Diario
di un sogno impossibile!
Capitolo XIV
E se fosse Inuyasha a raccontare?
-Ascoltate qua: Miss
Universo 2009 eletta quasi tre anni fa, oggi è la ragazza più popolare del
mondo. Oltre a dedicarsi ai compiti di una Miss per il suo primo anno, la ormai
ex Miss universo ha sfilato anche per i nomi più prestigiosi dell’intero mondo della
moda diventando in breve la prima tra le top model. Molti critici della moda
dicono che nessuna altra Miss sarà paragonabile a lei, infatti Miss Universo
2009 rimane ancora oggi la donna più bella del mondo- Sango lesse l’ennesimo
articolo da una rivista di moda –E oggi sveleremo alcuni segreti- continuò
–L’intervistatrice dice: per molto tempo si è parlata della sua relazione con
il suo manager, è vera? Lei risponde: assolutamente, no io e il mio manager
siamo grandi amici e quando abbiamo tempo libero andiamo a mangiare assieme. Ma
le storie sul nostro conto sono totalmente false…-
Eravamo nel giardino della nostra nuova casa in Giappone,
liberi dal lavoro per due giorni interi anche se mancava una settimana alla
corsa.
-Qui dice che dopo tre anni pieni di lavoro ha deciso di
prendersi una vacanza e ritornare in Giappone per rilassarsi un po’- la vidi
scorrere le pagine velocemente –Guardatela in questa foto è stupenda-
-Inuyasha la vuoi vedere?- mi chiese Rin, annuii e presi il
giornale. Andavo avanti così guardandola attraverso un giornale. Era eterea in
quella foto, sorriso ampio e luminoso, occhi luccicanti del solito blu e come
sempre il ciondolo al collo… il mio ciondolo. Sorrisi sfiorando la foto e Koga
mi si avvicinò guardandola.
-È sempre lei- annuii e ridiedi il giornale a Sango.
-Qui risponde a una domanda dicendo che una volta fu lei ad
essere stata lasciata da un ragazzo che credeva di amare, ma quattro anni dopo
ha scoperto il suo vero amore- Sango sorrise tristemente –E lei continua ad
amarlo anche se non è lì con lei-
-Hai sentito Inuyasha!- mi chiese Kagura facendomi
l’occhiolino.
-Continuo?- tutti annuimmo –La giornalista le chiede se ha
mai più rivisto il suo amore- mi feci più attento e lei utilizzò le sue parole
–“L’ultima volta che l’ho visto fu al mio diciottesimo compleanno la mattina
successiva prese un aereo che lo portò in Spagna, da allora lo vedo solo su
riviste o per televisione”- sorrisi contento ma anche turbato, quella stupida
aveva parlato troppo –“Ho detto anche troppo ma non rivelo il suo nome” credo
che in quel momento fosse scoppiata a ridere… -mi mancava. Miroku abbracciò
Sango dolcemente.
-Manca a tutti- disse lui –Conclude dicendo: “ Smentisco
tutte le cose che i giornalisti hanno detto in questi anni sulle mie relazioni
in quanto non ne ho avuta nessuna. Mi fido della vostra rivista nota per la
vostra sincerità”-
-Io non ho mai creduto nei giornali, non ho mai dubitato di
lei- Rin era cresciuta molto e seguiva Sango e Koaku in ogni loro concerto ed
era diventata la ragazza più invidiata dalle fans, come Miroku dall’altro. Lui
e Sango formavano la coppia più conosciuta, paparazzata e felice del mondo. Lei
sempre presente alle sue corse e lui sempre presene alle sue interviste e
concerti…
-Io salgo su ci vediamo dopo- Sango mi porse il giornale che
presi. La mia camera era tappezzata di sue foto ero come un maniaco, ero il suo
fan numero uno. Solo una volta ricevetti un messaggio da lei prima che entrambi
cambiassimo telefoni. Diceva: “ho uno scatolo con tutte le tue foto ritagliate,
sono la tua fan numero uno… si felice Inuyasha. Ti amo e un giorno torneremo
insieme” lo ricordavo a memoria non potevo dimenticarlo. Sentii fuori dalla
camera Sango, che andava verso il bagno, canticchiare una canzone di una
cantante italiana, ormai anche lei l’aveva imparato.
E vorrei fuggire via
E nascondermi da
tutto questo
Ma resto immobile
qui senza parlare
Non ci riesco
stancarmi di te
E cancellare tutte
le pagine con la tua immagine…
-Già io ti vorrei qui e non guardarti attraverso queste
pagine- ero morbosamente incollato a lei, non riuscivo a essere diverso a
nascondere il mio amore quando ero con i miei amici. Il suo volto era ovunque
anche dentro al mio casco quando guidavo, la sua voce mi diceva sempre: “-Dai
Inuyasha non sei primo ma accelera e arriva secondo-” oppure “–Dai che c’è l’hai! Forza che sei tu
il migliore!-” in tre anni io, Koga e
Miroku eravamo entrati nella moto gp 500. Per il primo anno io riuscii ad
arrivare terzo ai mondiali e questo mi portò a essere molto richiesto e mi
diede il lancio per il successo. Il secondo anno lottavo con il più grande dei
campioni della moto e poi quell’anno lo sostituii per un infortunio. Avevo
molti fan e avevo totalizzato cinque vittorie dall’inizio della gara in totale
diciassette vittorie e, al mio ventunesimo compleanno, avrei totalizzato la mia
diciottesima vittoria. Improvvisamente squillo il mio telefono.
-Ciao Inuyasha, come stai?- la voce di quel ragazzo
conosciuto tre anni prima era indimenticabile visto che era anche il mio
avvocato.
-Ciao Sota bene grazie … come mai questa telefonata?- chiesi
sorpreso mentre attaccavo l’ennesima foto di sua sorella alla parete.
-Avevo chiamato per sapere come stavi...-scherzò – Ho fatto
quello che mi avevi chiesto-
-Bene, grazie- dissi osservando i ragazzi in giardino che
ridevano. -E così torna…- guardai il giornale.
-Vivi Inuyasha- senza lei non era possibile, perché diamine
non lo capivano? –Anche io vorrei abbracciarla visto che sono tre anni che non
la vedo-
-Non mi interessano i tuoi problemi- avevo molta confidenza
con lui, avevo stretto amicizia facilmente ed era un ragazzo molto simpatico.
-Grazie per la tua comprensione- risi divertito – Tornerà in
Giappone dai miei genitori non vuoi vederla?- che stupido che era… certo che
volevo vederla, ma come potevo presentarmi da lei e rovinargli la vita?
-Ci sentiamo Sota, ciao- gli attaccai il telefono in faccia,
avrebbe capito. –E ora aiutami a concentrarmi- mi rivolsi alla sua foto che mi
guardava sorridendo.
La prima settimana era passata velocemente e io mi
concentrai sulla gara come facevo sempre. Andavo ad allenarmi ogni mattina e
quando il pomeriggio tornavo a casa studiavo la pista. Correre in Giappone, al
mio ventunesimo compleanno e proprio quando lei era lì... mi ritrovai a pensare
se fosse venuta mai alla mia gara. Scossi la testa sorridendo, era una speranza
vana, e tornai a guardare la mappa. Il meteo diceva che avrebbe fatto molto
caldo quindi asfalto molto caldo, quindi meno tempo per riscaldare le gomme e
ottima situazione per me… era la mia giornata ideale.
-Inuyasha sono arrivate le ragazze- Miroku non entrava nella
mia stanza come quando eravamo più piccoli… diceva che era la mia area di
benessere e loro non volevano violarla. Li raggiunsi poco dopo al piano
inferiore salutando con un bacio le ragazze che guardavano la tv. –Eccola…-
Miroku indicò il plasma dove la ragazza più bella del mondo scendeva le scale
con una valigia in mano salutando con un sorriso i fotografi, i giornalisti e i
suoi fan. –Non la lasciano un secondo in pace-
-Sta zitto Miroku- lo rimproverò Sango.
-Bentornata in Giappone- la salutò una giornalista.
-Grazie mille- sorrise ancora mentre firmava degli
autografi- Sono contenta di essere ritornata e di aver avuto questa
accoglienza- la guardai levarsi gli occhiali da sole e mostrare i suoi zaffiri
simili al ciondolo che portava sempre al collo. Ma leggevo stanchezza nei suoi
occhi… non potevo non capirla.
-Cosa farà durante la sua permanenza in Giappone?-
-Ho preso un mese intero di ferie forse anche qualcosina di
più, sono qui per riposarmi come ho già detto- il sorriso non si spegneva mai.
-Ha progetti? Nel senso che in questo periodo ci sono le
gare di moto Gp in Giappone le andrà a vedere visto che si è sempre dichiarata
una fan accanita?- il sorriso di Kagome si affievolì un po’ ma rimaneva sempre
splendente.
-Vedremo. Adesso scusatemi vorrei salutare i miei parenti
che è da molto che non vedo! Buona giornata signori- li salutò con la mano e
proseguì seguita dal suo manager.
-Ben tornata Kagome- guardai Rin asciugarsi una lacrima,
Sango e Kagura fecero lo stesso. Erano le sue migliori amiche e io mi sentivo
responsabile del loro allontanamento.
-Voi potete andare a trovarla- mi guardarono –Beh abita
sempre lì no? Avviso Sota della notizia e vi dirò quando potete andare-
-Ma tu…?-
-Io non vengo Sango- le sorrisi e me ne andai –Io non vengo,
morirei se dovessi dirle addio ancora-
Chiamai Sota come promesso e diedi la notizia alle ragazze
che le avrebbero fatto una sorpresa. Si andarono a preparare e lo stesso fecero
Koga, Miroku e Koaku.
-Ci vediamo più tardi?- annuì e andai in camera.
Non so che fecero quella sera ma quando rientrarono era
notte fonda e le ragazze avevano gli occhi gonfi ma un mega sorriso sulle
labbra e lo stesso era per i ragazzi. L’unico che mi spaventò realmente fu
Miroku che mi guardò in modo strano.
-Come sta?- chiesi accendendo una sigaretta quando uscimmo
in giardino, quando ero nervoso fumavo sempre… un vizio che non riuscivo a
perdere.
-Stanca, ma tutto sommato bene- annuì –Non… non mi ha
chiesto di te- sorrisi sincero neanche io l’avrei chiesto.
-Perché quella faccia?-
-Per questo motivo- mi guardava preoccupato, scossi la
testa.
-Sono felice che non abbia chiesto di me-
-Siete due pazzi-
-Io sono più pazzo perché sto per chiederti com’è?-
-Bellissima Inuyasha. È più matura mentalmente e
fisicamente, tracce della vecchia Kagome sono ancora visibili posso dire che
oltre a essere diventata più matura non è cambiata molto. Quando siamo entrati
in casa lei era in camera sua e suo fratello ci ha fatti aspettare di fronte
alle scale quando ci ha visti è scoppiata in lacrime. È bellissima, i capelli
sono lunghi fino a metà schiena e indossava solo un pigiama ma era davvero Miss
Universo. Mi ha sorpreso quando ha abbracciato prima me e Koga, io non sono
riuscito a trattenermi…- scoppiò a ridere -…Ho pianto ti rendi conto?- sorrisi
immaginandomi le scene –Ci ha raccontato molte cose- annuii –Dovevi esserci
Inuyasha anche quando si è fatta autografare dei nostri poster- scoppiò a
ridere e io con lui. Quando si parlava di lei io diventavo il ragazzo più dolce
e mieloso del mondo ma quando si trattava di lavoro, interviste e incontro con
le fan diventavo serio e spesso anche stronzo.
-Dai andiamo a dormire che domani si lavora-
Non toccammo più l’argomento Kagome anche se spesso beccavo
le ragazze parlare sotto voce in cucina o in giardino e mi divertivo un mondo.
Il giorno delle qualifiche arrivò presto e io ero carico. Dai box salutai le telecamera con la mano sorridendo, salutando
così i miei fan.
-Miroku ha fatto 1:
29.889. Koga 1:31.009. adesso tocca a te, parti a tutto gas è il tuo momento vinci
questa e diventi qualcuno chiaro?- il mio capo Team.
-Non ti deludo mai- dissi infilandomi il casco e salendo
sulla mia Yamaha –Avanti piccola che vinciamo anche questa- uscì dalla pista
dei Box lentamente e quando fui fuori accelerai al massimo. Conoscevo ogni
curva, ogni rettilineo e ogni punto alla perfezione, sapevo quanto dovevo
decelerare e quando accelerare di nuovo. E andai bene. Molto bene con un totale
di 1:22.701. Fiero di me rientrai ai Box esultando con i miei meccanici.
-Ti aspettano per un’ intervista- annuii e uscii all’esterno
dove mi aspettavano i giornalisti.
-Salve come va?- domandai sorridendo mentre stringevo la
mango e ringraziavo per le congratulazioni da parte degli altri piloti e meccanici.
-Bene grazie. Inuyasha tu insieme a Miroku e Koga non
eravate altro che ragazzini inesperti quando siete entrati nel campo delle
corse da moto, oggi siete degli idoli come lo spieghi?-
-Ti dirò, quando siamo arrivati la nostra unica esperienza
era quella di gare tra amici su una pista di go-kart ripristinata da noi. Il
nostro sogno era arrivare qua e ci siamo riusciti. È vero ci sono stati momenti
di cedimento dove eravamo scartati da tutti ma poi il boom… non ci siamo arresi
e abbiamo proseguito alla realizzazione del nostro sogno. Abbiamo imparato dai
nostri sbagli e questo ci ha aiutato-
-Hai totalizzato un record oggi, come ti senti?-
-Sono entusiasta. Ce l’ho messa tutta e ho avuto quello che
volevo- sorrisi alle ragazzine che dietro i giornalisti urlavano il mio nome.
-Oltre a essere diventato l’idolo dei ragazzi sei anche il
ragazzo più voluto tra le ragazzine, un sondaggio dice che sei il preferito tra
Brad Pitt e Enrique Iglesias- scoppiai a ridere.
-Davvero?- chiesi finto stupito –È una bella notizia… sono
contento-
-Come fai a dare il massimo?- chiese un altro giornalista
stufo delle domande di gossip, proprio come me.
-Ho una persona nella testa che mi dice di dare il massimo e
io l’accontento- sorrisi quando vidi arrivare Miroku e Koga che mi strinsero la
mano.
-Sembrate fratelli… da quando vi conoscete?-
-Non credo siano domande da giornali sportivi- rispose Koga
sorridendo beffardo –Ma da quando siamo piccoli, viviamo insieme e siamo in
competizione solo sulla pista- rispose alle domande che il giornalista
probabilmente stava per fare.
-Allora vi ringraziamo a domani-
-Si a domani- salutammo e andammo via.
Faceva caldo e non vedevo l’ora di togliermi quella tuta,
bevvi dalla borraccia mentre ascoltavo cosa mi diceva il capo meccanico. Quando
finimmo entrai nella mia Lamborghini e partii seguito da Miroku e Koga.
Ripensavo agli avvenimenti di quel giorno quando mi squillò il telefono.
-Ehi Jenis e da un po’ che non ti sento!- parlai attraverso
l’auricolare.
-Sei sempre impegnato tu! Sei in Giappone da due settimane e
ti ho visto solo una volta- Era cresciuta molto anziché dimostrare dodici anni
ne dimostrava quattordici. Era molto bella e molti ragazzi, anche più grandi di
lei, le morivano dietro.
-Lo so lo so, scusami- sorrisi –Sei a scuola?-
-Dove se no?- aveva ragione era sabato e lei aveva scuola.
–Senti un po’ mica ti sei dimenticato che oggi mi dovevi venire a prendere tu?-
l’ultima volta non andai più, ci andò mio padre per “motivi di sicurezza” aveva
detto.
-No tranquilla! Sono già sulla via- la sentii sospirare.
-Va bene allora torno in classe ti voglio bene Ninu-
-Anche io pulce- e attaccai per richiamare Miroku –Ehi io
vado a casa di mio padre oggi, ci vediamo stasera-
-Avviso io Koga… a stasera- e chiusi anche quella
telefonata. La strada era libera così accelerai un po’ di più infischiandomene
dei segnali stradali. Arrivai dieci minuti prima che uscisse così decisi, anche
se già conosciuta, di farsi vantare del suo fratellone. Entrai con l’auto e
parcheggiai davanti all’ingresso. Guardai l’orologio e mi accesi una sigaretta.
[…] – Io fumo poco- […]
La sua voce risuonò forte nella mia mente ma non mi
spaventavo più, anzi ero contento di sentirla. Proprio mentre stavo per
spegnerla la campanella suonò e i ragazzi delle medie uscirono entusiasti che
la tortura fosse finita. Quando videro la mia macchina ci passarono accanto
a bocca aperta e quando mi videro le
ragazzine urlarono adoranti. Sorrisi gentilmente stringendo la mano a qualcuno
e firmando qualche autografo fino a quando non vidi Jenis che si avvicinava sorridente.
Era da un po’ che non la vedevo ma ero al corrente di tutto. Quando fu vicina
mi saltò al collo e io ricambiai l’abbraccio con calore.
-Ehi adesso non posso chiamarti più pulce davanti ai tuoi
amici- allargò il suo sorriso e mi abbracciò di nuovo –Dai andiamo via-
-Jenis!- mi girai a guardare il ragazzo che aveva chiamato
mia sorella e lo squadrai. –Allora era vero-
-Eri l’unico a non crederci- lei gli fece la linguaccia e
entrò in macchina. Dopo aver guardato di nuovo il ragazzo la seguii.
-Chi era?- chiesi mettendo in moto e facendo retromarcia.
-Uno stupido!- esclamò furiosa.
-Ti piace- lei arrossì –Lo sa?-
-No-
-Parlagli-
-Non ho il coraggio- la guardai…
[…] Credo di essermi innamorata di te! […]
-Prendilo e vai… chiudi gli occhi e digli tutto- lei mi
guardò e sospirò, il discorso era rinviato. –La gonna della divisa è troppo
corta- lei sorrise divertita e io ne fui felice. –Da quando è permesso portare
i telefoni a scuola-
-Basta metterlo nel reggiseno ed è fatto e poi anche tu lo portavi- arrossii
alla sfrontatezza di mia sorella che scoppiò a ridere.
-Da quando sei così sfrontata?- chiesi.
-Da quando anche Sesshomaru è andato via di casa- annuii e
guardai le macchine rallentare per un semaforo. –Guarda!- esclamò indicando un
cartellone pubblicitario –Hai sentito che è tornata in Giappone? Non è
bellissima?- guardai Kagome che indossava un bichini rosa e sorrideva
dolcemente mentre guardava alla sua sinistra un ragazzo in costume. –Che darei
per vederla e stare con lei un pochino-
-Mettiti composta- le ordinai prima di partire.
-Scusa- dopo non parlò più. La guardai di sottecchi e mi sentii stupido. Jenis è sempre stata più
grande mentalmente e non potevo crederci che a soli dodici anni fosse maturata
anche fisicamente.
-Ti va di andare a mangiare a un ristorante sulla costa?-
sorrisi quando le si illuminarono gli occhi –Chiama papà e avvisalo- lei annuì
e prese il suo telefonino. Avvisato nostro padre la portai nel ristorante più
famoso della costa. –Allora come vanno gli studi?-
-Sono la migliore ho la media del nove e mezzo- sorrise
fiera mentre io aggrottai la fronte –Che c’è?-
-Io avevo quella del dieci-
-Sisi, come vuoi!- mi fece la linguaccia e tornò a mangiare
–Inuyasha?-
-Mhhh-
-Mi dispiace per prima-
-Non devi-
-Ma ti sei incupito e io non volevo…-
-Va tutto bene Jenis!- improvvisamente fui abbagliato da un
flash… paparazzi. –Vorrei soltanto un po’ di tranquillità-sospirai.
-Sei uno famoso dovevi aspettartelo- disse salutando
all’obbiettivo.
-Già- sbuffai –Neanche un momento di privacy- bevvi –Demone
come sta?-
-È cresciuto molto, perché non l’hai portato con te?-
-E dove l’avrei messo Jenis? Ti ricordo che passo poco tempo
qui in Giappone-
-Avevo dimenticato questo particolare- sospirò –Dai andiamo
via- annuii e andai a pagare, poi presi per mano Jenis come fosse una bambina e
la portai fuori.
-Ehi NoTaisho è la sua nuova ragazza? Non le sembra troppo
giovane per lei?- chiese un paparazzo.
-Infatti è mia sorella- ringhiai, conoscevo quell’uomo era
il più odioso di tutti. Quando Jenis si girò ci scattò un’altra foto.
-Questa è per Teenager- disse e io tirai via Jenis.
-E per questa mi pagherai molto!- sorrisi e Jenis con me.
Quando tornammo a casa salutai mio padre poi mi diressi nel
giardino posteriore dove, appisolato sull’erba, c’era Demone che appena mi vide
mi corse incontro scodinzolando.
-Ehi bestione come stai?- era cresciuto molto e adesso
abbaiava da vero cane rispetto all’ultima volta.
-Saluti prima il tuo cane e poi me?- quella voce l’avrei
riconosciuta ovunque… mio fratello e accanto a lui la sua ragazza.
-Si la priorità va a chi mi vuole bene- scherzai
stringendogli la mano –Sempre più bella Nari- abbracciai la ragazza di mio
fratello.
-Ben tornato a casa- sorrisi e li seguii in casa. -Allora
super pilota domani un’altra vittoria eh?-
-Sicuro è il mio obbiettivo, domani nessuno mi ferma- tutti
risero e io con loro.
-Inuyasha?- mi girai a guardare mia sorella –Io dovrei
andare mi dispiace di non passare altro tempo con te, ma vedi…- si avvicinò in
modo che la sentissi solo io –Ha accettato di uscire con me- la guardai
corrucciato… aveva cambiato idea perché mi aveva visto a scuola? Voleva uscire
con lei solo per fare un figurone –So a cosa pensi ma ti sbagli lui mi credeva
una bugiarda per questo non usciva con me- spiegò a bassa voce.
-Jenis non è buona educazione parlare nell’orecchio- la
rimproverò Sesshomaru ma lei neanche lo ascoltò.
-Ma non mi avevi detto che non gli avevi mai parlato?-
-Le mie amiche gli hanno spifferato tutto qualche mese fa-
-Ok, ma se succede qualcosa sai chi chiamare- mi sorrise e
mi baciò la guancia.
-Grazie. Ciao- salutò anche gli altri e andò via.
-Le devo vietare di mettere quelle gonne!- ringhiò
Sesshomaru.
-Io la trovo stupenda- Nari sorrise a mio fratello e lo
baciò dolcemente. Mi sentii uno stupido.
-Io ritorno a casa- dissi attirando la loro attenzione –Sono
contento di avervi rivisto-
-Già vai via?- mi chiese Nari e io le sorrisi e le diedi un
bacio sulla guancia.
–Si ho un po’ da
fare- mentii.
-Fatti vedere più spesso- annuii e strinsi la mano a mio
fratello e poi andai a salutare mio padre nell’ufficio.
-Dimenticavo questi sono i biglietti per voi se volete
venire…- lasciai la frase in sospeso mettendo i biglietti e i pass su un
mobile.
-Saremo lì- sul volto di Sesshomaru si disegnò un sorriso
furbo, lo guardai tramava qualcosa ma lasciai perdere, era la mia giornata.
Salutai di nuovo tutti e partii.
Guidavo pensando al
sorriso di mio fratello. Quando arrivai all’incrociò mi fermai per dare la
precedenza e finii per guardare alla mia sinistra… quella sinistra, quella
strada, la sua strada. Lo feci senza pensarci, ingranai la marcia e presi
quella strada. Passai velocemente e vidi il suo cancello e all’esterno
paparazzi e telecamere. Intravidi Sota che guardò la mia macchina passare e poi
tornò a parlare con i giornalisti.
-Perché non ti sei fermato?-
-Ciao Sota, si a me va tutto bene. A te?- chiesi facendo un
sorriso. –Sai il motivo…- posai le chiavi nel cassetto della scrivania.
-Siete degli stupidi-
-Quando prendemmo la decisione eravamo entrambi consapevoli,
adesso paghiamo la conseguenza…-
-Ma ora siete abbastanza famosi, entrambi avete raggiunto il
vostro sogno adesso esaudite anche il vostro desiderio-
-Avvocato quest’oggi un paparazzo ha scattato una foto a me
e mia sorella, è minorenne e la vogliono mettere su Teenager…puoi intervenire?-
sentii Sota sospirare, oltre a essere il mio avocato funzionava anche da
agente… anche se ne avevo già uno.
-Vuoi che non la pubblichino?-
-Fai ancora queste domande?- lo rimbeccai sorridendo –Basta
che non mostrino la sua faccia-
-Vedrò cosa posso fare… mi ero dimenticato di quanto fossi
diventato particolarmente attaccato ai soldi-
-Non ai soldi… alla fama- lo corressi.
-Sisi certo- sospirò –Inuyasha devo andare mi stanno
chiamando…-
-Ho capito, fammi sapere presto-
-Ti chiamo stasera-
-Ottimo- lo salutai e chiusi la chiamata.
Accesi la televisione mettendo immediatamente un canale di
sport, ma non mi interessava niente in particolare così misi un canale di
musica alzai il volume al massimo e mi fiondai
sotto la doccia. Sprecavo al giorno una confezione di shampoo e di bagnoschiuma
e lo stesso facevano Miroku e Koga. Uscii più rinfrescato, già faceva molto
caldo e il meteo diceva che era solo l’inizio.
-Ecco le News del giorno- mi fermai a guardare la
televisione e me ne pentii. Sullo schermo la villa e riconobbi che erano i
paparazzi di quel giorno. Avevano fatto presto a montare il servizio. Sullo
schermo Sota che diceva che dovevano attendere un attimo e poi eccola che
usciva con un gran sorriso stringendo la mano ad alcune ragazzine che si erano
accostate. –Bella anche senza trucco la modella ed ex Miss Universo, oggi è
stata invasa dai nostri giornalisti rilasciando un’ intervista. Non ha risposto
alle domande sulla vita personale e con eleganza si è congedata dicendo che il
suo micino stava aspettando le sue coccole come lei aspettava quelle del suo
letto… che nel letto ci fosse qualche bel modello? Alla prossima News- spensi
la televisione con stizza e lanciai il telecomando sul divano con tanta
violenza che alla fine rimbalzò e cadde a terra.
Sota aveva ragione perché non andavo da lei? Perché non
correvo a dirle quanto l’amassi ancora dopo tutto quel tempo? Improvvisamente
il mio telefono iniziò a suonare e risposi velocemente.
-Inuyasha domani ti voglio sulla pista alle cinque-
-Che ci faccio alle cinque in pista?- chiesi al mio capo che
brontolo.
-Dobbiamo fare le prove della tua divisa nuova-
-E non potevamo farle oggi e poi non possiamo cambiarla alla
prossima corsa?-
-No!- guardai il mio telefono che riportai subito
all’orecchio –La corsa è alle otto-
-Va bene ho capito- poi ci pensai –Non è che state tramando
qualcosa?-
-Assolutamente… domani alle cinque!- guardai Miroku entrare
e lo salutai con un cenno.
-Va bene a domani-
-Chi era?- mi chiese quando attaccai.
-Hiregian-
-Che voleva?-
-Domani devo andare alle cinque sulla pista-
-Alle cinque? Non è che vuoi fare delle prove? Non è
consentito-
-Non preoccuparti non ho intenzione di infrangere le regole
proprio domani-lui annuì e mi sorrise. –Perché quella faccia?-
-Domani è il tuo compleanno-
-E allora?-
-Come allora? Inuyasha domani compirai ventuno anni!-
-Come se mi cambiasse la vita!- alzai gli occhi al cielo –Tu
li compirai fra qualche mese-
-Non dai neanche un po’ di soddisfazione- disse angosciato
–Vado a farmi una doccia-
-Io non ti capirò mai!-
-Si che lo farai e domani lo vedrai!-alzai un sopracciglio
poi scossi la testa troppe cose strane.
Ero in camera mia e avevo gli occhi chiusi mentre ascoltavo
un po’ di musica dal mio i-pod, la canzone era tratta dall’album dei gemelli
era dedicata a chi non si arrende mai e mi piaceva molto. La voce era troppo
alta e non sentii che bussavano alla porta, così quando Sango mi scosse mi
spaventai.
-Scusa non volevo…- la vidi dispiaciuta.
-Non preoccuparti non ti avevo sentita- le sorrisi
–Ascoltavo una vostra canzone-
-Non mi riferivo a questo- io la guardai e poi collegai… era
entrata in camera.
-Stupida- lei mi guardo ma io le sorrisi –dai andiamo che
stasera si festeggia- lei mi abbracciò di colpo, inaspettatamente.
-Ti voglio bene Inuyasha- la strinsi e le baciai la testa,
se Miroku mi avesse visto mi avrebbe tagliato la testa.
-Anche io Sango… su andiamo prima che Miroku compia una
strage- lei rise e insieme uscimmo, non disse una parola sulla mia camera e io
ne fui contento. Quella sera mi portarono nel locale più “In” di Tokyo, un
locale dove andavano tutti i più famosi, ma era aperto anche alle persone “normali”.
Incontrai calciatori, modelle, artisti e altri piloti con cui passammo la
serata. A mezza notte i miei amici mi diedero un regalo e poi una piccola
torta. Scoppiai a ridere come non facevo da tanto contento di quella sorpresa.
Il regalo era una foto che scattammo insieme a Roma e accanto una foto con me,
Koga e Miroku con la tuta accanto alle nostre moto alla prima vittoria.
Poi insieme scattammo foto con dei fan e
infine riuscii a scappare all’esterno e accendere una
sigaretta.
-Tu sei Inuyasha NoTaisho!-mi girai di scatto guardando due
belle ragazze venirmi incontro.
-E voi che ci fate qui? Questo posto è riservato ai vip-
dissi espirando il fumo.
-Mio padre conosce il proprietario del locale e ci ha dato
il permesso di venire qui- annuii
distrattamente.
-Vi posso aiutare in qualche modo?- una fece un risolino e
mi sembrò molto carina. Perché non giocare un po’? Così utilizzai il mio
sorriso e loro arrossirono lievemente.
-Mi potresti offrire una sigaretta?- guardai la ragazza più
alta e le porsi il pacchetto.
-Non sei troppo giovane per fumare?- le chiesi lei sorrise
accendendola. –Sarai, si e no, di due anni più grande di mia sorella-
-Oggi il mondo è precoce- sorrisi divertito e guardai la
ragazza che restava in silenzio.
-E tu non fumi?- lei scosse la testa imbarazzata. –Fai bene
a me piacciono le ragazze che rispettano la loro età e tu sei davvero carina-
-Grazie- sorrise e io ricambiai notando anche l’invidia
dell’amica.
-Siete amiche?-
-Migliori amiche- intervenne e io alzai un sopracciglio, che
bell’amica era. -Comunque piacere io sono Erin- strinsi la mano alla più alta
–E lei è Yumi-
-Credo che sia in grado di dire il suo nome no?- la fulminai
e lei si fece piccola mentre stringevo la mano anche all’altra.
-Posso farti una domanda?- mi chiese Yumi timidamente. –Non
ti manca la vita di sempre? Quella senza paparazzi che ti seguono?-
-Sai Yumi per arrivare dove sono arrivato ho dovuto fare
delle scelte, tra cui una è stata molto dolorosa. Quindi no, non mi manca
perché se mi mancasse sarei contraddittorio e stupido- lei annuì e mi sorrise.
-Capisco-
-Inuyasha ma non sei fidanzato ho letto-
-No, in realtà io ho ragazze per i miei piaceri personali… hai
capito no di cosa parlo?- lei mi guardò maliziosamente mentre l’altra arrossì.
-Quindi non sei impegnato- ci pensai su poi le sorrisi.
-Si che lo sono- entrambe spalancarono gli occhi.
-E chi è?-
-Non posso dirlo- sorrisi divertito –Scherzo ragazze- risi
–Yumi ti va di ballare?- la ragazza spalancò la bocca e poi annuì, la presi per
mano e entrammo lasciando l’altra lì impalata.
-Ciao e Auguri- mi salutò Yumi baciandomi le guance.
-Grazie mille Yumi, guardatemi in tv- lei sorrise smagliante
e io salutai Erin.
-Contaci- sorrisi e uscii abbracciando Rin che rideva come
una matta per una battuta di Miroku.
Domenica mattina alle 5:30.
Dormivo in piedi, avevo dormito si e no tre ore e quel
giorno avevo una gara. Ero nel mio box a fare le prove della nuova tuta, mentre
bevevo l’ennesimo caffè.
-Abbiamo finito, te la porterò prima della gara- annuì alla
ragazza e mi andai a sedere.
-Bene così, se vuoi vai a dormire in macchina- fulminai
Hiregian e feci come mi aveva detto. Andai in macchina e ci misi meno di un
minuto a riaddormentarmi. A darmi il buon giorno c’era una ragazza che bussava
sorridente al vetro della mia auto. Aprii la porta sorridendo e
stiracchiandomi.
-Buongiorno e auguri- mi disse sempre sorridendo parlando in
inglese, non era di certo giapponese.
-Grazie, ma chi sei?-
-Mi manda Hiregian- si avvicino –Non ti va di
rientrare?-sorrise –Sono il tuo regalo- io sorrisi maliziosamente tentato da
quella proposta, ma scossi la testa.
-Ho una gara da vincere oggi e non voglio stancarmi prima
del tempo- la liquidai e lei parve offendersi.
-Senti, potrai anche essere il numero uno in classifica tra
i vip più belli, ma non sei per niente gentile-
-Mi hanno mai descritto come un ragazzo gentile?- le chiesi
avvicinandomi a lei e parve compiaciuta quando la bloccai tra me e la mia
macchina –Ma so fare altre cose, come farti impazzire senza sfiorarti-
-Non ci credo- mi stuzzicò lei.
-Ti piaccio te lo leggo negli occhi, hai accettato subito
quando hai saputo di me. Se dopo ti snobbo non ti interessa perché puoi
vantarti dicendo in giro che sei stata con me e a me non interesserebbe
minimamente- mi avvicinai di più e lei iniziò a sciogliersi –Sai, sei una bella
ragazza ma non rientri nei miei canoni- le sfiorai la mascella con il naso e
lei sospirò –Sono io quello che ti ha fatto eccitare e non il contrario- mi
staccai da lei dopo averle quasi sfiorato le labbra. –Non mi tenti neanche un
po’ quindi non vantarti in giro- me ne andai divertito e contento, finalmente
la giornata si era aggiustata.
-Eccoci qui gentili ascoltatori e spettatori oggi in
Giappone di venti maggio, il sole splende alto nel cielo riscaldando l’asfalto della
pista che è arrivata a una temperatura di quarantadue gradi. I piloti sono già
tutti nelle loro postazione con in pool-position Inuyasha-
-Grande pilota e grande scoperta e pensare che tre anni fa
l’avevo dato come un acquisto inutile-
-Certo, ma oggi non si può dire lo stesso, e questo vale
anche per allora… che dire la vittoria è già nelle sue tasche e ricordiamo che
oggi è anche il suo ventunesimo compleanno-
-Esatto e in un’intervista ha dichiarato che oggi nessuno
può batterlo-
-Attendiamo con fremito la partenza. Adesso la linea allo
studio-
-Eccoli tutti pronti alla partenza e… partenza. Come
previsto Inuyasha mantiene il suo primo posto seguito subito dopo dai suoi
compagni Koga e Miroku-
-Tre idoli delle ragazzine-
-Infatti, oggi le fan giapponesi sono in delirio sugli
spalti, ma torniamo alla corsa-
-Inuyasha è sempre in testa e per il momento la situazione
sembra stabile… ecco che nei box inquadrano suo fratello e sua sorella, che
somiglia molto a Inuyasha-
-Si infatti… ma cosa succede! Un incidente nelle retrovie-
-Brutto, brutto incidente vediamo se ce la bandiera gialla
e… no non c’è si continua così-
-Mi dicono che non ci sono feriti gravi tutto è tranquillo!-
Correvo tranquillo anche se mi era arrivata la notizia di un incidente, ma
mi avevano assicurato che non c’erano feriti. Continuai accelerando ancora un
po’ per distaccare quelli dietro di me.
“Dai Inuyasha hai la vittoria in tasca” la vidi apparire
davanti al mio casco e sorrisi rincorrendola. Poi improvvisamente sentii
un’altra moto dietro di me e mi girai un istante per vedere. Miroku. No non
doveva sfidarmi soprattutto quel giorno.
-Inuyasha accelera un po’-
-Le gomme sono morbide se accelero non completo i giri e ne
mancano ancora sedici-
-Accelera ti ho detto!-
-Naaa, mi voglio divertire un po’!- rallentai ancora
cambiando idea e solo allora inizio la corsa. Si quella era una corsa.
Scontrarsi con un avversario e lottare per avere il primo posto che rimaneva
comunque mio. Sorrisi quando vidi la curva davanti a me, le adoravo. Gettai il
peso tutto a destra e la mia moto mi seguì. Mi alzai di scatto e accelerai
alzandomi leggermente sulla ruota posteriore superando Miroku che aveva un
vantaggio sui rettilinei mentre io nelle curve, infatti lui mi raggiunse a
breve. Ma non mi preoccupavo più di tanto. Non stavo dando ancora gas alla
moto… ma lui acquistava vantaggio.
-Se vuoi perdere oggi allora va bene, ma hai ancora la
possibilità di superarlo- non ascoltai il capo e continuai così. Al quinto giro
anche Koga era riuscito a raggiungerci anche se aveva dovuto faticare per
conquistare il terzo posto. Superato il traguardo che segnò l’inizio del quarto
giro diedi gas alla moto superando i miei compagni lasciandoli contendersi il
secondo posto.
“Ci siamo Inuyasha” il suo sorriso mi riempì di forza. Mi
accovacciai di più iniziando il terzo giro. ”Ne mancano solo tre” annuii mentre
sentivo distrattamente qualcuno parlare nell’auricolare. Le gomme iniziavano a
dare segni di sofferenza ma sapevo che avrebbero retto. “Dai ne manca uno solo
Inuyasha!” accelerai ancora e mi godetti la pista. “Ce l’hai fatta Inuyasha sei
il campione!” impennai superando la linea che segnò la fine della pista. Vidi i
miei meccanici affacciarsi sulla pista mentre i fan si abbracciavano e urlavano
dalla gioia, rallentai un po’ battendo le mani mentre la mia moto rallentava.
Fui raggiunto da Koga e poi da Miroku, arrivato terzo, che mi strinsero la
mano. Feci per fermarmi per festeggiare con i miei meccanici ma loro mi fecero
segno di continuare.
-E si signori, è lui il campione di oggi! Grande gara,
grande gara! Inuyasha mantiene le sue promesse! E adesso cosa succede?-
-I fan gli hanno organizzato una sorpresa…ma giungono voci
che è stato il fratello ad organizzarla!-
-Staremo a vedere-
Andai lentamente verso quel gruppo di fan che indossavano la
mia maglia e dietro di loro un enorme striscione con un mio disegno e con
scritto a caratteri cubitali Buon Compleanno. Tra i fan c’erano i miei
genitori, mio fratello e mia sorella, Rin, Koaku,Sango, Kagura e gli amici
delle gare quando ancora dovevo diventare qualcuno. Fermai la mia moto lasciandola
ad alcuni miei amici che mi diedero delle pacche sulla spalla e mi
abbracciarono forte. Tolsi il casco abbracciando tutti i miei amici e mia
sorella, che strinsi forte.
Le telecamere mi seguirono poi dopo aver salutato tutti, mio
fratello e Nari mi portarono davanti allo striscione.
-Auguri Inuyasha- sorrisi e guardai lo striscione poi mi
girai verso la telecamera e feci un inchino ridendo sempre, poi sentii abbaiare
e mi girai. Lo riconobbi… era Demone, ma non lo vedevo. Poi improvvisamente i
ragazzi tolsero di mezzo lo striscione e il mio cane mi saltò letteralmente addosso.
-Hei cucciolone- dissi accarezzandolo e quando alzai la testa
notai, solo allora, la limousine parcheggiata. Mi girai verso gli altri che
sorridevano e io tornai a guardare. Mi ritrovai la mano di Koga e Miroku sulla
spalla.
-Questo è il nostro vero regalo- mi dissero.
-Chi ci sarà in quella macchina?-
-Hahah sono curioso anche io, hanno fatto le cose in
grande!-
-Ecco si apre la porta…-
Improvvisamente parve che tutto si fosse zittito, non volava
una mosca. Perché quella porta ci metteva tanto ad aprirsi? Sentii il mio cuore
battere all’impazzata quando vidi un piede che indossava una scarpa alta bianca
e poi la mano. Sapevo chi era… speravo….
-Oh ma è meraviglioso è…-
Mi sentii morire, con un vestito bianco stretto fino alla
vita e con una gonna lunga fino al ginocchio che svolazzava al venticello estivo,
sulla testa un cappello largo bianco. I suoi capelli ebano ricci messi su una
spalla. E quando incontrai i suoi occhi capii che stavo per morire. Sentii la
presa più forte delle mani dei miei amici sulla spalla e capii che non era un
sogno. La guardai intensamente, era bellissima,la televisione non andava bene,
limitava la sua bellezza. Proprio a pochi metri da me c’era lei, l’oggetto dei
miei sogni, l’oggetto che il mio cuore desiderava… no non era un oggetto lei
era proprio il mio sogno.
-Ciao Inuyasha- sentir pronunciare il mio nome dalle sue labbra
rosse mi fece perdere un battito.
-Kagome?- Miss universo 2009, la ragazza della mia vita era
lì, di fronte a me. –Kagome- esclamai camminando verso di lei mentre lei faceva
lo stesso , mi ritrovai a camminare velocemente e quando fui a pochi metri da
lei, probabilmente la spaventai perche la strinsi con forza facendole cadere il
cappello. Quando mi staccai leggermente lei rideva ma io non riuscivo a fare
altro che guardarla. –Dimmi che non sto sognando, dimmi che è vero che ti sto
stringendo- tremavo e quando vidi le sue lacrime scivolare dagli occhi blu ebbi
la mia risposta. Tremava anche lei e quando mi tocco la guancia chiusi gli
occhi. Davvero non mi sembrava vera.
-Sono tornata e questa volta non ti lascio più andare via-
sentire quelle parole mi riempirono il cuore. –Abbiamo raggiunto quello che
volevamo perché adesso non esaudire anche il nostro sogno?-
-Ti amo Kagome- lei mi guardò e mi baciò e io la strinsi di
più. Un boato di felicità riempì la pista. Sentii le lacrime di Kagome, finalmente
l’avevo ritrovata. Al diavolo la mia fama, la moto e tutto io avevo lei e non
l’avevo capito prima. Era stata una pazzia pensare di poterla sostituire.
-Ti amo Inuyasha-
-Mi vuoi sposare?- lei mi guardò stupita –Mi vuoi sposare?-
dissi a voce più alta in modo che mi sentissero tutti mentre la telecamera ci
riprendeva inviando in diretta la nostra immagine in tutto il mondo.
-Si, Inuyasha lo voglio- mi saltò al collo e io la strinsi
ridendo come un matto e tornando a baciarla. Volevo solo lei e i suoi baci,
tutto il resto non contava.
Una settimana dopo
-Ecco svelato il tuo amore segreto!-
-Si, sono felice di aver preso la decisione giusta-
sorrideva alla telecamera del programma televisivo mentre mi stringeva la mano.
–In un giornale famoso hai dichiarato che lo seguivi per
televisione-
-Si non ho mai perso una corsa e quando sono tornata in
Giappone avevo capito che era giunto il momento-
-Il momento per cosa?-
-Per essere felice, non che non lo fossi nel mio lavoro. Ma
c’era una parte di me che non rideva mai perché era sola-
-E tu Inuyasha? Una dichiarazione che tutte le donne
sognano- sorrisi.
-Abbiamo passato dei momenti brutti quando eravamo insieme e
momenti belli. Quando le dissi addio anche io lasciai un mio pezzo a lei ma
feci un errore grande e un modo per farmi perdonare era questo-
-Che dire siete la coppia più bella del mondo-
-Grazie- il sorriso di Kagome era diverso rispetto a tutti
quelli che avevo visto in televisione.
-Come la metterete con il lavoro?-
-Io ho raggiunto il mio obbiettivo adesso posso prendere
molte più ferie e resterò più tempo con Inuyasha- le strinsi di più la mano.
-A quando le nozze?-
-Il prima possibile- tutti nella sala scoppiarono a ridere
per come lo dissi.
-Allora vi lasciamo andare e la prossima volta ci
racconterete di più, buona serata-
-Grazie-
-Possiamo chiedervi una cosa?-Kagome sorrise. –Un bacio in
diretta-io risi e poi mi girai verso Kagome.
-Ti amo- le sussurrai- e non ti lascerò andare più via- la baciai
e un grido si alzò dal pubblico che iniziò ad applaudire. Era un bacio semplice
ma i brividi erano gli stessi di un bacio appassionato.
Quel mese lo passammo insieme continuando ad essere spiati
dai giornali di gossip. Andavamo avanti e indietro per il Giappone, tra
interviste, convegni a cui partecipava Kagome anche se, come diceva lei, era in
vacanza. Kagome mi seguì nella mia ultima gara prima delle vacanze e quando
arrivarono andammo alle Hawaii. In quel
mese ci raccontammo quello che i giornali non conoscevano e non ci furono più
segreti.
Due mesi prima, alla fine della gara io e Kagome restammo
con gli altri, poi loro capirono la nostra esigenza di restare soli. Quando lo
fummo quello che facemmo é immaginabile.
Eravamo stesi sulla sabbia al sole e lei era sopra di me, le
accarezzavo i fianchi mentre lei mi accarezzava la guancia e mi parlava
sorridendo. Era bella e mi persi mentre la guardavo.
-Ti amo- quella fu l’unica cosa che non mi sfuggì del suo
discorso. La baciai invertendo la posizione. –Vorrei restare qui per sempre- mi
accarezzò i capelli, feci lo stesso. Non riuscivo a non guardarla, ogni volta
il mio cuore impazziva. Mi era mancata così tanto. Quando la sorprendevo a
guardarmi capivo quanto anche io le fossi mancato.
-Basta dirlo una seconda volta e tutto quello che vuoi te lo
darò-
Lei rise: -Ma tu hai il tuo lavoro e io il mio-disse
dolcemente.
-L’importante per me è avere te- le baciai delicatamente le
labbra –E ora sai cosa vorrei fare?- la guardai malizioso.
Lei mi spinse via ridendo: - Devo fare una telefonata tu vai
a smaltire i tuoi bollori-
La baciai ancora: -Sei una guasta feste, mi vendicherò
questa notte- mi alzai e la tirai con me su. Avremmo lavorato ancora ma ci
saremmo sempre stati l’uno per l’altra. Volvevo una famiglia da lei, volevo
tutto da lei. Le presi la mano e la portai al mio petto. Il mio battito era
frenetico, lei mi guardò sorridendo. Era quello l’effetto che mi faceva.
L’attirai a me baciandole la fronte, le palpebre, il naso, cercai le sue labbra
che mi baciarono delicatamente, dolcemente. Sorrisi cercandole ancora.
–Torniamo in albergo- sussurrai, volevo stare con lei.
-Sisi certo- sgusciò via raggiungendo i lettini all’ombra di
una palma. Eravamo solo noi due e qualche coppietta più distante.
Quando risalii la guardai e sentii ancora quella voglia. La
sua pelle era già abbronzata ed era magnifica, indossava un costume bianco e
portava gli occhiali da sole mentre parlava a telefono. Io ero andato a farmi
un bagno per rinfrescarmi, ma ebbi l’impressione che avrei dovuto farne un
altro.
La raggiunsi all’ombra e la baciai bagnandola. Lei non si
lamentò ma mi guardava con quegli occhi che mi scioglievano, come ogni volta.
-Che hai?- le chiesi, lei fece spallucce. –Hai deciso la
data?- lei scosse la testa.
-No, ma devi aggiungere una data Inuyasha- la guardai
sorpreso già l’avevo fatto. Lei mi sfiorò il ciondolo e poi il petto. Risalì ad
accarezzarmi il collo e poi la guancia. Infine portò la mano dietro al mio
collo e avvicinò le sue labbra al mio orecchio ma non disse niente. Io le
baciai la guancia e la sentii sorridere.
-Già l’ho fatto- le ricordai, lei rimase in quella posizione
poi sospirò.
-Lo so- disse facendomi fremere –Ma c’è una nuova data-
-E quale sarebbe?-
-Forse non ci entrerà, ti dovrò far fare un nuovo ciondolo-
rigirava il discorso, ma sembrava euforica e desiderosa di dirmi perché lo era.
-Kagome mi dici cosa c’è?- mi staccai per guardarla e notai
una luce strana negli occhi.
-Vieni qui- mi fece segno di sedermi e poi lei si mise
seduta fra le mie gambe poggiando la schiena al mio petto.
-Davvero Kagome, mi stai torturando… non nascondermi i tuoi
pensieri-
-Stupido- sorrisi e lei mi prese le mani –Ho una notizia
bella-
-Quale?-
Tirò la testa dietro e io avvicinai l’orecchio alle sue
labbra, era un gioco che mi stava facendo andare in fibrillazione.
-Sono…-
Un sussurro, mille brividi. La mente che in un attimo aveva
messo a fuoco le sue parole.
Allentai le braccia che prima l’avevano stretta forte a me.
Lei rise. Io non sapevo cosa fare, ma sorrisi. Sentii il cuore accelerare e mi
sentii contento ed emozionato, ma allo stesso tempo spaventato.
-Sei incinta?- lei sorrise annuendo e io mi alzai
attirandola a me, baciandola con tale ardore che sorpresi me stesso. –Dimmi che
è vero?-
-Si, sono incinta!- esclamò emozionata ridendo ancora con
gli occhi lucidi.
Cosa potevo sperare di meglio nella vita se non costruire
una famiglia con lei. La strinsi a me ancora ridendo con lei. Ero davvero
entusiasta, mi sentivo così felice tra le sue braccia, con lei, con quella
notizia.
-Perché non me l’hai detto prima?- le chiesi, se mi avesse
respinto ancora non avrei capito il motivo e quella notte l’avrei fatta
impazzire e invece un motivo preciso c’era…
-Ero l’ospedale- indicò il telefono –L’ho saputo solo ora-
poggiò la fronte alla mia guardandomi negli occhi sorridendo –Ti amo-
-Dio se Ti amo io Kagome!- lei rise ancora –E non ti lascio
più-
-È una promessa pilota?-
-No, è un giuramento- la presi in braccio e lei protestò
contrariata quando la misi seduta sulla sdraio –Devi riposare-
Lei rise ancora. Mi piaceva quando lo faceva, mi ricordava
il motivo perché ero lì con lei: -Sto bene Inuyasha, sono solo alla settima
settimana-
-E tu solo ora hai capito che…?- la guardai sorpreso, capito
perché ultimamente mi respingeva. Mi faceva arrabbiare, ma ora era una cosa che
mi faceva ridere.
-Avevo paura- sorrise, la baciai –Ma sto bene, sono solo
incinta…-
-Appunto, ora ci penso io a te- le baciai il ventre, felice.
Sorrisi all’idea che sarei diventato padre.
Il mio angolino:
…
Ma ditemi voi come non avrei potuto regalare un lieto fine
alla mia storia! Cioè davvero avevate creduto che io non l’avrei fatta finire
con un bellissimo fiocco? Hehehe ci avete creduto anche quando avevo detto che
ci sarebbero state cattive notizie eh?! Io però l’avevo detto che mi piace
scherzare U_U come sono contenta che ci abbiate creduto… XD. Ok, basta con gli
scherzi e passiamo al capitolo. Ebbene sì il prossimo è l’ultimo Y^Y… Ho una
paura matta XD… Comunque come avete visto anche questo capitolo è finito a
meraviglia e la fine è vicina. Volevo dire solo due cose: prima. Questa storia
(già detto prima) l’ho finita di scrivere quest’estate ( in realtà non ricordo
se questa o l’altra…O.o) quindi il lieto fine era previsto già da un po’ :D…
Seconda cosa: ho iniziato a scrivere questa storia per caso, faceva caldo e
stavo ascoltando la canzone di Laura Pausini “Come se non fosse stato mai
amore”, infatti ho inserito un piccolo pezzo che credo sia molto inerente alla
storia… quindi (sto per suggerirvi una cosa ridicola) leggete, o se vi fa
piacere rileggete o se avete tempo da
perdere o se non mi odiate(o se la Pausini non la odiate (io non impazzisco per
lei ma…)), questa storia ascoltando questa canzone ( io l’ho faccio ogni qual
volta leggo questa parte XD)… e poi ditemi il risultato. Mi viene da piangere
Y^Y non resisto più…
Grazie ragazzi di tutto, siete la musa ispiratrice di ogni
scrittore e scrittrice… un libro, una storia, una FF, un racconto non nasce
solo dall’immaginazione o da un evento che ispira chi scrive… prima di tutto
nasce perché si ha voglia di far leggere il proprio lavoro, si ha voglia di
sentire il parere dei lettori… quindi a mio avviso voi siete una vera e propria
MUSA e vi ringrazio con tutto il cuore! Grazie perché mi regalate un sorriso
ogni qual volta vedo il numeretto dei lettori che sale ogni giorno se non ogni
ora *^*!
Ringrazio ancora tutti e vi ricordo che manca l’ultimo
capitolo ancora!
Ringrazio chi ha recensito:
-Lillixsana: Spero che alla fine tu abbia dormito hihihih e
spero che dopo questa dormirai meglio XD. Hai ragione sai? Non poteva finire
diversamente, sarebbe stato troppo stupido… Infondo si amano :D… Naaaaaaa come
potevo far morire il ragazzo dei miei sogni ( hahahaha oddio sono impazzita
aaaaaaaaaaah! XDXD) Comunque ecco un lieto fine… ma la storia non è finita non
scordarlo! Un bacio e grazie per le tue recensioni.
-Nonloso: ‘Sera! Heheehheheeh eccolo un lieto fine no? :d
spero che sia di tuo gradimento. Come vedi e se hai letto un po’ la premessa io
sono una giocherellona, mi piace fare scherzetti del genere U^U non toglierò
mai questo vizio (mi diverto *^*)comunque tutto è bene quel che finisce bene…
Il prossimo sarà l’ultimo e non immagini quanta paura che ho XD… Comunque grazie
mille per i complimenti… grazie anche per la recensione… ciò mi ha fatto capire
che anche se ci sono persone che non recensiscono sempre, la seguono in
continuazione sperando che io abbia postato in anticipo e ne sono contenta. :D
grazie ancora!
-Alys93: Io non potevo farla finire tragicamente, non potevo
proprio… Ma non dirò niente proprio su quello che accadrà nel prossimo capitolo
:D. Sono contenta che il mio modo di scrivere emozioni, sono davvero contenta.
Sono contenta anche del fatto che tu abbia recensito ogni singolo capitolo.
Spero che anche questo penultimo capitolo sia stato emozionante (io piango al
solo pensiero di quello che è successo T^T) e non vedo l’ora di sentire cosa ne
pensi… Non lo so, stasera e come se avessi paura di scrivere qualcosa di più,
ho l’impressione di non essere esaustiva XD… Quindi chiedo scusa in anticipo.
Grazie Cara Alys per avermi seguita in questa storia… Grazie veramente… Grazie
per avermi fatto sorridere in ogni tuo commento!
-Ellis_chan: Ciao! :D prima di tutto volevo dirti che sono
contenta che la storia ti sia piaciuta, *^* e come vedi in questo capitolo è
andato tutto liscio come l’olio. Vedi io sono innamorata di questa storia e il
solo pensiero che il prossimo sarà l’ultimo capitolo mi terrorizza. Seconda cosa:
The War of The Dragons, sto scrivendo il continuo… purtroppo sono arrivata a un
certo punto ma la scuola mi impedisce di andare avanti ho avuto il tempo solo
di rivedere quello che avevo scritto. Ma ogni volta devo rifarlo… quindi perdo
altro tempo. Comunque uscirà il seguito non preoccuparti (non prometto nulla,
ma entro i primi di agosto uscirà…). E Terzo ti ringrazio per i complimenti :D…
un bacio grande!
P.S. Un saluto al Giappone.
Baci 8Kanemi8