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Autore: Swallow    06/04/2011    0 recensioni
Un'incontro casuale tra un famoso chitarrista, e un ex spogliarellista di Los Angeles.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Di quella sera non ricordava nulla.
Ricordava solo di essersi incazzata tremendamente, e di aver fatto a botte con una sua collega,
mandando a puttane tutto ciò che le dava da vivere.
Con i pochi soldi che le rimasero si precipitò al negozio più vicino, quasi zoppicando sui tacchi, e comprò
una bella bottiglia di vodka e un pacchetto di Lucky Strike.
Ben presto si ritrovò sdraiata a terra sconvolta, in un vicolo che puzzava di piscia.
Riusciva a malapena ad aprire gli occhi, e aveva una tremenda nausea.
Sentiva solo dei passi e delle voci, di ragazzi e ragazze che probabilmente stavano ridendo di lei.
Ad un certo punto però, i passi si fecero più forti e più vicini.
Qualcuno si fermò all'angolo, e vomitò.
Perfetto, così ora quel cazzo di vicolo sapeva anche di vomito. Pensò Angie.
"T-t-tutto ok?" disse una voce
Riuscì ad aprire gli occhi e pian piano, l'immagine sfocata diventò ben chiara
e davanti a lei apparesero due grandi occhi verdi che la squadravano preoccupati.
Angie chiuse gli occhi e si mise seduta.
"Pare che tu non stia molto bene" disse 'occhi verdi' sorridendole.
"Già." Rispose vomitandosi brillantemente sulle scarpe
"Forse è il caso di spostarci da quì, vieni." Disse prendendola per un braccio, non in modo galante, ma come si
prende una bambola di pezza o un peluche.
Occhiverdi notò che la ragazza non riusciva a reggersi in piedi, così la caricò in spalla.
Dopotutto Angie non era così pesante, quel poco che guadagnava allo  strip club a malapena riusciva
a pagarle un pasto e una dose, o delle sigarette.
Il misterioso ragazzo la fece sedere su una panchina, e si sedette vicino ad Angie accendendosi una sigaretta.
"Non parli molto,eh? Disse
Angie non è mai stata una ragazza socievole, è anzi, la persona più asociale che si potrebbe mai incontrare.
Quella sera stava davvero male, il che non le permetteva di parlare perchè gli avrebbe vomitato addosso.
"Susu, sdraiati." Disse facendola appoggiare sulle sue gambe.
Era il primo ragazzo gentile che avesse mai incontrato prima d'ora.
Di solito aveva a che fare con omaccioni grassi e volgari che volevano solo scoparla, 
per poi tornare a casa dalla loro famiglia, tre o quattro figli, e una moglie grassa che non fa altro che lamentarsi.
"Meglio?" Chiese tirandole indietro i capelli 
"Molto." Rispose accennando un sorriso, tentando di non vomitargli addosso.
"Che ci fa una ragazzina come te da sola in giro per Los Angeles? Non dovresti essere a casa?" Chiese
"Ma vaffanculo, ho 19 anni non sono una cazzo di ragazzina." Rispose Angie infastidita
"Oh, come vuoi." Disse lui accendendosi un'altra sigaretta
  
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