Reconciliation
l’ombrello
color arcobaleno copriva il
viso dell’uomo ma, non appena questi si fece più
vicino, Sakura sussurrò,
felice e spaventata allo stesso tempo.
-Kakashi-sensei!-
tutti
quanti si voltarono, chi con timore
reverenziale, chi con timido riconoscimento ma, tutti quanti, sorpresi
nel
sentir la sua voce roca ma rassicurante dell’insegnante.
-che
state facendo nel giardino del mio
istituto?-
sibilò
una seconda voce, più tagliente,
fredda.
tutti
intuirono che apparteneva ad Anko, e
la prova lampante fu il brivido che percorse i bulli allo spuntare
della chioma
viola melanzana della donna.
-c’è
bisogno di una strigliata fatta come
si deve, mi pare ovvio Anko-chan…-
mormorò
tranquillo un armadio a fianco di
Kakashi, internamente divertito dalla piega che la situazione aveva
preso.
-susu
Ibiki-san! non è niente che il
preside non possa aggiustare, dico bene ragazzi?-
esclamò
gentile Kakashi, ai ragazzi di
fronte a lui.
-immagino…-
rispose
Ibiki, prendendo sotto braccio un
rivoltato Deidara e un sgomento Hidan, trascinandoli verso
l’ufficio del
preside, al primo piano dell’istituto dipinto recentemente di
giallo grano,
difficile da ignorare alla luce abbagliante del sole, ore nascosto da
nuvole
gremite di molecole d’acqua in difficile sospensione.
quando
i tre
uomini furono scomparsi dalla vista, Naruto sospirò di
sollievo, per poi venir
avvolto dall’oscurità accogliente e calda,
sopraggiunta all’improvviso.
(POV
Naruto)
Nastri
di seta…
già,
seta grigio perla che solcava veloce
il cielo rosso sangue che lo sovrastava.
Urla
di donna, di uomo, di bambino…urla
che squarciavano l’aria come pugnali che strappano un pezzo
di stoffa liso e
vecchio.
Fango
assassino, bagnato, infido…fango che
gli impediva di poggiare con sicurezza i piedi al suolo e far leva su
di essi
per poter correre veloce…veloce come il vento delle
praterie, che lui non aveva
mai visto né sentito.
Temari…
Un
sussurro in mezzo a tutto quel caos,
una sorta di piccola scintilla nel buio di una notte giunta senza
preavviso.
Temari…
Una
parola detta con voce sicura, non
forte ma neppure in silenzio…come una certezza indiscutibile
il suo cervello
affaticato gli diceva quel nome ma, a chi apparteneva?
Temari!
All’improvviso,
la piccola scintilla era
esplosa come a contatto con della benzina, divampando in una
sfolgorante fiamma
oro e rubino, rombava come il tuono che correva sulla linea
dell’orizzonte,
lontano e irraggiungibile e, soprattutto, brillava come il sole di
mezzoggiorno, scaldava come lava ma non bruciava…
Chiamava
a gran voce e chiamava proprio
lui…lui che piangeva immerso quasi totalmente in quella
poltiglia rossastra che
tanto odorava di sangue, indelebile benchè vicino
all’acqua di quello che sembrava
un mare calmo e oleoso sui cui brillavano odiosi fuochi
d’artificio in cui lui
non riusciva che a leggere tristezza e paura.
εїз
-dottore!
Perché non la smette di
agitarsi???- ululò spaventata Hinata, tenendo dolorosamente
la proprio mano
stretta a quella di Naruto, svenuto e agitato su quel asettico letto
d’ospedale
su cui era stato adagiato dal loro arrivo in clinica, dieci minuti
prima.
-signorina,
sia lei la prima a darsi una
calmata! Non può certo giovare al ragazzo un così
teso clima d’attesa!- tentò
di spiegare l’infermiere con lo sguardo supplichevole degno
del più bravo
elemosinatore del pianeta.
-non
mi dica ciò che devo fare! Se il
primo ad essere shokkato è lei…mi faccia il
piacere!- l’aggredì la mora,
ringhindo quasi, distrutta dall’impotenza nei confronti del
ragazzo, ora
definito senz’ombra di dubbio, suo compagno e amico.
-Hinata!
Vieni e lasciagli fare il suo
lavoro!- le ordinò il cugino prendendola per il braccio.
-ma
Neji!-
-muoviti
su! Il signore si premurerà di
avvertirci quendo sarà tutto ok…non è
forse vero?- terminò con un’occhiata
minacciosa il ragazzo.
Un
cenno d’assenso ed infine, uscirono
entrambi dalla stanza…
All’esterno,
trovarono l’intera classe ad
attenderli, meno Sasuke e Temari, ricoverati pure loro come il giovane
e biondo
pianista.
-come
sta?- chiese apprensiva Tenten,
palmandosi quasi sul forte ed ampio petto di Neji, il quale parve non
farci
molto caso.
Combattuta
tra il dire la verità o una
bugia, Hinata optò per la seconda e vide di tranquillizzare
se stessa e gli
altri con frasi di conforto.
-sta
riposando ma presto dovrebbe
svegliarsi-
Eppure
i suoi compagni la conoscevano e
videro che il sorriso era tirato, pallido, falso come la mora non era
neppure
lontanamente ma, nonostante ciò, decisero tutti quanti di
darle fiducia…
Avevano
bisogno di credere in qualcosa ora
che si erano così apertamente scontrati con i bulli del loro
amato
conservatorio e la mora cantante aveva dato loro questa
possibilità.
Vi
si attaccarono subito come api al miele
e decisero di rilassarsi, un poco, giusto il tempo di acquietare le
gambe ancora
tremanti dal precedente duello neppure iniziato.
-Siete
inguaribilmente e cronicamente
stupidi! Avete idea in che pasticcio vi siete andati a cacciare???-
sbottò improvvisamente
Kakashi lasciando trapelare dal volto preoccupato ben più di
una semplice nota
d’irritazione.
-ma
Kakashi-sensei! Non potevamo certo
permettere che Naruto e Sasuke ci rimanessero secchi!- rispose
sconvolta Ino,
strabuzzando gli occhi come se ciò a cui era stata costretta
rispondere fosse
un qualcosa di scontato, ovvio.
-non
dico questo ma almeno correre a
chiamare un insegnante…- borbottò il docente
-non
sarebbe mai arrivato in tempo né lei,
né Ibiki-san né, tantomeno,
Anko-san…figuriamoci poi se gli altri professori
sarebbero stati disposti a mettersi contro Akatsuki…perdoni
la volgarità ma, mi
mangiavo una merda se Iruka-sensei fosse venuto in nostro aiuto!-
elargì
chiaramente Shikamaru, avvalendosi della sua inoppugnabile logica di
ragionamento.
-cosa
vorresti dire scu_-
-signori,
il paziente si è risvegliato.-
annunciò rasserenata una giovane infermiera, spuntando con
grazia dallo stipite
della porta della stanza di Naruto, evitando quella che sarebbe
sfociata in un’accesa
discussione tra maestro ed allievo.
-state
fuori due minuti, devo entrare per
parlargli da solo…- chiarì immediatamente
Kakashi, facendo segno a Sakura e
Hinata di rimanere ai loro posti. Queste gli diedero ascolto, seppur
controvoglia…
Scansando
quindi appena la dottoressa, l’uomo
varcò la soglia della camera e, come se ne avesse dubbi, un
tornado biondo
quasi si avventò su di lui, investedolo con fiumi di
preoccupazione, ira e
paura.
-che
cazzo ci fa lei qui??? E Temari??? Dov’è
mia sorella???- partì a raffica il pianista, allungando il
collo come una
giraffa pur di lanciare un’occhiata al corridoio mezzo
occupato dai suoi
compagni di classe.
-ohi
bello! Datti una calmata! Ti hanno
quasi ammazzato prima quei ragazzi!-
-non
me ne frega niente! Voglio sapere dov’è
mia sorella! Dimmelo pezzo di_-
-abbassa
i toni con me! Non sono certo un
tuo amico, da trattare a piacimento come uno straccio merdo! Sono una
persona e
come tale merito rispetto!- chiarì Kakashi, prendendo per il
colletto della
camicia nera il giovane e alzandolo leggermente da terra.
-tzk…-
-mi
sembra di sentire Sasuke…chiacchieroni
in egual misura voi…-
-non
mi vorrai mica paragonare a quel teme
spero! O.o – esclamò sconvolto il biondo.
-sese…comunque
se vuoi sapere dov’è tua
sorella è_-
-NARUTO!!!!!!!!!!!!!!!-
I
vetri delle finetre tremarono quasi al
suono di quella squillante e vivace voce femminile, proveniente da
chissà dove
nel corridoio all’esterno della porta, chiusa.
-tem???-
sussurrò allibito il giovane
chiamato in causa.
-NARUTO!!!!-
-TEMARI!!!
Sono qui testa di rapa!-
esclamò scocciato da tanto rumore ma, sotto sotto molto
felice nel sentire la
voce della sorella,
sana e salva.
Per
poco la porta non venne scardinata e,
trafelata, Temari entrò nella camera del fratello.
Quasi
non svenne alla vista delle
condizioni della consanguinea; della pelle perfetta del volto non
rimaneva che
una lontana ombra sotto tutti quei graffi e lividi;
nonostante
le labbra fossero in più punti
spaccate e tumefatte, il sorriso rimaneva comunque contagioso e, senza
quasi
accorgersene, Naruto le corse incontro, stringendola a se con
possessività e
amore fraterno.
-stupido!
Mi hai fata preoccupare!-
singhiozzò la bionda, nascosta nel petto del fratello.
-e
io che dovrei dire? Ti sei messa da
sola contro tutta l’Akatsuki!- soffiò il pianista,
trattenendosi solo perché il
suo orgoglio da uomo glielo ordinava in casi del genere.
-ma
se sono degli stronzi non_-
-non
fare mai più una puttanata del genere
chiaro??? Se ti capitasse qualcosa io impazzirei!- borbottò
cauto Naruto
sentendo irrigidirsi la sorella tra le sue braccia.
-è
il tuo modo speciale per dirmi che mi
vuoi bene??-
-stupida.-
sorrise lui, nascondendo il
volto nei capelli nuovamente profumati di lei.
Certo
che ti voglio bene stupida vita mia
avrebbe
voluto dirle; certo che per te sarei
sempre pronto a muover mari e monti
avrebbe voluto suonarle un giorno, al pianoforte ma,
c’era sempre quella
cosa in lui…
Quella
specie di freno a mano bloccato
perennemente che gli impediva di rapportarsi con Temari come avrebbe
voluto
fare da un bel po’ di tempo.
Orgoglio
maschile di merda
Rullo
di tamburi gente!!!!! Preparate la
forca, ghigliottina, laccio x impiccagioni, fucile, balestra e
quant’altro perché
me lo merito!
Diavolo,
non so neppure quanti mesi sono
che avrei dovuto aggiornare e non l’ho mai fatto
perché ho avuto dei problemi…
Purtroppo
non è una scusa valida eppure
eccomi qua ^^
Sperando
che non mi uccidiate, vi propongo
questo nuovo capitolo…
Non
so…credo che in alcuni punti sia
venuto bene, in altri penso sia troppo banale… in sintesi,
penso che il mio
stile di scrittura abbia subito un drastico calo in negativo
ultimamente ma,
come solito, mi affido completamente al vostri giudizio J
Non
so neppure io quanti discorsi mi ero
preparata per poter tornare a testa alta ma, per quanti buoni propositi
si
possano trovare, la verità viene sempre a galla per cui mi
prostro come una
serva fedele a voi e alla vostra clemenza :D
Vi
prego umilmente di continuare a leggere
numerosi come solo voi sapete fare e continuare a credere in me e in
questa
storia come io credo in voi ed in essa J
Alla
prossima, che senza dubbio, non
tarderà ad arrivare, perlomeno non come questo capitolo ^^
Ringraziamenti
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