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Autore: bowtiesarecoollike    06/04/2011    8 recensioni
Il Dottore è malato con l'influenza, ma non ha assolutamente intenzione di ammetterlo. (link della storia originale: http://www.fanfiction.net/s/6734004/1/)
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Caldo e confortevole
 
Rose si intrufolò silenziosamente nella stanza del Dottore. Le luci erano ancora molto attenuate, ma illuminavano abbastanza da consentirgli di vederlo stravaccato a pancia in sotto, di traverso nel letto.
 
“Dottore?” Sussurrò.
 
“Unghh? To ceccanno di dommie…” rispose lui con metà faccia ricoperta dal cuscino.
 
“Beh, ti ho portato una specie di medicina che probabilmente dovresti prendere all’incirca adesso se vuoi sentirti meglio al più presto…” insistette Rose.
 
“Mediciia?” Chiese, prima di girarsi sulla schiena in modo da poter parlare meglio.
 
“Ti sei divertita con il mobiletto dei medicinali?” Continuò, sogghignando pigramente.
 
“Un sacco,” sorrise, “ti sei divertito col tuo nuovo pigiama?”
 
“Si,” il suo sorriso si allargò, “È semplicemente brillante! Veramente confortevole, proprio della mia taglia, e anche divertente! Il pigiama perfetto, grazie Rose Tyler. Sei geniale!”
 
“Aww sciocchezze. Adesso, qui c’è la medicina che mi sono procurata per te perché sono così geniale, quella specie di schermo diceva di prendere una pillola ogni quattro ore finché la bottiglia non è completamente vuota.”
 
Il Dottore si trascinò in posizione seduta sul letto, tirando un po’ su col naso e schiarendosi la gola un paio di volte, combattendo il doloroso impulso di tossire. Prese la bottiglia, ne tirò fuori una pillola e se la mise in bocca, mandandola giù con il bicchiere d’acqua che stava sul suo comodino.
 
“Ha qualche effetto collaterale?” Chiese dopo aver mandato giù l’acqua.
 
“Uhh… si! Diceva qualcosa riguardo il sentirsi molto infreddoliti…”
 
“Beeeene…” la guardò, sollevando il sopracciglio.
 
10 minuti dopo…
 
“Fa troppo freddo!” Si lamentò il Dottore, per la bilionesima volta. Era raggomitolato sul letto con tre coperte avvolte attorno al corpo, i calzini e le nuove pantofole ai piedi, guanti, e una sciarpa multicolore estremamente lunga.
 
“Maledetta medicina…” mormorò Rose sottovoce, ritornando di nuovo dall’Area Medica ma con una bottiglia di acqua calda in mano.
 
La medicina sembrava funzionare alla grande all’inizio, il mal di testa stava scomparendo nei primi pochi minuti, il naso che colava e gli starnuti scomparvero quasi istantaneamente insieme alla nausea, e la sua gola dolente e pizzicante sembrava che fosse, parole sue, “rivestita da un meraviglioso miele dorato di benessere.”
 
Ma poi l’effetto collaterale fece irruzione.
 
Ad essere onesti, il Dottore aveva un aspetto buffissimo. Era realmente solo una testa che spuntava da un grande mucchio di coperte e altre cose per tenerlo caldo.
 
“Non riesco a scaldarmi! La dannata medicina mi sta raffreddando da dentro verso l’esterno, perciò ho bisogno di scaldarmi dall’interno, non da fuori.” Disse il Dottore imbronciato.
 
“Riscaldarti dall’interno…?” Pensò Rose, ed escogitò un piano.
 
“Torno subito…” Disse, lasciando la stanza.
 
Rose ritornò qualche momento dopo con due tazze di tè, muffin alla banana caldi e una copia di Valentine’s Day. Oh si, e anche lei era in pigiama. Pantaloni rosa lunghi con pallini gialli e una maglietta rosa con scritto “Forget love, I’d rather fall in chocolate.” In lettere rosa.
 
Il Dottore non si era ancora reso conto che era tornata, dal momento che stava rabbrividendo in una palla di coperte. Rose mise Valentine’s Day nel lettore DVD, posò il tè e i muffin sul comodino e si infilò sotto le coperte.
 
“Ciao!” Sussurrò ad alta voce alla faccia scarsamente illuminata del Dottore sotto le coperte.
 
“Ciao!” Sussurrò lui di rimando, anch’esso ad alta voce.
 
“Ti va di guardare Valentine’s Day con del tè e muffin alla banana? Altrimenti nota come la combinazione caldo e confortevole?” Chiese Rose, la lingua che spuntava tra i denti.
 
“Mi piacerebbe tantissimo.” Rispose, tremando ancora un po’. I brividi smisero comunque quando Rose schiacciò play e si accoccolò proprio vicino a lui, il suo fianco che premeva su quello di lui.
 
Un’ondata di calore estremamente ben accetta si diffuse nel suo corpo e il calore corporeo di Rose si irradiava da lei come un fuoco.
 
Sorseggiò il suo tè e sospirò contento mentre il liquido caldo scorreva lungo la sua gola.
 
E non aveva ancora cominciato con i muffin alla banana, erano il paradiso in forma di muffin. E fu specialmente quando Rose cominciò a mangiare il suo che il calore divenne leggermente bruciante. Il modo in cui si leccava le labbra dopo quasi ogni morso fece concentrare il Dottore sul film abbastanza intensamente.
 
Poi Rose poggiò la testa sulla sua spalla, il che era assolutamente la cosa peggiore che avesse mai potuto fare. Perché? Perché con ogni respiro l’aria danzava sul collo e la clavicola del Dottore, lasciando una scia di calore sulla sua strada.
 
Il Dottore adesso si sentiva veramente cado, gli ultimi residui dell’effetto collaterale della medicina erano mascherati dal crescente calore che sentiva. Spense la TV dopo aver notato che Rose si era addormentata, e si distese chiudendo gli occhi, scivolando sempre più in uno stato di incoscienza…
  
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