Note
La visione della 3x07 ha cambiato le mie prospettive su ogni possibile coppia... questa fanfic, che ha dovuto stagionare per mesi nel pc prima di essere pubblicata, ne ่ l'esempio lampante.
Non temete: continuer๒ a scrivere TAT e OMG, entrambe con lo spirito rigorosamente Jisbon e Chisbon che le rappresenta, ma sappiate che mi basta vedere anche solo una foto di Mashburn (che nonostante tutto io continuer๒ a scrivere sempre con la U, sapevatelo) mi fa diventare immediatamente una Lisburn convinta... tutto il resto ่ fuffa!
Buona lettura!
Bzzz-bzzz fa il cellulare, insistente. Lo guardo mordicchiandomi un labbro. Mi siedo sul davanzale della finestra, una gamba piegata sotto l'altra. Alla fine la apro quella chiamata.
Ciao Teresa.
ศ tornato. E mi ha chiamata. Due mesi esatti. Praticamente ha fatto il mio numero appena ha messo piede gi๙ dal suo jet privato. Sento il rombo assordante dei motori in sottofondo: somiglia molto al casino che ho nel petto.
C'่ un tavolo per noi al Coraline.
Paghi tu?
Non mi chiedo nemmeno come ha fatto a trovare il mio numero privato. Mi piace immaginarlo che scende la scaletta dell'aereo, si mette gli occhiali da sole e chiama uno dei suoi assistenti perch้ glielo rintracci.
Sarebbe strano, visto che ่ mio.
Lo so.
Oh, ti sei data da fare in mia assenza.
Tu fai ricerche su di me.
Touche.
Solito umorismo ehi-non-te-la-prendere-se-io-posso-fare-quello-che-voglio. Lo adoro e lui lo sa. Per la precisione, adoro il fatto che lui in realtเ non fa tutto quello che vuole, a meno che non lo voglia davvero. C'่ una sottile ma sacrosanta differenza.
Devo mettermi elegante?
Lo chiedi seriamente?
No. Dovrai accontentarti dei soliti jeans.
Mi piacciono i tuoi jeans. Passo a prenderti alle otto.
Chiudo la chiamata e guardo il cellulare dondolando la gamba. Quello che sento non ่ quantificabile n้ qualificabile. Salto gi๙, metto su un cd dei Beatles e vado a farmi la doccia.
~~~
Sogghigno vedendolo arrivare con una Lamborghini nuova di pacca.
Il solito esibizionista.
Che non pensi di potermi impressionare. Salgo in auto e lo guardo con una smorfietta di sufficienza... che mi muore sulla faccia. E quel sorriso? E quel pizzetto?
Sgrano gli occhi: Sembri Tony Stark.
Ride ed esclama un sincero, allegro Grazie. Non mi stacca gli occhi di dosso.
Prego. dico allacciandomi la cintura.
Lui ingrana la marcia e io lo guardo di sottecchi.
Era il mio fumetto preferito. racconta allegro Qualche tempo fa mi sono aggiudicato tutta la prima edizione firmata da Stan Lee.
S์, be', non esaltarti. faccio con aria sostenuta Non sei figo quanto lui.
Trattiene una risata. ศ carino quando lo fa molto carino.
Mi piace quando flirti con me. confessa, inclinando appena la testa e abbassando un po' il tono.
Muoviti. gli ingiungo divertita Ho fame.
Mi sorride apertamente. Quest'uomo ่ di una spontaneitเ disarmante. Spia i suoi concorrenti, li frega, distrugge intere aziende, spezza il cuore a top-model... eppure basta una sciocchezza per farlo felice. Ho sempre pensato che le persone come lui perdano del tutto la loro innocenza, la capacitเ di apprezzare le piccole cose: non ่ cos์, a quanto pare, e stargli accanto me lo fa capire in ogni momento.
~~~
Questa non ่ una cena. A meno che per cena non s'intenda un lungo e lento corteggiamento. S์, lento: Walter ama fare le cose lentamente. Perch้ cos์ vengono meglio, dice. Questa ่ la sua filosofia. Non so se si ่ capito il genere di uomo.
E com'era prevedibile la serata si ่ spostata dal Coraline a casa sua. Sto cercando di ignorare la tensione tra noi, ma non ่ facile. Ok, diciamoci la veritเ: ci stiamo sguazzando dentro beati, pregustando il dopo. Ritardare il momento clou ่ sempre stato un perverso quando efficacie sport.
Trovato qualcosa di interessante in Europa?
Passa le dita sul bordo del suo bicchiere e mi osserva. Nessun uomo mi ha mai guardata in quel modo. Nessuno.
Piantala lampeggiano i miei occhi. Continua gli dicono le mie labbra schiudendosi. Non ho pi๙ il controllo del mio corpo: grandioso.
Niente per cui valesse la pena di restare.
Poi sono io che flirto con lui.
Oh, be'... avete fatto sesso, te lo ricordi?
Sorseggio il vino e svio il discorso: Non dirmi che non sei tornato con qualche acquisto incauto.
Lui sorride tra s้, con quell'aria accondiscendente che assume quando qualcosa gli sfugge (momentaneamente) dalle mani. Quelle mani da cui non potr๒ stare lontana ancora per molto glielo leggo in faccia che lo sa.
Un Degas lo definiresti un acquisto incauto?
Non saprei, non so molto di arte.
Bugiarda. trattiene un risata, beve un sorso di vino Vuoi vederlo?
Arriccio il naso: Piantala con le domande retoriche.
ศ una delle tante ballerine. Uno sfarfallio di rosa e azzurro e bianco, con quelle luci soffuse e direzionate in maniera teatrale che lo caratterizzano. ศ bellissima.
Lui le odiava. mormoro osservando rapita la tela.
Chi?
Mi guarda come io guardo il quadro. Come se non credesse che fossi veramente l์.
Le donne. scuoto la testa, sforzandomi di concentrarmi sul quadro per non cedere alla muta richiesta dei suoi occhi Degas le odiava. Riesci a crederci?
Finalmente mi libera del suo sguardo e osserva a sua volta l'opera.
Forse era invidia. suggerisce con una scrollata di spalle.
Non eravamo in una situazione propriamente invidiabile centocinquant'anni fa. commento alzando le sopracciglia Gli uomini avevano tutto, noi non avevamo niente.
Avere tutto non significa essere felici. obbietta infilando una mano in tasca e poggiandosi al muro.
Parli per esperienza? lo stuzzico.
Piantala con le domande retoriche. mi fa il verso.
Lo guardo di sottecchi e ci sorridiamo. S์, lo ammetto, sto facendo la stronza. Ma lui si sta divertendo pi๙ di me.
La gente parla di quello che non ha. poso il bicchiere e mi avvicino un po', ma solo un po' Di cosa parla l'uomo che pu๒ comprare tutto?
The money can't buy me love... canticchia divertito Chi erano?
Il Degas ่ scomparso. L'aria anche.
I Beatles. rispondo automaticamente.
Devo bloccare all'istante qualsiasi collegamento sinaptico, o sono fregata.
La butti sul filosofico? aggiungo cercando di apparire sarcastica, di mascherare lo scombussolamento interiore che ่ riuscito a causarmi semplicemente citando una canzone vecchia di quarant'anni che per caso ho ascoltato proprio poche ore fa.
Ma, ditemi voi, come si pu๒ a fregare un uomo cos์?
Ma hai capito quello che ti ho detto? mi sussurra divertito, chinandosi appena su di me, senza toccarmi. Non ancora.
Colpita e affondata. S์, Walter, puoi ritenerti soddisfatto.
Sorrido nervosa: Faccio finta di non aver sentito.
Non ่ molto carino da parte tua. aggiunge piano, accarezzandomi lentamente una guancia.
Chiudo gli occhi e mi strofino contro il suo palmo. Lo sento trattenere il respiro e subito riapro gli occhi, sentendomi come un topo in trappola.
Senti chi parla... annaspo ่ un colpo basso.
Come se non me lo fossi aspettato: lui ่ il maestro dei colpi bassi. Li da con una tale eleganza che non puoi fare a meno di restare estasiata, come se assistessi all'aggraziato volo di un falco che si prepara ad attaccare la sua preda.
Ma adesso ่ troppo vicino e troppo allusivo. Troppo invitante, nel complesso, se devo dirla tutta. Con quell'odore che mi sembra di avere ancora sulla pelle e il calore delle sue mani.
Lui sogghigna compiaciuto: Ehi, quello vulnerabile in questo momento...
Oh, sta zitto!
~~~
Non posso credere di essere finita nel suo letto. Di nuovo.
Non posso credere di averti di nuovo qui.
Arriccio le labbra e lo guardo di traverso. Adesso che fa, legge anche nel pensiero? Ne ho giเ uno di mentalista nella mia vita. E mi basta e avanza, grazie.
Rotolo su me stessa e abbraccio il cuscino, in una sciocca posa difensiva da adolescente.
Walter Mashburn ottiene sempre ci๒ che vuole. commento, ironica e un po' leziosa, adocchiandolo da sopra il braccio.
Sorride. In quel modo infantile con cui sorride lui. Sorride e si china su di me, scostandomi piano i capelli. Non so da dove gli arrivi tutta questa confidenza, questi modi da coppia collaudata, ma io proprio io mio malgrado mi ci ritrovo in pieno.
Se ti piace pensarla cos์... mormora divertito.
I nostri nasi si sfiorano, il suo respiro mi solletica la pelle. Mi inarco verso di lui, attirata dall'odore, dal calore.
Mi piace pensare... soffio sulle sue labbra, bloccandomi.
Cosa?
Niente.
In punta di dita mi disegna il contorno del mento, delle labbra.
Cosa, Teresa? insiste, paziente.
ศ sempre paziente, lui. Strano, vero? Per un miliardario abituato ad avere tutto quello che vuole quando vuole, intendo.
Mhm... no, non tutto. Non come pensi tu.
Che... mi vuoi davvero.
L'ho detto? Dio, quanto sono patetica...
Walter batte le palpebre e mi guarda curioso.
Pensi di essere uno sfizio?
Oh, be'... non poteva essere pi๙ diretto.
Lo pensiamo tutte. borbotto, assurdamente imbarazzata Per questo vi asfissiamo con richieste di conferme.
Non lo sto guardando non ne ho il coraggio ma lo sento trattenere una risata. Be', buttarla sul generico ่ stato banale, ma avevo bisogno di una via d'uscita.
Sei tu che mi hai scaricato. mi fa notare semplicemente.
Deglutisco a vuoto e confesso: Ho giocato d'anticipo.
Sei contorta. mormora roco Mi piace.
Non c'่ pi๙ spazio per le parole. E men che meno per i pensieri. C'่ spazio solo per noi due, e la voglia insana di sentirlo ancora sopra di me.