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Autore: Black Mariah    08/04/2011    4 recensioni
STORIA IN REVISIONE: AL MOMENTO SONO STATI REVISIONATI I PRIMI 5 CAPITOLI
-Sì?- rispose la ragazza.
-Promettimi una cosa...- disse con lo sguardo rivolto verso il cielo celeste.
-Dimmi...- lo esortò lei.
-Non lasciarmi.- disse con una voce magnetica che fece rabbrividire la ragazza. - Non andare via perchè se resti potrei aspettare qui anche per tutta la notte- fece.
La ragazza non colse il vero significato di quelle parole, ma quest'ultime continuavano a rimbombarle nella testa.
“Perchè se resti potrei aspettare qui anche per tutta la notte”.
Anche quella era una frase perfetta per una canzone.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Hey Luis...sono Annie...Ehm...Appena senti questo messaggio, richiamami. Stasera sono impegnata con i Grammy quindi lascerò il telefono in albergo e non credo di poterti rispondere, ma mi farebbe piacere lo stesso trovare una tua chiamata...Ciao-
Seguì un “bip” che avvisò la ragazza che il suo messaggio era stato registrato e inviato.
Non sapeva nemmeno Annie il perchè di quel messaggio, anzi lo sapeva ma non voleva ammetterlo...Luis si era comportato male e sicuramente non aveva disdegnato altre ragazze durante la sua assenza per il tour, e anche se lei stava bene senza di lui e viceversa, in quel momento si sentì di chiamarlo.
L'aveva conosciuto due anni prima al campus di New York e se ne era innamorata a prima vista.
Annie avrebbe potuto fingere con le sue amiche, con i conoscenti e forse anche con se stessa auto convincendosi che l'avesse richiamato perchè le mancava e perchè aveva bisogno di lui, ma invece non era così. Non le mancava. Luis riusciva ad esserle indispensabile solo quando le era vicino.
La ragione per cui l'aveva richiamato era la stessa per cui se ne era innamorata. Luis era terribilmente simile a Gerard e anche se non aveva i capelli neri o gli occhi verdi come i suoi, le ricordava, ogni volta che lo guardava, il suo cantante preferito.
Il telefono squillò.
-Pronto- rispose Annie.
Non era per niente entusiasta. Perchè diavolo l'aveva chiamato?.
-Ehi bellezza- fece Luis dall'altro capo del telefono -I fan non ti danno tregua?-
-Eh...sono stata impegnata in questi giorni. Ho trovato la tua chiamata la sera al Globe Theater prima di andare in scena e non ti ho chiamato perché non potevo.-
-Sì non preoccuparti...l'avevo immaginato-
Quel discorso era decisamente monotono. Mancava della passione che dovrebbe accumunare due amanti lontani. Annie e Luis erano passionari solo quando andavano a letto...poi erano dei perfetti estranei.
Mentre parlavano di come la vita fosse andata avanti per entrambi in quella settimana, Annie sentì una terza voce, una voce femminile che proveniva dall'altro capo del telefono.
Sentì alcune parole.
"Luis la vasca è sistemata”
-Ehm, stavi dicendo Annie?- fece lui per coprire quella voce.
Annie prese tempo prima di partire in quarta con la sua sfuriata.
-Dove ti trovi?- chiese molto calma.
-Ehm…nel campus, nella…nella mia stanza- rispose il ragazzo.
La riccia aveva sentito bene quella voce di sottofondo, e sapeva anche che nel campus le stanze non avevano delle vasche, ma c’erano i bagni comuni.
-Sei un bastardo, Luis. Non stavi aspettando altro.- fece allora la ragazza.  –Almeno, adesso che ho scoperto i tuoi passatempi, durante il tour potrò divertirmi anche io come hai fatto tu fino ad ora alle mie spalle.- e riattaccò.
Pronunciò quelle parole senza scomodarsi più di tanto ad urlare o ad arrabbiarsi. In fondo se l'aspettava...E non ci rimase nemmeno molto male. Come aveva detto a Luis almeno si sarebbe divertita…e poi c'era Ian Somerhalder che le faceva anche il filo da un po' di tempo e lei, nelle condizioni in cui si trovava in quel momento, non l'avrebbe disdegnato neanche un po'.
Ecco... fra tutte le cose che le erano successe in quei due giorni ci si metteva anche quella.
Non solo era stata sfanculata da Gerard Way, era stata sfanculata anche dal suo ragazzo, che tra l'altro assomigliava a Gerard Way.
Forse era il fattore "Gerard" a non andare bene.


Gerard era steso sul letto e guardava il soffitto di fronte a lui. Era perso nei suoi pensieri e stava pensando ancora a due giorni prima, alla serata trascorsa al Dakota. Stava ancora male per ciò che aveva detto e fatto e ancora non riusciva a spiegarsi la causa di quel comportamento stupido e cattivo.
-Gee, tra venti minuti ci vengono a prendere, sbrigati- disse Frank affacciandosi dalla porta. Gerard riuscì a sentire solo una lontana eco delle sue parole. Aveva le cuffie nelle orecchie.
Si era preparato alla meglio per l'evento della sera e l'adrenalina pre-concerto o pre-esibizione qual' era, sembrava non toccarlo proprio. Non faceva altro che sentire e risentire le parole di quei testi che oramai stava ascoltando da più di due ore.
Non era vero che non erano male, erano davvero brave. E quei testi...quei testi sembravano essere stati scritti da una persona che aveva subito le sue stesse cose, che avesse provato il dolore e che avesse sentito sulla propria pelle quanto in basso si potesse cadere.
Forse avrebbe dovuto scusarsi con lei per la maniera barbara in cui l'aveva trattata... Ma che le avrebbe dovuto dire? "Ehi Annie, scusa, sai... oggi sono stato a sentire il vostro cd e non siete male, siete davvero brave!" Così lei l'avrebbe mandato a quel paese una volta per tutte pensando di essere presa in giro.
Forse avrebbe dovuto semplicemente far sì che le cose andassero da sè. Se l'avesse incontrata quella sera, si sarebbe dovuto semplicemente scusare inventandosi una scusa: che magari era stanco o arrabbiato per qualcosa.
Chissà cosa avrebbe indossato lei per la serata. Se la immaginò tutta tirata, bella come la sera precedente quando, benchè avesse il viso segnato dalla stanchezza, era folgorante. Sicuramente avrebbe messo un vestito nero e gli anfibi, ormai l'aveva capito il suo stile e lui apprezzava appieno ogni singolo centimetro del suo corpo e del suo modo di fare. Oddio, stava facendo pensieri peccaminosi su quella ragazza che un po' detestava e un po' desiderava follemente.
Aveva deciso. Quella sera si sarebbe avvicinato a lei e dicendole che l'aveva colto in un momento un po' critico la sera precedente, si sarebbe giustificato e scusato, e magari sarebbe riuscito anche a strapparle un numero di telefono o magari (cosa più importante), lei avrebbe riacquistato la stima in lui che sicuramente dopo quell'episodio aveva perso.
 
 
I flash erano abbaglianti e Annie non vedeva l'ora di sedersi al suo tavolo, godersi lo show, bere qualche Martini di cui aveva necessariamente bisogno in quel momento, e fare la sua esibizione davanti a tutti.
Le domande, le grida, le telecamere, i microfoni erano stressanti e stavano tutti quanti contribuendo a farle venire i nervi a fior di pelle.
-Sei pronta?- fece Liz sussurrando al suo fianco.
-Sì.- disse Annie poco convinta.
-Mmm...hai fatto mente locale che ci sarà anche Gerard stasera? Di nuovo?- chiese dolce l’amica.
-No, e non mi interessa chi c'è- rispose brusca Annie.
Liz rimase alquanto perplessa. Era dalla sera del concerto al Dakota che Annie era nervosa.
-Tutto bene?- aggiunse.
-Se ti rispondessi di sì, mi crederesti?-
-No- rispose Liz.
-Allora sì, sto bene.-
-Annie...- iniziò la bassista.
-Ehi, non preoccuparti. Voglio solo suonare, animare le mummie che avremo di fronte, metterla nel culo a tutti e andarmene, e magari cercherò di farmi Ian.- disse con un po’ troppa foga la riccia.
-Quest'ultima idea non è affatto male e lui non è affatto male. E' lì- e la bassista lo indicò.
Ian stava parlando davanti ad una telecamera. Lui era uno special guest della serata e probabilmente aveva il compito di premiare, dato che con il mondo musicale non c'entrava molto.
Annie lo vide e improvvisamente un desiderio incontrollabile di averlo le sopraggiunse. Si girò e se ne andò.
-Andiamo a prendere posto, va'- fece a Liz che la seguì.
L'evento andò come andavano quei generi di eventi. Presentazione, piccole battute, awards, una performance tra un premio e l'altro e cose così.
Le Helenas erano sedute al tavolo e aspettavano di essere chiamate per potersi esibire. Sulla tavola ci dovevano essere state una decina di bottiglie, tutte contenenti alcolici e bevande di svariato genere. Dal succo di frutta alla Vodka.
La bottiglia di Martini stava pregando Annie di berla e lei non resistette, soprattutto perchè iniziò a pensare a Luis e al fatto che aveva appena scoperto di essere stata tradita per via telefono.
-Ma si può sapere che hai?- le chiese Cher che stava bevendo un cocktail.
-Sono stata appena tradita da Luis- disse acida.
-Beh...non era una novità- commentò Cher.
-Grazie, eh. Sei una testa di cazzo!- fece Annie e mandò giù un altro Martini.
-Te lo aspettavi, no? E poi per quanto Luis possa assomigliare al tuo Gerard Way, non sarà mai lui e soprattutto,  non sarà mai figo quanto lo è Ian Somerhalder che sta venendo qui. Quindi cogli la palla al balzo.- disse Cher con il suo perenne tono incazzato e brusco.
Già, Luis non sarebbe stato mai come Gerard, e lei Gerard in quel momento non avrebbe nemmeno voluto vederlo. Ma si sentì al quanto infastidita quando Cher pronunciò quella frase.
 "Il tuo Gerard Way".
Lui era tutto tranne che suo.


-Ehi, là c'è la tua amica- fece Frank a Gerard indicando il tavolo delle Helenas un po' più avanti del loro.
-Quale amica?- fece Gerard sporgendosi un po'.
-Sì, sì...Credi che non me ne sia accorto?-
-Non so di cosa tu stia parlando, Frank- fece Gerard.
-Andiamo, pensi che non lo abbia capito? E' dall'altra sera che non fai altro che guardare le sue foto su internet...dì che ti ha colpito e che ti senti in colpa per come l'hai trattata l'altra sera.-  disse il ragazzo con un tono di ovvietà.
Ma come cazzo aveva fatto a capirlo?
-Non mi piace- mugolò Gerard.
-Ma sei attratto da lei. E' normale. E' una bella ragazza e poi ha il suo stile, no?- fece ancora Frank.
Gerard la riuscì ad intravedere. La vide buttare giù un bicchiere di qualcosa di forte. Non riusciva a vedere come fosse vestita...
-Comunque... decidi se ti piace o non ti piace... perchè potrebbero rubartela! Vedi un po'!- aggiunse poi Frank, vedendo la scena davanti a lui.
-Chi cazzo è quello?- sbottò Gerard.
Annie stava parlando con un ragazzo...bello. E non riusciva a capire chi fosse. Si spostò da sulla sedia e si sporse. Un senso di possessione e di gelosia lo invase quando vide le mani del ragazzo scendere sui fianchi di Annie...La stava guardando anche come se se la dovesse mangiare da un momento all'altro.
-Mmm...secondo me consumano quelli, stasera!- disse Ray, dando un colpetto a Gerard che stava guardando attento la scena. Il chitarrista gli rivolse un sorriso facendogli capire che lo stava stuzzicando.
-Non ti ci mettere anche tu, chiaro?- disse al riccio.
-Alla faccia di quello a cui non piace! La tua gelosia sta uscendo anche dalle orecchie!- disse Frank ridendo qualche secondo dopo.
-Ragazzi...ascoltate. Nessuna gelosia. Io non la conosco. Lei non mi conosce. L'unica parola che ci siamo detti è stato un misero "ciao". E' una bella ragazza, sì. Ma niente di più. Non so nemmeno se è fidanzata e non mi interessa, perchè non voglio fare niente.- disse arrabbiato Gerard.
-Ah sì? E come mai sei tanto agitato e non riesci a staccarle gli occhi di dosso?- fece Ray.
-Fottetevi!- esclamò il cantante.
-Ah comunque, giusto per inciso...quello è Ian Somerhalder- disse Frank. -Attore bello e dannato, fa la parte di un vampiro. E' richiestissimo dallo star system e anche dalle donne!- sussurrò Frank nell'orecchio di Gerard. -Finiscila di fare il coglione, chiedile scusa per l'altra sera e provaci.-
-Non devo finire di fare niente.- mugolò Gerard.
-Testa di cazzo- fece Frank.
-Frocio- rispose Gerard.
Il cantante non perdeva di vista Annie nemmeno per un secondo... Lei e quell'Ian stavano ancora parlando e lui l'aveva avvicinata a sè.
Sì, cazzo, era geloso.E non solo lei gli faceva uno strano effetto, l'aveva fatto ammutolire e l'aveva fatto star male per due giorni, adesso aveva anche il potere di farlo ingelosire.
Vide le sue compagne alzarsi e iniziare ad incamminarsi, forse per prepararsi alla performance. Lei rimase ancora un po' con Ian. Chissà che cosa si stessero dicendo. La vide bere un altro bicchiere, probabilmente vodka, scuotere un po' la testa e allontanarsi.
Ian d'altro canto la seguì con gli occhi, guardando il suo corpo, fino a quando non la vide sparire tra i tavoli.
Gerard riflettè su Ian. Era bello e probabilmente con lui non ci sarebbe stato confronto. Inoltre vedeva Annie strana...quello doveva essere il terzo bicchiere che si era bevuta da quando lui la stava guardando.
-Sarà per sciogliere la tensione!- disse l’amico, che non si era perso nemmeno per un attimo i comportamenti a scatto di Gerard.
-Frank, hai rotto le palle!-
Dopo una decina di minuti Eva Longoria, che presentava lo show, annunciò uno dei gruppi tanto attesi.
-E ora per noi, qui su questo palco, ai Grammy Awards...La band rivelazione di quest'ultimi due anni...Le Helenas!- urlò al microfono.
Il cuore di Gerard  martellava nel petto.
"Smettila di pensare a lei, Gerard. Smettila." Pensava.
Il buio calò...poi la musica.
Le luci si accendevano e si spegnevano quasi seguendo la batteria e il pubblico fece un boato. Iniziò ad alzarsi il fumo e il corpo di Annie fu colpito dalla luce. Iniziò a saltare, a ballare a ritmo di musica e poi iniziò a cantare. Era così sensuale... Come Gerard aveva ben pensato portava un vestito aderente nero, senza maniche, tutto scollato che lasciava nude le spalle. Bracciali e collane adornavano le sue braccia e il suo collo e i suoi capelli lunghi e ricci sembravano più neri che mai. Gerard la vide cercare qualcuno con lo sguardo mentre si muoveva a ritmo di musica, mentre si dimenava come se intorno a lei non ci fossero migliaia di persone, ma il nulla.
Lo stomaco del ragazzo ebbe un sussulto quando capì chi la ragazza stesse cercando. L'aveva appena trovato. Annie stava cercando con lo sguardo lui.
 Non poteva essere che così, perchè lei si posizionò nella direzione del suo tavolo e guardava verso di lui. Anzi guardava proprio lui. Gli sbattè in faccia tutto il suo rancore.
"I took your guilt and placed into me, and now I kiss it goodbye, our last dance ended fatally..."
Sì, era lui che stava cercando. Forse Gerard non si era reso conto che lui per lei era qualcosa di più, e che dicendogli quella sciocca frase la sera prima l'aveva ferita e...delusa.
"Have you ever cried so hard, baby you'll just die....YOU'LL JUST DIE!" urlò.
Era per lui, ne era certo. Ma perchè si era arrabbiata così tanto?
"She'll fuck you just for the taste!"
Continuò.
Annie continuava a dimenarsi sul palco. Le grida e gli applausi erano una droga, sì, ma lei non stava capendo niente in quel momento. Sapeva solo che le girava la testa. Era piuttosto sbronza e aveva tanta voglia di urlare a Gerard quanto di merda l'avesse fatta rimanere.
La canzone finì. Il sipario calò. Le Helenas scomparvero nelle tenebre.
Gerard non resistette. Si alzò. Non sapeva bene cosa avrebbe dovuto fare, ma sentì il bisogno di andare da lei e almeno di doversi scusare...Di parlarle civilmente.
-Dove vai?- gli chiese Mikey vedendo il fratello alzarsi.
-Torno subito- rispose spicciolo Gerard.
   
 
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