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Autore: Kizune93    03/04/2011    2 recensioni
La mia prima Kurt\Finn ^^
Kurt chiede a Finn di essere il suo ragazzo per una sera.. dopo aver accennato a suo padre di una loro ipotetica relazione ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kurt cominciò a provare un po' di agitazione solo quando entrò nel Bar che aveva scelto per l'incontro con Karofsky e Azimio.

Aveva scelto un bar fuorimano a circa quattro isolati da casa sua.

Uno di quei Bar sconosciuti e dimenticati da Dio.

Sospirò, stringendo la tracolla della borsa griffata appena l'odore di polvere raggiunse le sue narici.
Lasciò vagare lo sguardo per il locale.
Un uomo sulla cinquantina, basso e robusto puliva con uno straccio grigio topo il vecchio bancone di mogano semi-lucido davanti al quale erano seduti tre uomini. Probabilmente i soliti clienti abituali.
Kurt ebbe la strana e patetica sicurezza che, se si fosse avvicinato abbastanza, avrebbe notato un velo sottile di polvere a coprir loro le spalle, come se fossero soprammobili. Soprammobili del locale con un boccale di birra in una mano e una stecca di sigarette nei jeans sfilacciati.
Dopo aver lanciato un ultimo sguardo poco sicuro sui tre individui, il ragazzo si diresse verso il tavolo più lontano dall'entrata. Con riluttanza posò la tracolla sul pavimento e si sedette su una delle tre sedie disposte a ferro di cavallo attorno al tavolino rosso scuro.
Guardò l'orologio e si chiese quanto ci avrebbero messo ad arrivare e , soprattutto, come avrebbe fatto ad affrontarli da solo.
Il coraggio da leone, infatti, era scemato quasi subito dopo aver lasciato le due copie della foto compromettente negli armadietti di Karofsky e Azimio. Ripensò a ciò che c'era scritto sul biglietto...
"Caspita... bel modo di trascorrere le serate noiose. Se volete che tutte le copie della foto vengano distrutte troviamoci alle sette di sera al Devil's House.. puntuali. I ritardi non verrano contemplati..K.H"
Naturalmente non era il suo stile. Il testo del biglietto gli era stato dettato dalla collaborazione di una euforica Mercedes e da una ancora più esaltata Santana.
Sospirò di nuovo, impaziente. Erano le sette e cinque.. e se avessero deciso di non presentarsi all'incontro? Cosa avrebbe fatto?
Avrebbe avuto il coraggio di stampare comunque le copie della foto ed appenderle ai corridoi della scuola?
Alzò gli occhi al soffitto scuro di muffa prendendo seriamente in considerazione l'idea di alzarsi e andarsene... infondo.... era le sette e sette e di loro nemmeno l'ombra.
Animato da una misteriosa forza d'animo ( che io chiamerei personalmente paura.. ma che per non ferire i sentimenti di Kurt chiamerò "buon senso" U.U) si alzò dalla sedia rossa e raccolse la sua borsa in fretta e furia per correre in ritirata.
Tentativo che fallì miseramente visto che, appena si accinse a dirigersi verso la porta, questa fu aperta per lasciare entrare due goffi energumeni che cercarono e trovarono immediatamente il suo sguardo.
"Hummel..." sibilò Azimio con gli occhi ridotti a due fessure "Sapevo che eri tu..."
Kurt si schiarì rumorosamente la gola mentre un sorrisino ironico si faceva strada sulle sue labbra " Cosa sorprendente da dedurre visto che il bigliettino era firmato K.H...."
Azimio fece un passo verso di lui "Non osare rivolgerti a me così! Stupido..."
Le sue parole furono bloccate da Karofsky che lo superò, mettendosi tra lui e Kurt " Non è il momento Azimio... siamo qui per parlare di...altro..." detto questo abassò senza volerlo la testa in un gesto di palese imbarazzo che a Kurt fece quasi.. e dico quasi.. tenerezza.
Kurt raddrizzò le spalle con orgoglio e diede loro le spalle, avviandosi verso il fondo del locale "Già! E se volete seguirmi.. ho già scelto un tavolo!"
" Tu hai scelto il tavolo?? Se permetti il tavolo lo scegliamo da soli e.." ataccò ancora Azimio.
"Piantala" lo ammonì Karofsky lanciandogli uno sguardo eloquente e seguì Kurt fino al tavolino rosso sangue, imitato subito dopo dall'amico.
Appena tutti e tre si furono accomodati, Kurt si mise la borsa sulle ginocchia "In questa borsa.."
"Borsa da frocio..." borbottò Azimio e Karofsky lo colpì a una spalla con forza, zittendolo di nuovo.
"Continua.." mormorò poi, rivolgendosi a Kurt e ignorando le lamentele dell'amico.
Kurt rimase zitto un secondo, notando stranamente che Karofsky non aveva il coraggio di guardarlo in faccia "Dicevo...." cominciò poi " In questa borsa sono contenute tutte le foto e tutte le copie delle foto che ho scattato.. bhe.. quella sera."
Karofsky giunse le mani e vi appoggiò sopra il mento "Hai intenzione di diffonderle?"
Kurt sospirò "No..."
A quel punto Azimio si illuminò di un sorriso sollevato "Bene! Allora cosa stiamo qui a parlarne! Daccele!" e si protese verso il ragazzo più piccolo per afferrargli la borsa che prontamente Kurt allontanò.
"..A condizione che facciate ciò che vi dico."
Azimio e Karofsky si guardarono, un po' spaesati, dopodichè fu ancora Karofsky a prendere la parola.
"Cosa vuoi?" chiese, cercando di non far tremare la voce "Dicci e poi decideremo cosa fare..."
Kurt li guardò con gli occhi accesi di determinazione "Voglio libertà. Voglio che il mio rapporto con Finn non venga più ostacolato dalla vostra ottusità mentale.. e.. cosa più importante.. chiediate scusa a Finn per averlo picchiato.."
I due ragazzi davanti a lui cominciarono ad agitarsi sulle sedie, a disagio.
Non ci voleva un genio per capire cosa passasse nelle loro menti da cavernicoli.
Avevano paura...  paura di mostrarsi deboli.
Paura perchè la situazione stava sfuggendo loro di mano.
 Se avessero acconsentito sarebbero sembrati deboli e senza spina dorsale e se non avessero acconsentito allora sarebbero stati presi di mira a vita.
Probabilmente la seconda prospettiva prese il sopravvento perchè, dopo cinque minuti di silenzio, Karofsky tese una mano aperta verso di lui " Prometti che, se facciamo quello che dici le foto saranno distrutte?" domandò serio.
Kurt accennò un sorriso, stringendo la mano del giocatore di Football " Promesso..."
"Tutte?"
"Tutte...."
"E nessuno verrà mai a sapere di questa faccenda?"
"Mai..."
Karofsky trattenne la mano di Kurt nella sua per qualche secondo in più, un po' per poter leggere la verità negli occhi del moro e un po' perchè quel contatto non gli dispiaceva più di tanto, poi la lasciò andare permettendo ad Azimio di fare lo stesso.
Finiti i momenti delle trattative, i tre ragazzi si alzarono più o meno contemporaneamente e uscirono dal locale senza dire una parola.
Kurt guardò i suoi compagni di scuola che si avviavano con le mani in tasca per la strada opposta a quella che doveva percorrere lui.. e questo gli fece piacere. Non voleva condividere più niente con loro.. quella mezzora trascorsa nel locale era bastata per una vita.
Con un sorrisino soddisfatto, rispose mestamente a un accenno di saluto da parte di Karofsky e si diresse verso casa di Finn.
Eh si..
Quella sera avrebbero festeggiato...
Avrebbero festeggiato la libertà ritrovata.... o meglio.. la libertà conquistata.
Che lui era riuscito a conquistare per entrambi.
Si mise le mani in tasca mentre imboccava il vialetto di casa Hudson.
Bussò tre volte e, non ottenendo risposta, abbassò la maniglia ed entrò nell'appartamento.
Capì subito perchè Finn non aveva sentito bussare... il volume del videogioco e cui stava giocando in camera sua era esageratamente alto, tanto che dalla sala Kurt riuscì a capire che si trattava di "Medal of Honor 3 Edition" uno dei suoi giochi preferiti.
Scosse la testa, dirigendosi verso la camera del suo ragazzo e aprì piano la porta, trovandolo seduto sul pavimento intento a guardare con assoluta venerazione lo schermo di gioco.
Sogghignò, entrando nella stanza in punta di piedi, e si posizionò dietro di lui.
Si sedette sul pavimento a sua volta, gli circondò la vita con le braccia e gli baciò delicatamente il collo.
Finn saltò in aria e si lasciò scappare il joistick dalle mani, mettendo così fine al suo tentativo di record.
Ma a dirla tutta, mente Kurt gli baciava dolcemente il collo, il videogioco stava perdendo velocemente tutta la sua attrattiva.
"Kurt..." mormorò felice, ruotando il busto quel poco necessario per mettere un braccio attorno alla vita stretta del ragazzo e tirarselo in braccio "Quando sei entrato?"
Kurt lo lasciò fare e allacciò le braccia al suo collo "Poco fa.."
"Non ti ho sentito entrare..." mormorò ancora Finn con la voce rotta dall'emozione.
"Lo so...." rispose Kurt, mentre una mano si infilava sotto la sua maglietta " Ho pensato che ti sarebbe piaciuta una sorpresa..."
Finn scoppiò in una risata nervosa " Si direi che hai centrato l'obbiettivo ma.." si interruppe in un gemito strozzato sentendo la mano di Kurt che gli accarezzava i capezzoli " K- Kurt... se hai ancora intenzione di non fare nulla non credo che ti convenga..."
Kurt si avventò sulle sue labbra in un bacio di passione e di dolcezza "Ho cambiato idea..." gli sussurrò sulle labbra "Credo che sia ora di festeggiare...."
Finn sbattè gli occhi, confuso, mentre le vampate di eccitazione gli stavano colorando le gote " E.. co- cosa festeggiamo?"
Kurt gli sorrise, posando la fronte sulla sua e spostandogli una ciocca di capelli ribelli dagli occhi "La nostra libertà..."


Eccomi!!
Oh... finita!
Sono piuttosto soddisfatta! Non ero sicura di essere in grado di scrivere una FF su di loro ma credo di essermela cavata abbastanza bene ;)
Grazie e tutti quelli che mi hanno seguita.. a chi ha commentato.. e anche a chi a letto senza commentare! :)
Vi ringrazio moltissimo...
Un bacio.
E prometto che ne scriverò ancora su di loro.. sempre se vi fa piacere!
La vostra Kia *-*















 




















  
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