Ringraziando il cielo, la giornata degli scherzi era finita.
Certo, a Kate un po' dispiaceva per Castle...ma ciò non voleva dire che non provasse una grande stima per la sua cattiveria repressa.
E poi le piaceva fare degli scherzi a quel surrogato di poliziotto!
In quel momento si stava rilassando per bene, spaparanzata sul divano - bicchiere di vino d'obbligo- a guardare Temptation Lane.
Poveri pantaloni, però.
Scosse la testa mentre sentì il campanello di casa che suonava all'impazzata.
-Arrivo!!!!- urlò, trascinandosi a forza verso la porta.
Non riuscì a vedere chi aveva suonato: un enorme mazzone di fiori nascondeva il volto del suo visitatore.
Prese un bel respiro ed afferrò quel regalo.
Tuttavia, non appena lo fece, sentì una fastidiosissima scossa alla mano e lasciò cadere quel maledetto coso a terra.
-Ciao Beckett!- la salutò Castle, con un sorriso soddisfatto stampato sulla bocca.
In un eccesso d'ira, allungò il braccio e gli stritolò un orecchio, trascinandolo dentro casa a forza.
-MELE MELE MELE!!!!!!!- gridò lo scrittore, dolorante.
Kate lo ignorò, continuandolo a stritolare, e, con un leggero calcio, fece chiudere la porta.
Castle provò ancora con la sua parola di sicurezza, ma Beckett ormai lo aveva in pugno e non aveva intenzione di lasciarlo.
Il povero malcapitato quasi cadde quando la detective gli mollò un sonoro schiaffo di rilevante entità sulla guancia.
Lui si passò la mano sul punto colpito e la guardò, basito.
-Ma...???!!!-
-Questo è perché mi hai fatto un pesce d'Aprile di cattivo gusto!- rispose lei.
-Ma io!!!- provò ad insistere lo scrittore.
Non le bastava, era furiosa: non solo le aveva fatto uno scherzo, ma aveva anche avuto il coraggio di riprovarci dopo il Greatest Beckett Prank!
-Questo è perché hai pensato fosse divertente riprovarci ancora!- gridò, mollandogli un calcio che lo fece finire seduto sul sofà.
Kate, con passi molto lenti e con un'espressione omicida in volto, si avvicinò a Castle, spaventato a morte, e lo prese per la cravatta.
Rick stava pensando "ok, adesso mi strozza"
-E questo...- disse lei, mettendosi a cavalcioni su di lui ed attirandolo sempre di più a sè.
-...è perché hai pianto per me...- finì, baciandolo teneramente.
Lui, con il cuore a mille, l'abbracciò e la tenne stretta come per non farla scappare più.
Stettero in quell'abbraccio per qualche istante.
-Kate?- sussurrò Castle nell'orecchio della detective.
-mh?-
-Il miglior pesce d'Aprile di sempre!-