..: Fra Guerra e Amore :..
L’arrivo della Dea*
-Strawberry! Cosa è
successo ?!-
-Nulla Kyle...-
La ragazza prese fra
le mani la scopa e raccattò tutti i frammenti del piatto che le era caduto
dalle mani pochi attimi prima.
Kyle fissò la sorella,
studiandola bene, per poi accorgersi del notiziario alla tv, e quindi intuire
il motivo della sua improvvisa disattenzione.
Seppur volendo
cercare di dirle qualche parola di rincuoro, rinunciò nel farlo, regalandole un
sorriso fraterno.
-Allora ritorno a
studiare...-
-Si certo! Ma non
fare troppo tardi...-
-Non ti preoccupare!
Buona notte...-
-Notte...-
Strawberry seguì la
sagoma del fratello salire le scale e scomparire dietro la porta della sua
stanza, per poi lasciarsi cadere pesantemente su di una sedia. Poggiò la testa
al manico del bastone della scopa, che teneva saldamente fra le mani, per poi
lasciarsi andare ad un silenzioso pianto.
Erano solamente lei e
le sue lacrime.
Quelle lacrime che
aveva cercato di trattenere dalla partenza di Ryan e che, per troppo tempo,
bussavano insistentemente alle porte del suo cuore nel vano tentativo di
convincerla a lasciarle scendere lungo le sue guance. E Strawberry sapeva
perfettamente che dopo si sarebbe sentita un pochino meglio, ma aveva anche la
consapevolezza che quelle lacrime non avrebbero riportato a casa il suo Ryan e
che nemmeno lo avrebbero protetto dal nemico...Ed allora, perché lasciarsi
andare ad un pianto disperato se non fosse servito assolutamente a nulla ?!
Doveva cercare di
avere ancora un po’ di pazienza...
No! Non era
vero...Stavo solo cercando di autoconvincersi di qualcosa che sapeva
perfettamente non essere veritiero, ma solo una realtà abilmente creata
dall’unione di testa e cuore!
Ma la sua ragione non
era caduta in quella bugia...Ed era proprio lei
a dirle di tornare con i piedi per terra e di accettare la realtà che,
ancora dopo un mese, non aveva nemmeno provato ad accettare!
Respirò
profondamente, ricacciando indietro le lacrime e bevendo un sorso d’acqua.
Poggiò la scopa dietro
la porta e salì le scale, dirigendosi verso la sua stanza; il giorno dopo
avrebbe avuto una lezione pomeridiana, e quindi avrebbe avuto tutto il tempo
per ritrovare la calma ed un sorriso che, per lo meno, non avrebbe fatto
preoccupare Kyle...
Anche se sapeva
perfettamente che ci voleva ben altro per ingannare suo fratello!
Come ogni sera, si
sdraiò sul suo letto, in mezzo ai suoi dieci peluche, leggendo e rileggendo le
lettere che Ryan le aveva inviato...
Tre, per l’esattezza!
Ed ognuna di loro, conteneva una piccola parte della vita del ragazzo che lui
le raccontava... O magari, qualche piccola divergenza d’opinione che aveva con
il suo amico Mark...O di qualche missione andata a buon fine!
Erano tutte parole rassicuranti
affinché la ragazza non si preoccupasse ancora di più...Ma Strawberry, notava
spesso le lettere delle parole tremanti, o i fogli che portavano quell’ acre
odore di polvere da sparo od anche leggermente sporchi di terra...E da questi
piccolissimi segni, poteva capire che, quelle bellissime parole volte a
rassicurarla, in realtà nascondevano una profonda frustrazione ed ansia.
Un altro profondo
sospiro accompagnò alcuni pensieri che le offuscavano la mente, per poi posare
le preziose lettere nel cassetto del suo comodino, ed andare a dormire.
Chi sei ?
Ci sono io, adesso...
Che cosa vuol dire ?
Quello che ho detto...
Ti prego, dimmi il tuo nome !?
Non ce né bisogno, non capiresti...
Cosa non capirei ?
Che ora, ci sono io...
Quella calda voce mai
sentita, la ridestò dal suo sonno. Era stato un sogno strano, davvero strano!
Ricordava solamente un buio completo, e quella voce...Una voce maschile, che
però non era quella di Ryan, e nemmeno di Kyle, ne di qualche suo amico
dell’università...
Si mise a sedere sul
materasso, passandosi una mano per tutto il viso, nel tentativo di svegliarsi e
di caciare via quel sogno che le aveva messo addosso una strana sensazione...
Guardò la sveglia,
che segnava le otto e qualche minuto, e pensò che Kyle doveva essere uscito già
da un bel po’ e che probabilmente doveva averle lasciato la colazione pronta in
cucina!
Si mise la sua
vestaglia di pile, e scese le scale.
Un forte odore di
caffè le arrivò nitido al naso, solleticandole l’appetito (visto che la sera
prima non aveva toccato cibo!)
Notò anche, sul
tavolo, delle succulente bombe piene di marmellata, ancora calde!
Ne addentò
velocemente una, gustandone lentamente il sapore dolce e zuccherino della
marmellata e dello zucchero sopra sparso, e la morbidezza della pasta.
Sentì una piccola
nota di serenità ritornare in lei e per un momento, quell’ opprimente sulla
coscienza si alleggerì, lasciandole socchiudere gli occhi e respirare a pieni
polmoni.
Una volta finita
quella prelibatezza, fu molto tentata di mangiarne ancora un’altra! Ma si
trattenne dal farlo, optando per una buona tazza di caffè fumante.
Si fece una
velocissima doccia, si vestì ed uscì a fare un po’ di spesa, ed anche per
passeggiare un po’.
Quella mattina
splendeva un bellissimo sole che aveva riscaldato un po’ quella gelida aria
invernale; una volta arrivata al centro commerciale, notò una folla di persone
8soprattutto ragazzi!), mista ad un miglio di giornalisti che cercavano, a
spintoni, di raggiungere la testa di quel caos.
Strawberry si fece da
parte, aspettando che quel macello sciamasse; ma la curiosità di sapere chi
avesse fatto quel putiferio era troppa! Così, in piedi su di una panchina,
cercò di mettere a fuoco meglio possibile.
Quando finalmente la
probabile star riuscì a venir fuori da quell’ammasso impazzito, Strawberry vide
una bellissima ragazza, davvero molto alta, con dei lunghi capelli viola e due
occhi profondi dello stesso colore.
La ragazza era
scorata da almeno cinque bodyguards che facevano circolo intorno lei,
spintonando chiunque avesse l’imprudenza di tentare di scavalcare quella
barriera umana.
Una volta che le due
giovane furono più vicine, i loro occhi s’incontrarono per un attimo, e la
rossa venne congelato da quello sguardo.
“Quel viso non è per
nulla nuovo...”
Pensò Strawberry.
-Ehi tu!-
Chiese ad un ragazzo
lì vicino.
-Chi è quella ragazza
?-
-Quella è Pam
Fujiwara! E’ una modella davvero promettente, ed è giunta qui in Giappone
dall’America, dove abita!-
-Ah! Capisco...Ti
ringrazio!-
Strawberry scese
dalla panchina ed entrò nel centro commerciale, tornato alla normalità.
Da quando aveva
incontrato lo sguardo di quella Fujiwara, una strana sensazione si era
insinuata dentro di lei...E non era per nulla piacevole!
..: To Be Continued :..
* Il titolo del chappy è stato
preso da una divertentissima puntata di Full Metal Panic Fumoffu! Mi sembrava
molto azzeccato come titolo!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Un kiss tutti by kagome ^^