The BB contest.


Nick:Gigettina
Titolo: Photografie d’une dame mourante
Generi:Malinconico, Introspettivo
Personaggi:Narcissa Malfoy
Rating: Verde
Avvertimenti:Drabble, Raccolta
Introduzione: L’angolodella stanza era la sua meta, triste dimora di una scrivania solitaria. Pochi passi che rappresentavano una vita intera. In quel momento, Narcissa si ritrovò faccia a faccia col passato.
NdA (facoltative): Le drabble parlano di una Narcissa che sta per morire. Mi sono immaginata che dopo la guerra la famiglia Malfoy ha lasciato il Manor per trasferirsi. Nella prima drabble, Narcissa ritorna alla villa ed entra in quella che era camera sua. Nella stanza è rimasta solo la scrivania. La donna si sente attanagliata dal passato e non vuole davvero ripensare al passato, ma deve.  Nella seconda drabble si scopre il motivo della sua visita: è una foto, unico ricordo felice e spontaneo della sua giovinezza, un passato lontano nel quale poteva considerarsi contenta. La terza drabble collega passato e presente, è una riflessione sul tempo che scorre e muta le cose e le persone. Nell’ultima drabble Narcissa si arrende alla morte, che lei pensa sia incarnata nella sorella Bellatrix: verrà a prenderla e la libererà una volta per tutte dal peso della vita.
Prompt scelto: Risata [cassetto; stanza da letto; «Quant’è mai vuota questa vita senza attimi di felicità»]
Citazione: Lei era bella, era aria pure, era come un angelo. Ora giace a terra, è più cattiva e si difende. E’ un fiore reciso che lotta.. per non morire.


La storia ha partecipato al contest "The Black Brothers" indetto da HarryPotterianaDOC sul forum di EFP classificandosi Prima a parimerito con Mafra.
 


Photografie d’une dame mourante



Il buio l’attanagliava senza sosta. Le finestre dorate si erano spente da tempo vivendo ormai della fioca luce riflessa.

La stanza in quel momento era spoglia e piena di polvere; decaduta, proprio come lei.

Erano anni che non vi entrava, sicuramente ne avrebbe fatto a meno. I ricordi tornavano a vorticarle nella mente, volevano farle perdere l’equilibrio conquistato così duramente.

Volevano sopraffarla.

Io sono forte, pensò cercando di rassicurarsi, ce la posso fare.

L’angolo della stanza era la sua meta, triste dimora di una scrivania solitaria.

Pochi passi che rappresentavano una vita intera. In quel momento, Narcissa si ritrovò faccia a faccia col passato.