Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: AudreyIsTheBest    04/04/2011    0 recensioni
E' incredibile di come una ragazza insicura come tante , Sabrina , si ritrovi in una situazione molto imbarazzante, che la spinge a scappare piangendo. Ma non è sola ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passavano :di lui non c'era più traccia , nemmeno in televisione o in quei programmi-spazzatura. Era come quelle gocce : è precipitato nella mia finestra per caso e d'improvviso , scivolando pian piano via, dissolvendosi nel nulla. Alcune volte , mi sedevo sotto la finestra , per aspettare che la vicina si mettesse ad urlare come quella volta. Stavo leggendo un libro con in mano una lattina di Red Bull , quando suonò il campanello : era Nicky. Da quanto non la vedevo: si era tagliata i capelli e mi ero accorta subito del vestitino nuovo.. "Ciao Nicky.." "Qui chiama terra Sabrina al rapporto prego" disse in tono sgarbato "piantala" "Scusa Sabry , ma tu non esci da giorni , hai bisogno di una bella boccata d'aria , di svagarti con gli amici!" "non me la sento davvero..." "o invece tu verrai.. " mi incitò prendendomi per la mano. Ma si , del resto un po' di divertimento non ha mai fatto male a nessuno;così , accettai senza farmi pregare. "Dal fotografo?" chiesi perplessa: mi aveva portato in un negozio chiamato "Le rose d'amour"; dal titolo , si era capito tutto. "Nono se qui ci lavora un francese madrelingua te lo sogni: lo sai che mi stanno antipatici!" "Tranquilla non è francese , l'ha chiamato così perchè quando si è sposato sulla torta c'era scritto questo.." "te ne intendi eh?" "Ci lavora mio zio" "davvero? e non mi hai mai detto niente?" "non mi è mai passato per la testa .. " Era un negozietto piccolo ma fine : c'erano un sacco di foto formato maxi di giovani innamorati e sposini. Mi ero messa ad osservarne una con molta serietà : l'uomo accarezzava la futura sposa , e dai loro sguardi , era uscito un dialogo che ascoltavo interessata nel mio cervello.. "Prego.." disse il fotografo : entrai in una stanza con dietro uno sfondo a cielo , pieno di apparecchiature per le luci e una fotocamera "Per chi è il servizio fotografico?" "per la mia amika zio.." disse Nicky "che cosa?" "Consideralo un regalo amica mia.." Incominciò a farmi delle foto : non ero naturale , perchè mi diceva l'esatte posizioni da prendere, addirittura mi diceva a quanti gradi dovevo piegare la testa!! Più guardavo le foto , e più rimanevo disgustata: Dio non pensavo di essere così brutta!!! "Guarda verso l'entrata" disse il fotografo ; girai lo sguardo: un ragazzo dai riccioli mori mi stava guardando , e sorrideva... "Brava continua a sorridere!" continuò il fotografo ; giuro: non avevo mai fatto un sorriso così. Scattata la foto , corsi senza tregua verso l'entrata e la mia prima reazione fu quella di stringerlo , stringerlo forte a me , sentirlo , sentirlo fino all'anima. "Perdonami" supplicai singhiozzando "Shhh" mi azzittii "va tutto bene.." La vita mi sembrava diversa: ogni giorno che passava e più la purezza e semplicità si insiedava nel mio spirito. io e Michael ci vedevamo quasi tutti i giorni , e se non era faccia a faccia era al telefono. Mi parlava dei suoi sogni , dei suoi desideri , mi parlava anche del sorriso di un bambino o di una farfalla, per questo , ne ero innamorata persa: mi ero innamorata di quell'animo puro gentile e insicuro. C'è stato un periodo in cui lo sentivo poco , a causa del tour. Quando tornò , mi portò a cena fuori, e al parco. Stavamo camminando lungo un viale , in mezzo alle lucciole e alle stelle. "Sabry .. ti ho portata qui perchè ti devo dire qualcosa d'importante.." "Dimmi Mike" dissi: ogni volta che diceva così mi spaventavo e basta... "Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me , davvero non hai idea di quanto sto bene con te : grazie di ogni singolo gesto , sorriso o sguardo ... non lasciarmi più , perchè adesso , ho bisogno di te più che mai." Dopo queste parole , mi strinse forte : non mi aveva mai abbracciata così "Ti Voglio Bene " dissi , stringendolo "Ti Amo" disse. Un brivido mi passò lungo per la schiena , mi facevano male addirittura i polsi dall'emozione. "cos'hai detto?" dissi quasi sussurrando , come per dire "ti amo anchio" "Ho detto che ti amo amore mio" ... "porca trottola l'ha detto davvero" pensai: le dita dei piedi si muovevano così tanto che sembrava che facessero la Lambada. Continuavo a stringerlo : ero troppo rossa per guardarlo in faccia. Lui invece si staccò da me , mi guardò con i suoi occhi profondi , con le dita prese delicatamente il mio mento , cercando di avvicinarlo al suo , quando ,sfacciatamente suonò il telefono. "Mi devi scusare.." dissi tutta insicura e tremolante: stavo scivolando , cercando di afferrare l'aggeggio elettronico.
  
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