Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: BuffaloBill    06/04/2011    3 recensioni
La continuazione della saga epica delle "Mew Mew", che sembra una cosa da bocchioni pervertiti, ma non lo è!!! ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mina e Kisshu stavano discutendo, come al solito nella cameretta accogliente della ragazza.
Anche se lui era muto per via del filtro, in un modo o nell' altro riuscivano a bisticciare comunque.
Era sera: i due erano appena tornati da un ricevimento tenuto dai genitori di lei, ed era quello l' argomento principale della "conversazione": in pratica, un tipo (il tipico figlio di papà ricoperto di lacca per capelli vestito come il Piccolo Lord) durante la festa aveva fatto una corte spietata alla povera mew mew, sotto lo sguardo geloso di Kisshu.
Il verdino si era reso conto da un bel po' di tempo di provare più che amicizia per Mina, ma aveva capito altrettanto velocemente di non avere alcuna possibilità.
Tutto questo era incrementato dal fatto che alla cerimonia era stata trasmessa la canzone "High above me" e lui, avendo studiato moltissime lingue terrestri, poteva tradurre perfettamente il testo.
Quella serata estiva si sentiva particolarmente giù di morale (molo peggio che con Strawberry) e lo lasciava intendere tramite i bigliettini che scriveva per comunicare con la ragazza.
-Si può sapere che cos'hai??- chiese Mina a un certo punto, spazientita. Odiava le persone lamentose, e dopo un po' non riusciva veramente a sopportare tutte quelle lagne.
"Niente per cui tu possa aiutarmi" scrisse l' alieno (beh, per modo di dire, essendo ancora in forma umana...) su un foglietto di carta tutto spiegazzato.
-Allora arrangiati!- sbottò la moretta irritata. Ci aveva messo buona volontà per consolarlo, ma i tentivi vani le fecero perdere le speranze.
"Infatti.... cosa stavo facendo fino ad adesso?" rispose l' altro con un sospiro rassegnato.
-Fare così non ti aiuta. Tanto vale dirmi cosa c' è che non va- osservò rifelssiva lei, inarcando le delicate sopracciglia.
Si sentiva un po' in imbarazzo: non era mai stata brava a far tornare il buonumore alla gente, e non capiva perchè lo stava facendo proprio con lui, il suo eterno compagno... di litigate!
"Buon partito quel tizio... come si chiama? Seiji?" domando Kisshu elusivo, cambiando completamente discorso.
Mina provò un fastidio poco familiare; solamente pensare a quel damerino piastrato le faceva saltare i nervi.
-Non nominarlo neppure!! Cosa diavolo c' entra quel leccapiedi odioso?! Voglio stendere un velo pietoso sulla storia di questa sera!- esplose rabbiosa, e se ne fregò altamente del bon-ton in quel momento. Non era importante.
"Nulla, nulla... è solo che... bisogna essere parecchio fortunate per riuscire a entrare nelle sue grazie. Chissà quanti privilegi! Io non potrei offrirti nulla di tutto questo!" scribacchiò lui sidordinatamente, deprimendosi ancora di più, e arrossendo.
Meno male che non poteva parlare, altrimenti avrebbe balbettato.
La mew mew rimase interdetta per un attimo; perchè si stava paragonando a lui?
Ci mise qualche minuto a capire, sbalordita. Si riprese in fretta, le guance porpora.
Si sentiva ribollire di rabbia; come poteva credere di essere peggio di quell' idiota di Seiji? Non c' era assolutamente confronto!
-NON DIRE SCEMENZE, CRETINO!- strillò, presa da un' irrazionale furia, ma al contempo lusingata.
Alzò la manina candida per tirargli uno sberletto leggero, ma si bloccò. Non aveva motivo di fargli del male.
A quel punto la lampadina nel cervello di Kisshu si illuminò: quella "dolcissima frase" non gli era per niente nuova.

***


-NON DIRE SCEMENZE, CRETINO!- gridò, e stavolta non si preoccupò di non farsi sentire. Vidi che stava per tirarmi uno schiaffo e chiusi gli occhi, pronto a ricevere il colpo.. che non arrivò. Li riaprii e vidi la sua mano e pochi centimetri dal mio viso. -è il caso di tornare di là- mormorò, dandomi le spalle. La seguii stupito, ma compiaciuto del fatto di non aver un bel segno rosso a forma di mano sulla guancia.

***


Appena il flashback svanì sorrise. Non quel solito ghigno malizioso, era proprio un sorriso.
Un po' amaro, un po' dolce e consapevole.
Si avvicinò alla moretta, le mise un dito sotto il mento e alzò il viso alla sua altezza (non bastò; lei dovette mettersi anche in punta dei piedi!) e le diede un bacio lieve, ma tanto dolce.
Pooprio in quell' istante, l' effetto della pozione svanì e lui tornò ad essere l' alieno sbruffone dai capelli verdi di sempre....

Pai si svegliò di soprassalto, con un gran mal di testa.
Non riusciva a capire dove si trovava; non era la sua attuale camera, quella.
Dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre, per orientarsi un pò; si rese conto di essere sul divano del soggiorno di Pam. Ma che diavolo ci faceva li? e soprattutto, fu il fatto di essere sdraiato di fianco alla padrona di casa che lo confuse. Il primo impulso fu quello di girarsi, per controllare se la ragazza era sveglia o se perlomeno stava per destarsi.
Proprio in quel momento la ragazza aprì gli occhi.
-Ehm...buongiorno?- mormorò, stupita quanto intorpidita. Era piena di sonno, voleva continuare a dormire, ma la circostanza lo impediva, essendo troppo imbarazzante.
-Salve...che ne diresti di alzarti?- chiese in tutta risposta l'alieno, sarcastico.
Non che stesse scomodo, ma era alquanto pudico e quella situazione non era proprio il massimo della disinvoltura.
- ehm, si scusa...- borbottò lei, fingendo indifferenza.
Detto fatto la mew mew cercò di alzarsi, ma spostandosi, il materasso del divano venne giù con lei, portandosi giù anche l'ignaro ragazzo; che cadde esattamente sopra di lei, metteno le braccia ai lati del suo viso per non schiacciarla all'ultimo minuto, così da finire quasi naso a naso con la giovane.
In quell'istante particolarmente critico, partì una suoneria,
terribilmente simile alla sigla giapponese delle tokyo mew mew.
-Vado io!- affermò in fretta Pai, contento di avere una scusa buona per scansarsi.
Si smaterializzò a prendere il telefonino sul tavolo della cucina e guardò il nome sul display prima di passarlo a Pam.
-è Hisashi- sibilò con una punta gelosia nella voce, che la ragazza colse, con un sogghigno. Cliccò un tasto e rispose all' amico...

***


Dopo un quarto d'ora di conversazione di cui l'alieno non capì niente se non che la conquilina aveva avuto una nuova parte in qualche film, la telefonata cessò.
-Embè?- domandò lui, chiedendo con lo sguardo spiegazioni sulla mezza discussione che aveva ascoltato.
-ho avuto la parte. Mi hanno preso per girare "Ai o samatageru", sono la protagonista femminile. - annunciò fiera, cominciando a raccontare per filo e per segno una tragedia sdolcinata d'amore, che fece rivoltare lo stomaco del povero interlocutore. -se... e chi sarebbe il co-protagonista?- s'informò alla fine, cupo. -é Hirashi, naturalmente.- rispose lei, sogghignando per la seconda volta, all'espressione contrariata che lesse sul volto dell'amico dopo aver pronunciato quel nome, da lui tanto detestato.
A quel piccolo scambio di battute seguitò il silenzio, interrotto stranamente da Pai. -a proposito, mi sapresti spiegare che ci facevamo, ehm sdraiati sul divano?- domandò impassibile, nascondendo l'imbarazzo molto bene.
-ehm, ecco vedi, ieri abbiamo bevuto come dire, entrambi un pò troppo; e a quanto pare voi non reggete affatto l'alcol, dato che appena arrivati a casa sei semi-svenuto sul divano...Io ho semplicemente cercato di spostarti e portarti in camera tua, ma dopo un pò sono crollata dal sonno pure io...- spiegò lei, sbrigativa, comportandosi come l'alieno, mascherando molto bene il lieve imbarazzo che la possedeva in quel momento.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: BuffaloBill