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Autore: Delena33233    06/04/2011    3 recensioni
Fu proprio in quel momento che lo vidi. Appoggiato ad un palo, dall’altra parte della strada, c’era una figura vestita di nero, era un ragazzo. Lo guardai, forse un po’ insistentemente perché se ne accorse ed i suoi occhi si posarono su di me. Feci un passo indietro senza alcuna apparente ragione.
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- Sophia, Nichole, lui è Damon, mio fratello - I suoi occhi azzurri come ghiaccio si posarono su di me e fu un altro pugno allo stomaco,  prese la mia mano nella sua appoggiando le sue labbra sulla mia pelle - Lieto di conoscerti, Sophia - si chinò leggermente facendo un mezzo sorriso, QUEL mezzo sorriso. Era lui, non c’era alcun dubbio. Era lui. Il ragazzo misterioso. Era lui. Quello del mezzo sorriso.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Clearer of sky, deeper of ice

La maggior parte della nostra vita è una serie d’immagini. La vita ci passa davanti come le città in un'autostrada. Ma a volte, un momento si ferma, e succede qualcosa. E noi sappiamo che questo istante è più di un’immagine. Sappiamo che questo momento, e tutte le sue parti... vivranno per sempre.
                                                                                                                                                [Oth]

 
Ero nel mio letto, persa a guardare il soffitto di quella stanza che non sentivo ancora mia. Pensavo agli avvenimenti delle ultime ore: Elena e gli altri erano simpatici, si erano subito dimostrati disposti a passare del tempo con delle persone che non conoscevano, io e mia sorella ci eravamo trovate subito bene con loro. Era presto per poter dire di sentirmi a casa , decisamente troppo presto, ma non potevo lamentarmi, avrebbe potuto capitarmi di peggio. Mystic Falls non era così male in fondo.
La sveglia suonò interrompendo i miei pensieri. Questa volta però, non mi colse impreparata.
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Ero nel bagno delle ragazze che mi guardavo allo specchio  – Niente male Soph, sei addirittura arrivata in anticipo stamattina - mi complimentavo con il mio riflesso. Di colpo la porta si aprì e un gruppo di ragazze in minigonna armate di lucidalabbra presero posto davanti agli specchi, decisi che era arrivato il momento di andarsene e cercai di raggiungere la porta sperando di non morire soffocata dall’orda di profumo che invase il bagno. La scuola si era animata e anche Elena stava arrivando al fianco del suo impeccabile Stefan, quel ragazzo dal fisico perfetto, gli occhi verdi e i capelli castano chiaro. Era davvero un bel ragazzo, nessuno avrebbe potuto affermare il contrario, ma quell’espressione corrucciata, le sopracciglia sempre aggrottate e quell’aria da bravo ragazzo lo sminuivano parecchio. Bonnie invece arrivò qualche minuto dopo, mano nella mano con Jeremy, il fratello minore di Elena. Sorrisi << Ciao ragazzi >>.  Stava per iniziare un’altra giornata di scuola, un’altra giornata di noia infinita. Mentre raggiungevo l’aula di biologia Bonnie mi invitò a uscire quel pomeriggio << Elena oggi va da Stefan, e Caroline è impegnata con Tyler, così mi chiedevo se ti andasse di venire a fare shopping con me >> Un’altra uscita in così poco tempo. Poteva diventare un record. La guardai per un secondo prima di accettare l’invito.
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Eravamo in giro per negozi dalle 3 del pomeriggio e Bonnie aveva provato qualunque cosa << Anche Elena resta fuori dal camerino ad aspettarmi, Car invece prova tutto quello che trova, un po’ come me >> parlava da dietro la tendina rossa e io non potei fare a meno di pensare a Caroline << Già, Car sembra proprio una da shopping >> sorrisi . << Andiamo a prenderci un caffè, ti va? >> mi prese sottobraccio uscendo dal camerino e posando il vestito che aveva appena provato << Troppo scollato! >> disse ridendo.
Fuori dal negozio c’era un piccolo bar, per raggiungerlo dovevamo solo attraversare la strada, arrivai al marciapiede opposto facendo lo slalom nel traffico e mi voltai ad aspettare Bonnie che invece attendeva il semaforo.
Fu proprio in quel momento che lo vidi. Appoggiato ad un palo, dall’altra parte della strada, c’era una figura vestita di nero, era un ragazzo. Fissava Bonnie senza che lei se ne accorgesse. Lo guardai, forse un po’ insistentemente perché se ne accorse ed i suoi occhi si posarono su di me, feci un passo indietro senza alcuna apparente ragione. Il brivido che mi pervase quando i suoi occhi sfiorarono il mio corpo era puro terrore. Scossi la testa per liberarmi da quella sensazione. Nel frattempo Bonnie mi aveva raggiunta << Andiamo? >> Mi prese per un braccio ma non mi mossi. Le auto sfrecciavano sull’asfalto e facevano appena intravedere il ragazzo misterioso. << Che guardi? >> Cercava con gli occhi ciò che guardavo io ma non c’era più niente da vedere, quel ragazzo non c’era più. << Oh scusami, mi ero incantata! >> Alzai le spalle e sorrisi lasciandomi trascinare verso il bar, entrammo e mi girai a chiudere la porta del locale, appena in tempo per vedere un auto azzurra decappottata passare a pochi metri da me, a guidare era il ragazzo di poco prima, voltò la testa e mi fece un mezzo sorriso. Non sapevo con precisione come intendere ciò che avevo visto ma ero più che sicura che quel ragazzo mi avesse appena sorriso.  Lo giuro. Restai impalata ancora per qualche secondo fissando la strada ormai vuota, poi raggiunsi Bonnie ad un tavolo facendo finta di niente.
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Tornata a casa trovai mio padre addormentato sul divano e in silenzio andai in cucina a sistemare le ultime cose. La porta sul retro era aperta e un grosso corvo nero fissava all’interno comodamente “seduto”  sul primo gradino. Lo guardai inclinando la testa di lato e lui mi imitò. Spalancai gli occhi sorpresa. La voce di mia sorella mi spaventò << Sciò!vattene uccellaccio! >> era dietro di me e agitava le mani << Uhh..i corvi sono davvero paurosi, mi viene in mente quel film, quello di Hitchcock! >> si chiuse la porta alle spalle dispiaciuta per avermi spaventata, poi si diresse in salotto a svegliare nostro padre.
Fu quella l’unica volta in cui ripensai al ragazzo misterioso, non sapevo perché ma c’era qualcosa di strano nel modo in cui guardava Bonnie, era insistente e.. cattivo. E quel corvo nero, con quegli enormi occhi neri, profondi, quasi umani..me l’aveva fatto ricordare. Anche se da lontano, il suo sguardo penetrante mi aveva colpito, aveva indugiato su di me quasi a voler capire chi fossi. Conosceva Bonnie, ne ero sicura.

Era venerdì pomeriggio e il cielo si era fatto grigio, una grossa nube faceva da scudo al sole, formando una cupola di tristezza. Io, Nich, Elena, Bonnie e Caroline eravamo all’ingresso del Mystic Grill, il pub, minuscolo, di Mystic Falls, aspettavamo Stefan che era in ritardo di qualche minuto.  Poco dopo arrivò, ma non era solo, un altro ragazzo, alto e moro lo accompagnava.  << Eccoli. >> Disse Caroline. Bonnie alzò gli occhi al cielo, come se si fosse accorta adesso che il tempo si stava facendo brutto << Io me ne vado ragazze, ci vediamo più tardi >> Ne Car ne Elena sembravano sorprese e tutte noi la salutammo senza aggiungere altro.
<< Buon giorno ragazze, Elena >> Stefan era  arrivato accanto a noi e stava salutando la sua dolce metà. Nichole bofonchiava qualcosa con Caroline alle mie spalle e io ero ferma, immobile, non vi so dire se respirassi ancora o meno.  Di fronte a me c’era un ragazzo moro, con una giacca di pelle nera e un paio di pantaloni, neri. Lo squadrai per bene, prima di ritornare al suo volto. Il nuovo arrivato arricciò la bocca assumendo un’espressione sorpresa e allo stesso tempo curiosa << Buon giorno bellezze. >> La sua voce era un colpo allo stomaco. Era decisa e morbida al contempo, dura e sensuale all’unisono. I capelli neri coronavano il suo viso dividendosi in corte ciocche disordinate. Tutto in quel ragazzo gridava quanto fosse sexy.  Stefan interruppe il silenzio che si era creato << Sophia, Nichole, lui è Damon, mio fratello >>  Mia sorella si fece avanti << Non mi avevi detto di avere un fratello >> Poi senza attendere risposta si presentò << Io sono Nichole, piacere >> Il ragazzo la fissò per un lungo istante alzando le sopracciglia con fare malizioso << Damon Salvatore,  piacere mio >>  - Sveglia, tocca a te!-  Non potevo restare in silenzio, dovevo presentarmi << Sophia >> I suoi occhi azzurri come ghiaccio si posarono su di me e fu un altro pugno allo stomaco,  prese la mia mano nella sua appoggiando le sue labbra sulla mia pelle << Lieto di conoscerti, Sophia >> si chinò leggermente facendo un mezzo sorriso, QUEL mezzo sorriso. Era lui, non c’era alcun dubbio. Era lui. il ragazzo misterioso. Era lui. Quello che guardava Bonnie. Era lui. Quello della macchina azzurra. Era lui. Quello del mezzo sorriso.
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Ero a casa da un’ora e non mi ero ancora ripresa. Fissavo il soffitto azzurro della mia camera che ricordava insistentemente il colore dei suoi occhi.  << Quel ragazzo, Damon, oltre ad essere tremendamente sexy ed avere un fisico tremendamente perfetto è anche tremendamente sfacciato: ci ha invitato a cena a casa sua, beh ci saranno anche Stefan, Elena e Caroline. Ha chiesto anche di noi. >> Guardai Nichole appoggiata alla porta di camera mia, pantaloncini viola e maglietta a maniche corte.  – Ma da dove diavolo è spuntata?-  << E tu sei tremendamente nuda, ma dove sei stata? >> Alzò le spalle  << Oh ero a correre.. Comunque, ha chiamato Caroline e mi ha detto dell’invito, che fai, vieni? >> La guardai << E tu? >> sorrise << Ovvio, credi possa perdermi un’occasione del genere? >> si voltò lasciando dondolare i capelli color pece mentre si allontanava nel corridoio, raggiungendo la sua stanza.
Guardai l’ora, 19:30. Mi alzai dal letto  –Mi devo sbrigare-, Aprii l’armadio  e frugai alla ricerca di qualcosa di decente, “inforcai” le ciabatte e andai a farmi la doccia. Alle 8:00 ero pronta, o quasi, avevo optato per una maglietta a maniche corte, rossa , dei pantaloni attillati neri e le mie fedelissime scarpe da ginnastica. Mancava solo un po’ di trucco: ombretto sul rosso,  matita nera e mascara. Infilai la giacca e afferrai la borsa.
<< Nich, io ci sono! >> Entrai in camera sua << Wei! >> indossava una maglia grigia scollata, dei pantaloncini neri e le paperine, rigorosamente grigie.Il trucco era molto vistoso, ma stava davvero bene. Era davanti allo specchio e si stava mettendo un po’ di rossetto color carne << Ecco, metti >>  Me lo lanciò e lo presi per un pelo, ne passai un po’ sulle labbra. Mi sorrise << Ti sta bene >>. Aspettai ancora un attimo che finisse di prepararsi << Andiamo, sei bellissima ma non possiamo fare tardi! >> Scesi le scale e lei mi raggiunse dopo poco, le passai la sua giacca << Non avrai freddo? >> Lei si strinse nelle spalle << Nah, staremo in casa >> annuii poco convinta, presi le chiavi e uscimmo.
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<< Il pensionato dei  Salvatore, eccoci >> Dissi chiudendo la portiera. << U-a-o >> scandì mia sorella prendendomi sottobraccio. Ci avvicinammo alla porta e lei fece per bussare. La porta si aprì e comparve un Damon perfettamente vestito, jeans scuri, camicia nera sbottonata sul petto, capelli in ordine e un sorriso sulle labbra da fermare i battiti del mio cuore –Ma che dico?-. << Buona sera signorine. >> Disse spostandosi per farci passare. Mi guardai attorno battendo le palpebre << Uao >> sussurrai, o almeno credevo di aver sussurrato, perché Damon si voltò a guardarmi sorridendo sfacciato. La casa era enorme, un corridoio portava ad un salone immenso, un divano di pelle regnava al centro della stanza,vari mobili antichi erano disposti ordinatamente per la sala, un camino spento  e un grosso tavolo di legno, anch’esso probabilmente antico, completavano la stanza. Una scala, sempre in legno, portava al piano superiore. Dietro di me una grande porta dava alla cucina.
Sedute sul divano di fronte a me c’erano Caroline ed Elena che parlavano tranquille tra loro.  Elena  ci salutò  sorridente << Ciao ragazze!Siete arrivate!Non me n’ero accorta >>. Stefan comparve dalla cucina << Ciao, Nichole, Sophia >> salutò l’ultimo arrivato toccandomi appena la spalla. Mi accorsi che mancava qualcuno << Bonnie non c’è? >>. Fu Damon a rispondermi << Nophh >> era sbrigativo e sembrava anche..scocciato. Elena si alzò << Mangiamo? Ho una fame.. >> cercava evidentemente di cambiare discorso e Caroline la seguì  << A chi lo dici.. >> guardò Stefan e sorrisero di una battuta che non avevo colto.
La serata passò tranquilla, scherzammo per tutta la cena. Nichole posò la forchetta a fine pasto << Chi è che è così bravo a cucinare? >> chiese. Stefan alzò lo sguardo dal piatto << Oh.. >>  << Già, bravissimo >> convenni io. Damon sbuffò << Non è un granchè alla fine, io cucino meglio >> Caroline a fianco a lui gli diede una leggera gomitata << Oh si, Damon, tu si che sei un grande chef >> Lui alzò gli occhi al cielo << Le bionde.. >> Sorrise più a mia sorella che agli altri. Lei non si fece sfuggire l’occasione <> Si sporse un poco verso Damon che alzò un sopracciglio e fece un sorriso soriano, i suoi occhi si illuminarono. << Oh, ehm, vado un attimo in bagno >> Mi scusai alzandomi da tavola. -È che schifo- Tornando in salone mi accorsiche c’era un’altra stanza, di cui non mi ero accorta andando in bagno, era immensa, come la sala, ma al posto di un divano c’era un’enorme libreria, stracolma di libri e un grosso tavolo un po’ rovinato si trovava al centro della camera. Adoravo leggere, fin da bambina giravo per casa con il naso tuffato in un libro.. << Eih >> Una voce mi riscosse, Damon era dietro di me, appoggiato alla porta con le mani in tasca. Arrossii appena  << Oh scusami, io.. c’era la porta aperta e non ho potuto fare a meno di entrare >>.  Lui ignorò le mie parole << Ti piacciono i libri? >> Chiese. Sorrisi << Da morire, non c’è niente di meglio che leggere >> Puntò  i suoi occhi nei miei, come aveva fatto quel giorno, per strada. Feci un passo indietro involontariamente –Perché ho paura di lui?-  << Anche a me piace, sai, leggere. I libri non ti giudicano. >> Che cosa strana da dire << E chi lo fa? >> Domandai senza pensare.  Era colpa sua, sua e del suo sguardo insistente << Nessuno, alcuni, tutti >> Rispose spostando, finalmente, gli occhi da me e concentrandosi apparentemente su qualcosa fuori dalla finestra . –Ma che dice?-  Stavo per chiedere una spiegazione ma fortunatamente qualcuno mi impedì di essere invadente e fuori luogo  << Eccovi, siete qui allora! >> La voce di mia sorella ruppe il silenzio che si era creato, Damon la guardò languido << Eccoti finalmente. >>  sorrise di un sorriso che si spense prima di arrivare agli occhi. Si avvicinò a lei, le passò accanto ma non si fermò. Nichole mi guardò corrucciando la fronte con aria interrogativa << Bah >> alzai  le mani scuotendo la testa.
<< è stata una bella serata ragazzi, grazie di tutto, ci vediamo domani >> Salutai Elena << Buona notte >> Disse Nichole << Ciao cara >> Sorrise Caroline a mia sorella.  << Buona notte >> Ripetè Stefan.
Eravamo arrivate alla macchina << Eih! >> Damon ci stava raggiungendo << Non vi ho salutato, che maleducato >> Sorrise, aveva in mano una chiave << Posso farmi perdonare accompagnandoti a casa? >> Chiese a mia sorella << Oh..Io, Se.. >> disse lei, presa alla sprovvista.  Mi intromisi << Vai >>  alzai le mani in segno di resa << Non mi perdo per tornare a casa >> Sorrisi a mia sorella << Vai.. >> Le ripetei ancora per convincerla. L’espressione di Damon cambiò, sembrava offeso –offeso?-  << Bene, allora.. >> acconsentì Nich.  Damon mosse appena le sopracciglia  << Perfetto >> sorrise a mia sorella, passandole una mano dietro alla schiena. Si voltò verso di me << Buona notte, Soph. >> Mi sussurrò a un millimetro dal mio volto, prima di tornare da dov’era arrivato, questa volta, però, in dolce compagnia.
-Respira- Aprii la porta e salii in macchina di getto. Appoggiai la fronte sul volante e presi un altro respiro –Respira- mi ripetei ancora. Perché quel ragazzo faceva questo strano effetto su di me? Okey era sexy, mia sorella non sbagliava. Lo ammetto. Ma Damon era molto più che affascinante, bello o misterioso, non si rendeva conto di quanto ogni suo movimento coinvolgesse le persone che lo circondavano, io conoscevo bene Nichole, a lei piaceva giocare, farsi desiderare, con Damon era cascata come una pera, pendeva dalle sue labbra, ed erano bastati due sorrisini per non farle capire più nulla. A me non aveva fatto lo stesso effetto, era bello, si, magnifico, il ragazzo più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita, ma con lui mi sentivo in costante pericolo. In strada quel pomeriggio e anche quella sera avevo avuto la stessa sensazione. Pericolo. E i suoi occhi, di quel colore più chiaro del cielo ma più intenso del ghiaccio nascondevano qualcosa. Qualcosa, che sentivo, non mi sarebbe piaciuto. Quei pensieri mi divoravano dentro. Mi attanagliavano le viscere. Erano taglienti come lame e non mi lasciavano respirare. – Ti stai montando la testa senza alcun motivo. L’hai incontrato, l’hai conosciuto, vi ha invitato a casa sua a cena e adesso è la fuori con tua sorella. Fine- Non ero arrabbiata con Nichole, non lo ero affatto, ero, anzi, felice per lei. –E allora cos’è che ti sconvolge tanto?- basta stupida vocina. Non intendo ascoltarti un attimo di più. Misi in moto l’auto e mi diressi verso casa.
Alle 3.30 del mattino di Nich ancora nessuna traccia, mi stavo preoccupando, non un messaggio, non una chiamata. Era strano. Ero passata dalla fase tremendamente arrabbiata a quella tremendamente preoccupata e ora l’ansia stava crescendo sempre di più. Sentii la porta aprirsi e corsi giù dalle scale. La trovai intenta a levarsi le scarpe senza fare il minimo rumore  << Ti sembra l’ora questa? >> La guardai in cagnesco ma lei non rispose, fissava il vuoto, non mi ascoltava.  << Nichole! >>  La raggiunsi, afferrandola prima che cadesse. Il suo sguardo vitreo mi terrorizzò. << D..Dam..on >>  balbettò confusa prima di chiudere gli occhi.


 
NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao!
Altro capitolo folle: Ecco Damon, non potevo aspettare ancora, non c’è storia senza di lui! :)
Piccole spiegazioni: Bonnie e Damon: così come nel telefilm, non si sopportano, ecco perché lei va via quando lui arriva e non viene invitata a cena.
Caroline e Damon: hanno, invece, un bel rapporto, non mi sono mai piaciuti come coppia, però mi piacerebbe che fossero amici..quindi nella mia FF lo saranno! xD
Stefan e Damon: non si odiano, niente litigate! Vanno avanti, tra alti e bassi, con le loro vite, così come stava accadendo nelle ultime puntate di TVD.
Stefan e Elena ovviamente stanno insieme, non ho voluto stravolgere la realtà.
Ho iniziato il nuovo capitolo con un'altra citazione di One Tree Hill, ho scelto questa perchè, anche se Sophia ancora non lo sa, la sua vita diventerà molto più di una serie d'immagini, quello che scoprirà entrerà nella sua vita e vivrà con lei, per sempre.
Mi scuso per non aver postato ieri ma ho avuto un piccolo problema con la storia e ho ripubblicato i capitoli oggi.
È Mooolto importante, per me, conoscere le vostre opinioni, quindi recensite, commentate, criticate! Vorrei sapere cosa ne pensate! xD
Gli ultimi ringraziamenti vanno al mio tesoro d’uomo che, anche se considera la mia FF folle e sconsiderata, mi appoggia e mi aiuta! xD
La mia nerd che adesso si è iscritta e non potrebbe sostenermi più di così! :)
La lettrice di capitoli sparsi^^

Je♥

  
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