA
finalmente
non ci sono più catene per me ed anche se questo significa
andarsene sono
felice
come
ho sempre desiderato
senza più maschere,
senza più limiti ...
…
DOVUNQUE SIA …
Note
dell’autrice:
Il foglio bianco
dice molto. Tanto
per cominciare non mi sono mai posta il problema di immaginare
“un paradiso”
dopo la morte. Semplicemente “non è”. In
questo modo credo di aver chiarito il
perché del foglio bianco. Non fermarti all’
apparenza però: in effetti c’ è scritto
qualcosa, sta a te
trovarlo ! (è un
giochino banale, lo so, ma rende bene la mia idea).
Oltre che come
testo intero, i tre
stili di scrittura (sottolineato, corsivo, normale) possono essere
letti come
tre storie “a parte”, indipendenti l’ una
dall’altra anche se convergenti:
- le parole
sottolineate sono sensazioni,
impatti, diretti e di per sé conclusi (anche se non si nota
formano un climax );
- la parte in
corsivo rappresenta lo
scorrere dei pensieri “in tempo reale”, durante lo
svolgersi dell’azione, in
quel millisecondo prima che la coscienza si estingua completamente
quando,
comunque, si è già morti a tutti gli effetti e
non si può più tornare indietro;
- le scritte
normali, invece, sono
gli ultimi resti di pensieri e ricordi che esistono solo su un diverso
piano
temporale: non nel presente ma in una dimensione prettamente interiore;
Anche queste tre
si mescolano tra
loro : si confondono, sbiadiscono: non c’è
più alcuna definizione. Da ciò
dipende il mancato uso di lettere maiuscole e punti netti: entrambi
“errori”
decisamente volontari. La disposizione del testo vuole ricreare il moto
della
candela (e dell’anima) che, dopo varie oscillazioni, alla
fine sfuma. La
drabble conta 100 parole esatte inclusi i puntini sospensivi che
però giocano
un ruolo abbastanza importante quindi non sono solo un mio capriccio. Se tuttavia non dovessero
essere considerati
nel conteggio delle parole la storia non scende comunque sotto il
limite di 90,
minimo per le drabble, quindi dovrebbe essere comunque accettabile.
Non
so se dopo la morta ci sia questo, in
effetti. Ovviamente è
solo la mia idea e
sono curiosa di leggere anche le altre storie. Qualunque sia il
risultato del
contest mi sono divertita a partecipare. Grazie di avermi dato questa
possibilità, spero che quello che ho scritto piaccia. Saluti
:)
Valutazione: passibile di cambiamento nella posizione a causa di una storia partecipante al contest non ancora valutata correttamente
4)Namine22
“Dovunque sia” 62
Grammatica
e lessico: 10
La
drabble è scritta in modo particolare, giochi molto sulle
frasi spezzate, sulla
presentazione e sui vari tipi di caratteri ( corsivo,
sottolineato…)
Nonostante
questa particolarità non trovo motivo di toglierti dei punti
nella grammatica.
In fondo la tua è una scelta stilistica ( che tra
l’altro ho molto apprezzato)
e comunque non sono presenti ne errori di battitura ne di
grammatica.
Originalità:
15
Bhè
la tua drabble è una delle più originali e
particolari, tra le storie che ho
letto. Devo dire che mi è piaciuta moltissimo la
presentazione ( non solo la
pagina bianca ma anche l’idea di legare tra loro tre storie
diverse, che hanno
senso anche lette separatamente –quasi creassero tre
brevissime storie a sé
stanti-).
Sei
riuscita a permeare tutta la drabble di una leggerezza ma al contempo
di una
introspezione davvero notevoli.
Caratterizzazione
dei personaggi: 12
Qui
per forza di cose ho dovuto togliere dei punti. L’anima che
vaga lieve e che
descrive le sue sensazioni caratterialmente non è delineata.
Mi rendo conto che
sia una scelta stilistica personale ( tra l’altro molto
felice devo aggiungere)
ma essendo presente anche questo parametro ho dovuto cercare di capire
cosa si
scorgeva del carattere della morta.
Ben
poco in realtà, solamente quel senso di libertà,
quell’agognare la felicità ed
il riposo eterno. Quella voglia di liberarsi dalla prigionia della vita
terrena
e della costrizione materiale.
Consequenzialità
causa effetto: 10
Per
questo parametro nulla da contestare, anzi ti rinnovo i miei
complimenti perché
effettivamente la storia se la si vuole sezionare e leggere seguendo i
tre
filoni conduttori non perde comunque di comprensibilità,
tutt’altro… se
possibile acquista maggiore spessore e profondità.
Apprezzamento
personale: 15
E’
una storia che ho amato molto, soprattutto per via dello stile nuovo ed
accattivante ( non avevo mai letto prima d’ora una storia
così breve e
complessa allo stesso tempo).
Fin
dalle prime righe ne sono rimasta sorpresa, poi quando nelle note
d’autore hai
svelato quel piccolo gioco di storie intrecciate una
nell’altra, rileggerla è
stata nuovamente una scoperta inaspettata.