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Autore: FraRose    05/04/2011    8 recensioni
[Crossover The Vampire Diaries & Twilight]
Avete mai pensato al vampiro più sexy di Mystic Falls che prende il posto di Edward Cullen a Forks? E al povero Edward che è costretto a lasciare la sua Nessie e la sua Bella per prendere il posto di Damon? E se poi anche Jacob si materializzasse dall'altra parte degli Stati Uniti? E che faranno Elena e Bella per riprendersi ciò che le appartiene? Leggete e scopritelo...
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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14.  CAMMINO

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Era circa mezzanotte. Probabilmente era passata da un po’. Tyler Lockwood stava al Grill, seduto su uno sgabello traballante a fissare sette bicchieri vuoti che fino a pochi minuti prima erano stati pieni di liquidi dai colori più svariati.

Tyler sbuffò, esausto e davvero poco lucido. Lasciò sul banco qualche banconota e si avviò barcollante verso l’uscita.

Era migliorato; nel senso che una volta non era così instabile dopo una sbornia del genere. Se c'era una cosa che Tyler Lockwood aveva imparato negli ultimi mesi era sopportare il dolore. All’inizio aveva tentato di ignorarlo nel modo più naturale e sano possibile, ma poi si era arreso all’alcool. Ogni sera si recava al Grill e ci mancava poco che il barista gli preparasse in anticipo i bicchieri sul bancone. Ormai andare a ubriacarsi era un rito sacro serale per Tyler.

Aveva provato davvero a combattere il pianto, ma aveva imparato ad arrendersi ad ogni lacrima che spesso solcava le sue guance. Erano lacrime amare e difficili da accettare, poiché Tyler sapeva benissimo che, dopo tutto quello che era successo, era lui la ragione dei suoi stessi pianti.

Tyler camminò dondolando leggermente, sperando di trovare una panchina al più presto. Aveva bisogno di riflettere da seduto, per evitare che i suoi pensieri pungenti lo facessero definitivamente cadere a terra. Riusciva solamente a pensare al fatto che non si fosse mai comportato da amico, che non avesse mai trattato sua madre come meritava. Se ora si trovava in quella condizione, era tutta colpa sua. Era se stesso l’artefice di tutti i casini di cui ora Tyler si ritrovava sommerso.

Aveva fatto molti errori nella vita. Probabilmente "molti" era un eufemismo. Non vuol dire che la gente normale non fa errori, anzi: le persone normali fanno errori. Ma Tyler sapeva di essere stato un vero stronzo con gli altri e raramente aveva rappresentato  il ruolo del vero amico per qualcuno. Era sempre stato il figlio del sindaco, che tutti imparavano a sopportare sin dai tempi dell’asilo. Forse da bambino era stato anche simpatico, gentile e disponibile verso il prossimo, ma non aveva nessun ricordo della sua infanzia. E comunque, nessuno si ricordava come fosse stato da bambino: quello che contava, era che cosa fosse ora.

Nella sua mente era però rimasto impresso il fatto che fosse sempre stato un ragazzo viziato che aveva la “fortuna” di vivere nella villa più maestosa della cittadina.  Ma questo non significava assolutamente che lui amasse essere questa persona, perché in realtà Tyler detestava essere quello che era stato e quello che era in quel momento.

Odiava il fatto che  la gente  lo detestasse ma fingesse di tenere a lui; ricordava il giorno della morte di suo padre: quando sua madre aveva organizzato un ritrovo in memoria di Richard Lockwood nella villa di famiglia, centinaia di persone erano venute da lui e gli avevano stretto la mano con finta compassione. Aveva dovuto sorbirsi migliaia di false condoglianze; la metà di quella gente non conosceva nemmeno suo padre e soprattutto non conosceva lui. E pensare che probabilmente quelle persone che lo avevano consolato lo stessero circondando! Tyler digrignò i denti e si alzò, sentendosi già leggermente più lucido.

Camminava per il vialetto senza sapere bene dove fosse diretto; succedeva spesso che non avesse una meta precisa e lasciava che fossero i suoi piedi a guidarlo. Chissà dove lo avrebbero condotto questa volta.

Tyler odiava il fatto che avesse un atteggiamento spesso scorretto nei confronti degli altri. Non era una cosa che riusciva a controllare, perché se ne fosse stato in grado, si sarebbe comportato bene tutto il tempo. Il problema era che, per quanto si sforzasse di essere un bravo ragazzo, finiva sempre per mettere le mani addosso agli altri, fare cazzate, offendere. Ricordava perfettamente quella volta dove ci aveva provato con la madre di Matt, appena tornata in città. Kelly era sempre stata così, per quanto lui riuscisse a ricordare. E non riusciva a capire come avesse potuto fare una cosa del genere al suo unico vero amico, quando sapeva perfettamente che stava soffrendo e nutriva una sincera speranza che sua madre ritrovasse la retta via.

Inoltre detestava la facilità con la quale si arrabbiava. Bastava un attimo, una leggera provocazione; bastava che qualcuno lo irritasse un momento e lui scattava sempre: iniziava una rissa, in cui la maggior parte delle volte aveva la meglio, altre volte andava tragicamente male. Quando tutto finiva, gli dispiaceva di aver cominciato a fare a botte con gente che, lo sapeva bene, non gli aveva fatto proprio niente che giustificasse il suo comportamento così esageratamente impulsivo.

In passato Tyler non aveva idea che questi scatti d’ira facessero parte del gene del lupo mannaro. Ma soprattutto, non poteva minimamente sospettare che questo gene esistesse davvero.

Continuava a camminare e si accorse di passare davanti a casa di Elena; forse lei era stata sua amica, un tempo. Forse lo rimaneva tuttora. Tyler era convinto che Elena, in qualche modo, volesse bene a tutti. Lo trovava affascinante; Elena sapeva anche perdonare chiunque, per quanto lui potesse saperne. Forse aveva perdonato anche lui? Tyler scosse la testa a quel pensiero ridicolo e continuò a camminare.

Dopo gli amici, c’era la famiglia, sulla quale in genere si può sempre contare. Per Tyler non era stato esattamente così: voleva bene alla madre, ma non sopportava suo padre. Era anche a causa sua se ora lui era quella persona che tutti conoscevano; perché i nostri punti di riferimento nella vita, come mamma e papà, influenzano in modo incredibilmente gigantesco la persona che diventeremo. Ci trasmettono i loro ideali. E onestamente il sindaco Lockwood non era assolutamente stato un buon modello da imitare, Tyler se ne rendeva perfettamente conto. Quel giorno dove aveva avuto una discussione con Jeremy Gilbert si era davvero vergognato di avere Richard Lockwood come padre: come poteva un uomo maturo spingere due stupidi ragazzini a prendersi a botte?  

A volte Tyler si chiedeva perché sua madre avesse sposato un coglione del genere, ma poi arrivava sempre alla solita risposta: l'amore non ci fa ragionare razionalmente. Carol stessa glielo aveva detto: aveva sposato un coglione, ma lei lo amava. E il matrimonio fra sua madre e Richard ne era la chiara prova. Tyler sperava un giorno di trovare qualcuno da amare, di cui prendersi cura. Voleva provare quel sentimento potente, forte e intenso di cui si sentiva parlare solamente nei romanzi e nei film. Quel sentimento che si chiama amore.

Per orgoglio maschile, ovviamente, Tyler non avrebbe mai ammesso una cosa del genere. Neanche se gli avessero dato miliardi di dollari. Però sospettava che in fondo, tutti i ragazzi avevano questo profondo e nascosto desiderio. Ma era molto ben nascosto, come un bambino piccolo che gioca a nascondino e che non vuole farsi scoprire.

E, come se qualcuno avesse davvero ascoltato il desiderio di un idiota, Tyler si era innamorato. Si era sentito felice e come se finalmente avesse trovato la ragione della sua esistenza. Prima vedeva se stesso come uno scherzo della natura che non sarebbe mai dovuto nascere; ora trovava un senso a tutto ciò che lo circondava.

C’era solamente un piccolo problema che rovinava l’atmosfera di quella bella favola che era riuscito a costruire: lui era un lupo mannaro, che ad ogni bellissima ma inquietante luna piena si tramutava in un animale dalla forza disumana. Non si era mai visto quando assumeva le sembianze del lupo; mettere uno specchio nei sotterranei dei Lockwood non era proprio quella che si chiamava una buona idea: primo, Carol avrebbe fatto non poche domande. Secondo, l'avrebbe spaccato nel giro di qualche minuto. Ad un lupo non interessava di certo specchiarsi, su questo Tyler era certo.

Voleva riuscire ad essere se stesso durante le notti di luna piena e ogni volta si riprometteva di sforzarsi fino allo stremo, ma ogni volta cedeva. Perché lottare era troppo difficile. A quale fine per di più? Ora non aveva davvero più ragioni per lottare e mascherare la sua natura. Caroline non c'era più.

L'unica cosa che splendeva nella sua fiaba era lei, la ragazza che conosceva dai tempi dell'asilo. Solare, allegra, entusiasta di vivere, sorridente, ottimista. Una volta a Caroline si poteva anche attribuire gli aggettivi "egoista" e "vanitosa". Ma un giorno, tutto d'un tratto, era cambiata in positivo. E Tyler ne era rimasto incantato, letteralmente.

Non avrebbe mai creduto che Caroline Forbes potesse offrire il suo aiuto. E invece, l'aveva confortato e sostenuto durante la sua prima notte di luna piena, durante la sua prima trasformazione. La più dolorosa e la più inquietante. Quella dove non sai cosa succederà, non ne hai la più pallida idea perché nessuna persona di tua conoscenza l'ha vissuta e può raccontarla. Il video che suo zio Mason era stato prezioso, certo, ma Tyler era più che convinto che senza Caroline lui non avrebbe mai potuto farcela.

La cosa scioccante era che Caroline fosse una vampira. Una vampira che poteva venire uccisa tranquillamente con un solo morso di un licantropo. E lui era un licantropo. Quindi, per quale diavolo di ragione Caroline aveva speso una notte a sorvegliare Tyler quando era perfettamente consapevole di poter rimanere uccisa da un momento all’altro?

Tyler ricordava che lei l’aveva abbracciato, ad un certo punto. Le sue braccia incredibilmente fresche avevano avvolto il suo corpo in fiamme. Ogni attimo che aveva preceduto la trasformazione Tyler si era sentito bruciare, e il sollievo che aveva provato quando Caroline era intervenuta era indescrivibile. Come quando stai morendo di sete e dopo ore riesci a venire a contatto con dell’acqua.  

Ma ora Caroline non gli voleva più parlare, giustamente. Il fatto che non l’avesse aiutata nelle situazioni difficili, il fatto che avesse permesso a quell’idiota di Jules e a quel suo amico di rapirla e farle passare la notte più orribile e dolorosa della sua vita, il fatto che avesse persino esitato davanti alla possibilità di liberarla dalla sua prigionia lo faceva sentire nuovamente egoista e stupido. Non meritava di vivere. Non meritava Caroline.

Chissà dov’era ora Care; sapeva che non lo voleva più vedere e che non voleva più saperne di lui. Ma non aveva idea se avesse trovato qualcun altro. Se fosse stato rimpiazzato davvero, avrebbe seriamente voluto parlare con il nuovo fidanzato. Dirgli che Caroline non si merita di soffrire e che lui ha clamorosamente fallito nei suoi tentativi. Tyler voleva assicurarsi che la sua Caroline fosse in buone mani.

I suoi piedi si fermarono improvvisamente. Tyler alzò lo sguardo da terra e si voltò, per orientarsi meglio. In alto splendeva la luna; mancava circa un quarto per diventare piena. Tyler sospirò. Poi riconobbe il posto: la casa di Caroline.

Le luci erano spente, tutti dormivano. Caroline dormiva.

Tyler si avvicinò furtivo, attento a non far rumore. Sapeva a memoria quale fosse la finestra della camera di Caroline. Le tende erano alzate; lei amava avere i vetri scoperti per lasciare filtrare il sole, che poteva godersi pienamente grazie a un incantesimo. Glielo aveva detto uno dei tanti pomeriggi che avevano passato assieme.

Tyler scrutò la camera, ma lei non c’era. Allora lui capì che forse la sua Caroline era felice, dopo tutto quel tempo e tutto il dolore che aveva provato a causa sua.

L’ennesima lacrima scese. Tyler si voltò e ritornò a casa, non sapendo bene perché si fosse lasciato guidare a casa Forbes.

 

Angolino della Matta Fra o.O

Ciao!

Allora, quanto mi detestate da 1 a 10? Spero non dieci, dai. Perdonatemi! Ho avuto molto da fare e spero davvero che voi comprendiate, nonostante il mio ritorno sia segnato da questa cacchetta che avete avuto l’”onore” di leggere. Che ve ne pare, sinceramente? A me non piace. Però fa è importante per il mio famoso gran finale. Eheh

Allora mi sento in dovere di ringraziare qualche persona: TVD,  Nada650,  Giuls_Salvatore,  GLObulesROUGE,  Laurathevampireslayer,   kija_salvatore,  elviraj,  dreem,  Samirina. Grazie per le vostre bellissime recensioni! Particolari ringraziamenti a Marghe, con cui ieri ho messaggiato un pochino, Nada che… non so cosa hai fatto! Sarà la tua mitica storia che mi piace così tanto (che vi segnalo qui! Leggetela è stupenda!) o sarà la tua ossessione per la mitica Taylor, oppure sarà che mi hai inviato qualche messaggio super affettuoso, non lo so. Ti amo! Grazie a Giuls che c’è sempre! Grazie amore. Glo perché la stimo in tutti i sensi e che mi sopporta. E Vale che mi insegna lo spagnolo! Grazie mille.

Grazie a cui ha aggiunto la storia tra le seguite, le preferite, le ricordate e grazie a chi legge in silenzio. Sono tra le autrici preferite di 13 persone che amo. Grazie.

E ora pubblicità!

La storiella di Elena con i superpoteri di Marghe  (qui!)

La storia di Stivalazza Graham e di Ian in delirio di Glo   (qui!)

La storia che vi farà sognare di Ian, Giulia, Steven e Roberta di Giuls (qui!) 

I nostri Delena a New York City di Silvia (qui!)

Non volete mica perdervi Damon che torna umano della cara dreem?   (qui!)

Beh questa la leggerete già tutte perché è famosa qui su EFP ed è strabella. Glo ti adoro. (qui!)

Il seguito di Tutte le strade portano a te… stupenda la prima e il seguito meraviglioso. Grande Sara! (qui!)

Damon e Elena umani. Bellissima e della mia cara prof di spagnolo!  (qui!)

Un’altra storia meravigliosa tra Ian e la cara Bibi. Dede! (qui!)

E sempre di Dede (ma anche di Giuls! XD) questa meravigliosa Ian x Avril (Lavigne). Bravissime! (qui!)

E infine una bella e originale storia tra i Delena! Di Giuls (qui!)

Tengo a precisare che non sono assolutamente in ordine di preferenza, ma sono in ordine di aggiornamento (ho preso i link dalla pagina delle mie storie preferite). Leggetele, sono tutte meravigliose. La storia super bella, una delle più belle, l’ho messa prima nei ringraziamenti. Leggete leggete è meravigliosa. Ma vedete quanto mi piace? XD

Infine ne approfitto per pubblicizzare le altre mie due storie, che spero andrete a leggere e mi lascerete un commentino:  la mia storia seria e Delena. Dateci un’occhiata se vi va! ( qui!) e la raccolta matta di OneShot Delena:  ♥Damon&Elena♥.

Grazie mille per l’attenzione! E  scusate eventuali errori; presto provvedero a rivedere tutti capitoli. Appena ho un po' di tempo.

Recensite in tanti e tanti bacioni

Fra

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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