How i met your grandaddy!

 

 

 

 

-Nonna,nonna raccontaci una storia! -

 

Una signora dai capelli molto lunghi completamente bianchi da sembrare quasi argentei era seduta su una poltrona circondata da delle faccette sorridenti che fremevano dall'impazienza

 

-Su nonna! - le dicevano

 

-Racconta, racconta - la pregavano

 

-Oh bimbi miei prima di tutto calmatevi, ora la nonna pensa a qualche bella storiella che non vi abbia ancora raccontato -

 

la vecchia signora dalla pelle candida con quasi la totale mancanza di rughe si mise a pensare a quale storia potesse mai raccontare a quei bimbetti tanto irrequieti, pensa e ripensa una lampadina si accese nella sua testa 

 

-Tesorini - disse -vi ho mai raccontato come io e il nonno ci siamo incontrati? - 

 

Delle facce scettiche apparvero nei visetti paffutelli intorno alla poltrona

 

-Ma dai nonna, io voglio una storia che parli di una bella principessa e del suo cavaliere! - disse una bella bambina dal viso molto chiaro e con due codine alte che legavano i suoi lunghi capelli neri

 

-Oh Suzuko-chan, credo proprio che non ti deluderà allora questa storia - disse con voce dolce la vecchietta

 

-Nonnaaa noo io voglio una storia di supereroi, io sono maschio e le principesse sono per le femminuccie! - gridò un ciclone biondo

 

-Haru, Haru abbi un pò di pazienza, questa storia narra si di una ''principessa'' ma ci saranno duelli,eroi nel loro piccolo - disse la signora dai capelli argentei aggentilendo ancora di più il viso

 

-La nonna vi ha mai deluso con le sue storie? -

 

-No! - risposero in coro i due bambini facendo un sorriso

 

-Bene, allora iniziamo -

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Questa storia narra della figlia di un lord inglese la quale casata viveva in Giappone ormai da generazioni ma che aveva ancora una certa influenza all'interno della corte della regina. 

Questa ragazza era tanto bella quanto timida infatti sulla sua pelle diafana apparivano spesso delle gote arrossate dall'imbarazzo, i suoi occhi così chiari da potersici specchiare erano per la maggior parte delle volte abbassati per evitare di incontrare lo sguardo delle persone, il suo comportamento non era certo quello di una principessina straricca e per questo i suoi familiari non mancavano di colpevolizzarla per la sua timidezza, forse l'unico all'interno della famiglia Hyuga che l'accettava per com'era, era suo cugino Neji, egli era un ragazzo molto bello ed estroverso con i medesimi splendidi occhi della cugina e la pelle molto chiara, ma a differenza della ragazza che aveva dei lunghi capelli corvinii egli li aveva castani.

Neji oltre a essere molto spigliato era quel che si può definire un genio, infatti era riuscito ad entrare senza troppi problemi in una delle univertità più prestigiose del Giappone, la Todai, infondo era questo che si ci aspettava da uno Hyuga, ma la povera Hinata, così si chiamava la ragazza, era si molto intelligente ma quel suo carattere così introverso le impediva di mostrare al mondo le sue capacità... 

 

 

Quella mattina si era alzata presto come tutti i giorni ed era uscita di casa per andare a scuola, era all'ultimo anno del liceo, l'anno seguente sarebbe dovuto entrare per forza nella prestigiosa università dove già studiava suo cugino, ma lei in tutta sincerità non ne aveva proprio voglia, la Todai era un'università competitiva e lei con la sua indole gentile non sarebbe sopravvissuta due giorni, la consolava il fatto che c'era Neji ma certo non cambiava che non ci sarebbero stati i suoi amici...

Vicino a scuola si costrinze a non pensare a questo, consolandosi con il pensiero che mancassero molti mesi alla fine dell'anno scolastico e aveva ancora molto tempo per riuscire a convincere i suoi genitori, mentre relegava gli ultimi pensieri di questo tipo in un angolino dellla sua testa un ''Hinataaaaaaaa!!'' la travolse, l'unica persona che potesse chiamarla da lontano in quel modo era un uragano biondo di sua conoscenza, Naruto, era un ragazzo molto bello e socievole tanto che avevano fatto subito amicizia, c'era solo un problema, a lungo andare Hinata si era irrimediabilmente innamorata di lui, le piaceva tutto di quel ragazzo dai capelli di un biondo che al sole risplendevano come l'oro agli occhi così azzurri ed espressivi che c'era il serio pericolo di perdercisi dentro, Hinata più di una volta si era fissata su i suoi occhi senza rendersi conto che tutti la guardavano incuriositi, era molto raro che lei si trovasse a suo agio con qualcuno, figuriamoci guardarlo fisso negli occhi senza abbassare lo sguardo guidata da un forte imbarazzo, ma con lui non succedeva, forse per questo si era innamorata, con lui non era la ragazzina timida e nemmeno la principessina degli Hyuga era soltanto Hinata.

 

-Hinata! - ripetè Naruto vedendo che la ragazza si era imbambolata, finalmente si riscosse

 

-Si Naruto, buon giorno - sorrise dolce la ragazzina

 

-Buon gorno anche a te - Naruto si allargò in un sorriso, quei sorrisi che solo lui sapeva fare, quelli che ti riscaldano anche in una giornata fredda come lo era quel giorno

 

-Come mai oggi sei in orario? domandò ridendo Hinata

 

-Eh eh, perchè che c'è di strano? - sorrise un pò imbazzato

 

-Noo niente, solo il fatto che arrivi in ritardo tutti i santi giorni -

 

-Ciao Sakura ben arrivata -

 

Sakura era la migliore amica di Hinata, era una ragazza dal fisico asciutto e slangiato, i capelli di un rosa confetto che strano a dirsi erano il suo colore naturale e un paio di splendidi occhi verde smeraldo, a differenza dell'amica era estroversa, molto forte e molto molto violenta, la sua forza era usata soprattutto sul povero Naruto che per un motivo o per l'altro veniva sempre preso a pugni dalla rosa,

 

-Ciao Hinata - rispose gentile, quando voleva sapeva esserlo e poi con Hinata era quasi impossibile essere sgarbati

 

-Perchè a Hinata sorridi gentilmente mentre io mi becco solo bernoccoli! - si lamentò il biondino 

 

-Forse perchè sei petulante? - rispose Sakura

 

-Non è vero! Diglielo Hina-chan - disse mettendo un broncio da bambino rivolgendosi alla brunetta

 

-Non essere cattiva con Naruto - disse facendo finta di rimproverare Sakura

 

-Ecco che ti ci metti pure tu a prendermi in giro - si lamentò Naruto, facendo il cucchiaietto ancora più pronunciato sembrando così un cagnolino bastonato

 

-Ma non è vero Naruto non potrei mai - disse cercando di non ridere dell'espressione che aveva il biondo in quel momento

 

-Va bene, va bene come non detto - disse 

 

-Ora si è offeso - scoppiò a ridere Sakura 

 

-Ma ritornando al nostro discorso - contonuò 

 

-Come mai oggi ti sei degnato di essere puntuale, non è che per caso sta arrivando la fine del mondo? -

 

-Non essere così drastica - ormai rideva pure Hinata che non era più riuscita a trattenersi

 

-Ok non ridete più! - gridò esasperato Naruto 

 

-é tutta colpa di quella maledetta sveglia! Si è rotta ed è dalle cinque del mattino che continua a suonare! -

 

- Ah, ecco spiegato il mistero - disse Sakura

 

-Causa di forza maggiore - rise Hinata

 

-Ora che vi è spiegato come sono andate le cose smettete di rideree! - disse offeso Naruto

 

-Va bene - dissero a stereo le ragazze per poi sorridergli, solo a quel punto il biondo tolse dalla sua espressione quel broncetto tanto dolce per fare un ancora più dolce sorriso rivolto a entrambe le sue amiche, certo che si accontentava subito. 

Mentre la loro ''discussione'' finiva suonò la campanella che segnava l'inizio delle lezioni, i tre amici si avviarono verso la loro classe ancora con il sorriso stampato in faccia reduci dal battibecco di prima.

 

Hinata stava tornando a casa, quando vide sul vialetto di casa sua, o meglio reggia, una macchina scura ''mia madre a visite'' pensò senza preoccuparsene troppo.

Entrò dalla porta di servizio come faceva sempre, questa portava direttamente in cucina, un pò sorpresa si ritrovò davanti sua madre, ''che ci fa lei qui?'' pensò, a sua madre non piaceva entrare in cucina, lo considerava un luogo dove doveva stare solo la servitù.

 

-Hinata cambiati e vieni in salotto - disse autoritaria

 

''Grazie per il bentornato mamma'' pensò, ma certamente non lo disse, fece come tutte le volte che sua madre le parlava così, obbedì.

 

 

Ci mise più o meno dieci minuti e poi scese incuriosita, di solito non la chiamavano mai in salotto, quello era il luogo dove si accoglievano gli ospiti, e ai suoi genitori non piaceva mostrare la loro timida figlia alle persone, pensavano che ci avrebbero sicuramente rimesso la faccia. 

Entrò nella stanza e si ritrovò davanti sua madre seduta sulla comoda poltrona e di frone a lei seduto sul divanetto un ragazzo, capelli lunghi che ricadevano morbidi sulle spalle, pelle diafana come la sua, bello indubbiamente, ma a lei non piaceva, erano i suoi occhi a non convincerla, neri, bellissimi ma anche troppo penetranti, come se ti leggessero dentro e soprattutto altezzosi, pieni di se, arroganti.

 

-Salve - disse ducatamente

 

-Salve anche a te - rispose il ragazzo facendo un sorriso, sembrava più un ghigno a dir la verità

 

-Su su non siate così timidi in fin dei conti tra non molto sarete marito e moglie! -

 

 

 

 

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-Dai nonna, continua! - dissero -perchè ti sei fermata? -

 

-Ora è tardi,la mamma vi starà sicuramente aspettando, pazientate fino a domani - rispose la nonna

-Noo! Nooo! - si lamentarono i bambini

 

-Buona notte - disse facendo finta di no aver sentito le loro lamentele, abbracciò i bimbi e scoccò un bacio a entrambi.

 

-A domani tesorini miei -

 

-A domani nonna - risposero i bambini un pò imbronciati

 

-Tale nonno tale nipoti - sussurrò sorridento Hinata.

 

 

 

 

 

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Hola! Che ne pensate? Lo ammetto, l'idea ldel titolo l'ho presa da ''how i met your mother'' ma vi assicuro che la storia sarà diversissima, comunque spero tanto che vi piaccia, vi prego se c'è qualche errore o qualche cosa che non vi convince ditemelo, i vostri consigli mi sono sempre utilissimi! Un bacio da Princess of vampires!! ^__^

 

P.s

dovete sapere che ho scelto il nome dei bambini in base al loro significato infatti la bimba sarà molto ubbidiente e tranquilla

sazuko: bambina deliziosa

mentre il maschio non solo è biondo ma è anche molto vivace e sa mettere allegria come il sole da vita e rinvigorisce le piante

Haru: luce del sole