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Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    01/04/2011    7 recensioni
"Sasuke si voltò verso i suoi compagni, i suoi amici.. era moltissimo tempo che non pronunciava quella parola e ora più che mai gli sembrava avesse un significato importante ma soprattutto forte. Li guardò negli occhi, uno ad uno, e si rese conto che in quell’ennesima battaglia non sarebbe stato solo. Non lo sarebbe stato mai più...".
Una storia in cui i sentimenti ed i rancori ritornano come uragani a travolgere rapporti ed amicizie, dove ogni singolo personaggio apre mente e cuore al lettore, lasciando trasparire parti di se stesso che non ci si aspettava... e tutto grazie ad un apparente tranquillo picnic tra amici di vecchia data e l'arrivo irruente dell'Organizzazione Alba, con nuovi obbiettivi da raggiungere...
PS.La calma è la virtù dei forti!
PPS. questa è una fanfic-esperimento non rispecchia il mio modo di scrivere ma piuttosto un tentativo di aprirmi altre strade, ma questo non significa che non abbia un suo significato =)Per cui siate generosi con le recensioni grazie =)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Temari, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Avventure!'
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NOTA DELL’AUTORE:
I primi due capitoli sono un po’ di “presentazione” della situazione e dei personaggi! Per cui abbiate la pazienza di andare un po’ avanti nella lettura, vedrete che la storia diventerà più intrigante e i personaggi più affascinanti!! =)
PS. Questa fanfic è un mio esperimento riguardo al modo di scrivere, fatemi sapere con un commento come vi sembra ;) Grazie!!!

 
 
 
La ragazza dai capelli rosati era in cucina, intenta a terminare di farcire l’ultimo tramezzino che le era rimasto tra le mani: aveva organizzato un picnic con i suoi amici appena fuori dal Villaggio della Foglia e si era promessa di preparare panini e snack per tutti quanti, non poteva lasciare che qualcuno restasse senza pranzo!
Con molta cura aveva predisposto un capiente cestino di vimini che aveva ricoperto con la classica tovaglia bianca a quadretti rossi (o rossa a quadretti bianchi?) ed era riposto sul tavolo di legno, poco distante da lei.
Canticchiava allegra nella quiete del suo appartamento quando quella tranquillità venne interrotta dall’arrivo irruente di Naruto dalla finestra proprio dietro le sue spalle: per lo spavento, la ragazza fece un balzo ed il tramezzino cadde a terra, così da farla imbestialire, come solito, contro Naruto.
 - Naruto Uzumaki!  Possibile che per te sia così difficile entrare dalla porta?! – disse la ragazza ancora innervosita, fissando il biondo con i suoi occhioni verde acqua, anche se quest’ultimo sembrava tutt’altro che preoccupato.
- Eddai Sakura, scusa! Non volevo spaventarti! – disse con un sorriso smagliante
- certo che tu, Naruto, non hai un briciolo di grazia quando fai le cose! – intervenne un ragazzo moro e di bell’aspetto, entrando anch’egli dalla finestra ma con più cautela e attenzione. Sakura placò immediatamente il suo istinto omicida nei confronti di Naruto e posò il suo sguardo su quel bel ragazzo che lei amava da così tanto tempo, senza sentirsi totalmente ricambiata… Meno male che è arrivato Sasuke, temevo non sarebbe venuto volentieri al picnic, ma per fortuna mi sbagliavo…Pensò la ragazza con un sorriso accennato, dopodiché si affrettò a farcire altre due fette di pane in modo tale da recuperare quello caduto, mentre Naruto curiosava nel cestino di vimini… - Che buon profumino, Sakura! Posso assagg.. - - no! Assolutamente no, Naruto! Devi aspettare il pranzo come tutti gli altri! – lo aggredì di nuovo la ragazza, con un tono più basso della voce: non sopportava quel suo fare egocentrico anche se, in fondo, sapeva di volergli un gran bene…
Sasuke lanciò uno sguardo distorto all’amico, alzando successivamente gli occhi al cielo per il suo comportamento – sei incorreggibile, Naruto. – il biondo mise le braccia conserte, fingendo di essere offeso – uffa! Ce l’avete tutti con me, oggi?? -  - - comunque eravamo venuti per avvertirti che gli altri si stanno già avviando verso il prato - - Si certo, ho quasi finito – rispose Sakura, addolcendo la sua voce e appoggiando il tramezzino nel cestello di vimini, assieme agli altri. Lo guardò da un metro di distanza: accidenti, è davvero enorme! Non sarà facile portarlo… - qualche problema Sakura cara? Lo porto io il cestino se per te è troppo pesante! – fece di nuovo Naruto con esuberanza. La ragazza dai capelli rosa stava per rispondere nuovamente con toni alterati ma intervenne la voce placata di Sasuke, il quale fermò l’amico con un braccio e con l’altro prese il cestino di vimini – a questo ci penso io, Naruto… o vogliamo restare definitivamente senza tramezzini, oggi? – disse con sguardo superiore e a quel gesto a Sakura si illuminarono gli occhi: era stato davvero molto gentile! Anche se il povero Naruto aveva un’espressione poco convinta.. – uffa! Perché devi sempre fare tu il cavaliere? - - perché se lo lasciassi fare a te cadresti da cavallo in due secondi netti! – ed emise una piccola risata, lasciando che Naruto lo guardasse di traverso: Non è cambiato di una virgola, nonostante tutto quello che è successo! Poteva almeno essermi grato per averlo riportato al Villaggio e lasciare che facessi il cavaliere con Sakura! – vogliamo andare? – interruppe la ragazza ed i due annuirono, uscendo tutti insieme dall’appartamento (passando per la porta, con grande sforzo di Naruto).
 
 
 
Il ragazzo dall’espressione perennemente annoiata era appoggiato al portone d’entrata del Villaggio della Foglia e masticava tra i denti un filo d’erba, attendendo l’arrivo di qualcuno: ma quanto tempo pensa di metterci ad arrivare? Che seccatura…si lamentava come solito, mentre il sole cominciava a picchiare forte e lui era costretto a stare in quella minuscola ombra creata dalla tettoietta delle mura del Villaggio. Quella noiosa tranquillità venne interrotta da un rapidissimo rumore di passi (o meglio zampate) che si avvicinava rapidissimo verso di lui, dall’interno di Konoha, e si fermò affianco al ninja un grosso cane bianco, cavalcato da un ragazzo dai capelli mori ed uno sguardo affannato – è già arrivata?? - - chi scusa? – rispose Shikamaru con fare quasi divertito della preoccupazione dell’amico – dai, non fare l’antipatico! Intendo l’ambasciatrice della Sabbia, no? – rispose Kiba un po’ seccato – ah! Ecco chi stavo aspettando! – rise Shikamaru, continuando a punzecchiare l’amico: sapeva che il ragazzo avesse una cotta per Temari, ma lui almeno si divertiva un po’ a prenderlo in giro… - non farmi arrabbiare solo per farti passare la noia! Se tu fossi un po’ più sveglio avresti tante occasioni per… - - per cosa? – concluse Shikamaru, fingendo di non capire cosa intendesse l’amico: certo che ne avrei! Il fatto è che…I suoi pensieri vennero interrotti dallo sguardo attento di Kiba, che era sceso dalla groppa di Akamaru e attendeva affianco a Shikamaru l’arrivo della ragazza col ventaglio. – bah, cosa sto a perdere tempo a spiegarlo a uno che non ha voglia di fare niente! – ribatté Kiba, un po’ scocciato se fossi io al suo posto.. certamente non mi lascerei sfuggire l’occasione…pensava il ragazzo bruno tra sé e sé: avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di essere lui la guida dell’ambasciatrice, ma il compito era capitato al suo amico svogliato perché di grado più elevato… così, cambiò discorso – Sakura ti ha detto del picnic che ha organizzato per oggi a pranzo? Potremmo – ma Shikamaru lo interruppe bruscamente – sì Sakura mi ha avvertito del picnic ma NO non ci andremo – non ho voglia di altre seccature! – e perché no, Shikamaru? Sono sicuro che le altre avranno voglia di vedere Temari! – ribatté Kiba con un briciolo di entusiasmo, ma la conversazione si interruppe quando all’orizzonte si intravedevano due figure che si avvicinavano rapidamente.
Kiba si elettrizzò immediatamente – è lei, sta arrivando! - - wow, che emozione.. – commentò Shikamaru, cercando di mantenere il suo solito atteggiamento annoiato, quando invece anche lui era stranamente contento della visita… Schiuse gli occhi e notò che l’ambasciatrice non era sola – c’è qualcuno, con lei - - ah sì, dev’essere il Kazekage! Chissà perché è venuto anche lui.. -  poteva benissimo restarsene nel suo palazzo di sabbia! Che seccatura… pensò Shikamaru sbuffando: Gaara non lo aveva mai visto di buon occhio, nemmeno quando aveva cercato di aiutare il suo villaggio! Evidentemente c’era qualcosa che sfuggiva al suo acuto intelletto…
I due del Villaggio della Sabbia arrivarono in un batti baleno, fermandosi di colpo dinnanzi ai ragazzi della Foglia: Temari si sistemò velocemente il codino destro, scompigliato dal vento, e Kiba rimase incantato dal gesto armonico ma deciso della ragazza: è davvero bellissima… pensava, mentre Shikamaru non distoglieva lo sguardo dal Kazekage, notando che nemmeno a lui era sfuggito lo sguardo contemplativo di Kiba nei confronti di Temari.. Se Kiba non ci da un taglio a guardarla in quel modo Gaara lo ammazza, geloso com’è della sorella…
Shikamaru cercò di distrarre l’attenzione del ragazzo dai capelli rossi e lo sguardo vuoto (o forse troppo intenso?), benché per lui fosse una vera seccatura interloquire con lui: Temari era molto determinata e testarda, ma non incuteva lo stesso timore del fratello… - Ehm… benvenuto, Kazekage. A cosa dobbiamo la sua visita? - - Suvvia, Shikamaru, puoi anche dargli del “tu” e chiamarlo per nome! Ormai siamo amici, non è più una cosa così formale – precisò Temari, che invece aveva posato il suo sguardo su di lui, sempre con quegli occhi verdi che per qualche strano motivo lo lasciavano annebbiato… - dovevo definire alcuni dettagli del nostro accordo con l’Hokage, così ho approfittato della visita mensile di mia sorella per venire di persona – ma guarda che premura…pensò ironicamente Shikamaru, per nulla convinto di quella risposta. I due continuavano a guardarsi sospettosi quando intervenne Kiba, che non distoglieva gli occhi da Temari, cercando di non balbettare. – beh… ormai è ora di pranzo! Che ne direste di andare a fare un picnic sul prato qui vicino che hanno organizzato alcuni amici? Interrompere l’Hokage nell’ora di pranzo, è un rischio non da poco.. – disse speranzoso, mentre Gaara restava impassibile e Shikamaru continuava a fissarlo dubbioso… A rompere il silenzio fu una secca affermazione di Temari, che nessuno osò contestare – è una buona idea! Sarà un piacere rivedere tutti, andiamo pure! – Kiba mostrò tutti e 32 i suoi bianchi denti, con un sorriso smagliante, e si propose di accompagnare i due al luogo prestabilito, mentre Shikamaru e Gaara li seguivano silenziosi.. accidenti mi ha lasciato indietro con Gaara, bell’amico! Che seccatura..
 
 
ANTICIPAZIONE CAPITOLO SUCCESSIVO:
“…non è mai stata così precisina riguardo agli appuntamenti fra amici, perché le interesserà così tanto andare a quel picnic? Si chiese il ragazzo con un pizzico di gelosia: il fatto che la sua compagna probabilmente avesse interesse per qualcuno che non fosse lui, non gli piaceva molto… - D’accordo, per questa volta vi scuso… ma ora andiamo – disse lei con un sorriso semplice e delicato e, al quell’espressione anche Neji sorrise, contento di vederla di nuovo serena.Ma perché sorride? Lui non è mai sereno, come mai è contento di andare a quel picnic? Gli piacerà forse qualcuno, o meglio, qualcuna??” 

  
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