Numero sei: Non farle vedere mai un film dell'orrore

Oh, Bobby, mio carissimo Bobby... MI HAI ROVINATO L'ESISTENZA!!!
A dire il vero la colpa è del signor Aja, regista e produttore, che ha contribuito a fare di me il più grande idiota della storia.
No, ma che cosa dico? La colpa è proprio mia, come sempre, per aver definitivamente rovinato la cosa più bella della mia vita.
Perché oggi, ebbene sì, ho deciso di provare la tattica del "cavaliere-senza-macchia-e-senza-paura".
Se qualcuno mai leggerà questo quaderno, scommetto che arrivato a questo punto, lo troverà molto utile.
Da gettare nel camino in mancanza di legna!
Ecco qui la mia grande pensata: "Se le dimostro di essere coraggioso, sono sicuro che ne sarà colpita".
Ceeeeeeeerto, il punto è: io non sono coraggioso, ho sempre fifa di tutto.
Ho paura dei ragni, ho paura del buio, ho paura delle meduse, ho paura dei cani grandi, ho paura dell'altezza, ho paura dei pagliacci, ho paura delle montagne russe, ho paura degli spazi chiusi, ho paura di contrarre il cancro (ogni volta che lo dico, Riku fa scongiuri... Bah...), ho paura dei tuoni, ho paura del dolore fisico e mi fanno impressione i volatili.
In buona sostanza, faccio schifo.
Ma poiché questo pomeriggio in TV davano un film horror, la storia di una famiglia di turisti che va in vacanza nel deserto e incontra una famiglia di cannibali, ho pensato: è l'occasione perfetta.
Ho chiamato Kairi, le ho detto che c'era una cosa bellissima in televisione e le ho chiesto se voleva vederla con me.
E lei, essendo diecimila volte più fifona di me, ha accettato confidando nel mio timore dei film paurosi.
Pensandoci a mente fredda, la sua reazione è stata del tutto normale: si è soltanto messa a strillare terrorizzata quando ha visto il titolo.
Io le ho detto di non preoccuparsi, che poteva chiudere gli occhi o appoggiarsi a me ogni volta che aveva paura.
(Questa mossa, lo riconosco, è stata geniale).
Ordunque, il film dell'orrore che si intitola "Il pomeriggio di Sora" si è svolto nel seguente modo:

-Durante il primo tempo, il nostro protagonista e la sua dolce metà se la fanno sotto insieme: urla, occhi tappati, schiaffi volati nel tentare di recuperare il telecomando per abbassare il volume, lei che tenta di farsi scudo di lui, lui che si fa scudo di lei;

-Nel secondo tempo, la situazione cambia: il nostro protagonista si fa prendere dal film, comincia perfino a piacergli, tanto da ignorare la sua bella per dedicarsi alla scena della fuga di Bob dal mutante. Lei strepita, tenta di attirare la sua attenzione, gli lancia perfino un cuscino sulla faccia, ma lui sembra sia nel pieno del famoso “coma cinofilo”. Nella culminante scena finale, ecco ciò che accade al nostro Sora:

***Lei, sempre adorabile meno che in quel momento, con le manine sui fianchi e la faccia da schiaffi fa: "SORA!!! Tu lo sai che io mi spavento facilmente, cosa ti è saltato in testa di farmi vedere?"
Nel televisore, Bob sta scappando, circondato da strane voci, al ché, totalmente assorbito, lui dice al teleschermo: "Smettetela di parlare!!! Stop, SILENZIO!"
Lei: "Mi stai zittendo? Sora, giuro che se adesso non mi guardi in faccia io me ne vado via!"
Ed egli al teleschermo: "Vattene, vattene via, CORRI!!!"
Lei: "Quanto sei cafone! Guarda che me ne sto andando..." (Classica frase che dicono le donne quando vogliono che tu dica loro di restare)
Ma egli nuovamente al teleschermo: "No, no, no, BRUTTO MUTANTE SCHIFOSO, VIA DA QUI!!!"
Zoom sulla porta che sbatte e titoli di coda.***
Uffa, non è stata colpa mia, io stavo parlando ai personaggi del film, non a lei! Credo che non mi rivolgerà mai più la parola, o forse mi parlerà, ma giorno 21 dicembre... del 2012!
Ho raccontato tutto l'accaduto a Riku, che mi ha detto solo due cose: 
1) la prima è che il metodo migliore per chiedere scusa alle ragazze è con un bel regalo fatto apposta per loro, e che quindi avrei dovuto immediatamente attivarmi;
2) la seconda è che...