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Autore: Derret    03/04/2011    3 recensioni
La Guerra Magica ha segnato tutti quanti, Luna compresa.
[Questa è una storia nata per caso. Ed è tutta per Ale HP. Sperando che ti piaccia!]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luna Lovegood, Xenophilius Lovegood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Luna

Ad Ale HP, che sa sognare.

Luna era tornata a sognare

Luna si era appena svegliata. Erano le due di mattina, e casa sua non le era mai apparsa così distante.

Dopo aver passato un brutto periodo nei sotterranei di Malfoy Manor come prigioniera e dopo aver vissuto a Villa Conchiglia, era arrivata a combattere alla grande battaglia di Hogwarts. Poi, una volta finito tutto, aveva cercato di tornare a casa.

Suo padre, Xenophilius Lovergood, era impazzito dopo aver segnalato la visita da parte di Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger ai Mangiamorte, che lo avevano torturato fino ai limiti della sanità mentale per poi dirgli che la figlia era morta.

Xenophilius aveva allora iniziato a vagare per le colline urlando il nome della figlia a squarciagola, piangendo. Dopo sua moglie, ora anche sua figlia. Senza di lei non riusciva a sopravvivere, non aveva più alcun motivo per restare.

L’uomo era svenuto nei pressi della Tana, e non si era più svegliato. Luna era tornata a casa Weasley e quando aveva trovato suo padre incosciente sdraiato sul letto aveva trattenuto a stento le lacrime.

Luna si alzò, percorse lentamente i corridoi e le scale della Tana e giunse nella stanza dove si trovava suo padre.

Aprì lentamente la porta.

Un letto matrimoniale era completamente inondato dalla luce della luna, che faceva sembrare l’uomo uno spettro. Luna richiuse accuratamente la porta, poi si avvicinò lentamente al padre. Gli prese le mani.

“Papà, sono io, la tua Luna... no, non sono più io, non più” mormorò, piangendo silenziosamente, facendo vagare lo sguardo per la campagna.
Luna era cambiata. Le poche volte che si faceva vedere per la casa, non parlava né mangiava. Era lo spettro di sé stessa. La cosa che però era più preoccupante era che Luna non era più… Luna.
Non era più sulle nuvole.

I suoi occhi, che un tempo erano sempre sognanti e sorridenti, ora erano rossi dal pianto ed estremamente “reali”. Non sembravano più gli occhi di una bambina, ma quelli di un’adulta.

In quel periodo oramai mentiva per qualsiasi cosa. Lei, quella che diceva sempre la verità anche se era scomoda. "No papà, non sono più io. Non ne vale la pena. A cosa serve sognare, a cosa? Dopo tutto quello che ho visto, papà, non ne ho più la forza". Tornò ad osservare i lineamenti del padre.

Erano più scavati dell’ultima volta che l’aveva visto. Ma quand’era l’ultima volta che l’aveva visto? Era passato così tanto tempo…

In quel momento il tempo sembrò fermarsi. Luna non avvertì più il movimento che le sollevava e le riabbassava la mano sul petto del padre. Non sentiva più nemmeno il battito. "Papà... alla fine te ne sei andato anche tu, eh? Forse hai fatto bene. Al tuo posto lo avrei fatto anche io. Trova la mamma lassù. Trovala, e vivi con lei l’eternità che hai davanti ora".

Luna accarezzò il viso del padre per l’ultima volta, poi uscì dalla stanza. Scese altre scale ed uscì all’aria aperta. Inspirò profondamente, ed a piedi nudi iniziò a camminare.
Come aveva fatto suo padre, solo che lei sapeva dove andare.

Si fermò, le macerie di casa sua davanti a lei. Cadde in ginocchio, iniziando a piangere con la testa tra le mani.
Quando sollevò lo sguardo, davanti a sé vide suo padre. Era nel fiore dell’età, con i capelli morbidi e candidi, e stringeva forte al suo fianco sua madre.
Loro le sorrisero. Luna sorrise loro.

Sorrise, dopo tanto tempo.

"Mamma, papà..tornerò quella che ero. Tornerò a sognare. Lo farò per me stessa. E per voi. Ve lo prometto".

Luna non riuscì a capire se stava sognando o no. L’unica cosa di cui fu sicura era che sarebbe tornata a sognare.

La luna illuminò i suoi occhi. Che brillarono.

Luna era tornata a sognare.

 

****

Una storia nata per caso. Una storia tutta per la mia Ale HP. Questa volta anche io ho pensato a te, ed a Luna. Ti Voglio Bene.

Derret

  
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