Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Keily_Neko    04/04/2011    4 recensioni
E se per uno scherzo del destino (o anche no) alcuni personaggi di GX e 5D's venissero costretti a vivere insieme sotto lo stesso tetto? E se si formassero strane alleanze fra di loro per vendicarsi di un torto subito?
Sono presenti dei paring quali: JudaixAsuka, AkixYusei e JackxCarly (e chissà, forse altri uhuh) ATTENZIONE: ci saranno spoiler sugli episodi di 5D's della terza serie; possibili OOC, sia lievi che marcati.
---HTML IN RESTAURO (?)---
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Altri, Jack Atlas, Yusei Fudo
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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salve a tutti! sono ritornata prima di quanto avessi previsto uhuh ah si, prima di passare al capitolo preciso una cosa che mi hanno giustamente fatto notare, cioè il tempo in cui si svolge la storia: per i pg di GX, è passato più o meno un anno dall'ultima serie, quindi i ragazzi hanno sui 18-19 anni, apparte Fubuki che ne ha sui 20 e Rei che ha 16-17 anni; per 5D's, siamo immediatamente dopo la fine della saga di Zone, quindi i ragazzi hanno tutti 18-19-20 anni. quindi Yusei e Judai si conoscono già, dato che il film è ambientato prima degli eventi di cui narro *A* detto questo vi lascio al capitolo, ringraziando Gattino Bianco, Kiara e Alma per le recensioni <3


“Ahi ahi ahi, che male...”

Asuka si risvegliò con un grande dolore alla testa, forse per la caduta; aprì gli occhi: intorno a lei c'era il buio; riusciva a malapena a riconoscere il sotto dal sopra.

“Dove sono finita?”, si chiese guardandosi intorno.

Ad un tratto notò una figura non ben definita per terra, a qualche metro da lei; si alzò e andò vicino a quella che scoprì essere una persona.

“Rei?”, chiamò, avendo identificato nella figura una ragazza; le cose però non tornavano, Rei era molto più bassa, “Ehi, stai bene?”, chiese Asuka, toccando la figura distesa.

La ragazza si mosse e tossì: “Dove sono?”

“è quello che sto cercando di capire anch'io... comunque chi sei?”

“Mi chiamo Aki Izayoi”, rispose l'altra ragazza, mettendosi a sedere, “E tu?”

“Asuka Tenjouin, piacere”, disse aiutandola ad alzarsi, “Come sei finita qui?”

“Ero a casa di un amico, nel garage, e ad un tratto si è aperta una voragine nel pavimento che mi ha risucchiata insieme a dei miei amici”

“La stessa cosa è successa a noi!”, disse Asuka, “Anch'io ero a Domino City con degli amici e ad un tratto siamo caduti in quella voragine”
“Vorrai dire Neo Domino City”, la corresse Aki.

“Perché Neo? Da quando la città ha cambiato nome?”, chiese perplessa Asuka.

“Come da quando? Da quello che ricordo io è sempre stata così”
Le due ragazze rimasero un attimo in silenzio.

“Qui c'è qualcosa che non quadra...”, commentò Aki.

“Già... intanto però cerchiamo una via d'uscita”, disse Asuka.

“Concordo, però da che parte andiamo? Non si vede un tubo”

“Andate verso la luce!”, disse una voce rimbombando in quello spazio vuoto.

Una luce apparve all'improvviso a una cinquantina di metri dalle ragazze.

“Chi sei?!”, chiese Asuka, “E poi casomai vacci tu verso la luce”, commentò sarcasticamente; dopo l'esperienza nella Società della Luce aveva sviluppato un'avversione personale per le parole 'luce' e 'destino'.

“Però direi che non abbiamo scelta”, commentò Aki, e iniziò ad incamminarsi verso la potenziale uscita, seguita a poca distanza dalla bionda un po' riluttante.

Dopo aver attraversato il varco di luce, le due ragazze non credettero ai loro occhi: “Ma in che razza di posto siamo finite?”, chiese Asuka.

“Io direi in una piscina...”, commentò l'altra.

In effetti davanti a loro c'era una piscina olimpionica di quelle al chiuso, completa anche di trampolini e corsie.

“Che ne direste di farvi un tuffo?”, chiese ancora la voce.

“Fatti vedere!”, esclamò Asuka; più sentiva quella voce, più era sicura di conoscerla.

“Come vuoi signorina”

Da una parete venne fuori una specie di nebbiolina nera che si contorceva nell'aria e continuava a riformarsi: “Desiderio esaudito”, disse la nuvola.

Una bella gocciolina stile anime comparve sulle teste delle due ragazze: “Ma... avrai un corpo normale... solido”, commentò Aki, presa alla sprovvista.

“Sì, ma lei ha chiesto solo di farmi vedere”, rispose la nuvola, “Comunque è arrivata l'ora del bagno”

Prima che le due ragazze potessero chiedere cosa volesse dire, due fasci neri partirono dalla nebbiolina e si diressero verso di loro avvolgendole completamente, per poi ritirarsi e ritornare alla propria fonte, lasciando Aki e Asuka basite per quello che era successo: infatti ora si ritrovavano con addosso un costume a due pezzi ciascuna, Aki rosso, Asuka azzurro.

“Ma come diavolo hai fatto?!”, esclamò Aki arrossendo di colpo.

“Ah non lo so”, rispose la nebbiolina, “chiedilo all'autrice della fiction” (in verità non lo so neanch'io XD ndAutrice mi cadono le braccia -.- ndAki)

“Comunque cosa dobbiamo fare?!”, continuò la rossa.

“Mi pare ovvio, dovete fare una gara di nuoto”, disse la nebbiolina e così facendo andò dietro alle due ragazze spingendole verso il bordo della piscina.

“U-una gara di nuoto?”, chiese Asuka, quasi spaventata.

“Se sei diventata sorda all'improvviso non è colpa mia”, replicò la nuvola, “Dai, muovetevi, che non ho tutto il giorno”

“Ma senti questo!”, esclamò Aki, “Dopo averci trascinate qui pretendi anche che ci muoviamo? E dacci un attimo!”, concluse seccata.

“Aaah... donne”, commentò la nebbiolina.

Aki e Asuka sentirono il commento e minacciarono la nuvola con un aspirapolvere tirato fuori chissà da dove: “Ripeti se hai il coraggio”, minacciò Aki.

“No, niente!”, disse spaventata la nebbiolina nera, “Comunque muovetevi lo stesso”

Asuka era sul bordo della piscina, incapace di fare anche un solo passo; aveva sviluppato una forte paura per l'acqua di mare (o in questo caso della piscina) per colpa di suo fratello, che quando erano piccoli aveva rischiato di affogarla giocando. Pertanto lei non ne aveva voluto sapere di imparare a nuotare.

“Ma... se io non sapessi n...”, la bionda non terminò la frase perché la nuvola nera la spinse in avanti, facendola finire in acqua.

Una volta che fu completamente immersa, Asuka si fece prendere dal panico, e nel tentativo di tornare a galla e respirare, iniziò ad annaspare e a inghiottire acqua a secchi.

“Oh-ho”, fece la nebbiolina, “ho idea che non sappia nuotare...”
“Asuka!”, gridò Aki, prima di tuffarsi in acqua e recuperare l'altra ragazza.

Asuka si aggrappò a lei e si fece portare fino al bordo, al quale si ancorò: “Ma sei stupido o cosa?!?”, gridò la bionda alla nebbiolina, dopo aver tossito molto, “Per poco non affogavo!”

“Esagerata!”, fece la nuvola, “Al massimo avrai bevuto un po'... comunque pensavo che tu sapessi nuotare”

“Anch'io lo pensavo”, fece Asuka, “ma quella che sta scrivendo ha pensato bene di togliermi questa capacità!” (Gomenasai Asuka-san XD ndAutrice)

“Ah capisco”, disse la nuvola.

“Comunque grazie mille Aki”, ringraziò la bionda.

Aki fece un cenno con la testa.

“Bene!”, disse d'un tratto la nebbiolina, “Questo fa di Izayoi la vincitrice”
“Prego?!”, esclamarono le altre due.

“è ovvio, tu non sai nuotare!”

“Sì ma è ingiusto!”
“Senti non le ho fatte io le regole”, disse scocciata la nebbiolina tirando fuori un manuale dal nulla e mettendosi gli occhiali (anche questi presi da chissà dove), “dunque... ecco: qualora in una gara di nuoto uno dei concorrenti non sapesse nuotare, la vittoria verrà assegnata all'altro, a prescindere dal resto”, concluse, chiudendo il manuale.

“Ma te lo sei inventato!”, esclamò Aki uscendo dalla piscina e aiutando anche Asuka a salire, “Fammi vedere!”

La nuvola deglutì: “Ehm... forse avete ragione voi”, disse, spaventata dagli sguardi delle due ragazze, “vado... vado a chiamare un altro giudice”, e detto questo sparì attraversando una parete, lasciando le due ragazze sconcertate per quello che stava succedendo.

Dopo poco la nebbiolina rientrò nella stanza da una porta apparsa dal nulla, con al suo seguito una specie di proiettore: “Ecco, aspettate un attimo”
“Fai con comodo”, commentò Aki, “tanto non abbiamo niente da fare”

Il proiettore si accese e sparò in alto l'immagine di un uomo con i capelli bianchi che con il colore rosso si stava disegnando delle righe sul viso davanti allo specchio; Aki lo riconobbe subito: “Rudger Goodwin!”, esclamò spaventata.

“Che diavolo fai Truman!?!”, esclamò Rudger, imbarazzato dall'essere stato scoperto in un momento... strano.

“Aspetta...”, iniziò Aki, “Io avevo sempre pensato che i segni dei Dark Signer fossero come quelli della Struttura”

“Ehm... sai com'è, per fare scena ci vogliono tanti particolari”, iniziò Rudger, “e visto che i truccatori costano.... Comunque non è questo il punto! Perchè mi hai chiamato?! E soprattutto smettila di girare sotto forma di nebbia! Mi irriti profondamente”

“Va bene...”, fece la nuvola; in un attimo il gas nero si modellò fino a formare la sagoma di un uomo, che alla fine divenne visibile: aveva i capelli neri con delle punte; indossava una specie di armatura, anch'essa nera, con al centro del petto una pietra rossa; infine portava gli occhiali da sole.

“Truman!”, esclamò Asuka, riconoscendolo.

“Eeeeh già, chi non muore si rivede”, disse lui.

“Infatti! Judai ti aveva battuto insieme a Nightshroud!”, continuò Asuka.

“Beh, sai com'è, per esigenza di copione i cattivi tornano sempre, non importa quante volte li ammazzi”

“Finitela!”, fece Rudger, “Perché mi hai disturbato?!”

Truman spiegò la situazione della gara di nuoto al Dark Signer.

“Sei un cretino! Non ti avevo forse detto che avremmo iniziato con le prove una volta spiegato loro tutto?!”

“Sì, ma mi annoiavo...”, ammise Truman.

Rudger sospirò: “Va bene, ormai il danno è fatto... dove sono gli altri?”

In risposta Truman fece comparire due gabbie oltre la piscina: in una c'erano gli amici di Aki e nell'altra quelli di Asuka: “Ragazzi!”, esclamarono le due.

Gli altri riconoscendole chiamarono i loro nomi: a Jun, vedendo Asuka in costume, partirono i neuroni e cadde a terra in seguito a un'emorragia nasale; Judai invece non fece una piega e lo stesso quasi accadde a Yusei, se non ché il ragazzo dopo un paio di secondo che aveva visto Aki, abbassò lo sguardo leggermente rosso in viso.

A quel punto tutti si accorsero dei due uomini vicini alle ragazze e rimasero sconcertati per i motivi che già sappiamo.

“Bene”, iniziò Rudger, “adesso che ci siete tutti posso dare iniziò alla spiegazione...”

“Quale spiegazione?!”, chiese Crow allarmato.

“Sarà il solito modo per salvare il mondo altrimenti lo distruggeranno...”, commentò Jack, abituato ormai a quella solfa.

“Veramente non è così”, replicò Truman, “Ora vi spiegheremo le regole del vostro Reality”


tadan XD ecco che sono venuti fuori i primi due "cattivi" uhuh in questo capitolo mi sono concentrata sulle due ragazze protagoniste, ma nei prossimi prometto che ci saranno tutti gli altri^^ quindi non mi resta che salutarvi *__* arrivederci al prossimo capitolo <3

  
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