Ombra
Non è bello crescere nell’ombra di qualcuno.
Soprattutto nell’ombra di un genitore.
Quand’ero bambina ammiravo molto mia madre – vedevo il rispetto che gli altri maghi avevano nei suoi confronti, la deferenza con cui le parlavano e le chiedevano consiglio.
Ammiravo il suo portamento, così fiero e altero.
Ammiravo il suo diadema d’argento, che così luminoso risplendeva tra i suoi capelli color dell’ebano.
Ma quando divenni adolescente gradualmente l’ammirazione si trasformò in invidia, e poco tempo occorse affinché questa diventasse risentimento.
Volevo diventare più saggia, più intelligente, più importante di lei.
Perché per tutti ero e sarei stata non Helena, ma la figlia di Priscilla Corvonero.
Allora, rubai il suo diadema.
Lo nascosi nella cavità di un albero, lontano da lei.
Ed anch’io mi nascosi.
In punto di morte mia madre espresse il desiderio di vedermi un’ultima volta.
Ancora mi chiedo come facesse a continuare ad amarmi nonostante quello che le avevo fatto, nonostante quello che continuavo a farle.
Mandò a cercarmi un uomo, un uomo che da sempre mi amava, e che sempre io avevo respinto.
Quando mi rifiutai di seguirlo, mi uccise, vittima della sua stessa collera.
Morta, scelsi di restare, nient’altro che una pallida ombra di quello che ero stata in vita.
Ancora, solo un’ombra.
*
Lo so, dovrei lavorare
alla raccolta delle Attese, ma mentre scrivevo la drabble sui Malfoy mi è
venuta l’ispirazione questa seconda (breve) raccolta!
Fatemi sapere che cosa ne
pensate! =)
Grazie