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Autore: _Globulesrouge_    01/04/2011    20 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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23- Undress Me


When I can't see right in your eyes
When I'm surrounded in the craziness of time
When your understanding is trying hard to stand still
When I wear layers of my pride, you should

Undress me, undress me
Unlock this chain and set me free
Remind me to be myself
Undress me, undress me
Unleash my heart and make me see
When I become someone else


Il cuore di Elena iniziò a battere all’impazzata, così forte che per due volte dovette mettersi una mano nel petto per assicurarsi che fosse ancora dentro di lei e non stesse per esplodere in mille pezzi, si toccò le labbra incredula di quanto fosse successo pochi secondi prima; Damon l’aveva baciata.
Quel bacio era stato breve ed appena accennato, le labbra di Damon si erano soltanto appoggiate sulle proprie, in modo casto, privo di malizia, eppure si sentì bruciare come immersa in un fuoco; dalla bocca alla punta dei piedi, ogni parte di lei era rimasta come scottata da quel gesto così lieve ma così intenso allo stesso tempo.
‘’Elena calmati’’ si disse toccandosi nuovamente le labbra e respirando a fondo per riacquistare la ragione.
Elena uscì dall’enorme vasca pensando che una doccia ghiacciata avrebbe sopito le bruciature roventi che quel bacio aveva provocato in ogni molecola del suo corpo; il bagno secondario della stanza-piscina sarebbe stato l’ideale per una bella doccia; così Elena si tolse il costume e insaponò ogni millimetro della sua pelle come se potesse lavare via quel bacio, come se potesse cancellarlo con la schiuma saponosa del detergente.
Si attorcigliò un asciugamano e uscì dalla stanza con i capelli e la pelle ancora impregnati di acqua gelida; si sarebbe dovuta vedere con John e Isobel quel pomeriggio e nonostante vederli le sembrasse una tortura, tutto in quel momento pareva essere un diversivo ideale per non doversi intrattenere con Damon perché ogni momento che i due passavano insieme da soli rischiava di diventare pericoloso come l’alcool nel fuoco.
‘’Potevi usare il bagno della camera per farti la doccia’’ la freddò Damon materializzandosi di fronte a lei, ‘’Non tremare, nessuno ha intenzione di violentarti’’ concluse con tono duro.
Elena non rispose e si avviò verso la camera da letto per vestirsi e andarsene il prima possibile lontano da Damon; afferrò la maniglia gelida della porta per aprirla ma nello stesso istante in cui le sue mani toccarono l’ottone l’asciugamano attorcigliato intorno al proprio corpo cadde a terra svelando il suo corpo nudo e inerme di fronte agli occhi del vampiro.
Damon in un attimo fu di fronte a lei per porgerle l’asciugamano, rimasero una manciata di secondi in quel modo, l’uno di fronte all’altro, accovacciati a terra e uniti da un telo che l’uno e l’altra avevano afferrato per i lembi opposti. In quel frammento di tempo il mondo parve fermarsi e l’aria cessare di riempire la materia circostante, Elena si ritrovò nuda e impotente di fronte all’unico uomo che avesse saputo accendere ogni millimetro della sua carne senza neanche sapere perché o come; continò a fissarlo negli occhi color cielo incapace di staccarsi da quello sguardo, come se la tenesse legata a lui con delle catene invisibili.
Damon si avvicinò a lei ulteriormente nel modo veloce e impulsivo che caratterizzava la sua specie e scaraventò lontano l’asciugamano profumato che si era frapposto tra loro.
Il vampiro iniziò a baciarla con un trasporto e una passione che non aveva mai messo in nessuno dei suoi infiniti rapporti, Elena provò a dirgli di smettere ma la sua lingua stava già rispondendo a quel bacio rovente; quel bacio che in un solo istante spense ogni suo lato razionale per tramutarsi in un vortice di passione incontrollabile.
‘’Penso che dovremmo fermarci qui’’ farfugliò Elena con le labbra ancora rosse per quel bacio impetuoso, mentre con l’altra mano cercava invano l’asciugamano che Damon aveva scaraventato in un punto incognito della stanza.
Damon non rispose e senza sapere come Elena si trovò distesa nel soffice letto bianco completamente nuda e immobile con Damon al suo fianco che si portò sopra di lei senza ascoltare nessuna delle sue suppliche.
‘’Damon ti prego..’’ provò a dire Elena, ma un altro bacio più rovente dei precedenti le fece morire quelle parole in gola. Le sue mani iniziarono ad esplorare il corpo di Damon, quel fisico così scolpito e perfetto che aveva soltanto potuto guardare di nascosto adesso era lì, immediatamente sopra di lei a contatto con la sua stessa pelle, fuso con il suo addome come se fossero stati una cosa sola.
Damon iniziò a baciarle il collo indugiando nell’aorta che, in quel gesto passionale aveva cominciato a pompare sempre più sangue, rendendo l’odore della ninfa vitale che lo caratterizzava ancora più forte e bruciante per Damon; tuttavia si limitò soltanto a baciarla mentre i suoi addominali scolpiti si contraevano sempre più velocemente per spingersi all’interno del corpo di Elena, la quale aveva aperto le gambe senza rendersi minimamente conto di quello che stesse facendo; la sua mente era altrove, adesso erano soltanto Elena e Damon nudi in un letto e incapaci di resistersi.
Damon afferrò i suoi seni rotondi e perfetti mentre continuava a spingersi sempre più dentro di lei, Elena provò a non urlare, ma in quell’istante nulla era razionale, nulla era comprensibile se non l’immenso piacere che entrambi stavano provando.
‘’Mi ami?’’ esclamò Damon guardandola con malizia mentre con le dita le toccava l’ombelico per spingersi sempre più in basso, ‘’mi ami?’’ le chiese nuovamente smettendo di muoversi sopra di lei in quella danza di piacere e peccato che li stava travolgendo entrambi.
‘’Ti amo’’ rispose Elena baciandolo con foga, incapace di resistere al richiamo dei propri sensi e al calore dei loro corpi, poi alzò lievemente il bacino guardandolo negli occhi come per invitarlo a possederla nuovamente.
Qualcuno dal corridoio della porta dell’hotel bussò insistentemente; avrebbero dovuto parlare con Isobel, John e Andrew, ma in quel momento nessun rumore, nessun terremoto, nessun richiamo sarebbe stato in grado di staccare i loro corpi che fusi assieme come lava rovente continuavano imperterriti quella danza di piacere, abbandonandosi completamente al soddisfacimento di ogni loro voglia.


Undress me, undress me
Unlock this chain and set me free
Remind me to be myself


‘’Perché non aprono?’’ farfugliò John dietro la porta, ‘’lasciali in pace’’ disse Andrew invitandolo a smettere di accanirsi contro il legno, ‘’sanno che dobbiamo vederli, sono sicuro che stanno bene entrambi’’ provò a tranquillizzarlo il lupo, ‘’noi tre invece abbiamo molte cose in sospeso di cui parlare’’ concluse trascinando la figlia in direzione dell’ascensore.
‘’C’è una cioccolateria qui sotto’’ esclamò John non troppo convinto dell’opportunità di allontanarsi da quell’hotel.
‘’Bene!’’ esclamò Andrew ordinando una cioccolata alla gianduia, ‘’perché non mi avete mai detto nulla di Elena?Io avrei capito’’ provò a giustificarsi.
‘’Te l’avremmo detto se le cose fossero andate meglio’’ si giustificò Isobel fingendosi impassibile, ‘’purtroppo io e John non eravamo così innamorati come credevamo da giovani, non siamo stati in grado di sopportare tutto questo; in fondo l’unica persona che abbia mai veramente amato è stato Rick’’ lo freddò la donna rabbrividendo al contatto con la tazza bollente.
‘’Ti ci sono voluti diciotto anni per ammetterlo’’ esclamò John, ‘’io ho provato a ricucire i rapporti con la nostra famiglia, io sono stato vicino a Elena anche se mi sono fatto odiare, io sapevo per lo meno quale fosse il suo volto, tu al contrario te né sei sempre fregata!’’ la accusò John puntandole il dito contro; l’uomo provò a mettere tutta l’indifferenza che aveva dentro di sé in quelle parole, ma il tono di voce scosso e superbo celava un antico rancore che gli anni non erano ancora riusciti a sopire del tutto.

*****Inizio FlashBack*****

‘’E’ una bambina’’ esclamò soddisfatto il fratello di John aiutando a far partorire Isobel nel suo ambulatorio; gli occhi dell’uomo si riempirono di lacrime di gioia nel vedere il miracolo della nascita materializzarsi dinanzi a lui; un miracolo che lui e sua moglie Miranda per anni avevano tentato invano di poter realizzare anche per loro stessi.
‘’Come la chiamerete?’’ le chiese il dottore porgendo la piccola Elena in braccio al fratello John.
‘’Non voglio saperlo’’ lo freddò Isobel senza guardarli negli occhi.
‘’Cosa stai dicendo?’’ le chiese il giovane biondo ignaro dei pensieri che la fidanzata stava covando dentro di sé ormai da qualche mese.
‘’Non cela faccio a portare avanti questa cosa’’ affermò la giovane piangendo, ‘’non cela faccio ad essere una madre, non voglio mettere la mia vita da parte per dedicarmi alla sua’’.
‘’Ma cosa stai dicendo?’’ le disse John con gli occhi inumiditi, ‘’avevi detto che insieme ce l’avremmo fatta, non puoi abbandonarla.’’
‘’E’ nata’’ esclamò Isobel, ‘’darle la vita per me è stato già abbastanza, spero che un giorno possa capire e perdonarmi..’’ affermò convinta, ‘’merita una madre migliore di quella che potrei essere io’’.
‘’Un figlio è una benedizione’’ provò a convincerla il maggiore dei fratelli Gilbert, ‘’ti pentirai di questo prima o poi’’.
‘’Voglio tornare a casa e fingere che nulla di questo sia mai successo, non credo di amarti abbastanza per dividere tutto questo con te..’’ affermò Isobel con parole taglienti come lame guardando John dritto negli occhi che non poté far a meno di uscire dalla stanza completamente affranto.
‘’Ha ragione Isobel’’ disse al fratello sottovoce, ‘’non valgo niente e nessuno merita un padre come me’’
‘’Ma io ti aiuterò John, sono tuo fratello, puoi contare su di me’’ provò invano il maggiore a confortarlo.
‘’Tu e Miranda sarete dei genitori perfetti, voi due meritate una bambina così bella, non io’’ gli rispose senza prendere fiato dicendogli le parole più difficili della sua vita mentre lasciava l’ambulatorio ‘’mi sarebbe piaciuto chiamarla Elena, come nostra madre’’ concluse John prima di lasciare definitivamente la stanza.

***Due anni dopo….

‘’John Miranda non sta bene e dobbiamo fare degli accertamenti, Elena è piccola e la baby sitter è malata’’ gli disse il fratello con tono deciso, ‘’credi di potercela fare ad accudirla per mezza giornata?’’
‘’Veramente dovevo vedermi con i miei amici oggi pomeriggio’’ gli rispose John facendo il vago.
‘’Devo ricordarti chi è in realtà questa bambina?Pensi di riuscire a fare lo zio?’’ lo zittì l’uomo con sguardo duro.
‘’Ok, rimanderò i miei impegni’’ gli rispose John, ‘’tu assicurati che la gravidanza di Miranda proceda per il meglio’’ continuò dandogli una pacca sulla spalla.
‘’Elena vuoi stare il pomeriggio con lo zio John?’’ le disse il padre prendendola in braccio, ‘’io e la mamma andiamo in ospedale a controllare che il fratellino in arrivo stia bene’’ la rincuorò l’uomo prendendola in braccio.
‘’Uffa lo zio John non mi piace’’ farfugliò Elena che aveva iniziato a parlare da poco, ‘’però per il fratellino posso farlo’’ disse sorridendo al padre con gli occhi neri e grandi che da sempre avevano caratterizzato il suo bel volto.

‘’Adesso lo zio ti porta ad una festa’’ le disse John caricandola nella sua auto decappottabile, ‘’il papà mi mette sempre nel seggiolone’’ esclamò Elena con gli occhi vispi rifiutandosi di salire nell’auto.
‘’Ormai sei grande per il seggiolone’’ esclamò John caricandola di forza nell’autovettura.
Il viaggio fu breve, John percorse delle strade che pochi anni prima era avvezzo fare spesso per andare in contro alla sua fidanzata; una chiesa addobbata di fiocchi bianchi e automobilisti che suonavano i clacson spiccavano nel mezzo del tranquillo paese natale di Isobel.
‘’Cosa sarà venuto a fare quel fannullone?’’ chiese sottovoce Andrew alla moglie Marion girandosi lievemente verso l’ingresso della chiesa nello stesso istante in cui Isobel e Alaric stavano facendo le loro promesse matrimoniali.
‘’Con che faccia si è presentato qui?’’ gli rispose Marion lievemente scossa, ‘’ricordi Isobel quanto fosse sconvolta del fatto che John l’avesse lasciata perché aveva messo incinta un’altra donna?’’
‘’Già’’ le rispose stizzito Andrew, ‘’quel buono a nulla avrebbe voluto sposare Isobel pur avendo fatto una figlia con un’altra, che squallore’’ commentò gettando un’occhiata fastidiosa a John che giaceva in piedi alla navata con la figlia in braccio.
‘’Che bella la sposa zio’’ disse Elena sorridendo.
‘’Già’’ esclamò John accarezzandole la guancia una volta resosi conto che le persone intorno a lui lo stavano guardando con astio, ‘’non merita la nostra presenza qui’’ concluse l’uomo uscendo dalla chiesa mentre sentiva le gambe farsi improvvisamente estremamente molli.


*****fine Flashback*****

‘’Ma allora quella bambina era Elena?’’ chiese Andrew sempre più confuso, ‘’quella bambina era anche tua figlia?’’ disse sconvolto rivolgendosi a Isobel.
‘’Come hai potuto inscenare una cosa simile?’’ la aggredì John pensando a come avesse raccontato una versione dei fatti molto alternativa all’originale.
‘’Non mi sono pentita mai delle mie scelte’’ esclamò Isobel tagliente come una lama, ‘’essere un vampiro è stata l’unica cosa che io abbia mai voluto’’ mentì alzandosi dal tavolino della cioccolateria per non mostrare ai suoi interlocutori che quei ricordi avevano sconvolto anche lei.



‘’La doppelganger è a Parigi!’’ esclamò Sabrina a Erones in preda alla foga.
‘’Non dire sciocchezze strega maledetta’’ le rispose Erones arrabbiato per non aver ancora trovato ciò che voleva.
‘’Aveva un bracciale con le incisioni di Tanis’’ continuò la strega con voce ferma, ‘’dobbiamo andare da lui’’ gli disse riuscendo a convincerlo.
‘’Perché la gioielleria è chiusa?’’ disse con tono minatorio Erones entrando nello squallido scantinato di Tanis; uno degli individui che più aveva detestato nella propria vita e che suo malgrado continuava a cercare ogni qual volta volesse delle precise informazioni.
‘’Non vedi che non sto bene?’’ esclamò il vampiro mostrandosi finalmente agli occhi del licantropo con ancora le ferite purulente del morso del lupo.
‘’Chi ti ha fatto questo?’’ gli chiese Erones strabuzzando gli occhi, ‘’solo certi licantropi possono ridurre in un tale stato gli originari’’
‘’Erones sei sveglio come al solito’’ lo canzonò Tanis battendo le mani rumorosamente e ridendo a squarciagola nonostante che il dolore delle ferite che lo stesse trucidando.
‘’Il licans Petrov è stato qui?’’ chiese con tono deciso. ‘’Non solo lui’’ esclamò il vampiro portandosi vicinissimo al lupo, così vicino che Erones poteva sentire il suo fiato putrefatto e malato bruciargli le narici, ‘’anche la doppelganger!Per un attimo ho creduto che fosse Katerina, ma era umana!’’ affermò con tono deciso distaccandosi dal licantropo immortale.
‘’Cosa è successo qui dentro?’’ gli chiese Erones dando un calcio al vecchio tavolo.
‘’Fai come fossi a casa tua vecchio lupo’’ lo canzonò Tanis toccandosi con una mano la ferita in via di putrefazione, ‘’tu sai cosa possa guarirmi; l’unica cura che possa far cessare il mio deterioramento, la tua parola che mi darai ciò che voglio ed io ti dirò tutto’’ concluse il vampiro guardandolo con gli occhi pieni di follia.
‘’Affare fatto’’ gli rispose Erones stizzito e scocciato di dover venire nuovamente a patti con quel losco individuo.
‘’Il tuo licans Petrov ha preso il cofanetto!’’ esclamò Tanis soddisfatto, ‘’ovviamente non può minimamente immaginare cosa possa contenere, però è nelle sue mani’’.
‘’Di cosa cazzo stai parlando?’’ si avventò su di lui il licantropo sbattendolo a terra.
‘’Credi davvero che il sangue dei prescelti sia sufficiente ad uccidere voi capostipiti delle razze immortali?O meglio dovrei dire ex immortali vista la decadenza mortale in cui versa la tua specie di cani randagi’’ lo canzonò Tanis.
‘’Non dire stronzate Tanis; non esistono armi per uccidere me e Klaus, altrimenti le avrei usate su di lui già da tempo’’ gli disse il lupo facendo capire che la sua pazienza stava per esaurirsi.
‘’Oh peccato, tuo fratello sa dell’esistenza dell’arma e del suo potere, potrebbe usarla contro di te’’ gli ripose il vampiro, ‘’ma non preoccuparti chi ha lo scrigno adesso non sa come aprirlo’’.
‘’Dimmi come cavolo si apre!’’ gli disse Erones in preda alla foga iniziando a staccare gli antichi quadri che ritraevano il fratello Klaus a corte in compagnia dei propri fedeli; in tutti i quadri il volto di Tanis era stato cancellato per via del suo tradimento.
‘’Ho fatto fare quella scatola tanto tempo fa per Katerina, ma non ho mai avuto il tempo di dirle che conteneva l’arma che avrebbe potuto uccidere Klaus.’’ Disse Tanis soddisfatto, ‘’adesso so che il licantropo prescelto riporterà la scatola da lei’’.
‘’Come si apre?’’ insistette Erones continuando a distruggere quegli antichi quadri.
‘’C’è un solo modo per aprirla senza che il suo contenuto vada distrutto per sempre; due pentagoni complementari si intrecceranno tra loro uniti da una catena d’oro che combacia perfettamente con essi; tre sono i pezzi che formeranno la chiave dello scrigno’’.
‘’Dove sono?’’ lo interruppe Erones facendosi sempre più minaccioso.
Tanis si sfilò dal collo un amuleto dorato pentagonale con al centro un perno e delle scanalature in bassorilievo; questa è una chiave’’ disse porgendola a Erones, ‘’la doppelganger umana porta ignara al suo polso l’unica catena che legherà i due pentagoni assieme’’.
‘’E la terza chiave?’’ gli chiese Erones stringendo tra le mani il pentagono dorato.
‘’La terza chiave giace nel corpo di Katerina, fui io ad operarla quando partorì la sua stirpe, fui io a ricucire la sua pelle dopo aver messo dentro di lei la chiave; Katerina porta in grembo, sotto la sua stessa pelle la terza chiave’’ concluse il vampiro.
‘’Lei è a conoscenza di portare la chiave dentro di sé?’’ gli chiese Erones incredulo.
‘’Soltanto io lo so!’’ gli rispose Tanis ridendo a squarciagola, ‘’dammi la cura adesso!’’
‘’Davvero pensi che ti dia una sola goccia del mio sangue per guarire?’’ lo guardò Erones con estrema pena, ‘’muori stupido pazzo’’ gli disse scaraventandolo a terra con tutta la sua forza.
‘’Soltanto il sangue del capostipite licans immortale può salvare un vampiro dal morso di un licantropo’’ lo supplicò Tanis strisciando a terra per il dolore delle ferite che diventava sempre più forte, ‘’avrai ancora bisogno di me stupido cane’’ continuò a dire senza poter essere ascoltato rotolandosi a terra per il dolore.



‘’Stefan domani c’è il ballo organizzato da Carol Lockwood e ancora non sono pienamente convinta del vestito che ho comprato, senza contare che non ho un accompagnatore’’ sbuffò la bionda verso l’amico al ritorno della solita caccia notturna.
‘’Il vestito ti sta benissimo, te l’ho già detto mentre lo provavi nel negozio..’’ la tranquillizzò Stefan assaporando il sangue dei coniglietti che avevano appena munto. ‘’Ho sempre paura del paragone con lei’’ gli confessò Caroline in pena.
‘’Con Katherine?Tu sei migliore di lei’’ gli disse Stefan fermandosi un attimo per guardarla negli occhi.
‘’Ma lei è così bella; così uguale a Elena’’ gli rispose con un velo di malinconia.
‘’Tu non sei certo meno bella di loro Caroline’’ gli disse Stefan muovendo il sopracciglio destro, ‘’e con quel vestito rosa sembravi una dea’’ gli disse sincero.
‘’Davvero?’’ gli rispose Caroline paonazza in volto, ‘’grazie, sei un vero amico; non so come fai ma sei un toccasana per la mia autostima’’ lo canzonò Caroline dandogli un pugnetto nella pancia.
‘’Se vuoi posso accompagnarti io al ballo’’ le disse Stefan fingendo di non essere imbarazzato.
‘’Davvero?’’ Caroline iniziò a saltellare su se stessa e portandosi le mani di fronte al viso disse: ‘’E’ bellissimo davvero, grazie!’’ continuò a dire in preda alla foga, ‘’tu sai ballare vero?Non mi farai inciampare?’’ lo provocò Caroline con tono scherzoso.
‘’Spero che tu sappia con chi stai parlando’’ le rispose Stefan ammiccando con falsa modestia mentre la faceva volteggiare su se stessa.




SPAZIO AUTORE:

Inizio subito a stalkerizzarvi per le recensioni!Grazie comunque a tutti quelli che hanno letto <3 Eccomi qui con voi, piaciuto il capitolo?
Iniziamo dagli amati Delena, spero che abbiate apprezzato la scena intensa e hot tra loro, spero inoltre che non vi sia sembrata eccessiva come scena visto che il rating della ff è giallo; comunque credo di non aver sconvolto nessuno via!XD
Come vedete Elena di fronte a Damon non è riuscita ulteriormente a frenare le sue pulsioni e si è data al soddisfacimento dei propri sensi; altre scene tra loro arriveranno presto, in fondo siamo solo all’inizio della loro storia.
Spero inoltre che abbiate apprezzato i flashback su Isobel e John; so che molti di voi non li amano molto (me inclusa) però mi è piaciuto fare questa digressione nel loro passato che anche dal telefilm non si capisce molto come sia stato effettivamente.
Per ciò che riguarda Tanis ed Erones, sono tornati!!Allora molti nodi stanno venendo al pettine perché ci avviciniamo alla resa finale dei conti con Klaus alle porte che vuoi sacrificare i tre; Erones da che parte starà secondo voi?Abbiamo visto dai ricordi passati e dall’avvenimento con Tanis che non è una persona molto affidabile quindi nulla è come sembra con lui!
Degli amati Stefan e Caroline cosa ne dite?Ho voluto mettere questo momento tenero tra loro tanto per non far sempre umiliare quella povera gioia da quella stronzona di Katherine…XD
Però nel prossimo capitolo tornerà anche lei e ci sarà presto il momento del ballo organizzato dalla signora Lockwood, ne succederanno delle belle ma non posso dirvi altro.
Caroline andrà al ballo con Stefan, mentre Katherine secondo voi con chi andrà?Le scommesse sono aperte.
Allora vedo che le persone che seguono la storia crescono a vista d’occhio, allora perché le recensioni diminuiscono?Non abbiate paura a dire due parole perché non mordo e per me sarebbe davvero molto più stimolante scrivere. Quindi fate i buoni e RECENSITE!!!
Adesso devo davvero ringraziare tutti coloro che hanno recensito il capitolo scorso e che sono sempre attivi nel commentare, mi riempite il cuore di gioia ogni volta, senza di voi questa storia non sarebbe mai andata avanti. Grazie davvero di cuore a tutti.
Adesso come ogni volta vado a rispondere personalmente a tutte le recensioni, perché meritate davvero ogni risposta più completa per il vostro affetto; grazie davvero di cuore!
ANGOLO PUBBLICITA’ OCCULTA DELLA STALKER:
In questi giorni in cui la sezione di Vampire Diaries pullula di milioni di storie, mi sono ritrovata a voler esulare dal contesto di TVD per immergermi in altro tipo di storie.
Per questo motivo vorrei segnalarvi due storie molto belle che non trattano di Vampire Diaries; la prima è scritta da due ragazze bravissime, talmente brave e in sintonia che non si sente minimamente lo stacco tra ciò che scrive l’una e ciò che scrive l’altra.
La storia si chiama The Creek-Next Generation (QUI!) e in questa settimana è stata una delle letture più piacevoli che abbia fatto. Non spaventatevi se non conoscete bene il telefilm, la ff tratta della generazione successiva anche se gli amanti Dawson, Pacey, Joey e i vecchi personaggi ritorneranno fuori e poi ci sono davvero molti parallelismi con la vecchia serie televisiva; insomma è adattissima e comprensibilissima sia da chi conosce il telefilm sia da chi non lo ha mai visto. Inoltre l’autrice di questa ff scrive anche delle bellissime storie su Vampire Diaries quindi visitate la sua pagina e non rimarrete delusi!
L’altra storia che vi voglio segnalare è una storia Originale, parla di vampiri ed è un misto perfetto tra Thriller e amore, leggetela davvero perché Alice è bravissima e sembra di leggere un libro vero; la storia si chiama Lie to Me (here!!).
Inoltre come sempre vi ricordo le ff che ho scritto oltre a questa come ‘Alla ricerca di Klaus’ ,(click) esilarante commedia sul cast di vampire diaries e ‘Missing’ ( clik) one shot delena a cui sono particolarmente legata.
Nel prossimo capitolo ho intenzione di spammarvi altre belle storie a tema Vampire Diaries, infatti questa settimana cercherò di individuare tutte le storie che preferisco per segnalarvele nella lettura. Per questa volta ho deciso di rimanere un po’ off topic con la Next Generation di Dawson’s Creek e Lie to Me!
Mi raccomando RECENSITE NUMEROSISSIMI questo capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate, per me i vostri commenti sono molto importanti.
Al prossimo aggiornamento!
  
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