Madama Chips mi lasciò andare la mattina dopo e io corsi in =
Sala
Grande. Eccola lì. Stava parlando con la piccola Weasley. Quello stu=
pido
di suo fratello invece era silenzioso e non la guardava neppure. Si
girò, mi guardò e sorrise, senza alcun tipo di rancore. Volevo
andare lì e baciarla davanti a tutti, ma mi trattenni. Lei si
alzò e venne verso di me. Cioè, io mi trattenevo e lei veniva=
da
me? Scherziamo?
- Draco…-. Uff, i brividi. Mi prese il viso con dolcezza e mi
avvicinò al suo. Io le lanciai uno sguardo interrogativo e sorpreso,
come quello di tutti i presenti. Lei si limitò a dirmi:
- Facciamolo sapere- e quindi mi diede un bacio. Cosa? Stava bacian=
do
me davanti all’intera scuola? Doveva essere proprio pazza, sottinteso=
di
me. E io lo ero così tanto di lei che non mi importava della reazione
sicuramente negativa dei Serpeverde. Deciso a dimostrare pienamente ogni mia
briciola di sentimento, la abbracciai, attaccandomi a lei totalmente. Pansy
piangeva, e a me non importava.
- Benissimo. Avete finito?-. La voce di Silente ci fece arrossire, =
ma
non c’era cattiveria nel suo tono, anzi sorrideva pure- Questa &egrav=
e;
una bella dimostrazione di unità tra le varie Case, soprattutto tra
Grifondoro e Serpeverde. Prendeteli come esempio. E ora filate tutti e due =
al
posto-. Lei andò verso il tavolo del Grifondoro e io come uno stupid=
o la
seguii. Poi mi accorsi che io dovevo andare dai Serpeverde. Le cose belle
finiscono in fretta.
- Draco, ma sei pazzo? Ti rendi conto chi hai baciato?
- E basta!- sbottai ai miei stupidi compagni. Loro si azzittirono e=
iniziarono
a parlare tra di loro. Pansy mi si avvicinò. Vederla così tri=
ste
mi dava un leggerissimo senso di colpa, ma niente di più.
- Perché l’hai fatto?-. Questa semplice domanda mi fece
arrabbiare moltissimo.
- E secondo te perché l’ho fatto? Perché mi
diverto? Lei mi piace e di certo non l’avrei fatto con te!-. Sgarbato?
No, peggio. Proprio stronzo. Me ne resi conto e mi affrettai a chiederle sc=
usa,
ma lei se ne andò, senza ascoltarmi. Avevo appena litigato con quella
che forse era una mia amica e lo sarebbe stata anche ora. Che stupido che s=
ono.
Tutti si alzarono per andare a lezione e io corsi da Hermione, che
stava andando a lezione insieme a Harry e a Ron, che si teneva a distanza. =
La
raggiunsi e appoggiai la testa sulla sua spalla e la abbracciai.
- Ci vediamo dopo!-le dissi. Lei mi sorrise.
- Si, a Pozioni- rispose e andò via, mandandomi un bacio con=
la
mano. Eh già, Pozioni. Ormai non mi ricordò più niente=
. Mi
avvicinai a Tiger e Goyle, dirigendoci verso Trasfigurazione. Pansy mi
guardò un attimo e mi parve di cogliere uno sguardo disgustato. E al=
lora
capii che la mia vita era davvero cambiata. Io ero cambiato. La voce della
McGrannitt mi distolse dalle mie riflessioni. Mi costrinsi a seguire.
Incantesimi. Erbologia. E finalmente Pozioni.
- Draco!- disse Hermione, che mi abbracciò facendomi quasi
cadere, e mi baciò. Che amore. Quanto mi piace. Ron mi guardò
malissimo.
- Weasley, hai qualche problema?- gli chiesi io, sarcastico. Weasle=
y mi
lanciò un occhiata a suo parere “minacciosa”.
- Che problemi dovrei avere? Mi hai solo portato via la mia ragazza=
!-
- Ex ragazza- precisò Hermione. Strano, lo stavo per dire io=
.
- Non lo saresti stata se non ti avessi scoperto con quello l&agrav=
e;!-
mi indicò con indifferenza.
- Se ci siamo baciati un motivo ci sarà, non pensi?-. Almeno=
non
ha detto “se mi ha baciata”. La colpa è anche sua,
spieghiamoci.
- Chissà che motivi buoni ci sono- ribattè lui,
ridacchiando. Potter è stranamente silenzioso, cosa starà
pensando? O almeno, è capace di pensare? Dubito fortemente.
- Certo che ci sono dei buoni motivi, Ron!-
- Così buoni da mollarmi così, da un giorno
all’altro?-
- Si- rispose semplicemente lei.
- Bene. Harry, dì qualcosa!- lo incitò Weasley. Potter
parve soppesare ogni parola prima di dirla.
- Nonostante io odi Malfoy, non ho mai nascosto questo sentimento v=
erso
di lui, nonostante non mi piaccia che stia con Hermione, hanno anche ragion=
e,
Ron-Weasley lo guardò come se fosse pronto ad ammazzarlo e io,
stranamente, gli sorrisi- Ognuno decide cosa fare con la sua testa. Ognuno
decide chi amare da solo. Mi dispiace, Ron, se Hermione ama Malfoy, cosa ci
vuoi fare?-. Hermione corse da lui e lo abbracciò. Io incrociai lo
sguardo di Potter.
- Potter, mi hai stupito. Grazie per averci sostenuto-
- Non farci l’abitudine, però! Hermione, basta! Ho cap=
ito
che mi sarai grata per tutta la vita e poi sei già fidanzata!-
- Non esageriamo…- disse lei e poi venne da me. Le accarezzai=
di
nuovo i capelli.
- Comprendo il quadretto romantico, Granger e Malfoy, ma non mi par=
e il
caso di fare queste co=
se qui-. Piton. Str=
ano,
mi aveva richiamato.
- In classe, forza, tutti quanti!- sbottò Piton. Entrammo
silenziosi e ci sedemmo ai nostri posti.
- Ora che siamo tutti ricomposti- lanciò u=
no
sguardo a me e a Hermione- siamo pronti per preparare la…….-.Il=
mio
cervello andò in tilt completo. Cosa cavolo dovevamo preparare? Guar=
dai
alla lavagna, ma non trovai traccia della soluzione. Dovevo chiedere. Si, m=
a a
chi? E secondo te, Draco, a chi dovresti chiedere? Cercai di attirare
l’attenzione di Hermione e ci riuscii. Gesticolai a fatica la domanda:
Come si chiama la pozione? quando Piton mi guardò.
- Malfoy, capisco i rapporti tra lei e la signorina Granger, ma non=
lo
faccia notare così tanto. E ora si metta al lavoro senza parlare-.
Ubbidii, un po’ perplesso sul fatto che il professor Piton mi stava
trattando come uno normale. Mai successo in vita mia e in vita sua. Va bene,
starò zitto fino alla fine della lezione, vecchio scemo. Preparai la
pozione in silenzio e quando fu pronta, la posai con aria strafottente sulla
sua cattedra. Sorrisi beffardo. Un altro “Eccezionale” mi
aspettava.
- Vediamo un po’ Draco….doveva essere un po’
più azzurra, invece è verde acqua e l’odore non è
quello che proprio doveva avere, quindi ti metto “Scadente”. Mi
dispiace- aggiunse, ridacchiando.
“ Bruttissimo stronzo!” pensai arrabbiato, mentre lui
scriveva un “Desolante” a Neville, la cui pozione era di un
rossastro che non prometteva niente di buono. Hermione consegnò la s=
ua
pozione, azzurra come non mai, e mi sorrise. Io feci una smorfia non ben
definita, tanto ero infuriato.
- Granger, è proprio una pozione perfetta! Peccato per questa
sfumatura blu, la vede?-
Hermione scosse la testa. Le mie mani erano pronte a scattare.
- Oh, bè, è proprio qui…a lei, andrà un
“Accettabile” scarso- e scrisse. Hermione si allontanò s=
enza
fare una piega e raccolse i libri, poi se ne andò. Io presi la borsa=
e
la seguii.
- Hermione! Aspetta!- le urlai dietro. Lei bloccò la sua cor=
sa
verso chissà dove e si girò.
- Perché ha fatto così?- mi chiese semplicemente. Ero
completamente spiazzato. E cosa ne sapevo io? Non so cosa passa nella mente
malata di quel vecchio pazzo. Almeno finchè non mi ricomincia a
trattarmi bene.
- Non ne ho idea- ammisi, sorridendo. Lei singhiozzò.
- Hermione, non piangerai per un “Accettabile”, vero?- =
le
chiesi.
- Bè, un po’ mi dispiace….- rispose lei.
- Ma per favore! Io ho preso “Scadente”!-. Mi avvicinai,
ridendo, a lei. La presi dalla vita e la osservai in tutto il suo splendore=
- Sei bellissima- ripetei. I compagni stavano uscendo. Ci baciammo<=
span
style=3D'display:none;mso-hide:all'> o. Arrivò Ron e si
fermò a fissarci.
- Weasley, mi dai fastidio- farfugliai con le labbra attaccate a qu=
elle
di Hermione.
- Draco, lascia stare…-mi sussurrò lei, continuando a
baciarmi. Seguii il suo consiglio. Meglio fare il romantico che litigare con
Weasley. Sarebbe monotono.
- Andiamo a mangiare?- mi chiese. Annuii e la presi per mano.
- Draco! Draco!-. Pansy. Ma che vuole? Lasciai Hermione al tavolo d=
ei
Grifondoro e andai da lei.
- Vieni un attimo- mi disse sorridendo sgradevolmente. Mi port&ogra=
ve;
in un corridoio adiacente alla Sala Grande.
- Si, Pansy, dim…-. Non mi lasciò finire. Attacc&ograv=
e;
violentemente le sue labbra a=
lle
mie, abbracciandomi. Ma che, è impazzita? Io la spinsi lontano da me=
.
- Ma che ti è preso?- le chiesi contrariato.
- Io ti amo….
- Pansy, ascoltami bene…a me piace Hermione, hai capito? Non =
mi
costringere ad arrabbiarmi di nuovo, non voglio. Lasciami in pace, noi siamo
solo amici, mettitelo bene in testa. Amici e stop-
Delle lacrime scesero dai suoi occhi.
- Non fare così, Pansy, dai! Devi accettare, lo so che &egra=
ve;
difficile-. Cominciò a piangere più forte.
- Pansy…-. La abbracciai- Basta, non piangere!-
- S-si, Draco…ma tu ami Hermione?-. Domanda fatidica.
- E’ ancora presto per dirlo, ma mi piace tantissimo e non la
lascerei per nulla al mondo, basta che io e te rimaniamo amici-. Lei sorris=
e.
- Va bene, scusa il mio scatto-. Affondò il viso nel mio pet=
to,
piangendo. Io appoggiai la testa tra i suoi capelli.
- Asciugati le lacrime e andiamo a tavola, cosa ne dici?-. Lei
annuì, prese un fazzoletto e rientrammo in Sala Grande. Rassicurai
subito Hermione, sorridendole calorosamente, e lei rispose al sorriso.
Mangiai in fretta, non facendo caso a quello che ingoiavo, la rabbia
era sempre nascosta sotto strati di felicità e amore, però
c’era. Era un po’ immotivata, in fondo, perché sapevo ch=
e la
mia pozione e quella di Hermione erano perfette o quasi. Ce l’aveva f=
atta
pagare perché stavamo insieme e a lui non va bene, non con Hermione,=
ne
sono sicuro. Ma chissà se quel vecchiaccio acido sa cos’&egrav=
e;
l’amore. Mi sa proprio di no, altrimenti non ci avrebbe trattato
così. E comunque non è mica mio padre, non deve decidere con =
chi
devo stare. Finii di mangiare, mi alzai per andare da Hermione.
- Usciamo a fare una passeggiata?- le domandai, appena mi lasci&ogr=
ave;
libero.
- Si, volentieri- rispose allegra. La presi per mano(la mia grondav=
a di
sudore) e uscimmo dal castello. Ah, com’era bello passeggiare tra il
parco, respirare un po’ d’aria per mano alla propria amata. Il
romanticismo mi sta assalendo. Tra un po’ non sarò più =
io,
anzi già non sono più io. Io sto cambiando, è ormai una
cosa che hanno capito in tanti. Lei interruppe i miei pensieri baciandomi. =
Io
ridacchiai divertito e la alzai da terra prendendola tra le mie
“forti” braccia. Certo non era una piuma neanche lei.
- Draco, mettimi giù! Dai, tirami giù!- urlò,
tirandomi pugni dove capitava.
- Rilassati, non ti faccio cadere!- dissi, ridendo- Non ti diverti?=
-
- Sinceramente si- ammise lei.
- Vedi, allora? Se ti faccio un favore, cosa mi picchi a fare?-.
Cominciai a correre, per quanto potevo. I capelli le andavano di qua e di
là, ma era meravigliosa lo stesso.
La lasciai vicino a un grosso albero vicino al lago. Mi stiracchiai=
e
mi sedetti con lei, abbracciandola. Il lago era calmissimo, non c’era
vento, solo una leggera brezza che ci rinfrescava dolcemente. Che quadro
sdolcinato, e il bello è che in quel quadro ci sono anche io, il rag=
azzo
freddo, purosangue, Mangiamorte. Hermione mi guardò seriamente.
- Sei pensieroso?-
- Bè, si, sto pensando a quanto sono cambiato. E’ stra=
no,
vero?-
- Tutti cambiano prima o poi. Anche solo da un giorno all’alt=
ro,
ed è strano, un giorno pensi questo e l’indomani pensi il
contrario. Ci passano tutti-
- A te è già successo?-
- Penso di sì-
- Quando l’hai scoperto?-
- Non lo so, un giorno mi sono sentita diversa, come se non fossi i=
o,
ma un'altra-
- E’ da quando stiamo insieme?-
- Perché, stiamo insieme?-
- Pensavo di si- ribattei, offeso.
- E chi l’ha detto? Me l’hai per caso chiesto?-
- No, però credevo che da quando ci eravamo baciati…-<= o:p>
- Non è così sottinteso. Me lo devi chiedere- e sorri=
se.
Che pretese! Io chiedere a una ragazza di stare insieme? Insomma, ero cambi=
ato,
ma questo era un po’ troppo romantico per i miei gusti.
- Ci mettiamo insieme?- le chiesi quindi.
- Ti sembra una dichiarazione?-
- Ti ho baciata, dichiarazione più esplicita non
c’è-
- Devi chiedermelo bene! Cominciando a metterti in ginocchio-
- Ti odio quando fai così-
- Anch’io ti odio se non me lo chiedi-. Scoppiammo a ridere.
Comunque mi misi in ginocchio.
- Hermione, ci mettiamo insieme?- dissi, teatrale- Ti basta o vuoi
anche l’anello?-
- Spiritoso! Si, va bene-
- Cosa? Che ci mettiamo insieme o l’anello?-
- Stupido! Che ci mettiamo insieme!-
- Sono contento di questo, ne ero sicuro, comunque-
- E se ti avessi detto di no? Cosa avresti fatto?-
- Mi avresti detto di no? Avresti detto di no a un Malfoy?- dissi,
abbracciandola.
- Non ho paura di te, lo avrei fatto- mi sussurrò piano
all’orecchio.
- Non hai paura di me? Hai detto una cosa così brutta che ti
meriti una vendetta-. La buttai sul prato e cominciai a farle il solletico.=
- No Draco! Basta!!!-
- Cosa si guadagna a offendere un Malfoy….-. Ci rotolammo un
po’ sull’erba, ridendo allegri. Lei si teneva a me saldamente e=
ci
ritrovammo faccia a faccia. Uno strano desiderio mi prese,sentendola
così vicina. La baciai e poi le sfiorai il collo.
- Draco, dai… disse.
- Cosa c’è?- le chiese.
- Niente, niente….- rispose flebilmente….tornai alle la=
bbra
baciandola.
- Sto benissimo qui- dissi, steso sul prato accanto a lei. Dovrei
essere felice e lo sono, ma a metà, però. Quella felicit&agra=
ve;
è macchiata da un segno, un marchio che mi dovrò portare per
tutta la vita. Perché ho avuto la stupida ambizione di diventare un
assassino per delle idee che forse neanche condivido? Guardai in alto spera=
ndo
di trovare la risposta scritta su una nuvola di passaggio, che mi dica cosa
devo fare. Perché la mia vita tranquilla si sta sgretolando?
Perché le mie convinzioni si sciolgono come ghiaccio? E per la prima
volta mi sento incapace di costruire la mia vita, mi sento un po’ inu=
tile
ora…mi rigirai sull’erba, infastidito da questi pensieri non poi
così positivi. Hermione mi abbracciò e io ricercai in quel ca=
lore
un po’ di comprensione verso i miei problemi.
- Perché sei triste?- mi domandò, sorridendo.
- Non volevo…-. Che risposta chiara.
- Cosa non volevi?-
- Diventare…Mangiamorte-. Hermione mi guardò stupita, =
ma
non fece domande.
- Lo sapevi che lo ero!- dissi io.
- No-
- Impossibile! Guarda come mi comporto!E poi tutti nella mia famigl=
ia
sono Mangiamorte, non potevo dire di no…noi Malfoy siamo segnati̷=
0;-
- Pensavo che eri solo un po’ spaccone, dicendo tutte queste
cose, invece combatti attivamente…contro di…di…me!-
- Mi sono sentito obbligato, non potevo rifiutare!-
- E perché? Solo perché tuo padre è Mangiamorte
anche lui? Ti ha per caso obbligato, perché se non fossi diventato
Mangiamorte saresti stato un Malfoy perdente?-
- Si, mi ha obbligato! E ne ero anche contento….prima-
- E ora?-
- Non sono più contento di niente- risposi sinceramente.
- Davvero?-.
- No, anzi, di una cosa sono contento e forse è l’unica
cosa bella della mia vita-
- Cioè?-
- Tu-. Hermione realizzò la mia affermazione e mi
abbracciò con slancio.
- Draco….sei diverso da come ti presenti alla gente…sei
dolce e gentile. Sembri ancora più bello così-. Sorrisi.
- Ho un immagine da far vedere, Hermione, ma ora mi pare si sia
spezzata anche quella….-
- Meglio così-. La stavo per baciare, ma una scarpa si inter=
pose
tra noi. Alzai la testa. Potter.
- Mi dispiace interrompere così, ma…Hermione, Ron ti v=
uole
parlare subito…ti prego, vai, che ci rimane male-. Hermione si
alzò e la guardai andare via.