E' incredibile di come una ragazza insicura come tante , Sabrina , si ritrovi in una situazione molto imbarazzante, che la spinge a scappare piangendo. Ma non è sola ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
I giorni passavano :di lui non c'era più traccia , nemmeno in televisione o in quei programmi-spazzatura.
Era come quelle gocce : è precipitato nella mia finestra per caso e d'improvviso , scivolando pian piano via, dissolvendosi nel nulla.
Alcune volte , mi sedevo sotto la finestra , per aspettare che la vicina si mettesse ad urlare come quella volta.
Stavo leggendo un libro con in mano una lattina di Red Bull , quando suonò il campanello : era Nicky.
Da quanto non la vedevo: si era tagliata i capelli e mi ero accorta subito del vestitino nuovo..
"Ciao Nicky.."
"Qui chiama terra Sabrina al rapporto prego" disse in tono sgarbato
"piantala"
"Scusa Sabry , ma tu non esci da giorni , hai bisogno di una bella boccata d'aria , di svagarti con gli amici!"
"non me la sento davvero..."
"o invece tu verrai.. " mi incitò prendendomi per la mano.
Ma si , del resto un po' di divertimento non ha mai fatto male a nessuno;così , accettai senza farmi pregare.
"Dal fotografo?" chiesi perplessa: mi aveva portato in un negozio chiamato "Le rose d'amour"; dal titolo , si era capito tutto.
"Nono se qui ci lavora un francese madrelingua te lo sogni: lo sai che mi stanno antipatici!"
"Tranquilla non è francese , l'ha chiamato così perchè quando si è sposato sulla torta c'era scritto questo.."
"te ne intendi eh?"
"Ci lavora mio zio"
"davvero? e non mi hai mai detto niente?"
"non mi è mai passato per la testa .. "
Era un negozietto piccolo ma fine : c'erano un sacco di foto formato maxi di giovani innamorati e sposini.
Mi ero messa ad osservarne una con molta serietà : l'uomo accarezzava la futura sposa , e dai loro sguardi , era uscito un dialogo
che ascoltavo interessata nel mio cervello..
"Prego.." disse il fotografo : entrai in una stanza con dietro uno sfondo a cielo , pieno di apparecchiature per le luci e una fotocamera
"Per chi è il servizio fotografico?"
"per la mia amika zio.." disse Nicky
"che cosa?"
"Consideralo un regalo amica mia.."
Incominciò a farmi delle foto : non ero naturale , perchè mi diceva l'esatte posizioni da prendere, addirittura mi diceva a quanti gradi dovevo piegare
la testa!! Più guardavo le foto , e più rimanevo disgustata: Dio non pensavo di essere così brutta!!!
"Guarda verso l'entrata" disse il fotografo ; girai lo sguardo: un ragazzo dai riccioli mori mi stava guardando , e sorrideva...
"Brava continua a sorridere!" continuò il fotografo ; giuro: non avevo mai fatto un sorriso così.
Scattata la foto , corsi senza tregua verso l'entrata e la mia prima reazione fu quella di stringerlo , stringerlo forte a me , sentirlo , sentirlo fino all'anima.
"Perdonami" supplicai singhiozzando
"Shhh" mi azzittii "va tutto bene.."
La vita mi sembrava diversa: ogni giorno che passava e più la purezza e semplicità si insiedava nel mio spirito.
io e Michael ci vedevamo quasi tutti i giorni , e se non era faccia a faccia era al telefono.
Mi parlava dei suoi sogni , dei suoi desideri , mi parlava anche del sorriso di un bambino o di una farfalla,
per questo , ne ero innamorata persa: mi ero innamorata di quell'animo puro gentile e insicuro.
C'è stato un periodo in cui lo sentivo poco , a causa del tour.
Quando tornò , mi portò a cena fuori, e al parco.
Stavamo camminando lungo un viale , in mezzo alle lucciole e alle stelle.
"Sabry .. ti ho portata qui perchè ti devo dire qualcosa d'importante.."
"Dimmi Mike" dissi: ogni volta che diceva così mi spaventavo e basta...
"Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me , davvero non hai idea di quanto sto bene con te : grazie di ogni singolo gesto , sorriso o sguardo ...
non lasciarmi più , perchè adesso , ho bisogno di te più che mai." Dopo queste parole , mi strinse forte : non mi aveva mai abbracciata così
"Ti Voglio Bene " dissi , stringendolo
"Ti Amo" disse. Un brivido mi passò lungo per la schiena , mi facevano male addirittura i polsi dall'emozione.
"cos'hai detto?" dissi quasi sussurrando , come per dire "ti amo anchio"
"Ho detto che ti amo amore mio" ...
"porca trottola l'ha detto davvero" pensai: le dita dei piedi si muovevano così tanto che sembrava che facessero la Lambada.
Continuavo a stringerlo : ero troppo rossa per guardarlo in faccia.
Lui invece si staccò da me , mi guardò con i suoi occhi profondi , con le dita prese delicatamente il mio mento , cercando di avvicinarlo al suo , quando
,sfacciatamente suonò il telefono.
"Mi devi scusare.." dissi tutta insicura e tremolante: stavo scivolando , cercando di afferrare l'aggeggio elettronico.