Chapter Five
« Approcci»
Katherine Pov
Sospirai.
Il corridoio era vuoto. Camminavo forse da mezz'ora, completamente
sola, e mi annoiavo a morte. Eppure non potevo
fare altro che
camminare e camminare, o mi restava l'opzione di restare in camera
con le mie cugine e sorbirmi le loro domande su cosa provassi per
Elliot.
Non
capivo che problema avessero. Va bene, lo ammetto,
forse avevo
una cottarella per il nipote del Sindaco di Fairy Oak; ma che
problema c'era?
Il
rumore dei passi che riecheggiavano nel corridoio era insopportabile.
Avrei
quasi preferito restare in camera. Quasi.
Mi
fermai di botto a fissare il corridoio vuoto.
Dei
passi. Erano dei passi.
E
se le mie cugine mi stessero pedinando, credendo che io stessi
andando da Elliot?
O
se fosse Elliot stesso?
Arrossi
all'idea di trovarmi da sola con lui.
Dall'angolo,
per mia sfortuna, svoltò proprio Elliot.
Allora
era lui che pedinava me.
Deglutii
e feci finta di badare alle mie unghie.
Lui
mi si fermò accanto, ridacchiando. Lo fulminai con lo
sguardo.
«
Cosa c'è da ridere? » chiesi, in tono freddo.
«
Be', c'è da ridere che stai badando alle tue unghie nel bel
mezzo di
un corridoio deserto » rise lui.
Dio,
quanto era bello quando rideva.
Dio,
come stavo diventando frivola.
Lui
smise di ridere e mi guardò con aria di scuse.
«
Mi dispiace di essermi messo a ridere » disse, e poi
arricciò le
labbra.
Questa
volta fui io che risi. La sua era un'espressione davvero
buffa.
Lui ridacchiò. Mi asciugai le lacrime che mi erano venute
per il riso.
«
Dove stavi andando? » mi chiese lui.
Be',
stavo vagando per una meta poco precisa, sperando di non incontrarti
perché sapevo che, se ci fossimo incontrati ti sarei saltata
addosso. E tu, dove stavi andando?,
avrei voluto rispondergli, ma dopo sarebbe scappato a gambe levate.
«
In realtà mi sono persa » risposi io, rossa.
«
Ti va di venire a fare una passeggiata? » chiese lui, con un
sorriso.
Allora
voleva proprio che lo aggredissi! Cavolo,
smettila di sorridere!
«
Sì » dissi con un filo di voce e lo seguii per il
corridoio.
Non
dicemmo una parola, finché lui parlò.
«
Allora, sei sorella delle gemelle Periwinkle? » chiese, in
imbarazzo.
Io
scossi la testa. « Sono la cugina. Sono stata affidata alla
famiglia
di mio zio perché i miei genitori sono...» mi si
mozzò il fiato in
gola. Non mi piaceva dirlo. Deglutii
«
Ho capito » disse lui, in imbarazzo. Ora eravamo nel
giardino. Mi
sedetti sotto un albero. L'erba era fresca e profumava, come se
fosse stata appena tagliata. Anche Elliot si sedette accanto a me.
«
Avevo anche un fratello » sussurrai, mentre il mio sguardo si
perdeva nel vuoto « Lo hanno affidato ad un altra famiglia
».
Lui
si voltò a guardarmi, con lo sguardo pieno di compassione.
Mi
accarezzò un guancia, e d'istinto avvicinai un po' il mio
volto al
suo. Ormai eravamo vicinissimi.
«
Siete davvero molto
carini
» una voce
estranea, mai sentita. Ci interruppe. Mi voltai a fissare il
disturbatore.
Alto,
i capelli scuri, due occhi chiari e un sorriso furbo. Lo avevo
già
visto. Aveva la divisa proprio come me ed Elliot... Un momento.
Io avevo la gonna. E non era di certo lunga. Arrossii tremendamente.
Lo
sconosciuto era appoggiato alla colonna e mi guardava divertito.
«
Non c'è nulla
da
ridere » abbaiai, alzandomi di scatto. Lo sconosciuto rise.
Io
scappai via, rossa, mentre Elliot si alzava.
Bella
cosa. Ma chi era quel tipo? Lo avevo già visto, ma dove?
Angolo
Autrice
Zan
Zaaan xD Bella, gente!!! Sono felice che ai lettori sia piaciuto il
capitolo precedente, ma passiamo subito alle risposte alle
recensioni:
Alice_Alyss:
La canzone è stupenda, lo so :D Abbiamo gli stessi gusti
musicali?
XD Comunque, grazie e spero che il capitolo ti piaccia :D Eriotto
non so quando lo farò dichiarare D: Ma succederà
presto, te lo
prometto xD
Mitika81:
Ti avevo persa xD Grazie, comunque non importa se sei arrivata in
ritardo, non mi offendo :D Anche io sono una strafan delle divise
scolastiche xD soprattutto quelle di Hogwarts ._.
Bene
:D Spero che il capitolo sia venuto... ehm... decente!
Ciao
ciao :D