Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Hyperviolet Pixie    05/04/2011    16 recensioni
“Non fare la puttana, Pansy.”
“Strano, mi pareva di averti appena rifiutato.”
“Sai che cosa intendo.”
“Vedi di prendere il Boccino allora. Forse dopo potrei concederti qualcosa.”
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE, ATTENZIONE, SIGNORI!
Questa che segue non è la mia personale visione di Pansy, ma quella scaturita in seguito alla scoperta del nome con cui li chiamano i fans: Snitch & Bitch. Boccino e puttana, scusate la volgarità.
Rating alto a causa di alcune parolacce che non possono piacere a tutti.


Snitch and Bitch


Non fare la puttana, Pansy.”
Strano, mi pareva di averti appena rifiutato.”
Sai che cosa intendo.”
Vedi di prendere il Boccino allora. Forse dopo potrei concederti qualcosa.”


*


Parkinson troia”, questa frase campeggiava come un monito nel bagno delle ragazze infestato da Mirtilla Malcontenta. La fantasma depressa di Hogwarts, seconda solo al Barone Sanguinario, custodiva gelosamente il nome della persona che aveva tracciato quelle poche lettere sul muro e non l'avrebbe detto mai ad anima viva.
Quando la giovane Astoria Greengrass si era trovata, come si suol dire, cornuta e mazziata dal fidanzato dell'epoca, arrabbiata con il mondo intero, si era trovata a scrivere quelle due semplici parole che l'avevano fatta salire sulla gogna pubblica.
Mirtilla non aveva raccontato ad anima viva quello che aveva visto, ma in compenso aveva spifferato tutto alla Dama Grigia mentre Pix origliava nascosto dentro ad una delle statue del corridoio ovest del secondo piano. La scuola intera ora sapeva che Pansy Parkinson era una ragazza facile e Astoria Greengrass era molto vendicativa. Draco Malfoy, semplicemente, si sentì tirato in causa quando non c'entrava relativamente ancora niente.
Non solo all'epoca non era fidanzato con la sua futura moglie, ma non aveva nemmeno combinato niente con lei.
Non si sa bene come mai però Hogwarts cominciò a sussurrare la più grande delle stronzate.
Proprio in pieno stile romanzesco, le due ragazze si odiavano cordialmente e Draco Malfoy si trovò invischiato in una scommessa più grande del suo manico di scopa (e Daphne Greengrass, sorella di Astoria, andava in giro a proferire che il manico di scopa di Draco Malfoy avesse dimensioni gargantuesche).
Pansy Parkinson non era una ragazza facile di quelle che erano solite andare in giro per i corridoi con le gambe nude in bella mostra e mano a mano che crescevano semplicemente dimenticavano di comprarsi una gonna della divisa nuova. No, Pansy indossava la gonna regolamentare della divisa, ma si vociferava che sotto di essa portasse della biancheria che Madama McLan's Secret – il lato oscuro della moda poteva solo sognarsi. Non si sa bene come questa e molte altre dicerie si aggirassero indisturbate per i corridoi della scuola, ma solo di una cosa tutti erano certi al cento percento: Pansy Parkinson e Draco Malfoy non facevano niente per ostacolare la fuga d'informazioni dalla Sala Comune di Serpeverde.
In giro si raccontava anche che Potter avesse tatuato sul petto un Ungaro Spinato, ma quella è un'altra storia.


*


Si narra che un giorno, durante il quinto anno dei nostri antieroi, una scommessa fosse in atto. Voci di corridoio confermano che si era visto uscire da uno stanzino delle scope Pansy Parkinson, con il caschetto nero in disordine e la gonna leggermente spiegazzata venendo subito dopo raggiunta da un Draco Malfoy intento a riallacciarsi i pantaloni, stizzito perché anche quella volta la presunta ragazza facile di Hogwarts l'aveva mandato in bianco.
Una giovane Tassorosso era certa di averli sentiti parlare e dirsi queste cose:
«Non è così che si fa, Draco, e lo sai.» disse Pansy tranquilla, lisciando le pieghe delle gonna e sistemandosi la spilla che la designava come parte integrante della Squadra d'Inquisizione della professoressa Umbridge.
«Rinfrescami le idee: cosa non andava in quello che ti stavo facendo?» le chiese Draco cercando di dare alla voce una nota pericolosa invece di quella capricciosa e infantile solita.
«Hai oltrepassato il confine tra quello che possiamo e quello che non possiamo fare, Draco. Solo quando riuscirai a prendere un Boccino contro Grifondoro potremo andare oltre, lo sai.» gli chiarì con l'aria da maestrina come se fosse stata l'ennesima volta che si trovava a fare quel discorso.
«Fanculo.» sibilò il giovane tra i denti. Pansy fece finta di non aver sentito e, sorridendo melliflua, se ne andò via, tranquilla come se niente fosse appena successo.
Secondo altre voci di corridoio, il giorno successivo si stava facendo sbattere tranquillamente da Blaise Zabini, che, si sa, non essendo il Cercatore di Serpeverde non poteva recuperare un Boccino per lei e questo aveva fatto incazzare il triplo il noto principino Draco.


*


Su nella torre di Corvonero, quella sera si vociferava che Draco Malfoy avesse regalato a Pansy Parkinson un gioiello di famiglia dal valore inestimabile e costruito dai goblin. La ragazza gliel'aveva restituito spaccato a metà e con l'espressione profondamente delusa, commentando che la via più facile per aprire il suo cuore (anche se Padma Patil poteva giurare che avesse detto “gambe” al posto di “cuore”) fosse quella di vincere contro Grifondoro durante la successiva partita di Quidditch del campionato studentesco.
Terry Steeval era sicuro di aver visto Pansy Parkinson dire a gran voce che, in caso di perdita, Draco poteva scordarsi ogni tipo di cura amorevole da parte sua. Susan Bones, poi, aggiungeva che Daphne Greengrass si era detta più che felice di poter scaldare il cuore (anche se Padma Patil poteva giurare ancora di aver sentito dire “letto” al posto di “cuore”) al giovane erede della famiglia Malfoy.
La piccola Astoria, a tutto ciò, rammentò alle sue compagne quella volta in cui aveva scritto che la Parkinson era una troia e si era pentita di non aver allegato anche il nome della sorella.


*


Parkinson e Greengrass troie”, questa volta la scritta campeggiava corretta magicamente da qualcuno. Questa persona però era stata più furba e aveva detto a Mirtilla Malcontenta di non rivelare quel segreto a nessuno, vivo o morto che fosse.
Nella Sala Comune di Tassorosso, si raccontava che forse era stata la povera Bullstrode a correggere la scritta. Era sempre stata innamorata di Blaise Zabini e il ragazzo l'aveva rifiutata per rifugiarsi tra le braccia accoglienti di Pansy e poi successivamente tra quelle di Daphne.
Hannah Abbott era sicura di aver visto Millicent uscire da lì con le mani sporche dello stesso colore della vernice usata per scrivere.
A quel punto della conversazione, Eloise Midgen si faceva scura in volto e ricordava a tutti della scommessa tra Draco e Pansy.
E immancabilmente si trovarono tutti a sperare che Grifondoro perdesse per poter avere un nuovo succulento pettegolezzo da andare a riferire in giro.


*


Su dall'alto della loro Torre, alcuni Grifondoro erano preoccupati. Lavanda Brown era combattuta tra la necessità asfissiante di un pettegolezzo e l'amore e la devozione per la sua casa. Era sconvolta dal non poter decidere cosa fare: tifare Grifondoro e perdersi un pettegolezzo da diffondere per la scuola o tifare Serpeverde e vedere – spiare – l'evolversi della relazione tra due degli esponenti più in vista della scuola, Draco Malfoy e Pansy Parkinson.
Calì Patil condivideva lo stesso problema della sua cara amica Lavanda, ma aveva un po' di notizie in più.
E intanto, il Bambino Sopravvissuto, secondo Cormac Mc Laggen, se la stava letteralmente facendo addosso visto che sapeva cosa era in grado di fare un ragazzo in astinenza forzata davanti alla possibilità di vedere finalmente una ragazza disponibile per lui. Sì, Draco Malfoy avrebbe lottato con le unghie e con i denti per poter prendere il Boccino e potersi trastullare con la ragazza più facile di Hogwarts, ragazza che, tanto per cambiare, pareva si stesse divertendo con Theodore Nott nel frattempo secondo le informazioni di Demelza Robbins.


*


Giù nei sotterranei, a pochi minuti dalla partita, tutto scorreva placido e tranquillo. Nessuno si stava dedicando a sfiancanti allenamenti  dell'ultimo minuto, nessuno era preoccupato per le sorti della partita.
Astoria Greengrass parlava tranquillamente con una sua compagna di corso, scherzando a proposito della scritta che la vedeva protagonista. Eh sì, stranamente, al contrario di quello che si pensava in giro, la Greengrass citata non era altro che Astoria stessa e non sua sorella.
Daphne sedeva con la testa appoggiata alla spalla di Blaise Zabini, sorridendo placida e sorniona alle parole della sorella sapendo di essere lei l'autrice della scritta corretta. Millicent Bulstrode guardava Theodore Nott sognante.
Draco Malfoy a dire il vero non era tanto calmo, ma sicuramente non si stava mangiando le mani come, secondo tutta Hogwarts, avrebbe dovuto fare. E ad essere precisi non era nemmeno in Sala Comune ad aspettare l'ora per recarsi al campo da Quidditch, ma si trovava nel suo dormitorio a rotolarsi tranquillamente tra le lenzuola con Pansy Parkinson, sua fidanzata da quasi un anno, totalmente inconsapevoli che, secondo l'intera Hogwarts, una scommessa gravava sulle loro teste.

________

Allora, questa storia è nata dopo aver letto che la coppia Draco/Pansy è nota con il nome di Snitch and Bitch. Che schifo.
Mentre la scrivevo ho pensato un po' troppo ai pettegolezzi che spesso e volentieri sento in giro e -voilà- è uscita questa commediola da quattro soldi xD
Fatemi pure sapere che cosa ne pensate, davvero. Grazie mille <3
Un bacio,
Fay <3


   
 
Leggi le 16 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hyperviolet Pixie