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Autore: FedeSpuffy    07/04/2011    1 recensioni
In un edificio di Manatthan tre uomini erano comodamente seduti in una stanza buia difronte ad un proiettore che in quel momento mandava le immagini di un uomo - Il vostro compito è quello di ucciderlo-.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Capitolo 9 Dall'altra parte del mondo

Capitolo nove


Kaori era sfinita, si era dimenticata di com'era lavorare con Ryo, aveva dei ritmi assurdi ma mai e poi mai gli avrebbe fatto capire che non ce la faceva più. Erano passate almeno tre ore da quando avevano iniziato a fare il giro dei suoi informatori e per il momento non avevano cavato un ragno dal buco.
- Parliamo con quest'altro informatore e poi raggiungiamo Mick ok? - 
- Va bene - rispose Kaori sorridendo. Era stanca ma contenta di stare lì con lui anche se in quel periodo spesso si era vergognata da morire. Voi penserete che la sua vergogna fosse dovuta al fatto che rincorreva ogni paio di gambe che si trovava di fronte, ma, con sommo stupore della donna, fino a quel momento non ne aveva importunata neanche una in compenso, però erano entrati in una decina di strip club perché tutti i suoi informatori lavoravano in quei locali; ogni volta che Kaori ne vedeva uno, diventava rossa e sperava che non sarebbero entrati ma puntualmente le sue preghiere non venivano esaudite. Questa volta però il loro informatore si trovava si in un Night ma il locale ormai era abbandonato da un bel pezzo. 
- Ryo, sicuro che qui ci sia qualcuno? - 
- Assolutamente sì, anzi sono sicuro che questa persona sarà anche molto contento di vederci - 
Ryo rise e Kaori iniziava a innervosirsi, "Ma che diavolo ci sarà in questo locale". 
Una volta entrati salirono degli scalini che conducevano a una specie di privè, Ryo aprì la porta e Kaori nella penombra vide una figura accucciata su una poltrona che, a giudicare dai rumori che faceva, stava dormendo profondamente. Lo sweaper accese la luce e l'uomo si mosse infastidito.
- Su alzati sfaticato - si avvicinò all'uomo e iniziò a scuoterlo energicamente.
- Ryo aspetta, non vedi che sta dormendo - non finì di dire l'ultima parola che una mano iniziò a palparle il sedere ... bang, un martello da 500 t colpì l'uomo sulla testa. Quando Kaori si girò, è vide che era un vecchietto si sentì in colpa - O Dio, mi scusi non volevo ma mi è venuto automatico ... aspetti un attimo - Kaori guardò l'uomo cercando di capire dove l'aveva già visto e poi una lampadina gli si accese - Doc? - 
Il vecchio si alzò da sotto il martello - Kaori, che bello rivederti - disse tutto arzillo.
La donna guardò Ryo - Ecco perché prima ti stavi sbellicando dalle risate - poi rivolta all'anziano - Ma si può sapere che ci fa lei qui? - 
- E' una storia molto lunga - 
- Allora la accorci e mi racconti tutto, abbiamo appuntamento con Mick fra mezz'ora - 
- Beh Kaori devi sapere che purtroppo sono stato io a creare la Polvere degli angeli - 
- Che cosa? - domandò Kaori incredula, come aveva potuto quel vecchietto così simpatico, a volte anche un po’ troppo, e che li aveva sempre aiutati in Giappone quando erano sweaper, aver creato la cosa che aveva ucciso suo fratello.
- Fammi finire prima di accusarmi di qualcosa, non sai quanto mi detesti perché so che tuo fratello è morto per colpa mia purtroppo però più di quindici anni fa il capo dell'Unione rapì mia moglie e mio figlio e mi ricattò - 
- E ora dove sono tua moglie e tuo figlio? - 
L'uomo abbassò la testa tristemente senza rispondere.
-Capisco. Però ora che cosa ci fai qui? - 
- Il giorno che Ryo venne qui io lo seguii, volevo dare una mano e quindi mi sono infiltrato tra i malavitosi come medico così che, loro si fidano di me perché li curo e quindi parlano di tutto disinvoltamente, ed io riferisco tutto a Ryo. A proposito, ho saputo di Mary, ora dov'è? - 
- Non ne ho idea, il capo ha detto solo che per ora è al sicuro - rispose l'uomo. 
- Lo spero perché Goro ha scagliato contro di lei tutti suoi scagnozzi, a quanto pare aveva fatto parecchio colpo su di lui e il signorino si è scottato - 
Entrambi risero ma Kaori no, era preoccupata per quella donna che neanche conosceva.
Ryo se ne accorse e, avvicinandosi a lei, le mise una mano sula spalla - Mary è brava quasi quanto me, saprà cavarsela -. 
Kaori annuì ma non disse nulla "Perché lei è brava mentre io no? perché a lei ha fatto un complimento del genere e a me no?" pensò poiché il tarlo della gelosia la stava di nuovo divorando.
L'uomo si accorse che lei si era leggermente irrigidita e non riusciva a capire il perché. Decise di lasciar stare e si avvicinò a Doc - Allora? Cos'hai per me? - 
- Fra tre settimane ci sarà una festa nella lussuosa villa di Goro a Los Angeles, da quello che ho capito ci saranno tutti i rappresentanti dell'Unione delle varie città d'America e del Giappone e anche il capo -
- Come il capo?! - chiese Kaori stupita.
- Sì, il capo dell'Unione sarà alla festa, quindi questo vuol dire ... - 
- ... che è una cosa grossa - finì Ryo per lui.
- Esatto - rispose Doc.
- Ma il motivo di tutto questo spiegamento di persone importanti qual è ? - chiese di nuovo la donna.
- Purtroppo, da come ho capito, vogliono estendere la PCP anche in Europa e, grazie alla dott.sa Natori mettere in commercio in America e in Giappone quella nuova - 
- Dobbiamo fermarli - Kaori si era fatta avanti e nei suoi occhi c'era una luce battagliera.
- Hai ragione - disse Ryo, era fiero di lei per come stava reagendo, ma sicuramente non glie lo avrebbe mai detto - Su, andiamo da Mick e poi dal capo, vediamo se riusciamo a fare qualcosa - e si diressero verso il luogo dell'appuntamento.
Circa venti minuti più tardi erano di nuovo alla sede del F.B.I. e videro subito Mick che li stava aspettando impaziente - Era ora, siete in ritardo di dieci minuti, mi avete fatto preoccupare in più ho una fame da lupi -. 
- Scusa Mick, ma abbiamo avuto un contrattempo - disse Kaori con il fiato corto, per arrivare in tempo si erano messi a correre e non ce la faceva più, Ryo invece sembrava che non avesse neanche camminato "Uffa, non è giusto perché lui non fa nessuna fatica mentre io sto per morire? NO, non devo farmi vedere così debole", si raddrizzò e cercò di regolare il battito, Umibozu glie lo aveva insegnato solo che quando stava con Ryo le sembrava di essere tornati a quando erano sweaper e si dimenticava tutto quello che aveva imparato nell'ultimo anno "Sono cambiata, sono diventata più forte e, come Mary, anch’io sono alla sua altezza". Una volta ripresa il controllo di se si avvicinò a Mick e, prendendolo sotto braccio disse - Sai, anch’io ho una fame da lupi, su andiamo a mangiare qualcosa - e si allontanarono lasciando Ryo di nuovo in disparte. Kaori aveva capito che all'uomo dava fastidio vederla così appiccicata al suo amico, ma non capiva il motivo così, per scoprirlo, aveva deciso di adottare una tecnica: stargli il più appiccicata possibile in modo da farlo esplodere e sapere che cosa nascondeva.
"Dannazione, sta di nuovo attaccata a quel damerino, ma com'è possibile che gli piaccia lui. Questa cosa mi da enormemente fastidio, ma se lei è felice, mi farò da parte" e così mogio mogio li seguì.

- Quindi come faremo a intrufolarci? - chiese Mick dopo che Kaori gli aveva raccontato ciò che aveva detto Doc. Fino a quel momento invece Ryo non aveva aperto bocca e la cosa lo insospettiva, c'era qualcosa che non andava.
- Non ne ho la più pallida idea - anche Kaori se ne era accorta e si stava impensierendo - Ryo? - 
L'uomo non rispose.
- Ryo? - chiamò anche Mick.
Niente.
Mick si avvicinò a Kaori - Ma cos'ha? - chiese a bassa voce.
- Non ne ho la più pallida idea - rispose la donna nello stesso tono - si comporta così da quando siamo arrivati qua - 
In quel momento a Mick gli si accese la lampadina - E' geloso! - 
- Cosa? - 
- E' geloso - 
- E di chi? - 
- Di te scema, gli ha dato fastidio che mi hai preso sotto braccio e ora fa l'offeso - 
- Ma per favore non dire cavolate - 
Ryo in quel momento captò tutto quello che stavano dicendo e decise di fare qualcosa per distrarli e non far capire che Mick ci aveva preso in pieno - Ehi, signorina venga qui, mi da il suo numero? - 
Sulla testa di Kaori e Mick caddero una decina di corvi e la donna, con un gocciolone sulla testa, ridendo nervosamente disse - Hai preso una cantonata Mick -. 
- Si, forse hai ragione, non ci sentiva perché era troppo impegnato a puntare quella ragazza - 
- Grrr ........ RYOOOOOOOOOOOOOOO ..... DOVE PENSI DI ANDARE ................... BANG .... - un gigantesco boato si senti all'interno del bar, dove erano andati a mangiare e la gente che entrava proprio in quel momento avrebbe solo visto un uomo spiaccicato sotto un martello da 10.000 t e una donna che, vicino al povero malcapitato, diceva - Noi andiamo a fare rapporto al capo, vedi di muoverti a raggiungerci - e uscì accompagnata da un uomo biondo.
Ryo da sotto il martello cacciò un braccio e fece ok con la mano, "Porca miseria alla fine ci rimango secco sotto uno di questi, e poi perché l’ha tirato così pesante". Finalmente riuscì a uscire e anche lui si diresse verso l'ufficio del capo.

- Allora capo, cosa facciamo? - chiesero i tre dopo aver raccontato tutto a Sendo.
L'uomo li guardò pensieroso - L'unica soluzione è infiltrarci -
- Ma va, io volevo sapere come - disse Ryo.
- Ehi signorino, ti ricordo che io sono ancora il tuo capo qui quindi non fare l'impertinente - rispose lui con un sorriso - Comunque non lo so ancora dovrò pensarci su. Facciamo così, voi tornate a casa e spremetevi le meningi ci rivediamo qui domani mattina e vadimao di mettere su un piano ok? -
Ryo, Mick e Kaori annuirono e si congedarono. Il poliziotto nel suo ufficio alzò il telefono e compose un numero - Stanno arrviando .... si, non gli ho detto nulla .... lo sai che mi ucciderà vero .... si, c'era anche lei ... ma perchè lo devi sfidare così? .... Vabbè, se lo dici tu, ma vedi di non strapazzarmeli troppo nessuno dei due, e per favore non farli litigari, divisi sono bravi, ma insieme sono fenomenali da come mi ha raccontato Saeko .... ci sentiamo ... stai attenta ... ciao - e riagganciò - Quella donna mi farà morire di crepacuore o per mano di Ryo .... speriamo bene - disse sospirando e passandosi una mano tra i capelli.

Intanto fuori dal F.B.I. Ryo e Kaori stavano salutando Mick - E mi raccomando fate i bravi - disse quest'ultimo facendo arrossire Kaori.
Dopo poco arrivarono al loro palazzo; Ryo si bloccò di colpo davanti al portone e anche Kaori percepì un aura sconosciuta - C'è qualcuno che non conosco nel palazzo - disse la donna estraendo la pistola.
Ryo la guardò sbalordito - Come te ne sei accorta? -
Lei sorrise - Umi mi ha insegnato tutto -
Iniziarono a salire le scale, Ryo davanti e Kaori subito dietro di lui. Arrivati davanti al portone Ryo le fece cenno di fare silenzio e diede una spallata alla porta, entrò rotolando e puntò la pistola verso la figura in piedi in fondo al corridoio. Kaori si mise dietro di lui in piedi e anche lei puntò la pistola verso lo sconosciuto.
- Fermo o spariamo - disse Ryo.
L'ombra si girò verso di loro - Ma che accoglienza calorosa, è così che si da il benvenuta ad un amica -
A Ryo cadde la mascella a terra - Mary!!! - esclamò "O c###o questo mi complicherà molto le cose".
Kaori abbassò la pistola "E lei cosa ci fa qui?".
Ryo si alzò e accese la luce - Ma il capo non aveva detto che eri al sicuro? -
- Si infatti - rispose lei con un sorriso sensuale avvicinandosi a lui.
Ryo sorrise amaramente - Lo sapevo che c'era sotto qualcosa quando non mi ha voluto dire dov'eri -
- Secondo lui questo è il posto più sicuro di tutta la città - rispose Mary appoggiandosi alla sua spalla - Che fai, non mi presenti la tua amica e nostra nuova collega? -
Kaori si avvicinò a lei senza aspettare la presentazione di Ryo - Piacere io sono Kaori Makimura -
- Piacere io sono ...-
- .. Mary - finì Kaori per lei - Si, ti conosco per sentito dire. Scusate se non mi fermo ma vado a farmi una doccia così poi preparo la cena - e senza degnare Ryo di uno sguardo entrò in camera sua, prese i vestiti e si chiuse in bagno.
Ryo guardò la porta del bagno non capendo la reazione della donna quando fu Mary ad aprirgli gli occhi - Gelosa la ragazza -
L'uomo la guardò - Tu dici? -
- Perchè, ti interessa? -
Ryo non rispose e se la scrollò di dosso - Per quanto tempo devi stare qui da noi? - chiese dirigendosi verso la cucina per prendersi una birra.
- Non lo so, pensò finchè non incastrerete Goro -
- Il capo ti ha detto nulla delle ultime novità? -
- No, non l'ho sentito, racconta - disse mentendo.

Kaori uscì dalla doccia un pò più rilassata. Quando aveva visto che Mary si era avvicinata a Ryo in modo un pò troppo sensuale una scarica di gelosia l'aveva pervarsa e per evitare di fare una scenata davanti a Ryo era scappata. "Come posso piacergli io se ho Mary come rivale?" pensò la donna credendo che Mary facesse la corte a Ryo. Si mise una gonna leggera che le arrivava poco sopra il ginocchio. una maglietta rosa con scollo a V e uscì dalla stanza dirigendosi in cucina.
Appena entrata trovò i due seduti al tavolo a parlare, appena la videro si bloccarono entrambi: Ryo perchè era rimasto a bocca aperta per quanto era bella mentre Mary prima per squadrarla e poi per vedere la reazione di Ryo che la fece sorridere sotto i baffi. Kaori si accorse solo del silenzio e non delle loro reazioni - Allora Mary, per quanto tempo rimarrai? - chiese sperando nel più poco tempo possibile.
- Stavo giusto dicendo a Ryo che finchè non incastrerete Goro dovrete ospitarmi -
- Per me non c'è nessun problema, tanto la casa e di Ryo. Allora ti lascio la stanza degli ospiti e io dormo sul divano -
- Assolutamente no - si intromise con fervore Ryo - Dormo io sul divano, Mary dorme in camera mia -
A quelle parole Kaori divenne viola per la gelosia e per non farsi vedere si girò intenta a cucinare.
- Idiota, così sembra che mi inviti nel tuo letto - disse Mary a Ryo a bassissima voce per non farsi capire dalla donna.
Ryo sgranò gli occhi capendo la reazione della socia, allora Mary decise di risolvere il problema.
- Stavo pensando,sempre se per Kaori non è un disturbo, siccome la stanza delgi ospiti ha un letto matrimoniale, potremmo dormire insieme -
Kaori ricominciò a respirare normalmente, si girò e le sorrie - Ok, per me non c'è problema - e ricominciò a cucinare molto più serena.
Mary fece un occhiolino a Ryo e l'uomo pensò "Forse non tutto il mal vien per nuocere".
La cena passo tranquilla e, mentre Kaori e Mary sparecchiavano, Ryo si trasferì i salotto "Certo che quel vestito a Kaori gli sta veramente bene, ora che c'è Mary però dovrò cercare di nascondere ancora di pìù le mie emozioni anche perchè Mary è molto più perspicace e maliziosa della mia Sugar". Dopo poco arrivarono anche le due donne, Mary si sedette sulla poltroncina rimasta mentre Kaori, per evitare di sedersi accanto a Ryo, si sedette a terra.
Fu Mary a rompere il silenzio - Allora, avete già delle idee su come infiltrarvi alla festa? -                                                                                                                  - In relatà ancora no - rispose Kaori.
 - Io un idea ce l'avrei - disse Ryo
- Ah si, e quale sarebbe? - chiese Kaori incuriosita.
-Non te lo dico - disse Ryo guardandola e facendogli una linguaccia - Dovrai aspettare la riunione del capo domani mattina -
- Ma non è giusto - rispose Kaori mettendo il broncio.
Ryo sorrise quando, ad un certo punto sentì qualcosa che si strusciava contro la sua gamba, si girò e vide che Mary gli stava facendo il "piedino", cosa che non era passata inosservata a Kaori e che la stava facendo diventare furiosa. Ryo tra se e se pensava "Merda Mary finiscila di fare la deficente" ma esternamente, per non fare capire a Kaori che non glie ne fregava nulla inziò a fare la faccia da maniaco e, avvicinandosi alla poliziotta disse - Si, dimmi -
- A me lo dici subito vero - disse la donna mettendosi sulle sue gambe.
- Se in cambio mi dai qualcosa si - .... BANG .... non finì di dire la frase che un enorme Kompentio lo spiaccicò nel muro di fronte.
- Io me ne vado nella mia stanza - disse una Kaori completamente furiosa.
Intanto Ryo cercava di scastrarsi dal muro - Sei contenta .... è tutta colpa tua ... dovevi per forza fare la cretina? - chiese rivolto alla bionda.
- E tu dovevi perforza assecondarmi? - rispose Mary sorridendo.
Ryo si era finalmente scastrato e, non rispondendo, si avviò in cucina per prendere una bottiglia di birra.
Mary lo raggiunse - Ryo -  niente - Dai, non fare l'arrabbiato con me, l'ho capito che lei ti piace - ancora nulla - E, a quanto ho visto, anche tu non le sei proprio indifferente, perchè non ti fai avanti? - nessuna risposta - ok, ho capito, non ne vuoi parlare. Io mi vado a fare una doccia - e così se ne andò.
Ryo si diresse verso la terrazza e si accese una sigaretta. Tra un sorso di birra e una tirata di sigaretta pensava "Sarà vero quello che ha detto Mary? Mah, se voglio farmi avanti però le devo raccontare del mio passato; prima di incontrare Hide non ero sicuramente uno stinco di santo, e non voglio che, se lo viene a sapere dopo, lei mi lasci perchè si sente sporca".

Intanto in casa Mary era appena uscita dalla doccia e si diresse verso la stanza degli ospiti per vestirsi e in più aveva intenzione di fare un discorsetto a  Kaori, voleva raccontarle del passato di Ryo per farle capire che uomo speciale lo aveva fatto diventare perchè, ne era sicura, se Ryo era cambiato così tanto lo doveva solamente a lei, "E poi conoscendolo lui non le racconterà nulla della sua vecchia vita" pensò la donna non sapendo che avrebbe scatenato l'ira furibonda di un ex killer professionista.

   
 
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