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Autore: kateausten    06/04/2011    8 recensioni
Lily Evans odia la febbre:la fa sentire debole. E lei non vuole essere debole..soprattutto se viene trovata dal suo,non più tanto, arcinemico James Potter.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily Evans salì a fatica le scale del castello per arrivare alla torre dei Grifondoro e mai con più gioia vide davanti a se la Signora Grassa. Forse, stare in pieno novembre sulla torre di Astronomia alle undici di sera non era stata la più brillante delle idee. Ma il cielo della sera prima era uno di quei meravigliosi e rari cieli stellati che in Inghilterra non si vedono quasi mai. La parte romantica di Lily, che era sempre schiacciata da quella Io-sono-Lily Evans-e-non-ho-tempo-per-il-diabete, prevalse e così stette per più di un'ora accovacciata ad ammirare il cielo in un angolo della torre decisamente pieno di correnti e vento.

Aveva finito tardi la ronda quella sera e non si sentiva affatto bene: la testa le faceva male, il corpo era scosso da brividi e dolori e aveva una gran voglia di dormire. Maledicendo se stessa, la torre e tutte le costellazioni, Lily aveva arrancato fino alla Sala Comune, dove si era buttata con la grazia di un Ippogrifo su una poltrona davanti al fuoco. Era tardi e non c'era nessuno. Si accoccolò per bene, promettendo a se stessa di alzarsi entro cinque minuti per poi andare nel proprio letto e chiuse gli occhi.

Una mano che le parve fresca sulla sua guancia bollente la svegliò. Aprì gli occhi e vide che il fuoco era quasi spento, segno che doveva essere li da più dei cinque minuti prefissati. Ma la cosa tragica era che la mano, la mano liscia e fresca, era di Potter. Di James-guarda-come-sono-fico-Potter. Era chinato su di lei, e con l'altra mano, Lily se ne accorse con un sussulto, le teneva la mano.

L'espressione del ragazzo era dolce e anche un pò preoccupata.

"Lily" sussurò "Ti senti male?"

Lei fece una smorfia "No Potter. Sono qui per passatempo."

"Neanche quando stai male smetti di fare l'acida eh?" ghignò lui.

"Non sto male Potter" ribattè lei.

"No, certo che no" disse lui distrattamente. Levò la mano dalla guancia di lei e con la bacchetta evocò un termometro.

"Avanti Evans, apri quella tua boccuccia di rose" disse

"No!" disse Lily stringendo la bocca.

"Evans avanti!" disse James con una sfumatura di avvertimento nella voce.

"Smettila Potter, non ho bisogno di.. uhmp!"

Lily non aveva fatto in tempo a finire la frase che James le aveva infilato il termometro in bocca e si era seduto serafico sul tappeto davanti a lei. Restarono cinque minuti in silenzio, mentre Lily cercava di non guardarlo. Non era giusto. Non era giusto che lui fosse lì per lei. La colonnina di mercurio si fermò e James lo tolse dalla bocca di Lily. Si tirò su e lesse.

"Quasi quaranta di febbre Evans" comunicò preoccupato "Ti porto da Madama Chips"

"No Potter" sussurrò lui "Ho freddo e mi fa male dovunque. Non voglio muovermi."

E soprattutto non voleva lui lì.

"Ma Evans.." disse lui preoccupato guardandola riaccovacciandosi sul tappeto. Lei chiuse gli occhi per non guardarlo e perchè gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime. James Potter non doveva essere gentile con lei, non doveva guardarla in quel modo, non la doveva trovare lì, inerme, non doveva stare lì con lei.

Lily pensò all'ultimo mese, a quando aveva scoperto che Potter si era messo con una delle sue compagne di stanza, Kristin. Tutto tornava visto che lei gli sbavava dietro praticamente da sempre. Ma doveva succedere proprio quando lei si era accorta che James Potter non era solo un bamboccio e un pallone gonfiato? Proprio quando lei stava fantasticando sull'espressione di James quando gli avrebbe detto di si, che sarebbe uscita con lui? Proprio quando lei si era accorta di.. essere innamorata di James Potter? Che tempismo del cavolo! Se lei si fosse decisa prima.. se potesse tornare all'inizio per rifare tutto in maniera diversa!! E adesso lui era lì pieno di attenzioni per lei? Maledetto Potter!!

"Lily.." disse con voce dolce lui.

"Vai via" mormorò lei, sempre a occhi chiusi per impedire alle lacrime di sgorgare. Era la febbre che la rendeva così debole. "Vai via per favore". Forse una delle sue amiche si sarebbe svegliata e non vedendola sarebbe scesa, l'avrebbe trovata e riportata nel dormitorio.

Sentì Potter evocare qualcos altro e un attimo dopo si sentì delle coperte sulle spalle. Bene, che la lasciasse li al caldo. Ma ovviamente stiamo parlando di James Potter. La coprì ben bene e la prese in braccio.

"Potter ma che fai?" sibilò aprendo gli occhi e trovandosi schiacciata contro il suo petto. Grazie al cielo, grazie al cielo le guancie rosse si potevano attribuire alla febbre.

"Ti porto a dormire nel mio letto" disse piano lui "Non ti lascio lì."

"Che cosa? Neanche morta!" protestò Lily.

"Rassegnati Evans" disse tranquillo lui mentre saliva le scale. Essere strinta da lui, essere a stretto contatto con James, fece scendere delle lacrime involontarie alla testarda grifondoro.

James aprì piano la porta e cide che tutti i Malandrini dormivano della grossa. Ringraziò Merlino di avergli fatto venir voglia di guardare la Mappa e di aver così visto Lily ferma in Sala Comune a quell'ora. Così in quel momento poteva stringerla, annusarle i capelli rossi che lui adorava, averla lì con lui anche se per una notte soltanto.

La depose sul suo letto in una palla di coperte, sentendosi bagnati all'altezza del petto. Guardò e vide che c'erano delle piccole macchie di acqua sulla sua camicia. Lacrime, capì James, che si sentì stringere il cuore. Guardò speranzoso verso il letto.. allora forse lei.. ma poi scosse la testa. Lily Evans lo detestava, tutti quegli anni in cui lei gli aveva urlato contro glielo aveva confermato e se lei piangeva in quel momento..beh, sarà stata la febbre.

Si guardò intorno, pensando di dormire sul pavimento, quando notò che Lily tremava. Mosso da una forza sconosciuta, si avvicinò al letto e molto cautamente si sdraiò. Sempre cautamente (con Lily Evans non si poteva mai sapere anche se era in balia della febbre) e la abbracciò.

"Lily" disse lui sentendola tremare così forte "Ti prego lascia che ti porti in infermieria o ti vada a prendere qualcosa.."

"N-No.. Potter, non andare" disse mentre i brividi le scorrevano per il corpo "Qui sto bene"

Allora James la abbracciò di più e Lily sentì che il suo coure febbriciante sarebbe potuto scoppiare. La abbracciò così tanto che Lily si chiese se non sarebbe soffocata, ma scoprì anche che non le importava. Sarebbe rimasta così giorni e giorni. Stettero in silenzio per un bel pò, mentre i brividi di Lily si facevano sempre più radi.

"Evans" mormorò James.

Lily non rispose. Era in una specie di dormiveglia, non capiva dove era, se quello che stava succedendo era reale o no e se Potter le stava veramente parlando.

Non sentendo risposta, James le si avvicinò talmente tanto da poggiare la sua bocca all'incavo del collo.

"Ti amo Evans" le mormorò all'orecchio "Ti amerò per sempre"

******************

Quando Sirius Black si svegliò la mattina dopo, con la camera inondata di un insolito sole di novembre, si chiese se stesse ancora dormendo e quando capì che era completamemte sveglio gli prese un colpo. La scena che aveva davanti era surreale, impossibile.

Si alzò e andò vicino al letto del suo migliore amico: James Potter e Lily Evans stavano dormendo tranquillamente con espressioni serene e calme.

Sul volto della Evans c'era un leggero sorriso.

  
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