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Autore: JoJo    04/04/2011    4 recensioni
Prendete due ragazzini svegli e senza peli sulla lingua, aggiungeteci un'antropologa un po' svampita e giovane genio troppo timido. Shakerate per bene ricordandovi di non dimenticare di aggiungere la squadra di profiler più brillante del Paese, una tecnica informatica fuori dalle righe, un agente FBI più scorbutico di Brontolo e due scienziati litigiosi. Ricoprite il tutto e lasciate marinare per sette giorni. Chi l'ha detto che in una settimana non può succedere di tutto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '49 ways to live'
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- DAY 4 -

 

Questo è Halloween, grida insieme a noi,

fate largo a chi è speciale più di voi!

- Nightmare Before Christmas

 

Ti prego...”

Le parole di Alaska gli risuonarono nelle orecchie come le fusa di un gatto, ma Spencer si ripromise di non cedere alle sue richieste. Non questa volta.

Mi dispiace, Al, ti ho già detto di no.”

Nella penombra in cui era immersa la stanza da letto, la vide piegare le labbra all'ingiù in una smorfia infastidita.

Ti divertirai, te lo prometto.” tentò di nuovo la ragazza con voce suadente, muovendo leggermente le gambe, ancora intrecciate con quelle di Reid.

Il profiler tentò di non farsi distrarre da quel movimento, e nemmeno dalla mano calda che gli accarezzava il torace con movimenti circolari, facendogli scendere lungo la spina dorsale delle piacevoli scariche elettriche.

Scosse leggermente la testa, ben insaccata nel morbido cuscino, e ripetè, per l'ennesima volta quella mattina, la stessa risposta “Non mi va, Alaska. Lo sai che non sono il tipo adatto a fare una cosa del genere.”

Spencer sospirò e osservò l'antropologa scrutarlo con attenzione, esattamente nella stessa posizione in cui l'aveva trovata diversi minuti prima, quando si era svegliato. Ross era sdraiata di fianco a lui, il busto sollevato e sostenuto dal gomito puntellato nel materasso e un'espressione determinata sul volto. Non si era stupito del fatto che fosse sveglia così presto perchè, già da prima che vivessero insieme, aveva avuto modo di appurare i suoi ritmi di sonno bizzarri e decisamente brevi. La cosa che lo aveva lasciato perplesso, nel suo torpore da risveglio, era piuttosto il fatto che volesse affrontare un argomento del genere quando mancavano pochi minuti alle sei del mattino.

Alaska si sporse verso di lui, sfregando il viso sulla sua testa e arruffando così i suoi corti capelli dalla consistenza leggera “Non te ne pentirai, vedrai.”

Reid si voltò sul fianco, trovandosi così faccia a faccia con lei “Perchè ci tieni tanto?”

Perchè non l'abbiamo mai fatto prima. Perchè rafforzerà ancora di più la nostra affinità di coppia. E perchè poi sarà davvero, davvero davvero, divertentissimo.” sorrise, concludendo il proprio elenco di motivazioni.

Rafforzerà la nostra affinità di coppia?” ripetè Spencer con un sorriso divertito sul volto.

Ross annuì “Certo, anche se non credo che ne abbiamo davvero bisogno. E poi, scommetto che è una cosa che desideri fare da un sacco di tempo!”

Il profiler alzò un sopracciglio “Ho vissuto benissimo fino ad ora senza dover fare una cosa del genere...”

Per favore!” lo supplicò di nuovo Alaska, sporgendo il labbro inferiore.

Spencer provò a non guardarla in faccia e ignorare i suoi grandi occhi da cucciolo, ma alla fine fece roteare platealmente gli occhi e sospirò, vinto.

E va bene!”

Alaska gli si gettò addosso ridendo, facendolo cadere di nuovo sulla schiena “Sapevo che avresti detto di sì!”

Sapevo che non avrei mai dovuto prestarti quel libro di Rossi.” ribattè immediatamente lui, fingendosi infastidito.

La ragazza sembrò ignorare completamente il suo commento e si alzò di scatto, mettendosi a sedere a gambe incrociate sopra le coperte “Sarà grandioso, te lo posso assicurare!- cominciò a parlare velocemente, rendendolo partecipe dei propri progetti- Avevo già preso i costumi per stasera per noi due, sapevo che mi avresti detto di sì, ma poi mi sono ricordata dei gemelli e da qui mi si sono presentate due opzioni: o fare un travestimento di gruppo oppure farne quattro singoli. I ragazzi hanno bocciato quello di gruppo, che a mio avviso sarebbe stato favoloso, quindi, per non farli sentire soli vestendoci a coppia solo noi due, faremo quattro travestimenti differenti...”

Mi hai già preso un costume per Halloween?Quando?Dove?Che costume è?” domandò Reid, spiazzato.

Alaska gli rivolse un sorriso inorgoglito “Certo che sì, quasi un mese fa, ormai. L'ho assemblato da sola, non è un costume che si trova nei negozi e non ti dirò che cos'è, sarà una sorpresa e tu l'adorerai!”

“Credevo che in questa casa io fossi quello che adora Halloween e tu quella che adora il Natale.” le ricordò il profiler, divertito dal suo entusiasmo quasi infantile.

Ross rise sporgendosi verso di lui per lasciargli un veloce bacio a fior di labbra “No, credevo che avessimo ormai deciso che tu sei quello che adora Halloween e io sono quella che impazzisce per qualsiasi festività, comandata o non.”

Hai ragione.- confermò Spencer posandole una mano affusolata sulla nuca per trattenerla vicino a sè- Allora mi dirai che costume hai scelto per te?”

Assolutamente no. Sarà una sorpresa anche quella.” rispose la ragazza scuotendo la testa e facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli corvini.

Reid alzò gli occhi al soffitto “Non credi che fra la festa a casa di Pablo, il mio costume e i dolci a cui ieri hai lavorato per tutto il pomeriggio barricandoti in cucina ci saranno già abbastanza sorprese oggi?”

Alaska scosse la testa nuovamente, con più veemenza “Non ci sono mai abbastanza sorprese.” dichiarò solenne, prima di lasciargli un nuovo bacio sulle labbra e schizzare fuori dal letto con un movimento fluido.

Lo sai, ti odio quando fai così.” sbuffò il profiler, ben consapevole della falsità delle proprie parole.

Ross gli lanciò un'occhiata divertita “Non è vero, tu mi ami.”

Già, lo so. Sono condannato, ormai.- ammise Reid sospirando, per poi aggrottare la fronte quando notò che Alaska aveva la chiara intenzione di lasciare la stanza- Dove vai?”

In cucina.- disse l'antropologa additando l'uscio dietro di sè- Ho una fame da lupi: credo che finirò la pizza che abbiamo avanzato l'altra sera. Ne vuoi anche tu?”

Spencer alzò un sopracciglio e fece una smorfia “Pizza ai peperoni alle sei di mattina?Direi che passo.”

Vuol dire che ce n'è di più per me!- trillò allegra Alaska, prima di uscire saltellando dalla stanza- Dormi ancora un po', ci vediamo più tardi.”

Reid si lasciò sprofondare fra i cuscini, lanciando un'occhiata malinconica alla sua vecchia maschera da mostro di Frankenstein che aveva tirato fuori dal suo scatolone qualche giorno prima: quest'anno non avrebbe avuto occasione di indossarla.

 

...

 

Spencer Reid camminava impacciato e con lo sguardo basso, cercando di ignorare la vocina all'interno della sua testa che continuava a fargli notare gli sguardi divertiti dei passanti non appena posavano gli occhi su di lui. Davanti a lui, una miniatura di Sweeney Todd e una di Wolverine, con tanto di artigli di cartone appositamente creati ed incollati ad arte sulle nocche delle mani, trotterellavano allegri, contrattando vivacemente per scambiarsi le leccornie appena ricevute a seconda dei gusti personali. TJ e JD si stavano indubbiamente divertendo un mondo ma, a giudicare dalla sua faccia, non si poteva di certo dire lo stesso del giovane profiler.

Sentì lo stomaco rivoltarglisi quando riconobbe all'inizio della via residenziale dove si trovava la casa di Pablo Proctor, l'archeologo collega di Alaska che aveva organizzato quella che la ragazza aveva definito “una festa di Halloween epica”, le figure di un uomo e di un bambino, uno dei quali trovava decisamente familiare.

Non era certo di voler vedere il proprio capo. Non quando era camuffato in quel modo.

Hotch aggrottò la fronte confuso mentre riconosceva nel caleidoscopio di colori che si avvicinava a lui e suo figlio il più giovane membro della sua squadra di profiler.

Ti prego Hotch- pigolò Reid con una vocetta debole- non dire niente.”

Aaron lo accontentò per il tempo necessario ad analizzare la sua figura snella. Le gambe lunghe e magre erano avvolte da un paio di pantaloni dal tessuto morbido, ma di un viola improponibile, sapientemente abbinato alla stretta giacca di velluto a costine. Sotto di essa svettava un gilét verde acido, sotto cui era a sua volta infilata una stretta cravattina a pois allacciata intorno al colletto stropicciato di una camicia blu. Le scarpe, marroni e lucide, erano l'unico tocco normale di quello strano completo anche se nel complesso risultavano più stridenti di qualsiasi altra cosa indossasse il giovane genio in quel momento. I grandi occhi castani di Reid risaltavano, innocenti e disperati, sotto uno spesso strato di trucco nero, che li circondava completamente messi in evidenza dal cerone bianco, e le sue labbra larghe e sottili non rispecchiavano per niente il sorriso ampio e distorto tracciato sul viso con del rossetto color cremisi.

L'uomo finì la propria indagine e non riuscì a trattenere un ghigno divertito “Sul serio, Reid?Un vestito da Joker?”

L'ha scelto Alaska.” si giustificò Spencer, spostando il peso da un piede all'altro sempre più imbarazzato.

Immagino che abbia trovato divertente il fatto di vestire un profiler da sociopatico, quindi.” continuò a dire Hotch, notando con piacere i calzini spaiati come al solito, unico elemento caratteristico del suo giovane collega che era rimasto intatto dopo quella trasformazione.

E' Alaska.- gli ricordò Reid sorridendo indulgente- Non credo che si sia resa conto dell'ossimoro di fondo a questo travestimento.”

Hai ragione.” annuì l'altro concorde.

Come mai tu sei in giacca e cravatta scuri?- domandò subito dopo il giovane profiler, ansioso di distogliere l'attenzione da se stesso- Non hai avuto tempo di cambiarti dall'ufficio?”

In effetti è stata Alaska a suggerirmi di vestirmi in questo modo.- spiegò Hotch stringendosi nelle spalle- Credo che abbia in mente qualcosa, ma non ho saputo dirgli di no.”

Il mio stesso problema.- borbottò Spencer facendo una smorfia- Forse dovrebbe passare dall'antropologia alle negoziazioni.”

Aaron sorrise divertito a quel pensiero “Sarebbe interessante. A proposito, dov'è la tua ragazza?”

Ha saltato il giro.” spiegò immediatamente JD, alzando uno sguardo dal proprio cesto di dolciumi che stava orgogliosamente mostrando a Jack.

Voleva aspettare che i bambini del quartiere passassero da casa sua e distribuire i dolci che ha preparato ieri prima di raggiungerci qui.” continuò a parlare TJ, intento a scartare una caramella senza intralciarsi con gli artigli posticci.

Il gemello continuò il discorso al posto suo “Il che è fantastico, perchè questo quartiere è stato un luogo piuttosto proficuo dove fare dolcetto e scherzetto. Abbiamo seguito alla perfezione il nostro piano d'azione.”

Jack sgranò gli occhi nocciola mentre osservava curioso i due ragazzini più grandi “Piano d'azione?”

Certo.- confermò JD annuendo serioso- Voi non ne avete preparato uno?”

Il bambino alzò gli occhi verso il padre, che si strinse nelle spalle “Fare dolcetto e scherzetto è solo un gioco. Non serve una strategia.”

Fare dolcetto e scherzetto non è solo un gioco.” ribatterono all'unisono i gemelli.

Aaron alzò un sopracciglio “No?”

Certo che no.” confermò TJ scuotendo la testa, dove i suoi capelli color grano di solito sempre arruffati erano stati acconciati per assomigliare il più possibile a quelli del supereroe della Marvel.

Il fratello alzò il dito indice, pronto a far partire un elenco accurato “Bisogna trovare la zona perfetta in cui agire.”

Trovare il costume adatto, che colpisca e per questo venga premiato con una buona ricompensa!” continuò TJ annuendo saputo.

Decidere il proprio compagno di giro e questo è fondamentale: se si va in gruppo bisogna ricordarsi che ci si dovrà muovere al passo del più lento e ciò potrebbe far perdere tempo prezioso...”continuò a spiegare il bambino vestito da barbiere assassino.

E poi bisogna trovare il tempo adatto in cui passare all'azione, evitare il flusso più intenso senza scegliere un orario in cui i dolcetti potrebbero essere finiti.” concluse quindi TJ, cercando di incrociare le braccia senza rovinare i propri artigli posticci.

A Spencer sfuggì una risatina mentre ripensava ai due gemelli mentre, quello stesso pomeriggio, organizzavano la serata utilizzando una grande mappa del quartiere di Pablo, decidendo il giro migliore e che avrebbe assicurato il maggior bottino come se fossero stati due perfetti strateghi.

Hotch lanciò un'occhiata colpevole al figlio “Beh, noi...andiamo semplicemente di casa in casa.”

I ragazzini lo fissarono come se avesse appena confessato di essere un alieno e poi tornarono a prestare attenzione ai propri cestini pieni di dolci, permettendo a Jack di partecipare alle loro contrattazioni.

Quindi quella è la casa del collega di Alaska?” domandò Aaron al giovane profiler, additando la villetta che svettava in fondo al vialetto davanti cui si erano incontrati. L'intero giardino e l'entrata erano stati addobbati talmente bene da poter fare concorrenza alla casa degli orrori di un luna park.

Già.”

L'uomo continuò a parlare, aggrottando la fronte “Questo tizio prende Halloween piuttosto seriamente. Credi che dovremmo entrare?”

Spencer scosse piano la testa “Preferirei aspettare Alaska, non credo che potrei affrontare tutte quelle persone vestito in questo modo senza di lei. In effetti, mi domando che cosa mi stia trattenendo dall'andare a nascondermi da qualche parte.”

Il fatto che stai facendo da baby-sitter a due bambini, probabilmente.” ribatté Hotch scrollando le spalle.

L'uomo distolse lo sguardo dal proprio interlocutore, distratto dal leggero tirare che sentiva al lembo della sua giacca. Jack aveva attirato la sua attenzione ed in quel momento stava cercando di dirigerla verso qualcosa di diverso, che invece aveva catturato la sua.

Guarda papà!- disse con entusiasmo- Guarda quel costume!”

I gemelli e Spencer si voltarono nella stessa direzione in cui guardavano padre e figlio, incuriositi, e riconobbero quasi immediatamente l'identità della macchia bianca e nera che si avvicinava velocemente alla loro posizione.

Tulit kreivin aikaan.” disse TJ non appena Alaska fu abbastanza vicina da sentirlo.

Veit sanat suustani!” esclamò il fratello, annuendo concorde.

Lo so, lo so, ci ho messo più del previsto.” ribatté Ross alzando le mani colpevole.

Hotch alzò un sopracciglio “Che cosa vi siete appena detti?”

TJ mi ha fatto notare che sono arrivata al momento giusto, JD ha detto che gli ha tolto le parole di bocca e io ho risposto entrambi che sono consapevole di averci messo un bel po' ad arrivare.”

Tu parli il finlandese?” domandò il profiler estremamente sorpreso.

No, ma lo ascolto e lo capisco.- spiegò prima di spostare lo sguardo su Spencer e aggrottare la fronte preoccupata- Ho qualcosa fra i denti?”

Reid scosse la testa con veemenza, rendendosi conto di essere rimasto a fissarla a bocca aperta “No, è solo che...Sei bellissima.”

Il sorriso sul volto della giovane antropologa si aprì, largo e brillante sulle sue labbra cremisi “Grazie!”

In effetti, il costume che aveva scelto non aveva niente a che vedere con ciò che indossava quotidianamente, e nemmeno con nessuno dei suoi abiti eleganti ma indiscutibilmente eccentrici. Quella sera Alaska indossava una pelliccia sintetica bianca, lasciata aperta quanto bastava per lasciar intravedere un tubino nero aderente che le fasciava perfettamente il corpo minuto. Le mani erano avvolte da guanti di pelle rossi, abbinati perfettamente alle scarpe dal tacco alto, in vernice e dello stesso colore; i suoi lunghi capelli corvini erano raccolti sulla sommità del capo in un raffinato chignon e decorati con striature bianche fatte da quelle tinture che spariscono dopo un lavaggio. In una mano stringeva con gentilezza una borsetta di peluche a forma di dalmata. Per quanto il personaggio fosse agli antipodi con lei, interpretava una perfetta Crudelia DeMon.

Credevamo che avessi rinunciato a raggiungerci.” commentò invece Hotch.

Oh, no!Sono solo rimasta a casa un po' più del previsto: i miei dolcetti a tema hanno attirato bambini da tutto il quartiere. Quest'anno ho preparato dita mozzate caramellate, biscotti fantasma alla glassa, gelatina di cervello umano alla frutta, boccette di sangue rappreso al lampone e la mia specialità: ossa di zucchero. Ve ne ho portate un po'.” aggiunse alzando il grosso cestino di vimini che le pendeva dal braccio all'altezza del gomito.

“E questi sono per te.- continuò allungando a Reid un ventaglio di dolci- Lecca-lecca, i tuoi preferiti, giusto?”

Il ragazzo allungò la mano affusolata verso i dolci che gli stava offrendo ma si bloccò a mezz'aria quando si accorse che dal polso di Alaska pendeva un cordoncino rosso fuoco che aveva tutta l'aria di essere un guinzaglio.

“Che c'è?” domandò Ross quando Spencer puntò i suoi grandi occhi colmi di perplessità verso di lei.

“Hai...Hai portato con te il nostro gatto?” domandò scioccato, mentre Pappa lo fissava da sotto in su, perfettamente a proprio agio nel suo collare di velluto cremisi.

“Certo. Cos'altro avrei dovuto fare?” ribatté l'antropologa scrollando le spalle.

Reid sospirò sonoramente “Non so. Lasciarlo a casa?”

“Ha ragione. Non credo che si troverebbe a suo agio in una casa piena di gente festante.” gli diede man forte Hotch.

Alaska non sembrò per niente convinta di quanto gli era appena stato detto “Pappa starà benissimo. Pablo mi ha detto che ha preparato la stanza degli ospiti appositamente per lui. Spencer, non potevo certo lasciarlo a casa da solo: per prima cosa si sarebbe sentito escluso dalla nostra serata in famiglia, e poi stasera un sacco di bambini suoneranno il campanello e se fosse lasciato a casa da sola sarebbe diventato iperprotettivo verso il territorio e probabilmente avrebbe finito per distruggere il divano e...”

Il capo dell'unità di analisi comportamentale alzò una mano per fermare quel fiume di parole “D'accordo, Alaska, abbiamo afferrato il concetto.- disse, interrompendola- Ora non dovremmo entrare?Jack domani deve andare a scuola e non vorremmo fare troppo tardi...”

A proposito Aaron, dov'è Jack?- chiese quindi la ragazza, fingendo di non notare il bambino sorridente di fianco all'uomo- Ho sentito dire che Pablo ha trasformato il piano interrato in una fantastica zona vietata ai maggiori di dodici anni, scommetto che ci sarà da divertisti lì sotto e non vorrei che si perdesse la festa.”

Sono qui, Alaska!” protestò il ragazzino, strattonandole la giacca.

La giovane mimò una faccia estremamente sorpresa, mentre si piegava verso di lui sotto gli sguardi divertiti di Hotch e Reid e quelli leggermente ingelositi dei gemelli.

Jack?Sei davvero tu?”

Il bambino proruppe in una risatina prima di rispondere “Sì!”

Ommioddio!Aaron: tuo figlio è Superman!- esclamò, prima di aggrottare le sopracciglia, pensierosa- Questo fa di te Jor-El, giusto?”

Il profiler fece roteare gli occhi, anche se era divertito dalla reazione del figlio alle parole dell'antropologa “Fa di me un tizio vestito troppo formalmente per una festa in maschera.”

Alaska alzò l'indice in sua direzione, facendogli segno di aspettare e iniziò a frugare concentrata nella propria borsa “Sapevo che non ti avrei mai convinto a indossare un vero e proprio costume quindi ti ho portato questi.”
“Occhiali da sole?” domandò l'uomo, alzando un sopracciglio, perplesso.

Già.- Ross annuì soddisfatta- Con uno dei tuoi vestiti da ufficio e questi puoi diventare uno dei blues brothers, un protagonista de Le iene, un man in black, oppure uno di quei tizi computerizzati di Matrix.”

Forte!” trillarono insieme i tre ragazzini.

Ok.- acconsentì quindi Hotch con un sospiro,mentre si infilava gli occhiali da sole- Quindi ora sono un...”

Man in balck!” gridò Jack, elettrizzato, afferrandogli con forza il braccio sotto le risate di Spencer e Alaska.

Decisamente.” annuì solennemente JD.

TJ si affrettò ad aggiungere la propria opinione “Senz'ombra di dubbio.”

Hotch sorrise “D'accordo. Quindi, ora che siamo tutti perfettamente agghindati per una festa in maschera, possiamo andare?”

I tre bambini annuirono esaltati, iniziando a correre verso la casa di Pablo, trasformata per l'occasione in una perfetta casa dei fantasmi.

Non sono Emily e Derek quelli alla porta?” domandò Alaska strizzando gli occhi per vedere meglio. Spencer trattenne a stento una smorfia, non del tutto preparato alle battute di Morgan sul suo costume, mentre prendeva in braccio Pappa che strusciò riconoscente la propria testa contro il suo mento.

Hey!Che ci fate qui?- domandò TJ trotterellando allegramente fino a raggiungere la donna- La festa è dentro!”

Vi stavamo aspettando.” spiegò Emily con un bel sorriso sul volto.

Derek non rispose, ma fissò stranito Alaska, impressionato dalla trasformazione dell'antropologa grazie al suo costume “Alaska sei davvero...”

Proprietà privata!” si affrettò a dire Reid, con tono secco e intercettando imbronciato gli sguardi carichi di apprezzamento che il collega stava lanciando alla sua ragazza. Per dar maggior risalto alle proprie parole la circondò velocemente la vita con un braccio, lanciando un'occhiataccia all'amico ormai evidentemente divertito dalla sua reazione.

Emily scosse la testa ridacchiando “Beh, per quanto questo travestimento ti stia bene, non sei affatto credibile.”

Ross agitò i palmi nella sua direzione “No, aspetta: mi sono esercitata.”
“Ti sei esercitata per calarti nella parte di un personaggio immaginario per travestirti ad Halloween?” domandò scettico Morgan, alzando un sopracciglio.

“Certamente, che c'è di strano?”

Le parole dell'antropologa, e i suoi grandi occhi chiari colmi di sorpresa rispecchiavano esattamente le espressioni dei gemelli e di Jack.

“Per te, niente.- mormorò il profiler scuotendo la testa- Comunque dicevi?”

“Sentite qua.-disse, prima di piegare la bocca in un ghigno e aggrottare le sopracciglia in un'espressione astiosa- Dove sono quei maledetti cuccioli?!”

“Impressionante.- commentò Hotch, non molto convinto, mentre i tre bambini ridevano dell'imitazione- Dovevi fare l'attrice.”
Alaska non parve fare caso all'incertezza che trapelava dalla voce dell'uomo “Nah, non ricordo cosa ho mangiato oggi a cena, figuriamoci un copione pieno di battute.”
“Al, oggi non abbiamo cenato.” le ricordò Spencer sorridendole.
“Ah no?”

“Avevi detto che dovevamo tenerci leggeri per abbuffarci di dolci.” spiegarono in coro i gemelli.
“Oh. Ecco perchè ho così fame, allora. Adesso tutto torna!”

Questo non vuol dire che puoi mangiare tutti i dolcetti che hai racimolato.” specificò subito il giovane genio.

Ross aprì bocca per replicare che in questo modo la stava privando del giusto guadagno per il suo impegno, ma due braccia le circondarono le spalle, costringendola a voltarsi.

Penelope Garcia la fissava con le labbra strette in un'espressione carica di rimprovero, perfetta nel suo costume da Dorothy e, alle sue spalle, Kevin sventolava piano la mano per salutare i presenti nonostante fosse impacciato nei movimenti dal suo costume da Uomo di Latta.

“Noi siamo vestiti in coppia.- puntualizzò Penelope con un piccolo broncio e un tono accusatorio- Perché voi non siete vestiti in coppia?”

Alaska si strinse al braccio di Reid “In effetti a casa ho il costume da Harley Queen, ma poi avremmo escluso i ragazzi. Gli avevo proposto di vestirsi da iene, sapete, i due animaletti di Harley, ma loro hanno rifiutato categoricamente così...”

Quella spiegazione parve convincere Garcia, che invece si voltò verso Morgan e Prentiss “Perchè voi non vi siete travestiti, invece?”

“Mi trovo meglio nei miei vestiti di tutti i giorni...” spiegò immediatamente Emily.

“Idem come sopra.” aggiunse subito dopo Derek.

“Balzac diceva che l'abbigliamento è l'espressione della società.- spiegò JD con occhi brillanti- Quindi, una festa come Halloween ci permette di uscire dagli schemi che ci vengono imposti ed esprimere la nostra originalità personale e la nostra creatività attraverso abiti estrosi che altrimenti non verrebbero accettati.”

E' per questo che è una festa divertente!” aggiunse TJ con un sorriso ampio che riproduceva perfettamente quello del gemello.

Morgan decise di non rispondere, già prosciugato dal dibattito avuto quella mattina con Reid riguardo l'usanza di travestirsi ad Halloween. Kevin parve arrivare in suo soccorso puntando il dito verso i nastri gialli che circondavano la porta d'ingresso.

Certo che il tuo amico prende sul serio tutta questa storia di Halloween.- commentò ammirato- Questi nastri della scena del cinema sembrano quasi veri!”

Sono veri.” lo corresse l'antropologa con un sorriso ampio mentre puntellava il dito sul campanello.

Hotch alzò un sopracciglio “Come?”

Li stiamo raccogliendo da un po' alle scene del crimine.” spiegò Ross scrollando le spalle.

Rubate i nastri di contenimento?” domandò leggermente scioccata Emily.

No, certo che no.- disse la ragazza cercando di decifrare le espressioni incredule dei presenti- Ritiriamo quelli usati quando la scena viene riaperta.”

Spencer la osservò incerto “Sei sicura che sia...uhm, legale, fare una cosa del genere?”

Nate mi ha detto che va bene e poi, dato siamo tutti tecnici di laboratorio, possiamo far sparire qualsiasi prova a nostro carico in qualsiasi momento!” lo tranquillizzò l'antropologa con un sorriso furbo sul viso.

Morgan ridacchiò “Questo costume ti sta influenzando negativamente, Quarantanove, lo sai vero?”

In quel momento Pablo aprì loro la porta, ridicolmente a proprio agio e con lo stesso atteggiamento da sbruffone che lo caratterizzava nonostante indossasse un costume a figura intera da Elvis, con tanto di lustrini, frange di tessuto svolazzanti, pantaloni a zampa d'elefante e un ciuffo sapientemente brillantinato.

Benvenuti alla più bella festa di Halloween a cui siate mai stati!” strillò, per sovrastare la musica che usciva prepotente dalle casse. In quel momento, nel salotto riadattato a sala da ballo, una dozzina di persone si stavano scatenando a ritmo di Dead men party.

“Allora, chi abbiamo qui?- continuò sfregandosi le mani, mentre analizzava i costumi dei suoi nuovi ospiti- Superman, Sweeney Todd, Wolverine, Joker con il gatto che si crede un cane, il signor Smith, Crudelia, Doroty e l'Uomo di Latta, una donna bellissima e un tizio che non si è preso la briga di travestirsi.”

“Come?- protestò immediatamente Derek- Neanche lei si è travestita.”

Pablo si strinse nelle spalle, facendo strada nel proprio caotico ingresso riadattato a sala da torture “Lo so, ma è davvero bellissima e gli posso perdonare questa piccola mancanza.- spiegò, facendo un sorriso smagliante ad Emily- E, per quanto sia palese che i tuoi tratti rispettano perfettamente i canoni della regola aurea, credo che faresti meglio ad andare da mia moglie per avere questo tipo di complimenti, non sono geloso.”

“E' vero che nello scantinato hai fatto una sala appositamente per i bambini?” si informò JD, gli occhi vivaci accesi di curiosità.

“Sicuro!- confermò il latinoamericano, additando ai tre bambini una porta decorata da ragnatele finte- Mia moglie è di sotto con tutti gli altri. Andate, ci sarà da divertirsi!”

I gemelli e Jack si lanciarono in una corsa forsennata verso il mondo di giochi che li aspettava al piano inferiore.

“Quando finirà la festa dei bambini?” si informò accigliato Hotch.

Pablo scosse la testa, mentre rubava dalle mani a Reid Pappa “Andiamo, amico, siete appena arrivati e già ti domandi a che ora potrebbe finire la festa?Non è così che dovrebbe funzionare...”
“E' che mio figlio ha solo sei anni, non è il caso che stia alzato troppo a folleggiare alla sua età.” spiegò quindi l'uomo, cercando in tutti i modi di non sembrare un padre apprensivo.

Senti, il ragazzino si divertirà.- gli assicurò l'ispanico con un sorriso scanzonato sul volto abbronzato- E poi, è solo per una sera, giusto?Che male può fargli?”

Aaron strinse le labbra, meditabondo “Suppongo tu abbia ragione...”

Bravo!Questo è parlare!- trillò l'archeologo mentre si avviava al piano superiore con il gatto di Alaska e Spencer ben stretto fra le braccia- E comunque, di solito un mio amico della polizia passa di qua a mettere fine alla festa non appena i miei vicini iniziano a chiamare il commissariato locale per lamentarsi degli schiamazzi...”
“Come?”

Vecchi dentro, questo è il mio parere. In ogni caso, l'anno scorso Bill è passato a un quarto all'una, presumo che sarà intorno a quell'ora anche quest'anno...- continuò Pablo, del tutto ignaro delle espressioni stupite della maggior parte dei suoi nuovi ospiti- Vado a mettere comodo questa palla di pelo, voi fate come a casa vostra!”

Wow.- commentò Penelope- Io credo di aver sbagliato la scelta del posto di lavoro!”

Nel senso che ti sarebbe piaciuto lavorare con menti più brillanti e inclini alla leggerezza di spirito?” domandò avvicinandosi al gruppetto una donna vestita in modo estremamente elegante, con una parrucca castana acconciata a caschetto e dei macro-occhiali calcati sugli occhi proprio sotto la frangia corposa.

Vedendo come siete divertenti voi colleghi di Nocciolina direi di sì!” confermò Garcia con un caldo sorriso.

Ouch, Bambolina.- protestò Morgan fingendo un broncio- Così mi ferisci.”

Eliza!- trillò Alaska a mo' di saluto, prima di aggrottare la fronte confusa- Non capisco: da cosa dovresti essere travestita?”

Da Anna Wintour!” esclamò la donna allegra.

Ross alzò un sopracciglio, sempre più perplessa “Anna chi?”

Credo che sia quella cantante che si è messa un vestito fatto di carne per ritirare un premio musicale.” andò in suo aiuto Spencer, ignaro di non aver indovinato il personaggio con esattezza.

Emily lanciò ad entrambi un'occhiata intensa, incredula dalla completa mancanza di conoscenza della cultura popolare “E' in momenti come questi che mi diventa sempre più chiaro perché voi due siete destinati a stare insieme.”

 

 

...

 

 

Un dito!” esclamò Alaska con entusiasmo.

Morgan scosse la testa, esasperato, e piegò un poco l'indice, sperando che l'antropologa questa volta riuscisse a capire che cosa stava cercando di comunicarle.

Un dito rotto!- continuò a gridare Ross, sempre più esaltata- Un'artrosi allo stato terminale!”

Derek si prese la testa fra le mani e a quel gesto il piccolo gruppetto di presenti scoppiò a ridere. “Alaska sta mimando il titolo di un film.” le ricordò Danny, un suo collega entomologo, mentre si grattava la testa attraverso l'immensa parrucca di capelli sintetici grigi che ricreavano alla perfezione la capigliatura di Doc in Ritorno al futuro.

Ormai la festa era al termine e la gran parte degli ospiti, compresi Hotch e Jack ed Emily, se ne erano già andati. I pochi rimasti avevano deciso di riunirsi nel salotto, ormai ridotto a un campo di battaglia, e si stavano cimentando in una gara a coppie del gioco dei mimi per aggiudicarsi gli avanzi dei succulenti piatti preparati dalla moglie di Pablo per la serata.

Oh, giusto!- convenne quindi Alaska, mordicchiandosi il labbro pensierosa e incerta- Bones?”

Un trillo acuto del timer da cucina li interruppe e Derek sbuffò infastidito “Era ET!- rivelò quindi il profiler fissando la propria partner- Andiamo, si capiva benissimo:Et, telefono, casa?Ricordi?”

Ross aggrottò la fronte “Ma non c'entrava niente. Perchè facevi così col dito?”

Perché questo era quello che faceva ET!” continuò a spiegare il bell'uomo di colore, incredulo dall'ottusità della giovane antropologa su quell'argomento.

Ma a lui il dito si illuminava...” protestò di nuovo Alaska aggrottando la fronte.

Non potevo farmi illuminare il dito, Quarantanove, e poi...- Morgan si interruppe, scuotendo la testa e decidendo di lasciar perdere- Sai una cosa?Credo che avrei dovuto pensare a una cosa del genere quando ho deciso di fare coppia con te.”

Che non saresti riuscito a mimare un piccolo alieno dal dito luminoso?” domandò innocentemente l'antropologa, riuscendo se possibile a esasperare ancora di più il profiler.

Kara, la simpatica entomologa che si era comodamente seduta di fianco a Penelope, accavallò le gambe strette del lungo abito rosso da Jessica Rabbit apparentemente per niente sorpresa dal siparietto che aveva di fronte, e Trent, di fianco a lei, scrollò le spalle.

Senti, io mi sono messo in squadra con il signor QI-187.- gli ricordò il patologo brandendo la pipa da Sherlock Holmes- Direi che eravamo pari.”

Hey!Smettetela di prendere in giro i miei due cuccioli.- li rimproverò Garcia agitando l'indice- Sono talmente meravigliosi in tutti gli altri campi che possiamo perdonargli la poca padronanza col gioco dei mimi, no?”

Pablo batté le mani per attirare l'attenzione su di sé “D'accordo: quindi sono eliminati anche Crudelia e l'agente segreto in incognito, così come il Joker anoressico e lo Sherlock Holmes dei poveri. Quindi, mia cara Dorothy, prepariamoci a sconfiggere una volta per tutte anche l'Uomo di Latta e Jessica Rabbit e il bottino sarà nostro!”

Alaska rise dell'entusiasmo del collega mentre si sedeva sul bracciolo della poltrona su cui era seduto Reid.

Spencer le avvolse il braccio intorno alle spalle “Mi dispiace che non hai vinto, Al.”

Non importa.- lo rassicurò lei con un sorriso, appoggiando la testa sulla sua spalla- Sono ufficialmente prima in classifica.”

Classifica?- ripeté il giovane genio confuso- Quale classifica?”

Quella del bottino di Halloween!” specificò Ross.

Esiste una classifica?- domandò Reid alzando un sopracciglio, prima di cambiare tono- Fammi indovinare: tradizione della famiglia Ross-Smolarek”

L'antropologa annuì con enfasi “Già. Al primo posto vanno le barrette di cioccolato ripiene di caramello, al secondo le altre barrette ripiene, al terzo le barrette di cioccolato semplice e poi vanno rispettivamente ogni altro tipo di dolcetto, seguiti dalle caramelle e all'ultimo gradino i regali non commestibili.”

Spencer le strizzò affettuosamente il braccio “Anche se nella vostra famiglia avete inventato questo fantastico metro di misurazione, questo non vuol dire che puoi abbuffarti di dolci. Lo sai, vero?”

Alaska aprì bocca per cimentarsi in una delle sue arringhe sconclusionati ma l'apparizione di un omone di due metri completamente vestito di nero, se non per le sagome bianche delle ossa stampate sui vestiti per ricreare perfettamente uno scheletro umano la distrasse.

Big Jim!” disse, a mo' di saluto al capo del reparto in cui lavorava allo Smithsonian che nell'ultima ora era stato letteralmente rapito dai figli di Pablo e dai gemelli Smolarek.

Ross i tuoi ragazzini sono insopportabilmente demotivanti.” berciò lui, facendo una smorfia.

Alaska sbatté i grandi occhi color cielo “Perché?”

Perché stavo raccontando una perfetta storia dell'orrore di Halloween e loro si sono addormentati.- il grosso uomo di colore allargò le braccia, esasperato- Addormentati, capisci?Hanno rovinato completamente l'atmosfera!”

Non è colpa loro, Big Jim.- li giustificò la giovane ridendo- I gemelli non hanno paura dei racconti dell'orrore.”

E di cosa avrebbero paura, allora?” indagò l'uomo, alzando un sopracciglio, mentre l'antropologa e Reid lo seguivano al piano inferiore per occuparsi dei due bambini.

Alaska si strinse nelle spalle “TJ è terrorizzato dai batteri mangia-carne, mentre JD dalle vespe di mare.”

Forse dovremmo portarli a casa.- propose Spencer, notando come ormai i gemelli fossero pesantemente addormentati- Hotch ed Emily se n'è già andato da un po' e non credo che questa festa potrà durare ancora per molto...”

Questo lo dici tu!” gli urlò dietro Pablo, interrompendo la propria azione da mimo.

Io direi che mi aggregherò a voi.- dichiarò Derek, alzandosi dal divano- Voi che fate?Bambolina?Kevin?”

I due fidanzati si lanciarono un'occhiata “Resteremo e cercheremo di conquistare il bottino anche per voi!” rispose Kevin con un sorriso.

I tre annuirono e, dopo aver salutato anche gli altri si avviarono verso le proprie macchine.

Accidenti, Quarantanove!- esclamò Morgan una volta usciti dalla porta- Sei Wonderwoman e non me l'hai fatto sapere?”

Perchè?” domandò Alaska, stranita da quella domanda.

L'uomo agitò il dito nella sua direzione, additando soprattutto la figura dormiente di JD sulla sua spalla “Il ragazzino non è certo leggerissimo, soprattutto in confronto alla tua stazza.”

E' tutta una questione di bilanciamento: so perfettamente come non fare spostare il nostro baricentro e ciò ci impedisce di cadere e, in più, TJ e JD sono pesi piuma in confronto agli altri bambini della loro età!” spiegò allegra, camminando come se non avesse affatto un ragazzino di otto anni aggrappato a lei come un koala.

Tu non sembri molto a tuo agio invece, ragazzino.” continuò a dire Morgan, guardando perplesso Reid che si muoveva come se stesse maneggiando una bomba pronta a scoppiare da un momento all'altro.

Non sono abituato a prendere in braccio dei bambini.” si giustificò borbottando, mentre seguiva Alaska alla macchina.

Quando tornò a posare il proprio sguardo su di lei, rimase spiazzato per qualche secondo, bloccandosi sul posto con espressione rapita. In un attimo, Spencer era riuscito a vedere uno sprazzo della vita che avrebbe voluto vivere in futuro con Alaska. Loro due, insieme, che prendevano in braccio i propri figli quando erano troppo stanchi per camminare.

Perché sei arrossito?” domandò l'antropologa, dopo aver adagiato il fratello minore sul sedile posteriore della vettura.

Reid abbozzò a un sorriso imbarazzato, scuotendo piano la testa “Niente. Stavo solo pensando...”

E quel pensiero sarebbe rimasto nella mente del giovane genio per tutta la notte.

 

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*Coof-coof* Saaaaalve! Beh, perlomeno non ho fatto passare un mese intero alla pubblicazione del nuovo capitolo, no?

Ok, in pratica è passato un mese MA c'è un perché alla mia latitanza...rullo di tamburi...mi sono laureata!!!!Ebbene sì, ora sono la dottoressa JoJo!Ormai sto esasperando chiunque mi conosca intrufolandomi nelle conversazioni mediche sostenendo di avere una soluzione perché sono una dottoressa (ebbene sì, in perfetto stile Reid!) e inventando teorie strampalate sugli argomenti più disparati per poi addurre, con faccia serissima, un “credimi, sono laureata!”. In effetti, me la sto spassando, cercando di godermi i mesi che mi separano alla prossima esperienza universitaria...

E il motivo della latitanza, oltre ad aver folleggiato in ogni modo possibile e immaginabile, è che mi sono disintossicata dal pc. Dopo aver passato gli ultimi mesi a studiare, a collegarmi ad internet per ricerche astruse e aver letteralmente passato ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni su sette davanti allo schermo per scrivere la mia tesi ho deciso di staccare la spina. Per davvero. E quindi, a parte qualche capatina sul Libro delle Facce e su Tu Tubo, non ho usato il pc e nemmeno mi sono presa la briga di mettermi a scrivere...

Ma ora sono tornata e l'inattività intellettuale non fa proprio per me: ripartirò da dove mi sono fermata e questo vuol dire che continuerò questa storia a ritmi più regolari, che continuerò l'altra storia su Morgan che ho iniziato a pubblicare e inizierò una raccolta di Missing Moments sulla storia Alaska Reid...Ho anche una mezza idea riguardo un crossover folle fra Criminal Minds e un altro telefilm e idee per altre categorie, ma non divaghiamo...

I'm baaaaaack e non ho nessunissima intenzione di sparire, almeno per il momento! ;)

Uomo avvisato...

Un bacione, alla prossima e fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo, se vi va!

JoJo

   
 
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