* Blowing up the
Sunshine *
John e Paul insieme erano ufficialmente
insopportabili.
Due menti diaboliche e perverse pronte e
prendersi gioco di chiunque cada in une delle loro losche macchinazioni
mentali.
Mi gettai addosso a Paul, inferocita, cercando di
buttarlo a terra, ma con il misero risultato di farmi imprigionare dalle sue
braccia forti e di far ridere i suoi tre complici.
Tipico.
- She loves you! – avevano urlato in coro Ringo e
George beccandosi un mio sguardo assassino.
- She loves me?- li avevi incitati Paul mentre
ancora mi teneva stretta al suo petto.
- She loves you, yeah yeah yeah!! – urlò John
come coronamento di quel momento di pura pazzia.
- John porca puttana
devi fare 4 intervalli non 3! – sobbalzo alle urla che provengono dal garage,
questa era l’inconfondibile voce di Paul, di Paul
arrabbiato.
Non è bello far
arrabbiare Paul.
Curiosa scendo le scale
e apro la porta del seminterrato, appena metto la testa dentro la stanza devo
immediatamente abbassarmi per evitare che un oggetto contundente non
identificato mi colpisca alla testa.
La scena è a dir poco
apocalittica: George è nascosto dietro alla batteria, accovacciato sulla sua
chitarra mentre guarda con uno sguardo terrorizzato l’ennesima litigata tra i
due titani.
Ringo dal canto suo
cerca di far calmare Paul, che però dopo aver scorto John che gli tirava la
lampada addosso non ci ha visto più.
- Secondo me sono
meglio solo 3 intervalli! – aveva risposto mio fratello prima di attentare alla
vita di McCartney con un lume.
A quel punto Paul
ovviamente era scoppiato.
Ora Ringo sconsolato si
è seduto sul pavimento e mentre aspetta che i due colossi la smettano, mi saluta
e mi invita a sedermi accanto a lui. Lo raggiungo tra gli insulti più
inimmaginabili e le minacce di morte di un povero ed esasperato
Paulie.
- Johnny ti giuro che
ti strozzo con la spina dell’amplificatore! – sbraitava McCartney a mio fratello
che gli rispondeva con un simpatico dito medio.
- Paulie calmati, ti
verranno le rughe. – lo cantilenava Johnny boy con una vocina femminile – dopo
Judi non ti vuole più! – un momento! Cos’ha appena detto?
- John Winston Lennon
cosa cavolo c’entro io adesso?? – ho urlato io balzando in piedi mentre Paul era
andato a far smuovere George dalla batteria e Ringo si dava una manata in
faccia.
- Ecco, siamo fottuti.
– è stata l’ultima frase del batterista prima che si innescasse la
bomba.
- niente era per
sdrammatizzare! – si è difeso John, facendo un gesto plateale e cercando di
accarezzare i capelli di Paul – facciamo pace Paulino? –
- ADESSO BASTA! Me ne
vado!! – è stata la risposta di Paul che, di fatto, è uscito sbattendo la
porta.
Ecco, non sono nemmeno
le dieci e mio fratello è riuscito a far innervosire ben due
persone.
Dev’essere qualcosa
tipo un talento naturale, perché non è possibile essere così
fastidiosi.
- non puoi scappare dai
tuoi problemi Paulieee! – ha urlato John dopo aver rincorso Paul sino alla
strada principale, e poi sicuro di essere sentito da mezzo vicinato aveva
aggiunto – Torna da me amore mio! –
Paul, non è una persona
incline alla violenza, ma quando si parla di John tutto cambia, infatti, un
enorme sasso scuro aveva appena sfiorato la testa di mio
fratello.
Io e Ringo
guardavamo la scena dalla porta dell’ingresso
secondario.
- No, ma comunque
Buongiorno! – ha aggiunto George, sbucando dal suo nascondiglio dietro alla
grancassa.
Dopo la lite di questa
mattina, Johnny non ha nemmeno voluto pranzare. Dopotutto lui ci tiene a Paul e
forse questa volta si è accorto di aver esagerato.
Ora è seduto sul divano
con un’espressione seria fissa la televisione, anche se conoscendolo sono sicura
che non stia per niente prestando attenzione alle figure che gli scorrono veloci
davanti agli occhi.
John si è chiuso in se
stesso.
Lo fa spesso da quando
la mamma è morta, si mette seduto sul divano e passa delle ore con lo sguardo
puntato su qualcosa senza dire una parola.
Non so di preciso a
cosa pensa, ma al contrario di ogni aspettativa Johnny pensa, e lo fa
spesso.
Decido di fargli
qualche foto, c’è qualcosa nella sua postura, nel suo sguardo ombroso che mi fa
venire voglia di immortalare questo momento.
Io adoro la
fotografia.
Posso sentire la sua
concentrazione, ma il suo stato d’animo mi rimane comunque oscuro, non so a cosa
sta pensando e vederlo così mi fa male.
Ma è anche così
poetico.
Faccio qualche scatto
da differenti punti di vista, Johnny è perfettamente fotogenico, le foto si
scattano da sole, senza che lui faccia nulla.
- Hai finito di farmi
il servizio fotografico? – mi domanda all’improvviso senza però muovere un
muscolo, il suo tono non è scocciato, anzi è ancora completamente assorto in
qualcosa.
Mi avvicino a lui e mi
appoggio alla sua spalla, vedo il suo petto che si solleva seguendo il ritmo
regolare del suo fiato. John mi accarezza dolcemente i capelli, anche se rimane
ancora attanagliato nella sua mente.
- si può sapere a cosa
pensi boy? – gli chiedo curiosa sistemandomi meglio sulla sua spalla e chiudendo
gli occhi.
- che quattro
intervalli sono nettamente meglio. – mi risponde lui dopo qualche minuto di
silenzio.
- dovresti dirlo a
Paul. – è tutto quello che so rispondere, dopodiché concentrandomi sui battiti
del cuore del mio ottuso ed insopportabile, adorato fratello mi lascio cullare
fino ad addormentarmi.
Anche stavolta il mio
sonno è stato interrotto bruscamente, infatti, il fastidioso trillo del
campanello mi ha impedito di continuare il mio sogno!
Mi dirigo alla porta
borbottando tra me e me e mentre passo davanti alla cucina vedo un biglietto di
Johnny che mi avvisa di essere uscito.
Oh, ma perfetto sono a
casa da sola, ho fame e mi hanno svegliato bruscamente! tra
l’altro stavo anche sognando……………
- Paul – affermo
aprendo la porta, sbalordita di trovarmi davanti l’oggetto dei miei sogni,
nonché un bassista infreddolito e assonnato.
- hai per caso visto un
fantasma? – mi guarda interrogativo voltandosi verso la strada, come per fingere
che dietro di lui ci sia una presenza.
Io in quel momento devo
essere avvampata, ma per non sembrare una scema ho buttato giù qualche scusa sul
sonno interrotto, che poi è la verità! Ma, ad ogni modo questa sua apparizione
senza preavviso mi ha scombussolata.
Dopo avermi guardata
dubbioso, deve aver deciso di credermi, infatti, mi ha
chiesto:
- John è in casa? –
Per qualche istante ho
creduto che Paul fosse venuto per me, insomma per finire quel piccolo discorso
iniziato in cucina, - No. – gli rispondo forse troppo secca, e dalla smorfia
confusa che appare sul suo viso credo che anche lui se ne sia
accorto.
Ok, non è venuto per
me, ma io potrei essere il motivo per cui il mio caro Paulie deciderà di
aspettare il rientro di Johnny boy qui da noi.
Sfoderando un sorriso
malizioso continuo – però potresti rimanere qui ad aspettarlo, con me. – cerco
di enfatizzare il “con me” il più possibile.
- perché dovrei
restare? – mi sollecita a continuare Paul, che ormai è già entrato e mi ha già
messo con le spalle al muro.
- Forse perché tu mi
devi ancora un bacio! – rispondo fissando i miei occhi nei suoi, nei suoi
meravigliosi occhi verde bosco che mi guardano fieri, ma anche desiderosi, lui
desidera me ed io mi sento una dea.
Ormai sono appoggiata
al muro, alla mia sinistra c’è la porta dell’ingresso che Paul ha cautamente
chiuso, mentre alla mia destra ci sono le scale per andare al piano di
sopra.
McCartney deve essersi
accorto del mio sguardo fugace alle scale, infatti, mi immobilizza contro il
muro usando le sue braccia come sbarre invalicabili, che mi impediscono
effettivamente ogni via d’uscita.
- è pazzesco, sei
bellissima anche appena sveglia. – mi sussurra dolcemente abbandonando per
qualche istante quel suo tono tracotante che è diventato, ormai, il suo tratto
distintivo.
- No Paulie, non mi
aduli con qualche complimento per poi svignartela come l’ultima volta, oggi
comando io! – affermo sicura e mentre dico questa frase mi libero dalla sua
presa e faccio in modo che stavolta sia lui quello contro al
muro.
Passo delicatamente la
mia bocca sul suo collo, non lo bacio o altro semplicemente lo accarezzo,
cercando di inspirare a pieni polmoni tutto il suo profumo che mi investe
lasciandomi stordita.
Sono ubriaca di
Paul.
McCartney però mi ferma
improvvisamente, prendendo il mio mento con il pollice e l’indice, facendo in
modo che potessi guardarlo negli occhi.
- Preferisco avere io
il comando! – asserisce sicuro, ma mentre cerca di tornare alla posizione
iniziale io mi avvicino alle sue labbra e sfioro quest’ultime con la
lingua.
Paul rimane immobile,
di sicuro non si aspettava questo mio atto d’audacia, eppure dal sorriso
compiaciuto che si delinea sul suo bel visino devo dire che gli è
piaciuto.
Ora Paulie ha la testa
leggermente piegata da un lato, per compensare la differenza dl’altezza che ci
separa, so che sta per baciarmi e tutto questo mi fa impazzire, sento che ogni
parte del mio corpo ha una sua vita personale e che ogni sezione in cui sono
divisa prova un’emozione diversa.
Il bello è che ognuna
di queste emozioni è terribilmente meravigliosa.
Chiudo gli occhi, in
attesa di quel contatto che desidero immensamente,
- Cosa cavolo state
facendo voi due???? – la voce di George è come uno schiaffo per me e per Paul
che spalanca gli occhi sgomento, mi girò di scatto verso la porta principale che
è aperta e George è in mezzo allo stipite con delle borse della spesa in mano
che ci guarda con gli occhi spalancati.
Sento la testa
completamente vuota, non trovo nemmeno una possibile scusa che possa spiegare
questo mio abbraccio con Paul.
Dopodiché tutto è
successo nel giro di pochi secondi:
John da dietro a George
ha richiamato l’attenzione del chitarrista per fare in modo che quest’ultimo si
muovesse, in preda al panico approfittando della distrazione di Harrison mi sono
voltata di nuovo verso Paul e gli ho messo un dito nell’occhio destro; poi
sicura di essere sentita da George ho urlato:
- A posto Paulie, non
hai niente nell’occhio!! -
A parte per le varie
lamentele di quel bambinone di McCartney, posso sentirmi una supereroina!
Infatti, George si è bevuto la storia dell’occhio rosso di Paul, non so se ci
crede perché ha fame oppure perché è davvero così ingenuo, ma l’importante è che
ci crede.
John, invece non avendo
visto la scena non ha modi per sbeffeggiarmi in nessun modo, per cui anche lui è
sistemato.
Ringo invece è appena
arrivato per cui è completamente all’oscuro di tutto.
Il problema principale
è Paulie che continua a lamentarsi come se gli avessero amputato un
braccio.
- era proprio
necessario? – mi aveva chiesto poco prima mentre aiutavamo lì altri a mettere a
posto la spesa.
- direi di si! Perché
di solito se hai qualcosa in un occhio, si irrita e diventa rosso! Su Paulie non
fare il vecchietto burbero e lamentoso! –
Dopo aver borbottato
ancora per instante però anche Paul si è reso conto della genialità del mio
piano.
Durante il tempo in cui
Paul e John si riappacificavano, io ho potuto pensare al fatto che nemmeno
oggi sono riuscita a baciare McCartney.
Deve essere una
congiura divina o qualcosa di simile.
Assorta com’ero non
miei pensieri non mi sono accorta che Paul Ringo e George se ne stanno andando,
mi avvicino a loro, li saluto e faccio per tornare in salotto quando sento
qualcuno stringermi dolcemente la mano. Mi giro e colui che mi ha trattenuta è
Paulie, chi se non lui? Lui che si avvicina e mi lascia un delicato e sfuggente
bacio sulla bocca e mi sussurra:
EMRYS_'s CORNER .
Saaalve^^ voglio ringraziare tutti color che hanno letto la mia storiella da quattro soldi! grazie mille davvero :)
inoltre un altro grazie va a chi l'ha messa tra le preferite/seguite.
Ora invece ringrazio le mi dolcissime recensitrici che mi hanno fatto arrossire tanto tanto *_*
LuMiK: Ciaoo** tu devi essere la famosa Luana di cui mi ha tanto parlato mia sorella :) bè ma è un piacere conoscerti! sappi che per me sei una santa che la sopporti! -.- comunque tornando alla storia, grazie davvero per le tue belle parole, è la prima fic che scrivo e nonostante gli aiuti di mia sorella ho un pò paura che non possa piacere! :D
KatyAniFrancy: Ciao** Juice ha del pepe da vendere accidenti! :) vedrai cosa gli combinerà a quel poveretto di Paulie U.U comunque grazie mille per la tua bella recensione, sono davvero contenta che ti piaccia il modo in cui li descrivo, anche perchè io se devo essere sincera non mi sono mai immaginata i mitici Fab4 in un modo diverso. Per quanto riguarda Paul, anche io sono legatissima alla sua immagine e tutto il resto però, diciamo che secondo me quando era a LIverpool non dico che fosse il classico stronzo che va con tutte ecc.. però secondo me se si lasciava con la sua ragazza di sicuro non ci metteva molto a trovarne un altra! :D con quel bel faccino!*_*
I Love The Beatles: Ciao** grazie per la recensione :) fa sempre piacere vedere che a qualcuno piace il tuo lavoro :D comunque se tu che la leggevi ti immedesimavi, immagina cos'ho combinato io mentre la scrivevo! :D eeeeeh insomma Juice è molto, moooolto invidiata! :)
Martha McCartney: Ciao** Dato che hai gusti difficili mi sento molto lusingata dai tuoi complimenti! :) "positivissima" oddio non esagerare che arrossisco! ^///^ comunque capisco che tu vorresti essere la sorella di John in certi momenti, ma ti farò un piccolissimo spoiler, anzi ti dirò una semplice parola : GELOSIA! :) ora sta a te vedere perchè mai John dovrebbe essere geloso! :D e un ultima cosa! ricorda che per me le recensioni non sono mai squallide, anzi le trovo TUTTE estremamente gratificanti! :D grazie mille!
Love, and always to the top.
Emrys_