Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Ricorda la storia  |       
Autore: AudreyIsTheBest    03/04/2011    0 recensioni
E' incredibile di come una ragazza insicura come tante , Sabrina , si ritrovi in una situazione molto imbarazzante, che la spinge a scappare piangendo. Ma non è sola ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero a casa mia , non avevo idea di cosa sarebbe successo , sapevo solo che a casa c'era un'atmosfera serena , nel quale passava delicatamente un dolce ed incantevole profumo di pulito. Stavo scrivendo , pensavo a tante cose alla rinfusa , alcune senza senso : mi lasciavo trasportare dal dolce profumo. Mi sentivo così in pace ; il buio accarezzava i miei occhi , i miei pensieri mi facevano battere il cuore. D'improvviso , qualcosa mi svegliò da quella dolce meditazione : era il telefono. Risposi , con una voce molto irritata: "Chi è?" "Sabry ricordati che ti devo passare a prendere alle 20!" Come al solito i miei amici mi avevano invitato ad una festa : in quel momento non avevo la voglia di conversare , preferivo starmene in casa , ma , per volontà dei miei genitori , ne ero costretta. "Ok mi vesto." Vestiti per aria , trucchi sparsi : non avevo idea di cosa mettermi! e dopo svariati tentativi , mi venne il lampo di genio: camicia bianca con jeans neri attillati! E ovviamente era inevitabile la Matita nera!! Il campanello suonò : i miei amici mi stavano solamente gridando di scendere... C'era un sacco di gente che non avevo mai visto in vita mia. Stavo sempre appiccicata al mio amico , solo perchè ero molto in imbarazzo , con quei jeans , quando tutte erano in gonna. Notai che c'era anche quella succhiasangue che l'unica cosa buona che sapeva fare era rovinarmi la vita. Quando incrociammo lo sguardò , mi salutò , dicendo "a quanto pare qualcuno s'è preso la briga di venire alla mia festa" non risposi , avevo paura di farla piangere. Mi avvicinai alla mia migliore amica , Niky , che era infondo al bancone : chiacchierai un po' quando notai la snobbata parlare nell'orecchio ad una ragazza , lanciandomi sguardi , mentre rideva.. non era un buon segno : stava sicuramente architettando qualcosa.. La musica fu interrotta: la "reginetta" della festa salì sul podio "Buongiorno ragà! come sta andando la festaa!!! ... Volevo mostrarvi il tocco di classe per ultimo ..." tirò fuori un quaderno lilla cn gli orsacchiotti... Oddio!! Era il mio Diario! Un pugnale dritto al cuore: era come se il cervello fosse andato in tilt , potevo sentire solo il cuore battere forte e il respiro crescere .. Si , era proprio il mio : mentre leggeva , nella mia mente venivano proiettati flashback su flashback... Volevo morire , andarmene e non tornare più. Il mio unico istinto fu quello di correre via , il più lontano possibile .. Sentivo solo il cuore battere .. sentivo solo questo .. Dio! Non potevo uscire dall'edificio , così scappai sul primo balcone , mi accovaccia contro il muro e iniziai a piangere : sentivo , ancora il cuore battere. Passarono minuti , anzi , non so se fossero minuti : la ricognizione del tempo l'avevo completamente persa... Sentivo dei passi , avvicinarsi sempre di più : la figura si fermò dietro di me "Sei tu la ragazza del diario?" Mi voltai: era un uomo , con la barba ,con dei mocassini piuttosto strani ... Voltai nuovamente lo sguardo : cercai di ignorarlo , ma lui era così interessato che addirittura si sedette vicino a me.. "Non ascoltarli ..." Singhiozzando , cercai di rispondergli "ascoltarli? peccato che il soggetto sia il mondo intero! ho fatto una brutta figura , addirittura sul grande schermo!!" Lui mi guardò , dritto negli occhi: che occhi meravigliosi! Nella mente giravano un sacco di pensieri e giudizi : "chi è questo? cosa vuole da me? perchè è così gentile?" Frugò nel taschino , prese un fazzoletto e me lo porse "su non Pianga" Sorrisi , e risposi : "Grazie..." "Di Niente" sorrise. OhOh , quel sorriso l'avevo già visto , oh si non ne ero mai stata così sicura in vita mia "ma tu sei Michael Jackson!!!!!!!!!!!!!!" iL ragazzo , con ormai gli occhi fuori dalle orbite dallo spavento , cercò di tapparmi la bocca sussurrando : "non rovinarmi!!! vieni con me!" Mi prese per il braccio e mi portò fuori dall'edificio : tutti , vedendomi , risero ancora ... Avevo completamente perso la capacità di ragionare: quella galleria di figure non avevano significato logico per me , potevo sentire solo la mano lunga e magra del ragazzo che mi teneva per il braccio : era una mano fredda , ma morbida. Il cuore batteva ancora all'impazzata , tutti , ridevano della mia entrata. Jackson mi portò fuori dal locale ; stavamo per salire nella sua limousine , quando la bisbetica ci fermò dicendo queste esatte parole: "Ah cara già te ne vai? non sapevo fossi così codarda ..." Nel sentire queste parole , il ragazzo tolse dal suo mento la barba finta , cercando il più possibile di mostrare a tutti chi era veramente: a quella visione , i ragazzi erano così scioccati che non sapevano se piangere o urlare o strapparsi i capelli : "Michael Jackson" urlò una tra la folla. Jackson incominciò a fare con le dita la "v" di vittoria , in segno di saluto , ma senza pensarci due volte mi afferrò nuovamente per il braccio , gettandomi nella limousine. In quel momento , pensai solo a che reazione avrebbe avuto quell'oca: che soddisfazione! Michael velocemente chiuse tutti i finestrini , per evitare che i fans ci passasserò. Io mi giravo in continuazione , per vedere se si poteva intravedere quella succhiasangue. "Ho qualcosa per te" disse d'improvviso Michael "Il mio diario!" risposi sorpresa , appena visto cosa c'era tra le sue mani. Non l'avevo mai visto da così vicino : l'ho sempre visto in televisione , e quando me lo ritrovai lì , in carne ed ossa, mi sembrava ancora impossibile! Non era temerario come ai suoi concerti , piuttosto , stava seduto nell'angolino del sedile , tutto rosso , con la mano nella mano: mi faceva di una tenerezza ; in quel momento non sapevo se avrei voluto prendergli quelle fossette rosse , o quelle mani belle e onduleggiate ... Dio , come mi piacevano le sue mani! Un grazie mi limitai a dire .. un Grazie! brava Sabry... dopo tutto quello che ha fatto per te.. "sei gentile" mi sforzai a dire. Il rossore nelle sue fossette profonde aumentò ancor più : che angioletto! " F - Figurati .. Sabrina..." "No .. chiamami Sabry ... " Michael sorrise al vuoto : non mi ero accorta ancora del sorriso meraviglioso che si ritrovava... "E tu puoi chiamarmi Mike ..." a quel punto anche le mie guancie iniziarono a cambiare colore... " Quanti anni hai?" "Ehm Ehm! la buona educazione: alle donne non si chiede mai l'età!" cercavo di fare un po' la spiritosa , per rompere il ghiaccio.. "OhOhoh mi scusi!" anche lui iniziò a lasciarsi andare .. "io invece non ho età!" "come?" chiesi perplessa. "Io non voglio crescere .. mi sono rifiutato ..." all'inizio pensai: "questo è un po' svitato" oppure "qualcuno chiami un meccanico che qualcuno ha perso qualche rotella" però , allo stesso tempo , sorridevo , mi piaceva quella sua particolarità : dolce .. si non mi esce altro aggettivo .. dolce ,dolce e ancora dolce!" "Tu invece?" "io fin da piccola non vedevo l'ora di crescere..." .. volevo essere sincera al massimo .. almeno con lui. "forse perchè hai avuto un'infanzia felice..." "si , penso di si: insomma , i miei mi hanno amata e mi amano tutt'ora.." "capisco...." "senza di loro sarei persa.." "anchio : ma purtroppo , posso contare solo sull'appoggio di mia madre.." "in che senso???" da quello che ha detto ho pensato "mannaggia questo non c'ha più il padre" "per colpa di mio padre non siamo mai stati di per se' in se' una famiglia ..." "beh tutte le famiglie hanno i loro problemi.." "si , di questo non ti do torto , ma purtroppo ha fatto cose vergognose che mi hanno bloccato la crescita , alla tenera età di 12 anni.." "oddio ma cos'ha fatto di così terribile..??" "scusa , ma non ho voglia di parlarne..." Cercai di cambiare argomento "che ore sono?" "l'una e dieci..." "o santissimo gelato all'amarena" a quella battuta , rise come un matto : dovevo fare più battute , così mi potevo godere quello spettacolo. "no veramente : devo andare a casa!" "dimmi dove abiti , ti ci porto subito".
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: AudreyIsTheBest