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Autore: Epicuro    07/04/2011    7 recensioni
Una moglie irritata, un avvocato femminista, un marito negato e un cane conteso. Ce la farà Shura a risolvere un pericoloso inghippo diplomatico a favore del Santuario? E Radamante riuscirà a fare il cascamorto per aiutare il suo signore?
Nonostante il titolo riprenda Lost Canvas la fic si rifà alla serie classica di Saint Seya e si colloca dopo la fine della saga di Ade.
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Capricorn Shura, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Servi, padroni e dei: il nuovo Grande Sacerdote!'
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Due piccioni con una fava!

 

«ADE VOGLIO IL DIVORZIO!» la sfuriata e la richiesta di Persefone lasciarono tutti i presenti attoniti. Ade in particolare era sotto shock ed incredulo non riuscì a dire nient’altro che:

«Amore, siamo su “Scherzi a parte” vero?»

«No Ade, non sono mai stata così seria. Penelope, potresti preparare il necessario per liberarmi da questo bugiardo senza speranza?»

«Certamente Signora, avvierò immediatamente le pratiche di separazione.» annuì soddisfatta l’avvocato, mentre Shura la guardava allibito.

«Bene!» disse Persefone, poi rivolgendosi a Valentine e Cheshire: «Io e miei ospiti passeremo la notte qui, per evitare che Ade si dia alla macchia nei campi Elisi. Preparate quindi le mie stanze private e due per i miei ospiti. Non provate a fiatare o vi trasformo in piante grasse!» la dea perentoria uscì dalla sala con l’avvocato e il cavaliere, seguiti dai due spectre chiamati in causa. Il gatto e l’arpia erano letteralmente terrorizzati; sapevano infatti che la maglie di Ade non scherzava, nonostante avesse delle apparenze dolci e rassicuranti, sapeva essere più spietata del marito.

Ade rimase solo insieme ai tre Giganti infernali e a Pandora. L’atmosfera era glaciale.

Il primo ad interrompere quell’imbarazzante silenzio fu Eaco:

«Scusate, ma il tipo che accompagnava l’avvocato non era uno dei saint di Atena?»

«Già, quello era Shura, il gold saint del Capricorno! Ma che ci faceva con Persefone e l’avvocato?» esordì Pandora liberatasi dalla mano di Radamante con un morso.

«Probabilmente è la scorta dell’avvocatessa. Penelope è il legale della fondazione Grado. Per un avvocato è normale avere più clienti, essendo un libero professionista!» rispose sciallato Minosse.

«COSA!? DOVEVO SOSPETTARLO CHE C’ERA ATENA DIETRO A TUTTO QUESTO! SPECTRE ALLE ARMI; MARCIATE UNITI VERSO IL SANTUARIO!» Urlò assatanata Pandora, salendo in posa tattica sul tavolo.

I tre spectre guardarono la segretaria e poi scoppiarono a ridere:

«Ma hai visto come è ridotto il regno degli inferi? É già tanto che non siamo finiti in bancarotta per rimetterlo a nuovo dopo l’incursione di quella smorfiosa durante l’ultima guerra sacra! Finanziare una nuova guerra è una follia!» disse Eaco.

«Senza contare le rate che dobbiamo ancora versare ad Efesto per la riparazione del Muro del Pianto!» Replicò Minosse.

«Ed in più una nuova guerra sarebbe una pubblicità negativa all’Ade s.p.a. e siccome è l’unica attività intrapresa con successo dai tempi del mito, sarebbe meglio evitare di giocarsela così da sciocchi. Poi le nostre supplici sono a pezzi e per riparale dovremmo far nuovamente riferimento ad Efesto, e preferirei evitarlo.» aggiunse Radamante, mentre Pandora dava in escandescenze sopra il tavolo:

«Vigliacchi, non siete altro che rammolliti uomini d’affari e non valorosi e terrificanti guerrieri! Rivoglio gli Spettri di Lost canvas

«Sì, Pandora, hai ragione, ma i tempi sono cambiati, le guerre si vincono prima in borsa che sul campo di battaglia! Che ne dici di andare a fare il caffè per tutti!» disse secco Radamante accompagnando una recalcitrante Pandora fuori dalla sala riunioni.

Poi rivolto ai restanti presenti in sala: «Bene, torniamo alle cose serie. Direi che non abbiamo altra alternativa che agire per vie legali; l’opzione di far fuori l’avvocato la escluderei. Persefone penserebbe subito a noi. Minosse che sai dirci sul nostro nemico? Mi è sembrato capire che tu conoscessi Penelope!»

«Solo di vista, non gli ho mai parlato. Ci siamo incrociati un paio di volte in tribunale a Nuova Luxor, quando avevo prestato servizio a Poseidone. Quello che posso dirvi è che è veramente temibile! La migliore che esista sulla piazza! Avremo bisogno di un buon agente immobiliare, perché diremo addio al regno dei morti!»

«EH? Ma tu non sei un legale? Fa qualcosa!» esclamò stupito Radamante.

«Stiamo parlando di Penelope Fernandez: “Il terrore dei tribunali”, nemmeno con un intervento divino riuscirei a vincere la causa, mi dispiace.» sentenziò desolato il Grifone.

«Non voglio ritrovarmi a piedi!» disse sconvolto Eaco, ma poi assumendo l’aria di chi ha avuto il colpo di genio esclamò:

«Ehi! So come non finire per strada! Basta passare dalla parte di Persefone!»

Minosse guardò con un sorriso il collega: «Giusto, se la supplichiamo di prenderci come scorta, magari evitiamo di finire sotto un ponte!»

«State scherzando vero! Questo è tradimento. E la punizione per una cosa del genere è la morte! Vero mio signore?» intervenne incredulo Radamante.

I tre Giganti si girarono verso il loro dio, ma la poltrona era vuota.

Ade aveva infatti lasciato la sala poco dopo l’inizio della discussione, ma nessuno se ne era accorto.

Radamante si sentì tremendamente un verme, mentre Eaco e Minosse avevano iniziato a confabulare su cosa dire a Persefone, quando delle tremendi scosse di terremoto fecero tremare il palazzo.

I tre Giganti si precipitarono alle finestre dove videro un enorme muro di rovi e arbusti che aveva formato una cinta attorno alla Giudecca:

Minosse ed Eaco, uscendo di corsa dalla sala: «Somma Persefone, le giuriamo fedeltà, ci prenda sotto la sua protezione!»

Radamande osservò la scena in silenzio e poi volse nuovamente lo sguardo verso la finestra, erano in gabbia, nessuno poteva entrare od uscire dalla Giudecca senza il consenso di Persefone.

La Viverna rabbrividì: “Una moglie infuriata fa veramente paura, ma non abbandonerò il mio signore, a costo di doverlo seguire in una favelas.”

 

Tempo dopo, nell’ala residenziale del palazzo...

 

In una camera con letto a baldacchino in velluto nero, Shura gesticolava come un matto per far desistere Penelope dal suo intento, mentre l’avvocato guardava fuori dalla finestra seduta sul davanzale.

«Ragiona siamo ancora in tempo! Magari Ade non ha ancora radunato la sue truppe e con un po’ di fortuna riusciamo a far tornare Persefone sui suoi passi, infondo si è trattato di un malinteso tra i due! Sono sicuro che con la tua parlantina riuscirai a convincerla!» disse Shura.

«Non se ne parla, Ade è un idiota e la moglie ha tutte le ragioni e il diritto per mollarlo!» poi controllando un libro: «Umm... piuttosto devo convincere Persefone a far aprire le pratiche in Italia...qui i processi vanno per le lunghe...»

«Ma cosa dici! Voi mettere un litigio tra coniugi con la vita di molte persone? E non parlo solo dei saint, ma anche di civili! Quando Ade si muove puntualmente ci rimettono anche gli innocenti! E questo è giusto secondo te?»

«La giustizia non guarda in faccia a nessuno. Tu dovresti saperlo!»

«Sbagliavo!»

«Pfiù, Shura, quanto sei sciocco! Anche se Ade entrasse in guerra contro il Santuario, non ne avrebbe la forza economica! Hai visto in che condizioni versa il suo regno? I suoi stessi spectre lo fregano o cercano di cambiare lavoro! Senza contare che sono delle emerite schiappe! Insomma, farsi pestare da Seiya e compagnia bella!» poi sospirando aggiunse «Anche se qualche eccezione c’è sempre...»

«Anch’io sono stato battuto da Shiryu, e quindi sarei una schiappa?» Shura iniziava ad alterarsi.

«Sei perspicace oggi! E comunque non ho intenzione di tirarmi indietro. Farò di Persefone la nuova sovrana dell’Ade, e fidati, infondo la faccio anche per il bene di questo regno!»

«Penelope, ultimamente faccio fatica a credere che sei davvero tu! Anche il spectre sono meno cinici ed inumani di te! Cosa ti è successo, cosa ti hanno fatto a quel corso di giurisprudenza! Ti ricordi quando infrangevi le leggi di Saga di proposito per farmi capire che la giustizia non sempre stava in una legge scritta, ma che quella più importante era quella dettata dal cuore?»

«Sì. Shura, sì. Cielo quanto vorrei essere quell’asciugamano!»

«Eh! Di cosa stai parlando?» e non ricevendo risposta Shura si avvicinò alla finestra e capì cosa aveva attirato l’attenzione dell’avvocato. Lo spectre della Viverna, a torso nudo, si stava infatti asciugando il sudore con un asciugamano, dopo aver concluso l’allenamento.

«Va al diavolo!» e Shura se ne andò dalla stanza, per recarsi nella sua.

 

Shura camminava infuriato e taciturno dietro Zallos, che, su ordine di Radamante, aveva ricevuto l’ordine di tenerlo d’occhio e fargli da guida. Lo spectre saltellava arzillo per il corridoio contento di aver trovato un ascoltatore silenzioso, per quanto insolito, e ne aveva approfittato per cimentarsi in una dissertazione sul Grande Fratello, di cui non si perdeva una puntata (fortunatamente Shura era troppo incavolato e sovra pensiero per sentire quello che diceva!).

Arrivati a destinazione Zellos si sistemò dietro ad un tavolino su cui aveva collocato una piccola televisione, mentre Shura si chiuse in camera a telefonare al G.S. e far rapporto.

 

Grande Tempio...

Ufficio del G.S.

 

La nona sinfonia di Beethowen risuonò per tutto l’ufficio.

«Epicuro, questa è la suoneria del tuo cellulare? Che pacco! Senti la mia, che spacca!» e il saint di Libra face partire la sigla dei puffi: «Eh?»

«Doko, ti prego!» poi rispondendo al cellulare: «Pronto...Shura!...Sì, ho avuto modo di sentire tramite la cimice nella penna tutta la faccenda e...no, tranquillo non siamo nella melma anzi! Ascoltami, il tuo compito ora e di aiutare Ade a rimettersi con la moglie!...Non sono pazzo, taci e ascolta! Come prima cosa devi entrare nelle grazie del signore degli inferi, fartelo amico, capito? .... non è una missione suicida... Ade in questo momento è un uomo tremendamente solo e avrà sicuramente bisogno di una spalla su cui piangere, di qualcuno che lo capisca e comprenda il suo stato d’animo!.......Shura non è tradimento ad Atena, perché questa volta è proprio Ade che sta subendo un’ingiustizia....Non crederai mica che Penelope lo faccia in nome della giustizia! Ragazzo la tua ex ancella lo fa solo per il suo conto in banca! Sai quanto incamererà per un lavoro del genere?...No? Più dell’insieme degli stipendi annuali dei 12 Gold Saint!...Si, Shura, Penelope è una s@@@@@a! E tu vuoi permettere una cosa del genere dopo tutto quello che ti ha fatto passare?...Sapevo che avresti accettato questa missione delicata. Una volta fatto ti darò istruzioni per il resto, non mettiamo troppa carne al fuoco! Ciao e abbi fiducia in te stesso!»

Epicuro chiuse il cellulare soddisfatto.

Doko guardò stupito il G.S.

«Epicuro il Santuario non si è mai schierato con il re degli Inferi! È inaudito! Ti ricordo che fino all’altro giorno ce ne siamo date di santa ragione con gli spectre!»

«Doko, dividendo il mondo in bianco e nero, non si va da nessuna parte. La guerra è finita e l’astio non ha mai portato nulla. Se noi aiutiamo Ade a ritornare con la consorte, che è l’unica persona che ama veramente, ci sarà riconoscente e non vedrà più nell’umanità un errore da estirpare, ma il volto dell’uomo che gli ha teso una mano nel momento del bisogno! In più credo fermamente che Persefone ami ancora Ade, ma desideri che lui glielo dimostri. Due piccioni con una fava dunque! »

«Ai precedenti Grandi sacerdoti non è mai venuta in mente una cosa del genere!» disse stupefatto il saint di Libra.

«Probabilmente perché erano guerrieri. Un soldato pensa alle difese e a come comportarsi in caso di guerra, un civile pensa innanzi tutto a far in modo che le guerre non scoppino!»

«Ma nel caso le tue supposizioni si rivelassero errate?»

«Doko! Suvvia, dovresti conoscermi!» ed Epicuro estrasse un enorme faldone da un armadio.

«Che cos’è?»

«É la lista di tutte le allergie mortali degli spectre. Salvatore (il cugino di Death Mask) e Calogero (alias il cavaliere del Cancro) hanno fatto un bel lavoro»

«Quindi gli allenamenti speciali che hai fatto seguire a Death...»

«Sono serviti a fargli sviluppare un colpo in grado di spedire agli inferi anche oggetti inanimati!»

«Tipo sigarette e alcolici?»

«Esatto, e Radamente sverso spettegola più di una comare dal parrucchiere! Salvatore ha quindi registrato tutto e messo su carta!» Epicuro mise una mano sul faldone: «Come puoi vedere, in caso di pericolo, gli spectre ci lascerebbero le penne senza nemmeno combattere!»

  
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