FICTION
-Ma dove cavolo è Naya, mi chiamate la
Rivera per favore, grazie- disse il regista alterato.
-Sta arrivando- rispose un ragazzo che
aveva in mano il walkie-talkie.
-Ok… Heathy la scena è chiara?- chiese
il regista alla bionda.
La ragazza annuì.
-Eccomi!- disse Naya sbucando dal
nulla.
Il regista la guardò come per
rimproverarla e lei rispose allo sguardo con un espressione da cane bastonato,
tattica per farsi perdonare al volo, la usava sempre.
-Volete un minuto per rivedervi la
scena?- chiese il regista alle ragazze.
Le due si guardarono e risposero di
noi.
-Ok-
-Devo parlarti!- disse Naya
avvicinandosi all’orecchio dell’amica.
-Della tua nuova fidanzata?-chiese
acida Heather.
-No, di noi!- rispose sorridendo la
mora.
La bionda rimase di stucco.
-Motore!-
Naya si girò di scatto sentendo la
voce di un uomo e vide un ragazzo che non aveva mai visto.
-Partito-
-Ciak-
-4, 1, prima-
Il regista guardò le ragazze e la mora
si ricompose facendogli cenno che poteva partire, era li per lavorare, dopo
avrebbe chiesto il perché di quella sostituzione.
-Azione!- disse piano il regista.
-Ehy-
Santana girò lo
sguardo e la vide, maledettamente bella come sempre.
-Posso farti una
domanda?-
La mora continuava
a smanettare col lucchetto non prestando evitando il contatto visivo.
-Eravamo molto
unite e mi manca davvero la tua amicizia…-
-Sto aspettando la
domanda- disse prontamente la mora continuando a guardare il lucchetto.
-Ti ho fatto
qualcosa di male? Perchè…-
La mora si girò di
scatto per interromperla.
-No, senti, non lo
so, secondo te? Solo che mi hai rifiutata per stare con coso, ed è ok, sei tu
che ci perdi… E adesso ho la possibilità di scrivere una canzonetero per il mio
favoloso ragazzo.- disse la mora.
-Esci ancora con
Sam? Una settimana fa mi hai detto che eri innamorata di me- disse la bionda
delusa.
-Non so cosa mi sia
venuto in mente…-
La bionda
continuava a guardarla incredula.
-Senti la finisci
di fissarmi, non riesco a ricordare la combinazione-
…
-STOOOP- urlò il regista
-OK ragazze con voi abbiamo finito
oggi.-disse il ragazzo che la mora non conosceva.
-Complimenti Naya- disse il regista
alla mora –Heather bravissima pure tu, ottima interpretazione- aggiunse alla
bionda.
-Si è stata grande- commentò la mora
sorridendo all’amica.
La bionda arrossì, di solito le
facevano i complimenti solo quando ballava.
-Ok ragazze ci vediamo dopo- disse il
regista lasciandole da sole.
-Dovevi parlarmi?- chiese la bionda
-Si… devo dirti una cosa importante, e
ti prometto che questa volta non mi incazzerò per nessun motivo.-
Le due si guardarono intorno, non
erano sole perché accanto a loro i macchinisti stavano smontando le luci.
-Ti va se mi aspetti in camerino e ne
parliamo li, devo fare una cosa prima- le chiese la mora con tranquillità.
-Ok- rispose Heather leggermente
preoccupata.
La bionda si allontanò seguita dal suo
sguardo, quanto cavolo era bella.
La mora si avvicinò a una delle
ragazze della produzione.
-Ehy scusa, dov’è Alex?-
La ragazza la guardò storta.
-Come non lo sai?-
-Cosa dovrei sapere?- chiese
preoccupata Naya.
-E’stata licenziata stamattina-
La mora sgranò gli occhi.
-Non ne so molto, ma mi hanno detto
che ha violato non so quale articolo del contratto di lavoro-
Naya perse un battito non poteva
essere quello che pensava, prese di fretta il cellulare e fece il suo numero ma
dopo qualche squillo la chiamata s’interruppe.
Era
come pensava.
Entrò nel camerino sbattendo la porta.
-Sei arrabbiata vero?- disse la bionda
con un filo di voce.
-Dimmi che non sei stata tu, dimmi che
stamattina non sei andata dalla produzione a dire che Alex ci aveva provato con
me, ti prego dimmi che non è così!- disse infuocata la mora.
-Non pensavo che la licenziassero su
due piedi-
La mora non poteva crederci.
-Il tuo problema è che non pensi, sei
diventata idiota come Brittany?-
-Ero arrabbiata!-
-E perché di grazia?-
La bionda abbassò lo sguardo.
-Non lo so- disse con un filo di voce.
-Lo so io! Eri gelosa! E sai quando
una persona è gelosa di un’altra?-
La bionda non rispose.
-Tu sei innamorata di me- le urlò la
mora.
-Si ma non come credi tu! Non sono
lesbica…-
-Hai rotto il cazzo con questa storia!
Tu e la tua omofobia del cazzo – replicò la mora che stava camminando su e giù
per il camerino.
-Non sono omofobica-
-Non con gli altri… Ma evidentemente
lo sei con te stessa…-
La bionda si alzò di scatto, la prese,
la mise spalle al muro, e la baciò a stampo.
Naya si staccò, stava piangendo.
-No, non è così che doveva succedere!-
disse la mora guardandola negli occhi.
Aprì
la porta e uscì dal camerino lasciando la bionda da sola