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Autore: daisyNAKJM    04/04/2011    3 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno più parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo quello che era successo nello spogliatoio, Quinn non voleva lasciare Santana da sola, quindi decise di portare a casa con sé l'amica che accettò la proposta con piacere. Era da tanto, tantissimo tempo che Santana non andava a casa di Quinn. Purtroppo tra loro due scoppiavano sempre liti a causa di motivazioni stupide, la maggior parte delle volte provocate dai ragazzi. Ripensandoci a Santana ora questa motivazione sembrava più stupida che mai: ragazzi, quelli che l'hanno sempre usata e sì, anche lei alla fine si è trovata a ricambiare con la stessa moneta. Solamente sesso.

Mentre camminavano verso casa, Quinn sorrideva. Era da tanto che non lo faceva, dopo tanto sentiva che aveva qualcosa per la quale farlo: la ritrovata amicizia di Santana.
"San, ti ricordi quando ci siamo viste per la prima volta davanti alla bacheca per iscriverci alle audizioni delle Cheerio?"
disse guardando con un’espressione felice Santana che si trovò spiazzata
"Certo Q che mi ricordo! Come potrei dimenticare una cosa simile?" 
rispose con un sorriso appena accennato, ed era il più che potesse fare perché a forza di piangere le faceva male il viso.
Quinn vide la reazione di Santana e istintivamente decise di prenderla sotto braccio, cosa che un tempo faceva sempre. Santana la guardò e le disse:
"Ei vacci piano Q! Ti ricordo che io sono la Latina più hot di Lima!!"
subito dopo scoppiando a ridere vedendo la faccia preoccupata di Quinn:
"Mi hai fatta morire per un momento! Non farlo mai più!!"
A quel punto la mora decise di prendere la mano della bionda e di stringerla tra le sue, come a farle capire che anche lei era felice di questa riconciliazione.
 
Poco dopo arrivarono a casa di Quinn, che agli occhi di Santana sembrava immutata. Istintivamente lasciò la mano di Quinn, sapendo che il padre di questa era molto religioso e non tollerante riguardo a certe azioni/situazioni.
Quinn però aveva capito questo e prese la mano di Santana stringendola con la sua:
"Tranquilla Santana, mio padre non abita più qui, i miei hanno divorziato..."
pronunciato con un tono di voce dispiaciuto ma allo stesso tempo pieno di rancore, per quel padre che l'aveva cacciata di casa dopo aver scoperto che era rimasta incinta.
Santana nell'udire quelle parole si sentì mortificata nell'aver lasciato la mano dell'amica e prendendo anche l'altra mano tra la sua le disse:
"Io non lo sapevo Quinn..se l'avessi saputo probabilmente ti sarei stata vicina..mi..mi dispiace veramente."
ma la bionda guardandola con un sorriso le rispose:
"Ei tranquilla San! Ormai è tutto passato. Certo, resta pur sempre mio padre, però non credo di poterlo mai perdonare per quello che ha fatto a me e a mia madre."
E senza altri indugi condusse la mora dentro casa. La madre non era a casa: visto che ora erano solo in due in casa, la madre doveva lavorare di più per riuscire a mantenere il tutto, quindi le due si trovarono sole.
"Hai fame Hot Mama?"
disse Quinn sghignazzando.
"Mmh a dire il vero avrei un certo languorino, tutto quel piangere mi ha scombussolata un bel pò"
rispose la mora con un sorriso accennato.
Quindi la bionda si mise a preparare i tacos, una delle cose che a Santana piaceva di più. Nel frattempo la mora se ne stava seduta con lo sguardo fisso nel vuoto, immersa in chissà quali pensieri.
"Ei Mama! Guarda che i piatti, la tovaglia e tutto il resto stanno sempre nello stesso posto dell'ultima volta! Vedi se puoi alzare quel tuo grazioso fondoschiena latino e preparare la tavola!"
disse Quinn con tono scherzoso, ormai dopo aver ristabilito la piena confidenza con Santana, che dopo essersi destata dai suoi pensieri rispose:
"Ei ei angioletto, ma che hai fatto oggi? Sei così sfrontata!!"
al che le due prima si fissarono per qualche istante e poi scoppiarono a ridere.
La mora si alzò e cominciò a preparare la tavola, non si era nemmeno accorta che Quinn le aveva preparato la sua pietanza preferita!
"Spero siano di tuo gradimento, non sono brava a farli come li fai tu, però io nei miei c'ho messo l'amore!”
disse ridendo la bionda appoggiando il piatto davanti a Santana, che in un primo momento rimase con la bocca aperta, per poi portarsi una mano al petto e dire:
"Cara Fabray, sarà meglio per te che siano buoni tanto quanto sono belli!!" e poi aggiunse "..mi fa piacere sapere che ti ricordi ancora cosa mi piace.." con un velo di malinconia
"Avanti, mangiamo ora!!" disse la bionda risollevando la situazione

Dopo aver pranzato abbondantemente ed aver chiacchierato un po', come facevano ai vecchi tempi, le due decisero di buttarsi un po' sul divano e vedere cosa davano per tv, tutto esattamente come una volta. Si divertivano a vedere i vari programmi che davano in tv e a commentarli, o magari a vedere i video musicali dai quali traevano ispirazioni per nuovi passi da usare nelle coreografie da prima nei Cheerio e poi anche al Glee club. Innegabile il fatto che appena partiva una canzone a loro nota, si cimentassero in duetti superbi!

Si stava facendo ormai buio e Santana a malincuore cominciò a ricomporsi per tornare a casa. Le dispiaceva veramente, era riuscita a passare un pomeriggio diverso dal solito, ed era riuscita a distrarsi in qualche modo da quello che aveva dentro, ma Quinn prendendola per un polso le chiese :
"Lopez, spiegami una cosa, ma dov'è che stai andando?"
La mora alzando un sopracciglio rispose:
"A casa, che domande mi fai? E' tardi, i miei si chiederanno dove sia finita."
La bionda fu rapida nel tenerle botta con una risposta pronta "Grazie, fino a questo c'ero arrivata" rispose mettendosi seduta sul divano
"ma quando io ti ho invitata qui oggi l'ho fatto perché tu potessi stare anche a dormire, testona! Non credo che questa nottata da sola ti possa giovare."
Nel sentire quella frase Santana comprese che Quinn aveva ragione, non sarebbe mai riuscita a chiudere occhio, anzi avrebbe passato la notte a piangere ancora.
"E va bene Fabray, mi tocca darti ragione e sai quanto mi secchi farlo!"
disse la mora ridendo, e proseguì
"Però devo avvisarli lo stesso i miei!"
e Quinn nuovamente pronta rispose:
 "Anche il telefono è nello stesso posto dell'altra volta, e funziona!!" disse continuando a ridere.
Santana andò verso il telefono e si mise a parlare con la madre. Nel frattempo, Quinn aveva preso in mano la sua borsa e quella di Santana e cominciò a salire le scale per andare verso la sua camera.
"Ei culetto bianco, credi di lasciarmi da sola?"
"Hai già fatto? Che ne so io quanto devi parlare con tua mamma per convincerla a farti rimanere qui?"

Santana scoppiò ancora a ridere
"Ma ti ricordi proprio tutto, ma come fai?"
"Perché al contrario di quello che hai detto tu la prima volta che ci siamo parlate, non sono un'oca!! Ora, vedi di seguirmi J.Lo di Lima!!"
Santana continuando a ridere insieme alla bionda obbedì agli ordini e la seguì verso il piano superiore.

Santana continuava a rimanere sbalordita dalla memoria di Quinn: si era ricordata la sua pietanza preferita, si era ricordata cosa piaceva fare a loro generalmente dopo scuola, si ricordava tutti i suoi soprannomi, e anche il fatto che sapeva che per convincere la madre a lasciarla a dormire fuori casa doveva metterci un po'.
Le faceva piacere che nonostante tutto, questi aspetti di Quinn erano rimasti invariati, era una delle cose che piaceva di più di lei.

Entrate in camera, Quinn appoggiò le borse sopra la scrivania e aprì l'armadio per prendere dei vestiti comodi per lei e per la mora, che nel frattempo si era buttata sul letto e istintivamente aveva preso un cuscino e aveva cominciato a stringerlo verso di sé.
Quinn la guardò e le sorrise con dolcezza, prese poi i vestiti dall'armadio e cominciò a cambiarsi. Non le creava problemi farlo davanti a Santana, ormai si erano viste in tutti i modi, quindi continuò con tranquillità. Dopo essersi cambiata, andò verso il suo letto.
"Credi di poter lasciarmi un po' di spazio o devo andare a dormire giù nel divano?"
e Santana mettendosi seduta disse:
"Se proprio mi tocca, ti faccio spazio dai! Per questa volta hai il permesso di dormire con la più hot!!"
La bionda prese un altro cuscino e lo tirò addosso alla mora aggiungendo un "scema" tra le risate.
Santana quindi si alzò e si scambiò con gli abiti che la bionda aveva posto con cura sopra alla sedia. Dopo essersi sistemata, raggiunse Quinn a letto.
"Sai, mi mancavano queste giornate, mi mancavi tu. Alla fine dei conti sei sempre stata la mia migliore amica."
disse la bionda distesa sul letto.
"Anche a me mancava tutto questo Q, pensa che abbiamo sprecato tutto questo tempo da trascorrere assieme per degli stupidi ragazzi!"
rispose la mora distendendosi sul fianco con lo sguardo verso la bionda, che alla sua affermazione, fece cenno di sì con la testa.
Quinn quindi si girò verso Santana e guardandola da vicino le disse:
"Ti va se riprendiamo il discorso di oggi? Credo tu abbia bisogno di parlarne con qualcuno. Sono pronta ad ascoltarti e a stare al tuo fianco San!"
Santana si morse il labbro inferiore e fece cenno di sì con la testa, prese fiato e cominciò a parlare:
"Io la amo Quinn. Non riesco a fare a meno di lei. Mi ha lentamente conquistata e nonostante io continui a tormentarmi e a tormentarla dicendole che tra noi c'è solo dello stupido sesso, so che non è così."
Quinn fece un piccolo salto nel sentire quella frase, più precisamente la parte del sesso. Aveva sentito girare delle voci a scuola, ma come al solito, si sa che non si deve dare molto peso a quello che si sente girare.
"Scusami se sono stata così diretta" disse la mora, il quale volto stava cominciando a riempirsi nuovamente di lacrime
"Ma figurati Santana, non devi preoccuparti, era mio padre il rigido su questi temi, non io." e prendendo la mano di Santana e con l'altra accarezzandole il viso continuò:
"Non sono qui per giudicare quello che hai fatto o quello che devi fare, sono qui per darti conforto, per aiutarti a superare e a risolvere questa situazione!"
A quel punto la mora si avvicinò a lei e se la porto stretta tra le sue braccia.
"Grazie di cuore Q, non so veramente come farti capire quanto grata io sia. E' così doloroso portarsi questo peso dentro. Ho paura delle conseguenze, di quello che potrebbe succedere se Brittany mi dicesse di no. Ho semplicemente paura, in vita mia non ne ho mai avuta così tanta."
Ovviamente Quinn si strinse a Santana, passandole la mano sulla schiena e dandole dei piccoli, quasi impercettibili baci sulla testa.
"So cosa stai passando San, certo non ho vissuto la tua stessa situazione sentimentale, però nei 9 mesi nei quali sono rimasta incinta, ho provato tutte queste sensazioni,che sono così orribili, e che non vorrei mai più affrontare da sola, ma che però mi hanno aiutata per il mio futuro."
Santana immersa nelle braccia di Quinn aveva ricominciato a piangere, ma trovò la forza di parlare.
"Mi sento uno schifo per averti lasciata da sola in quel momento, e non mi sento affatto apposto con me stessa. Non so mai se tu potrai perdonarmi per quello che ho fatto."
Quinn proseguì a rassicurare la mora continuando a coccolarla e aggiunse:
"Sei perdonata Santana, ti ho perdonata, non hai nulla di cui vergognarti, al posto tuo credo avrei fatto la stessa cosa."
A quel punto Santana alzò la testa e si avvicinò al viso di Quinn, vedendo che anche sul suo scorrevano alcune lacrime, provocate da quel tuffo nel passato. Santana asciugò le lacrime della bionda e le diede un bacio sulla guancia.
"Non devi piangere Q, non ti lascerò più, te lo prometto. Farò di tutto per stare con te."
Tra tutte quelle lacrime a Quinn venne da ridere
"Ma tu che stai piangendo a dirotto vieni a dire a me di non piangere?"
E a quell'affermazione anche a Santana scappò una risata.
  
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