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Autore: JustBelieve    01/04/2011    0 recensioni
"Alcuni dicono che l'amore sia difficile da trovare, altri invece, che la cosa più complicata sia tenerselo stretto quando arriva, l'amore".
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- " Dov'eri finita?" la rimproverò Julia dopo che Sarah si era decisa a tornare controvoglia in pista dall'amica.

Tutto ciò che Sarah voleva in quel momento, era tornarsene a casa e non pensarci più. "Probabilmente mi sono immaginata tutto come al mio solito", pensò tra sè e sè. "Oppure, meglio ancora, quella frase non era rivolta a me", si disse.

Eh già, perchè come la maggior parte delle ragazze della sua età, Sarah era alquanto insicura e severa nei confronti di se stessa.Questo però non influenzava il suo carattere, decisamente forte e determinato.
Non era la tipica ragazzina ingenua, piuttosto "una finta dura" con la testa sulle spalle, se capite ciò che intendo.
Ciò che riusciva a fare meglio era nascondere le proprie paure e insicurezze agli altri, e ci riusciva eccome!
Nessuno doveva sapere ciò che veramente provava, nè come si sentisse la maggior parte delle volte: fuori posto.
Veniva considerata dagli altri un po' "la ragazza dalle mille battute e con la risata sempre pronta" e credetemi, era una maschera che era sempre riuscita ad indossare perfettamente, almeno fino a quella sera.
   
         °°°

- "Io torno a casa, sono stanca e domani devo lavorare" - disse all'amica con tono quasi supplichevole, sperando che la lasciasse andare via da quel posto il prima possibile.
- " Ne sei sicura, Sarah? Guarda che se vuoi vengo via anche io.." - le rispose Julia in tono quasi scocciato, quasi come a dire "non mi cambia niente se ci sei o meno, quindi puoi andartene dove ti pare".

Dopo vari ed inutili tentativi da parte di Julia di convincerla a rimanere, Sarah finalmente si avviò verso quella che doveva essere la cassa, pronta a pagare e tornarsene a casa. In fin dei conti, era ciò che voleva.
Fortunatamente la cassa era libera e la ragazza si avviò con passo deciso verso di essa.
- "Te ne vai così presto? - le disse qualcuno alle sue spalle.

Convinta che fosse un altro tentativo da parte dell'amica per farla rimanere, si voltò di scatto pronta a dirle che se ne stava per andare.
- "Dai Juls, non insistere, io..." - disse tutta d'un fiato.

Voltandosi, la ragazza non si era resa conto che la voce provenisse dall'altro lato della cassa, dov'era appoggiato ad una specie di ringhiera un ragazzo, "quel" ragazzo.
Ci volle un po' prima che realizzasse che chi le stava parlando era proprio Lui. Non appena realizzò la situazione, non riuscì a far altro che arrossire per la figuraccia che aveva appena fatto.

- "Scusami, eri tu che parlavi? Io...Io credevo che fosse la mia amica..." - disse con tono imbarazzato al ragazzo vicino a lei.
- " Ero io, sì. Scusami, non avrei voluto spaventarti ma ti ho vista al bar da sola prima e mi chiedevo come mai..." le rispose Lui, sorridendole.
- " Io... Insomma, non amo le discoteche. Mi ha costretta a venire la mia amica, ma questo posto non fà per me.

Nel frattempo, un cassiere un po' scocciato stava aspettando che si decidesse a pagare.
- " Signorina, mi scusi, che vuole fare? Non posso mica star qui tutta la serata ad aspettare che lei decida cosa fare! - le disse con tono di rimprovero, ma Sarah parve non farci proprio caso.

Ormai si era immersa in quella converazione più di quanto si sarebbe aspettata, più di quanto avrebbe voluto.

- "Scusami, non mi sono presentato. Io sono Lorenzo" - le disse tendendole amichevolmente la mano.
- " I-io s-sono S-Sarah"- rispose farfugliando intimidita la ragazza, mentre si attingeva a stringergli la mano.

Quella fu la prima volta che loro mani si sfiorarono.
Fu il primo vero contatto che ebbero tra di loro e credetemi, fu qualcosa di assolutamente magico.
Lorenzo aveva delle bellissime mani morbide e curate, e alla ragazza questo piacque.
Fu un tocco molto soffice e leggero, ma a Sarah bastò per immaginarsi loro due mano nella mano, un giorno.
Avete presente due mani che si sfiorano? Beh, quello no fu soltanto il tocco di pochi secondi, quel semplice gesto le bastò per sentire i fuochi d'artificio tutt'intorno a lei.

Passarono tutta la sera a parlare dei loro gusti, raccontandosi a vicenda diversi divertenti aneddoti e disavventure.
 
Per la prima volta dopo mesi, Sarah realizzò di sentirsi bene in compagnia di qualcuno.
Era tanto tempo che evitava lunghe chiaccherate con chiunque, ma quel ragazzo le dava una strana, positiva sensazione.

Era tanto tempo che non sentiva battere il suo cuore così forte.

Si era ormai fatta notte quando Sarah decise di tornare a casa; mentre guidava ripensava alla bella serata che aveva passato in compagnia di quel ragazzo e si chiedeva se l'avrebbe mai rivisto.
"Ci siamo scambiati i numeri, è vero, ma questo non significa niente" pensò fra sè e sè. "Magari aveva solo voglia di parlare con qualcuno. Sì, sicuramente è già impegnato e voleva solo distrarsi", si disse maledicendo la sua insicurezza.

Quella sera la ragazza tornò a casa felice, provando però una leggera amarezza poichè temeva che quello fosse stato soltanto uno dei suoi soliti incontri destinati a non durare più di una serata.

S'infilò cautamente nel letto cercando di far piano per non svegliare i suoi genitori, quando tutto d'un tratto, vide illuminarsi il display del suo telefonino.
Si alzo controvoglia, convinta fosse una delle solite pubblicità che le mandavano e si diresse verso il comodino.

Quello che lesse invece la sorprese moltissimo, tanto che dovette trattenersi per l'esagerata reazione a ciò che aveva appena letto.

"
Buonanotte, viso di fragola. L."
  
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