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Autore: XShade_Shinra    31/03/2011    3 recensioni
[#02 – Lenzuola] Nowaki sembrava avere una dedizione particolare per ridurre le lenzuola ad uno straccio per cani, sporcandole di liquidi di vario genere, sudore e roba da mangiare.
[ Shounen-ai/Yaoi - Nowaki x Hiroki (Junjou Egoist) ]
[ FanFiction partecipante alla Challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il Set Epsilon ]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hiroki Kamijō, Nowaki Kusama
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Hot ‘n’ Cold-
[#02 – Lenzuola] Nowaki sembrava avere una dedizione particolare per ridurre le lenzuola ad uno straccio per cani, sporcandole di liquidi di vario genere, sudore e roba da mangiare.
[Shounen-ai/Yaoi - Nowaki x Hiroki (Junjou Egoist)]
FanFiction partecipante alla Challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il Set Epsilon 


-Titolo: Hot ‘n’ Cold
-Autore: XShade-Shinra
-Manga: Junjou Romantica
-Pairing: Nowaki x Hiroki (Junjou Egoist)
-Genere: Introspettivo, Sentimentale, Romantico
-Rating: Giallo
-Warning: E se..., Shounen-ai/Yaoi
-Capitoli: One-Shot
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Il titolo è preso dalla famosa canzone di Katy Perry, che trovo PERFETTA per Hiro-san! XD
Quella che seguirà è una storia divina in due parti, con il POV di Nowaki e quello di Hiroki.
Scrivere una storia di 50 frasi con 50 prompts è stato terribile (un'esperenza da non rifare xD), ma alla fine sono abbastanza soddisfatta del risultato, e spero possa essere gradito anche a voi. Buona lettura! ^^



- Hot ‘n’ Cold -

#01 – Gelosia
Hiro-san non mi aveva mai dato la sensazione di essere un tipo geloso, prima di presentarsi al mio posto di lavoro e dare un pugno ad un mio senpai che, secondo lui, mi stava troppo appiccicato.
#50 – Manette
Con quel suo gesto sconsiderato aveva seriamente rischiato di finire in manette, ma avevo messo una buona parola a riguardo, cercando di fare leva sull’alto livello di stress che aveva accumulato in quei giorni e sul buon cuore del senpai.
#04 – Interrogatorio
Di certo, però, non scampò ad un interrogatorio; non fatto dalla polizia, ma da me in persona, perché mi spiegasse quel suo sfogo.
#29 – Lacrime
Calde lacrime stillarono dai suoi occhi, scorrendo sulle guance, mentre metteva a nudo le sue debolezze per farmi partecipe delle sue paure, tra cui la più grande: quella di perdermi.
#16 – Istante
In quell’istante mi sentii l’uomo più felice del mondo, perché sapevo di avere trovato la persona migliore del mondo, e quella persona voleva restare con me… per sempre.
#05 – Melodia
Le sue parole mi parvero come una melodia dolce e timida, che mi impedì di resistere oltre; così lo abbracciai, baciandolo con passione nonostante fossimo in un luogo pubblico e sapessi bene che lui odiava queste cose.
#49 – Note
Se fossimo stati a scuola – io alunno e lui insegnante –, mi avrebbe messo una nota lunga mezzo registro.
#06 – Lavoro
« Io sto lavorando anche per te », sussurrai piano sulle sue labbra, « Voglio poterti mantenere, voglio poter essere un compagno sul quale potrai sempre fare affidamento… Voglio essere il migliore per te. » 
#41 – Aereo
Presi un profondo respiro e continuai:
« Ti ricordo che fu per questo motivo che presi quell’aereo per New York, anni fa. »
#21 – Salato
A quelle parole le sue lacrime si fecero ancora più copiose, e gliele portai via con la lingua, avvertendone il sapore salato.
#09 – Chiave
Presto avremmo avuto la chiave della nostra nuova casa e ne avrei fatto fare due paia, una per me e una per Hiro-san, perché non sarei mai riuscito a vivere senza di lui.
#22 – Pelle
Avevo bisogno di sentire il calore della sua pelle sotto le mie dita, ne avevo bisogno per vivere.
#24 – Maglia
« Ti amo, Nowaki… », mi sussurrò, afferrandomi per la maglia che spuntava dal camice aperto – per fermarlo e avere chiarimenti non mi ero neppure cambiato; avrei dovuto mettere il camice a lavare la sera stessa.
#48 – Lingua
« Anch’io », risposi, mentre la mia lingua si intrufolava nuovamente nella sua bocca per un altro bacio, più erotico e passionale del primo.
#25 – Gelo
« Andiamo a casa? », chiese, tremando per il gelo della tarda serata, una volta terminato il nostro bacio.
#28 – Oscurità
« Certo », risposi, iniziando a camminare con lui, mano nella mano nell’oscurità di quell’intricato labirinto di sporche viuzze che formavano una scorciatoia per quella che presto sarebbe stata la nostra ex–casa.
#18 – Rossetto
Arrivati a casa, le labbra di Hiro-san erano talmente rosse a causa dei baci che ci scambiammo durante il percorso, che sembrava quasi che avesse il rossetto, ma – troppo attaccato al dono della vita – evitai di farglielo notare.
#45 – Sesso
Inutile dire che festeggiammo la nostra unione e il nostro amore – ero certo che mai si sarebbe spento – con del sesso dolce ma selvaggio, come quello che piaceva a noi.
#11 – Biancheria
La biancheria andò dispersa per tutta la casa già da prima che arrivassimo nel nostro letto, assaporando il frutto proibito della nostra passione.
#27 – Alba
All’alba, quando ci svegliammo, trovai ancora Hiro-san abbracciato a me, esattamente come ci eravamo addormentati.
#44 – Bracciale
Avevo talmente tanto sonno che scambiai il suo orologio da polso per un bracciale e quindi dovetti controllare l’orario dall’orologio a parete, che segnava le cinque e mezzo del mattino.
#47 – Penna
Presi una penna dal comodino sporco di macchie di caffè, gli scrissi un messaggio sul post-it:
“Hiro-san, devo andare a lavoro; ci vediamo per cena…
Ti amo”,
e gli diedi un bacio tra i capelli prima di alzarmi, diretto in bagno.
#39 – Ossessione
Hiro-san era una persona strana, manesca, acida, impettita, fortemente vergognosa e perennemente imbronciata, ma aveva anche un quantitativo notevole di qualità, che aveva mostrato quasi esclusivamente a me, facendomi sentire veramente speciale, come mi aveva dimostrato la sera prima; ed era per questo motivo che non sarei mai riuscito a fare a meno di lui: era ormai diventato la mia ossessione, la mia unica ragione di vita.

◊●◊●◊●◊●◊●◊

#02 – Lenzuola
Nowaki sembrava avere una dedizione particolare per ridurre le lenzuola ad uno straccio per cani, sporcandole di liquidi di vario genere, sudore e roba da mangiare.
#03 – Caffè
Per non parlare poi della gocciolina killer di caffè che cadeva ogni volta, macchiando anche le federe dei cuscini e il coprimaterasso o, peggio, lasciava l’impronta tonda sul comodino!
#08 – Libro
Dovevo però riconoscere che stava attento a non sporcare in alcun modo il libro che tenevo vicino al letto, anche perché, se lo avesse fatto, probabilmente sarebbe dovuto andare da un collega per farsi suturare le ferite date dai volumi di cui lo avrei crivellato.
#46 – Polvere
Un giorno decisi di pulire un po’ dalla polvere la libreria, e mi isolai dal mondo mentre facevo quelle pulizie; tanto da non sentire che Nowaki era rientrato a casa e teneva in una mano un pacchetto per me, mentre con l’altra mi toglieva un batuffolo di polvere da sopra il foulard che avevo indossato per ripararmi i capelli.
#17 – Cane
Un cagnolino di pelouches cucito alla bell'e meglio utilizzando diversi tipi di pile colorato non rientrava certo nella lista dei regali che avrei voluto da “Babbo Natale”, quindi perché Nowaki me ne aveva appena regalato uno e aveva in viso uno strano sorriso?!
#14 – Regalo
« Non… Non ti piace il mio regalo, Hiro-san? », mi domandò con gli occhi tristi.    
#07 – Denti
Digrignai i denti esattamente come una bestia, pronto a far valere le mie ragioni:
« Ti sembro un poppante? », chiesi, soffiando come una serpe, non molto sicuro delle mie facoltà mentali, sventolandogli il pupazzetto davanti ai suoi profondi occhi scuri.
#10 – Sguardo
Il suo sguardo non mutò di espressione, rimanendo malinconico anche quando si riprese il cane in pile, abbassando gli occhi:
« Scusa… », borbottò triste.
#31 – Occhiali
« Nulla », risposi, inforcando gli occhiali da lettura e prendendo un tomo, avendo ormai perso la voglia di pulire.
#19 – Orologio
Guardai l’orologio, e notai solo in quel momento che Nowaki era tornato prima da lavoro, ma non chiesi spiegazioni, andando verso la scrivania.
#20 – Computer
« Hiro-san? », mi chiamò nel frattempo che accendevo il computer per catalogare quel tomo che, ne ero certo, non compariva nell’elenco che avevo creato nel mio archivio principale di libri.
#12 – Massaggio
« Dimmi », risposi scocciato, mentre il messaggio di benvenuto compariva sul mio laptop.
#38 – Significati
« Non hai capito perché te l’ho regalato, vero? Non ne hai colto il significato? », chiese ancora, facendomi roteare gli occhi.
#37 – Sfumature
Come se quello stupido aggeggio potesse avere delle diverse sfumature di interpretazione…
#36 – Ripetere
« Mi devo forse ripetere? E’ una cosa stupida per bambini; ti ricordo che sono anche più grande di te », gli feci notare.
#23 – Dolce
« No, è solo che… » sussurrò, dolce come il miele, « …Quel cane l’ho cucito io », spiegò, stringendo il peluche nella sua grande mano, facendomi impallidire.
#33 – Taglio
Solo allora notai che nella mano utilizzata per togliermi di dosso la polvere aveva due cerotti ai polpastrelli e uno più grande nel palmo, sicuramente causate dagli aghi per cucire o dalle forbici utilizzate per tagliare la stoffa.
#34 – Anniversario
« Le infermiere hanno fatto questi animaletti per i bambini dell’ospedale, e io mi sono fatto insegnare come si fa così da regalartene uno, Hiro-san », mi spiegò mite, « Poiché non sapevo cosa regalarti per l’Anniversario del nostro fidanzamento, e presto dovrò prendere la nuova casa, quindi ho preferito optare per qualcosa di semplice, ma fatto da me », continuò, con la testa sempre più bassa, « Non pensavo che non ti sarebbe piaciuto… »
#26 – Pallone
Tralasciando il fatto che il nostro anniversario di fidanzamento sarebbe stato solo due settimane dopo, quella dichiarazione mi mandò nel pallone, facendomi sentire un benemerito… stronzo.
#42 – Viaggio
Mi sai meritato un viaggio di sola andata per il “fanculo”, senza possibilità alcuna di ritorno, e tutto per colpa del mio stupidissimo ed insensato orgoglio.
#13 – Sete
Naturalmente non lo diedi a vedere, cercando di nascondermi ancora oltre la mia corazza, e mi alzai, andando verso di lui:
« Ho sete… » borbottai – e in effetti sentivo la gola impastata e secca, riarsa –, e passando mi avvicinai a Nowaki, riprendendo il mio cagnolino per la collottola, « Vuoi qualcosa anche tu? », domandai al mio coinquilino, senza voltarmi e tenendo il peluche tra le braccia.
#32 – Latte
« Sì », mi rispose, e dalla voce sembrava che sorridesse, « prendo volentieri del latte, Hiro-san. »
#40 – Sabbia
Sorrisi non visto, e gli presi la mano con la faccia in fiamme a causa dell’imbarazzo, sussurrandogli uno “scusami”, appena accennato, come vento che soffia tra la sabbia, facendo scorrere i granelli gli uni sugli altri, e bastò un suo abbraccio per farmi capire che tutto tra di noi si era risolto, come al solito.
#35 – Quadro
« Nowaki, » lo chiamai piano, « perché mi hai dato il regalo in anticipo? » chiesi, e lui mi rispose pacato:
« Il vero regalo te lo darò il giorno stesso: è un quadro. »
#15 – Fotografia
Feci per rispondergli, quando lui continuò:
« Esattamente, è una fotografia incorniciata, di una volta molto speciale, Hiro-san » spiegò, dandomi dei piccoli baci sul collo, mentre stringevo il peluche per sfogare la vergogna e l’eccitazione che mi davano la sua bocca e le sue mani che cominciarono a scorrere sul mio torace, sopra la camicia.
#43 – Bosco
« E cosa… » feci per dire, ma non vi riuscii a causa della sua lingua che andò a leccarmi l’orecchio, facendomi rabbrividire e pensare che sarebbe stato meglio essere come uccel di bosco non appena finito un litigio e non chiedere altri chiarimenti, o ogni volta saremmo finiti a letto – non che imi dispiacesse, chiaro. 
#30 – Tatuaggio
Capii che non me lo avrebbe detto, lasciandomi la sorpresa, e decisi di non dirgli di rimando quello che avevo in mente per lui: un tatuaggio con i nostri nomi incisi sopra, esattamente nel fianco che Nowaki mi stava accarezzando in quel momento, per poi baciarmi profondamente; sospirai, lasciandomi coccolare dalle sue grandi e sapienti mani che tanto adoravo, mentre il pelouches faceva da muto testimone al nostro amore che iniziava a consumarci piano, divorati da quelle fiamme ardenti che non avrebbero mai smesso di bruciare, ogni volta. 


§Owari§
XShade-Shinra

  
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